10th August 2007, 21:44
Ciao a tutti, ho scoperto ieri questo forum.. è interessante... una bella idea quella di creare una community di sassofonisti... bisogna far girare la voce!!
comunque, bando alle ciance.. Ho comprato l'estate scorsa (fra tre settimane è l'anniversario) un Reference 36 direttamente alla Selmer a Parigi scegliendo fra molti Reference 54 e Reference 36.ci sono stato una mattina intera :cool: . Mi avevano dato una stanzetta apposta per me :lol: e ogni dieci minuti gli dicevo: "un altro" oppure:"questo lo tengo" :lol: . Fantastico. Oltretutto, c'era l'aggiustatore originale :lol: marchiato a fuoco "Selmer" :lol: al quale potevo dire, se c'era un sax che mi piaceva, ma qualcosa non andava, di regolarmelo come volevo io.
Sono riuscito ad ottenere quell'appuntamento grazie a una serie di fortuite circostanze (in pratica ho conosciuto un maestro che conosceva Patrick Selmer in persona (il padrone) e mi sono fatto raccomandare :smile: ).
Bhè, io ero andato lì convintissimo di comprare un Reference 54, mi ispirava, era bello, ispirato al Mark Vi ecc.. ma poi nonostante mi piacesse molto di più esteticamente il 54 (quindi c'era giÃ* una buona dose di pregiudizio) sono stato colpito da un Reference 36. Era una vera bomba, perfetto nella meccanica e nell'intonazione e un suono spaventoso.. allora provo e riprovo altri 54 (e anche altri 36) quasi deluso dal fatto che preferivo il 36, ma niente, quel sax doveva essere mio.
Ora vi dico le impressioni dopo un anno (intanto, anche poco tempo fa, ho provato altri reference 54):
Reference 36: le chiavi del 36 sembra siano molto più vicine al tubo rispetto ai serie III o al 54 e questo da una di sensazione facilitÃ*, di potenza, indescrivibili; basta un lieve movimento delle dita e vai coi fraseggi..
il suono è proprio quello che piace a me, tipo Coleman Hawkins, molto morbido, dolce, tondo (e poi ancora ho solo il soloist E, mi immagino cosa possa produrre con un Otto link di metallo e più aperto), un pò privo di armonici, ma questo lo rende ancora più netto e allo stesso tempo pastoso, vibrante, ti va proprio sotto pelle...
Reference 54: i tasti sono più distaccati dal tubo, la sensazione è quella di suonare con delle conchiglie sotto le dita (ma cosa vuol dire?? :lol: non lo so, però la sensazione è quella)
Il sono è mostruoso, tagliente, quasi sfrontato, fa molto coltrane, se lo si sa suonare.. ma è un pò acidulo, quasi nasale, ma potentissimo (è una goduria). Purtroppo non posso paragonarlo ad un Mark VI perchè non ne ho mai provati, se non di sfuggita.
in ogni caso preferisco il 54 al serie III che mi è sembrato un pò sterile (ma è tantissimo tempo che non ne provo)
a parte tutto comunque: "It don't mean a thing if you ain't got that swing", se hai swing non è il sax che fa la differenza...
Quali sono le vostre opinioni sui Reference 36 e 54?
P.S.
fate pure domande se avete da farne, perchè non credo di avere detto tutto
-Milo-
comunque, bando alle ciance.. Ho comprato l'estate scorsa (fra tre settimane è l'anniversario) un Reference 36 direttamente alla Selmer a Parigi scegliendo fra molti Reference 54 e Reference 36.ci sono stato una mattina intera :cool: . Mi avevano dato una stanzetta apposta per me :lol: e ogni dieci minuti gli dicevo: "un altro" oppure:"questo lo tengo" :lol: . Fantastico. Oltretutto, c'era l'aggiustatore originale :lol: marchiato a fuoco "Selmer" :lol: al quale potevo dire, se c'era un sax che mi piaceva, ma qualcosa non andava, di regolarmelo come volevo io.
Sono riuscito ad ottenere quell'appuntamento grazie a una serie di fortuite circostanze (in pratica ho conosciuto un maestro che conosceva Patrick Selmer in persona (il padrone) e mi sono fatto raccomandare :smile: ).
Bhè, io ero andato lì convintissimo di comprare un Reference 54, mi ispirava, era bello, ispirato al Mark Vi ecc.. ma poi nonostante mi piacesse molto di più esteticamente il 54 (quindi c'era giÃ* una buona dose di pregiudizio) sono stato colpito da un Reference 36. Era una vera bomba, perfetto nella meccanica e nell'intonazione e un suono spaventoso.. allora provo e riprovo altri 54 (e anche altri 36) quasi deluso dal fatto che preferivo il 36, ma niente, quel sax doveva essere mio.
Ora vi dico le impressioni dopo un anno (intanto, anche poco tempo fa, ho provato altri reference 54):
Reference 36: le chiavi del 36 sembra siano molto più vicine al tubo rispetto ai serie III o al 54 e questo da una di sensazione facilitÃ*, di potenza, indescrivibili; basta un lieve movimento delle dita e vai coi fraseggi..
il suono è proprio quello che piace a me, tipo Coleman Hawkins, molto morbido, dolce, tondo (e poi ancora ho solo il soloist E, mi immagino cosa possa produrre con un Otto link di metallo e più aperto), un pò privo di armonici, ma questo lo rende ancora più netto e allo stesso tempo pastoso, vibrante, ti va proprio sotto pelle...
Reference 54: i tasti sono più distaccati dal tubo, la sensazione è quella di suonare con delle conchiglie sotto le dita (ma cosa vuol dire?? :lol: non lo so, però la sensazione è quella)
Il sono è mostruoso, tagliente, quasi sfrontato, fa molto coltrane, se lo si sa suonare.. ma è un pò acidulo, quasi nasale, ma potentissimo (è una goduria). Purtroppo non posso paragonarlo ad un Mark VI perchè non ne ho mai provati, se non di sfuggita.
in ogni caso preferisco il 54 al serie III che mi è sembrato un pò sterile (ma è tantissimo tempo che non ne provo)
a parte tutto comunque: "It don't mean a thing if you ain't got that swing", se hai swing non è il sax che fa la differenza...
Quali sono le vostre opinioni sui Reference 36 e 54?
P.S.
fate pure domande se avete da farne, perchè non credo di avere detto tutto
-Milo-