• La progressione armonica

    Autore: Frank Valeriani

    Innanzitutto siamo tutti a conoscenza del fatto che l’armonia rappresenti la struttura portante di una composizione. Una progressione armonica di conseguenza e’ parte di questa struttura.

    Piu’ semplicemente : una struttura armonica e’ fatta di progressioni, o sequenze, armoniche.
    Essendo noi al momento in possesso di una discreta conoscenza delle scale dorica, misolidia e lidia ed dei rispettivi accordi con i quail le suddette scale sono in stretta relazione, e cioe’
    m7 / 7dominante / Maj7

    prenderemo appunto in esame la progressione armonica che scaturisce dalla sequenza di questi tre accordi, disposti appunto nell’ordine suddetto.

    Questa progressione e’ presente in tantissimi pezzi ed e’ appunto nota come progressione II - V - I (secondo – quinto - primo), appunto perche costituita dagli accordi che risiedono rispettivamente sul Secondo, sul Quinto e sul Primo grado della scala maggiore. Alcuni brani addirittura risultano composti quasi esclusivamente da un susseguirsi di II – V – I , un’esempio su tutti : “ Solar “ di Miles Davis.

    Volendo quindi costruire una progressione II – V – I utilizzando gli accordi che risiedono sui questi gradi (II - V - I ) della scala di Do Maggiore, otterremo:
    Re min7 / Sol7 / Do Magg7

    Oppure, giusto per fornire un altro paio di esempi, volendo utilizzare gli accordi costruiti sui medesimi gradi della scala di Fa Maggiore abbiamo :
    Sol min7 / Do7 / Fa Magg7

    Ed infine, dai rispettivi gradi della scala di Sol Maggiore otteniamo :
    La min7 / Re7 / Sol Maggiore7

    Come avrete gia’ intuito, cio’ su cui ci eserciteremo stavolta, e’ il suonare in sequenza le tre scale (ed anche i relativi arpeggi...perche' no..) di nostra conoscenza, (e l’accompagnamento di un pianista o un chitarrista in questo caso sarebbero un ottimo contributo, oppure procurarsi il primo volume delle basi musicali didattiche di Jamey Aebersold, oppure registrare con un qualsiasi apparecchio la/e sequenza/e di accordi che si decide di praticare…oppure….oppure in assenza di tutto questo…PRATICARE DA SOLI ! L’importante e’ farlo !) e cioe’

    In Do Maggiore suonare in sequenza :
    Re min 7 ( modo dorico: Re Mi Fa Sol La Si Do Re )
    Sol 7 ( modo misolidio: Sol La Si Do Re Mi Fa Sol)
    DoMagg7 ( modo lidio: Do Re Mi Fa# Sol La Si)

    Una domanda sorgera’ spontanea : “…nell’esempio in Do Maggiore…perche’ si preferisce suonare il modo lidio di Do [cioe’ quello col Fa #] anzicche’ il modo ionico [e cioe’ semplicemente Do Maggiore con tutti i suoni naturali ] ? ”

    La risposta ha prevalentemente una spiegazione per cosi’ dire “sonora”.

    La sonorita’ della scala Maggiore e’ da sempre considerata riduttiva, alquanto scontata, poco interessante e conseguentemente poco stimolante (..chi piu’ ne ha piu’ ne metta..).In particolar modo, appunto, il quarto grado della scala Maggiore, (nel caso di Do Maggiore quindi parliamo del FA naturale), e’ da sempre considerato una “nota da evitare”.Ecco che il colore particolarmente brillante di una scala Lidia (colore che talvolta se ben sfruttato io definirei “mediterraneo”), si presta meglio al gioco. Magari al primo impatto potra’ risultare strano, se non addirittura fuori contesto; ma garantisco che abituandosi alla sonorita’ della lidia e soprattutto facendone un uso giusto, il discorso si fa piu’ interessante.

    Il II –V - I qui esaminato ( IIm7-V7-Imaj7 ) è ricavato dalla scala maggiore. Viene spontaneo chiedersi : nelle scale minori esiste? Se si, che tipo di accordi genera?

    Discorso lungo e forse anche un po’ precoce considerato il punto in cui siamo al momento.Credo che quanto detto fin qui possa darci abbastanza materiale su cui lavorare, per cui rinvierei il discorso sulle scale minori (minore armonica, minore melodica) ad un futuro prossimo.


    Intanto preferisco lasciarvi uno specchietto con la progressione II – V – I in tutte le tonalita’ (ripetero’ l’accordo conclusivo per cosi’ avere 4 misure in ciascuna tonalita’)

    Re-7 / Sol7 / DoMagg7 / DoMagg7
    Mib-7 / Lab7 / RebMagg7 / RebMagg7 ( oppure Re#-7 / Sol#7 / Do#Magg7 )
    Mi-7 / La7 / ReMagg7 / ReMagg7
    Fa-7 / Sib7 / MibMagg7 / MibMagg7
    Fa#-7 / Si7 / MiMagg7 / MiMagg7
    Sol-7 / Do7 / FaMagg7 / FaMagg7
    Sol#-7 / Do#7 / Fa#Magg / Fa#Magg7 (oppure Lab-7 / Reb7 / SolbMagg7)
    La-7 / Re7 / SolMagg7 / SolMagg7
    Sib-7 / Mib7 / LabMagg7 / LabMagg7
    Si-7 / Mi7 / LaMagg7 / LaMagg7
    Do-7 / Fa7 / SibMagg7 / SibMagg7
    Do#-7 / Fa#7 / SiMagg7 / SiMagg7

    Suggerimenti
    La progressione II – V – I e’ riscontrabile in tutte le composizioni tonali, pertanto occorre renderla familiare, per far sì che questo accada, bisogna esercitarsi prima nel riconoscere, individuare la progressione all’interno di una composizione, poi nel suonarla ovviamente e RIGOROSAMENTE in TUTTE LE TONALITA !.

    Nell’esercitarsi consiglio di seguire lo specchietto indicativo di cui sopra (eseguendolo sia per moto ascendente che discendente ), ma anche muoversi per quarte ascendenti o quinte discendenti (che poi e’ la stessa cosa). Per es. Remin7 Sol7 DoMagg7 poi "saltare" direttamente a Solmin7 Do7 FaMagg7 e via dicendo.

    Infine ricordate : ogni nuovo esercizio non esclude i precedenti. Conviene esercitarsi un po’ tutti i giorni su ciascuno degli argomenti finora trattati.

    Buon divertimento !