• Soprano


    Il soprano è, dopo il sopranino e il soprillo, quello con l'estensione più acuta tra i sassofoni ed è forse lo strumento acuto più usuale dell'intera famiglia.
    Come gli altri, anche questo è uno strumento traspositore, intonato come il tenore in Bb, infatti suona esattamente un ottava sopra il tenore.
    L'estensione reale va da Lb4 a Mi7 (in suoni reali dal Sib4 al Fa#7) ma mediante la tecnica dei sovracuti si può estendere l'estensione di circa un'ottava.

    Il soprano, viste le dimensioni contenute, si presenta normalmente nella consueta forma dritta ma può essere altresì costruito in più varianti:
    -curvo, a mo di piccolo sassofono contralto (lo strumento preferito da Jan Garbarek e nel versante classico da Carina Rascher);
    -semicurvo, detto anche "saxello" prodotto principalmente dalla King e dalla Rampone & Cazzani, si presenta con un'incurvatura del collo verso il musicista e della campana verso l'alto;
    -"tipped bell", strumento piuttosto raro costruito dalla Buescher attorno agli anni '20 e ripreso di recente dalla P. Mauriat. Si presenta con una forma analoga al soprano dritto ma con la campana che per gli ultimi 10-12 cm inizia ad inarcarsi bruscamente verso l'alto;
    -collo ricurvo, identico ad un soprano dritto se non per una incurvatura del collo che lo rende maggiormente ergonomico e comodo.

    Il soprano (sia curvo che dritto) può presentarsi a pezzo unico o con il collo smontabile (come gli altri sax della famiglia).

    Tra i musicisti da ricordare ci sono senz'altro Jan Garbarek, Sidney Bechet, Art Pepper, Lee Konitz, John Coltrane, Wayne Shorter, Dave Liebman, Steve Lacy, Bob Berg, Branford Marsalis, Kenny G, Paquito D'Rivera, Daniel Deffayet, Marcel Mule, Carina Rascher tutti molto diversi tra loro. Tra gli italiani ricordiamo Stefano Cantini, Stefano Di Battista, Massimo Urbani, Rosario Giuliani, Claudio Carboni.

    La letteratura classica per soprano in Sib vede il suo impiego sia in opere sinfoniche, come ad esempio il celebre solo del Bolero di Ravel o nell'Age d'Or di Schostakovich, che solistiche, come ad esempio nella Fantasia per sax soprano e orchestra da camera di Heitor Villa-Lobos, ma è nella musica da camera ed in particolare nel quartetto di sassofoni che lo strumento viene utilizzato in tutte le sue sfumature-tecnico espressive.

    Per citarne alcuni: il Quartetto di Alexender Glazounov, il Quartetto di Alfred Desenclos nel quale il soprano ha un ruolo quasi dominante rispetto agli altri sax, il Quartetto di Florent Schimdt, Xas di Iannis Xenakis etc... Si denota inoltre un sempre crescente interesse dei compositori contemporanei che lo utilizzano sia come strumento solistico che in formazioni cameristiche o in combinazione con l'elettronica.

    In passato ne esisteva una versione in Do (quindi non traspositore) che venne costruita fino agli 30-40. Notoriamente il soprano in Do veniva costruito con un'estensione limitata al Mib acuto e soltanto l'americana Holton ne costruì di completi fino al Fa acuto.

    Normalmente si presentava nella forma dritta integrale e a collo non separato.
    Il soprano in Do ebbe impieghi in diverse pagine orchestrali e cameristiche come il Sextuor di Georges Kastner (1844) o la "Sinfonia Domestica" di Richard Strauss e venne raramente impiegato in formazioni jazzistiche.
    Di recente questo vetusto progetto è stato ripreso dal costruttore Benedikt Eppelsheim che ha dotato il soprano in Do di una meccanica moderna e di un'estensione completa.


    Da destra, esempio di soprano dritto, semicurvo e curvo