Autore: David Brutti
Titolo: Exercices d'intonation
Autore: Jean-Marie Londeix
Editore: Alphonse Leduc
Prezzo: ?
Questo titolo misconosciuto nel bel paese contiene un approccio innovativo allo studio dell'intonazione e allo sviluppo di un buon orecchio interno. Come molti sanno il sassofono è uno strumento apparentemente "facile da suonare": la diteggiatura è comoda e razionale e, rispetto ad altri strumenti a fiato, fare uscire un suono non è così difficoltoso e già dalle prime lezioni è possibile eseguire semplici melodie. Io completerei l'affermazione citando il grande Larry Teal: " il sassofono è uno strumento facile da suonare MALE".
Il problema è che la maggiorparte dei sistemi didattici (e in particolare quallo italiano soprattutto nei conservatori) trascurano completamente il lavoro sulle difficoltà e sui limiti dello strumento e uno di questi grandi limiti è rappresentato dall'intonazione corretta dei vari intervalli sullo strumento. Con il sassofono è possibile, a parità di posizione, ottenere una miriade di altezze diverse e risulta chiaro che se non si possiede un buon orecchio interno e se non si ha la coscienza di come intonare i vari intervalli e se non si possiede un'imboccatura flessibile e duttile, difficilmente si potrà suonare il sax in modo intonato.
In questo testo il Londeix affronta il problema in modo assolutamente innovativo:
consiglia al neofita di procedere con alcuni esercizi sulla rilassatezza e sul controllo dell'imboccatura che non deve mai essere rigida ma deve consentire flessibilità: per intonare alcuni intervalli in modo corretto le escurzioni a cui è sottoposta l'imboccatura sono davvero notevoli (provate a intonare un RE centrale senza correzioni!). Tali esercizi si risolvono in pratica nel cercare di suonare le note dell'ottava alta senza l'utilizzo del portavoce e viceversa cercare di suonare le note dellottava bassa tenendo premuto il portavoce. Devo dire che tale esercizio è un ottimo riscaldamento e aiuta davvero a ottenere un'imboccatura plastica e molto flessibile.
Il buon Jean-Marie passa poi a illustrare alcun diteggiature di "correzione", ovverosia delle posizioni alternative che aiutino ad alzare o ad abbassare l'intonazione. Tali diteggiature sono da utilizzare con estrema parsimonia e servono soltanto come aiuto provvisorio. Quando si sarà ottenuta una imboccatura flessibile e una chiara immaginazione degli intervalli tali posizioni sono assolutamente da evitare in quanto alterano il suono. Sono un pò come le ruotine per le biciclette: quando il bambino è in grado di viaggiare senza si smontano!!!
Si passa ora agli esercizi veri e propri. Bisogna munirsi di uno strumento digitale (tastierina, programmi di scrittura musicale etc...) in grado di poter tenere un bordone ovverosia un suono tenuto e fisso (tipo organo). Su questo bordone si eseguiranno con il sax degli esercizi su arpeggi. Bisogna eseguire tali esercizi con estrema calma cercando di intonare nota per nota e di evitare i battimenti. MAI utilizzare l'accordatore: basarsi soltanto sul proprio orecchio.
Gli esercizi trattati partono da arpeggi su accordi maggiori e minori. Successivamente si passa ad arpeggi su accordi di settima di dominante e di settima maggiore per poi terminare sulle settime diminuite e sugli accordi complessi. Oltre ad aumentare progressivamente la complessità armonica Londeix accresce progressivamente le difficoltà relative agli intervalli andando a superare anche l'ottava e arrivando ad affrontare anche l'intonazione sui sovracuti.
CONCLUSIONI: il metodo del Londeix è davvero un testo importante per affrontare l'annosa questione dell'intonazione e rappresenta per me uno dei testi fondamentali. Ha un approccio diretto, innovativo e scientifico.
Baritono Grassi nuovissimo
Ciao Alberto, manca il prezzo
Il_dario Ieri, 17:00