• Sostituzione del sughero del chiver

    Autore: Simone Borgianni

    Uno degli inconvenienti più frequenti è l’usura del sughero che sta sul chiver , la sua integrità assicura una presa eccellente con l’inboccatura e la possibilità di fare piccoli spostamenti per regolare l’intonazione.

    Quella che vi illustro è una delle tecniche più usate per eseguire questa operazione che ognuno può sperimentare visto la sua semplicità.

    Prima di tutto occorre rifornirsi in un qualunque negozio di musica di un foglio di sughero dello spessore di 1,6mm o 1,8mm, queste misure infatti sono indicate per ogni tipo di collo e se si fa uso di imboccature metalliche o di ebanite.



    Nel mio caso (fig.1) di sughero ne è rimasto veramente poco, si applica un giro di nastro esattamente dove finisce (fig.2) e con un taglierino si toglie quello che rimane.



    
Con una striscia di carta vetrata (grana media fig.3).



    si pulisce perfettamente la parte che verrà incollata,si verifica quanto sughero è necessario (fig.4).



    e dopo averne tagliato una porzione dobbiamo effettuare un taglio trasversale su uno dei due lati (fig.5).



    Per questa operazione il collante più adeguato rimane il buon vecchio Bostik , si spalma un leggero strato sia sul chiver che sul sughero (fig.6) e si attendono necessariamente 5/6 minuti prima di unire le parti.



    Partendo dal lato inferiore si appoggia il sughero dalla parte il cui avevamo rifilato obliquamente il bordo (fig.7).



    e si inizia ad arrotolarlo intorno al chiver (fig.8).



    poi si taglia la parte in eccesso (fig.9).



    e con la carta vetrata si toglie lo scalino che si è formato dalla giuntura senza essere troppo energici (fig.10).



    
Questa operazione può variare a seconda del tipo di imboccatura (fig.11).



    infatti se abbiamo un’imboccatura metallica l’innesto sarà particolarmente stretto così dovremmo insistere un po’ con la carta vetrata, infine una bella ingrassata (fig.12).



    con un semplice lubrificante per sugheri che sempre dovrebbe essere presente nella custodia del buon musicista e il gioco è fatto.

    Buon lavoro, Simone.