• Storia e analisi dei bocchini "Woodwind Company"

    Autore: David Brutti



    Grazie all'iniziativa di David Brutti portata avanti su Sax Forum insieme ad altri utenti, pubblichiamo la storia e l'analisi dei bocchini "Woodwind Company". L'articolo è in costante aggiornamento.

    La Woodwind Company, fondata nel 1919, venne inizialmente amministrata da Eugene Bercioux, francese di nascita e residente a New York. Il nome di Bercioux appare nel brevetto No. 1,452,953, registrato nel 1923, per una macchina per lavorare i becchi secondo le varie tipologie di curvature.
    Il numero di brevetto è stampato in molti semilavorati WWCo.

    La dicitura "Steel Ebonite", un pò come avviene per i becchi prodotti da C. G. Conn sotto il nome Steelay, si riferisce a un composto di gomma "Extra-dura". Non si sa bene se il suddetto contenga delle percentuali di acciaio, sebbene sia stato comparato alla Bakelite e potrebbe in realtà contenerne.
    Quando Leblanc acquistò il marchio WWCo si utilizzò la dicitura "Steelite Ebonite".

    I modelli B, C (solista jazz), D, G e K (leader in sezione) erano disponibili per clarinetto. Il modello G era il modello preferito dai clarinettisti d'orchestra sinfonica ma venne anche utilizzato per brevi periodi da Benny Goodman.

    I modelli B, C, D, G, K e N erano disponibili per saxofono. Il C era il modello da Jazz per alto, l'N per tenore."

    Le aperture andavano dal 4 al 9 (forse al 10), incluse le mezze misure indicate da una stella (4*, 5* etc...).

    La serie B era a quanto pare la preferita dai professionisti durante gli anni '30; negli anni '50 la serie più diffusa era la K.

    WWCo fece anche modelli speciali come ad esempio il '36 il Meliphone (lati interni dritti, anello d'acciaio sul gambo), lo Sparkle-aire (suono brillante), l' Educator (modelo da studio), così come modelli costruiti sotto la firma di musicisti endorser come Dick Stabile, Chester Hazlett, Robert Marcellus, e Joe Crossman. I becchi Stabile erano Meliphone K5s [stella? n.d.r.].

    Esistevano anche dei WWCo in metallo, principalmente per tenore, i quale si dice che siano di ottimo livello come la loro controparte in ebanite. I semilavorati in metallo furono utilizzati da molti altro produttori.

    I facing della WWCo a volte appaiono sui prodotti di altre marche. Si poteva far fare il refacing del proprio becco presso il loro negozio a NY e la WWCo contrassegnava questi lavori con la relativa sigla come se fossero i loro stessi prodotti.

    WWCo venne venduta a Leblanc nel 1968.


    Qui il pdf dove si descrive la macchina con cui si costruivano i bocchini:



    Gene ci ha mandato un prezioso add pubblicitario della Selmer USA nella quale si parla dei vari modelli di Woodwind con una breve descrizione delle loro caratteristiche.

    Segue la traduzione a cura di David Brutti.





    "I nostri modelli più popolari: I musicisti più affermati hanno considerato per molti anni la Woodwind Company tra le migliori manifatture. Il materiale utilizzato è la "Steel Ebonite", un prodotto esclusivo e brevettato. E' una speciale gomma dura estremamente vibrante, resistente e durevole e si comporta in modo analogo al metallo (non si deforma se non sotto altissime temperature).

    Woodwind Originali: il primo modelo creato dalla Woodwind Company. E' eccellente: le sue caratteristiche lo hanno reso popolare in passato come oggi.

    Meliphone Special: Questo modello ha una camera simile a quella di un becco per clarinetto. [Il Meliphone special viene prodotto solo per alto e tenore e applicato ai facings B, K e G per alto e W per tenore].

    L'apertura dei becchi Woodwind è indicata da numeri: 5, 5*, 6, 6*, etc... La stella indica una numerazione intermedia per fornire tutte le possibili sfaccettature. Ad esempio B5* è leggermente più aperto di un 5 ma non come un 6.

    Le lettere indicano la curvatura del becco. La curvatura va dalla punta del bocchino al punto in cui l'ancia tocca la tavola. i differenti tipi di curvatura vengono descritti di seguito.


    Per Sax Soprano e Alto:

    C: solo per sax alto. Suono estremamente vivo, per chi suona Jazz.
    B: uno standard per molti musicisti.
    K: Per il primo alto (sottinteso di una sezione di big band).
    G: Poca resistenza. Preferito per chi cerca una sonorità rotonda.
    N: Suono molto compatto. Facile il controllo su tutti i registri.


    Per Sax Tenore:

    B: B5, B5* raccomandato per studenti. Aperture maggiori per chi suona musica da ballo.
    K: preferito dai solisti.
    N: per chi suona jazz e per chi richiede un facing corto.
    G: aiuta a ottenere compattezza in una sezione di sax.
    D: l'ultima curvatura sviluppata da Woodwind. Uno dei becchi favoriti dai tenoristi.
    W: il facing più lungo disponibile per tenore.

    Per sax Baritono e Basso:

    B: il più popolare e ampiamente utilizzato.
    K: più prillante del B