• Visita alla fabbrica delle ance Rigotti

    Autore: Andrea "Sopranista"



    Non so se vi è mai capitato di fare delle piacevoli quanto inaspettate scoperte: a me è capitato una settimana fa, durante un, ahimè, breve periodo di ferie in Costa Azzurra - Provenza.
    Avevo letto che il paese dove avrei alloggiato era noto per la produzione di pipe, ma scoprire una volta arrivato che era ugualmente famoso per la produzione di ance è stato eccezionale.

    Il paese è Cogolin sul golfo di Saint Tropez: un po’ di centro storico, una zona residenziale, una ampia zona commerciale.

    Durante i primi tours alla scoperta del terriotorio, individuo nel centro del paese una fabbrica-laboratorio che riporta delle parole in francese (lingua che non conosco) sicuramente legate alla produzione di ance: e’ dismessa (come molte attività artigianali legate alla produzione di pipe e tappeti).

    Non demordo e chiedo a qualche autoctono se esita ancora produzione; la risposta è affermativa, si sono trasferiti nella nuova zona artigianale. Alla mia richiesta di indicarmi il nome della ditta, mi rispondono senza esitare “Rigotti !!”

    Mi armo di faccia tosta e mi dirigo al nuovo indirizzo: scendo dalla macchina, comincio a sbirciare il piccolo capannone-laboratorio ed esce una simpatica signora che mi chiede se ho bisogno di aiuto. Le spiego che sono italiano e non parlo francese e vorrei visitare la fabbrica e lei in perfetto Italiano mi risponde di entrare, è la signora Rigotti.

    Mi aspettavo una fabbrica e invece mi ritrovo in un laboratorio tranquillo, pulito e silenzioso. La signora Rigotti mi racconta la sua storia. Sono trentini: il marito ragioniere presso la precedente ditta viene mandato una quarantina di anni fa in missione a Cogolin per verificare di persona la qualità delle partite di materia prima che veniva spedita per la produzione italiana.

    I passi sono poi quelli di un emigrante lavoratore italiano: si stabilisce nella cittadina francese, fonda una sua ditta, comincia a comprare appezzamenti di terra dove coltivare direttamente la canna e avvia una fortunata realtà.

    La signora mi informa inoltre che è un periodaccio in quanto le abbondanti piogge invernali hanno fatto slittare il taglio delle canne che deve necessariamente avvenire quando la pianta è senza foglie, con conseguente slittamento della produzione (durante la mia permanenza ricevono una chiamata dalla Borgani che richiede delle previsioni di consegna di lotti ordinati).

    Come uno scolaretto passo alla didattica e fase per fase mi viene spiegato dal figlio Daniel il processo di lavorazione, dal taglio della canna alla misurazione elettronica della resistenza dell’ancia e conseguente classificazione.

    La punzonatura ancia per ancia e il conseguente confezionamento vengono infine realizzati sistematicamente a mano.

    La lezione è finita. Saluto tutti cordialmente, ovviamente portando con me con “qualche” acquisto fresco di fabbrica in mano.
    … Oltre alla comprovata competenza professionale, ho trovato tanta cordialità.


    www.rigotti-reeds.com