Visualizza Versione Completa : Due pratiche sulla scelta delle imboccature!
sariosax
16th August 2011, 10:46
Ragazzi, toglietemi una curiosità! Esitono due pratiche sulla scelta delle imboccature, quella che utilizza un apertura medio bassa dal 5* 6* e ance più dure, tipo le 3, 3 e mezza e un'altra che si base sull'imboccatura pi aperta 8-9 e ance deboli tipo le 2, c'è chi usa addirittura becchi di apertura 10 con ance 1 e mezza! Ora mi chiedo quale delle due scuole è la più corretta e quali sono i risultati pratici nell'uso delle due soluzioni! :BHO: Ros! ;)
Zeppellini Matteo
16th August 2011, 11:30
Ottima domanda!!
Me lo sono chiesto anche io quale poteva essere la soluzione migliore..
tzadik
16th August 2011, 11:38
Non esiste nessuna pratica corretta a priori.
Tutto dipende da come uno gestisce l'aria, la pressione delle labbra sul bocchino, la laringe.
Questo dipende da come vuole gestire il suono (e tutto quello che è associato al suono).
C'è chi usa bocchini molto chiusi e ance morbide, c'è chi usa bocchini molto aperti e ance molto molto dure.
Il mondo è bello perché è vario! :D
sariosax
16th August 2011, 13:13
Ok! tzadik ma quali sono le caratteristiche timbriche, le differenze di qualità di suono e proiezione! di "attacco" e costruzione del suono? :roll: Il setup becco aperto e ancia morbida si addice più a un genere moderno o anche 50 anni fà si suonava così? Ros! ;)
zkalima
16th August 2011, 13:34
Suonare con ance dure presuppone una pratica quotidiana abbastanza assidua, specialmente con bocchini aperti, questa combinazione di solito conferisce al suono un maggior volume sonoro e la possibilità di modularlo di più.
Più è chiuso un bocchino minore è la possibilità di modulare suono e volume.
Questo in generale, poi ci sono decine di musicisti che contraddicono queste considerazioni, e il fatto che ci siano tanti set up quanti sono i musicisti, +o-, dimostra che non ci sono categorie prefissate che non abbiano che un valore generale.
tzadik
16th August 2011, 14:06
Oltre a quello che ha detto zkalima...
Un bocchino chiuso permette di avere una maggiore omogeneità timbrica (con tutti i pro e qualche contro...) però ovviamente meno volume e in un certo senso meno controllo... ovviamente consideriamo l'ipotesi di suonare in prossimità della saturazione e con ance adatte per avere una resistenza abbastanza elevata (resistenza che si addice a bocchino chiusi)
Un bocchino progressivamente più aperto fornisce una maggiore separazione tra le frequenze dei vari registri.
Si può colmare questa separazione non suonando in condizioni di saturazione quindi o suonando non troppo forte oppure aumentando la durezza delle ance... sempre con il fine di suonare non a saturazione che poi si traduce nell'avere il più grande range utile di suono non saturo (saturo per "quel bocchino" con "quell'ancia").
Ovviamente più il bocchino è aperto più diventa impegnativo controllarlo (un po' in tutte le condizioni). Raggiunto un livello tecnico abbastanza elevato, la scelta dell'apertura diventa (secondo me) una questione più ergonomica e "sonora" piuttosto che puramente funzionale.
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