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MARCOCASTRONUOVO
13th June 2011, 09:52
salve,
voglio aggiungere al forum la mia impressione riguardo al reference 54,
premetto che ho suonato per 4 anni il contralto super action ii serie, che ho venduto pochi giorni fa, sono andato in giro alla ricerca di un tenore che mi soddisfasse, ero intenzionato ad acquistare il super action i o ii serie tenore, per non avere ulteriori difficolta nel passaggio alto-tenore,
mi sono recato in un negozio famoso citato anche sul forum ed ho provato per 2 ore,
2 super action ii un mark vii ed il reference 54, il super action aveva un suono conosciuto forse scontato, passo al markii che era stato slaccato, sicuramente uno strumento superiore al super action suono piu' interessante e grosso, mi aspettavo difficolta nel suonarlo,nel forum ne parlano bene e male, per qunto riguarda il peso e la scomodità della tastiera, nessun problema nonostante abbia le mani piccole "ottima impressione", passo al reference 54 il primo impatto è stato di grande comodità, un intonazione perfetta sul tutto il registro suprattuto sulle note alte,
cosa che con il super action ii serie non riscontravo, gran bel suono forse meno potente.
torno a casa a mani vuote, non me la sono sentita di sceglire, nel pomeriggio vado a casa di un privato che ha in vendita 2 super action ii di cui una slaccato ed un markvii nuovo con chiavi argentate, qui il mark vii non reggeva il confronto con i 2 super action,
come vedete anche io ne parlo bene e male, forse era dovoto al fatto che lo strumento non era mai stato suonato, i 2 super action ii non mi hanno colpito piu di tanto, quindi ritorno a casa dinuovo a mani vuote
il giorno seguente mi reco a casa di un amico che mi sconsiglia di acquistare il reference 54 perche' dice che i materiali sono deboli, da lui o provato un borgami ed un coon anni 50, sicuramente il coon è stato superiore aveva una voce incredibile ma scomodissimo, credo che uno strumento vintage debba essere un secondo strumento per chi come me a ancora molto da imparare.
attentendo la notte che porta riflessione, il mattino dopo vado di nuovo nel negozio, questa volta riprovo solo il mark vii ed il reference 54 per altre 2 ore, considerato che il mark vii era stato completamente revisionato e slaccato dal negoziante, quindi uno strumento tarato al 100% non riusciva in termini di intonazione fluidita
a stare dietro al reference 54, quindi sono tornato a casa stavolta con il referece 54 pagato 500 euro in piu' rispetto al super action che avevo provato in precedenza.
ieri domenica sono stato tutto il pomeriggio con il reference 54, e dò avuto solo conferme, nonostante abbia suonato il contralto da 4 anni per 4 ore al giorno, con il tenore suonato qualche ora, riesco ad essere piu intonato adesso suono rilassato senza pernsarci troppo,
faccio anche dei passaggi che con l' alto non riuscivo, questo secondo me indica la grande progettazione dello strumento e la superiorita riscetto al super action ii
non so se è possibile paragonare il reference 54 al mark vi ma di sicuro ne esce vincitore tra 2 mark vii e 4 super action ii
sono convinto che con il passare del tempo ed un setup adeguato questo sax riuscira a inserirsi come strumento di riferimanto, forsa fra 30 anni sarà lui il mark vi di oggi.
Zeppellini Matteo
13th June 2011, 09:55
Bella descrizione... sarà sicuramente utile a molti forumisti... per curiosità, se lo puoi dire, cosa hai pagato il reference?
Matteo
davecosta
13th June 2011, 12:36
Ciao,
bella descrizione, sincera e lineare, come quelle che a me piace leggere qui sul forum! :bravo:
... passo al markii che era stato slaccato, sicuramente uno strumento superiore al super action suono piu' interessante e grosso, mi aspettavo difficolta nel suonarlo,nel forum ne parlano bene e male, per qunto riguarda il peso e la scomodità della tastiera, nessun problema nonostante abbia le mani piccole "ottima impressione".
Se ne è parlato tanto, ma solo ora leggo un'opinione netta e precisa. Quindi nessuna difficoltà anche dalle "temute" chiavi del mignolo sinistro?
Giusto per essere completo, mi piacerebbe conoscere il nome del negozio ed i prezzi di tutti gli strumenti provati. L'informazione è senz'altro utile a tutti quelli che, come me, stanno cercando un Tenore Selmer.
Grazie, ciao
Dave
sariosax
13th June 2011, 15:17
L'ho provato ... non mi piace per niente! Preferisco il Super Ballance Action! :smile: Comunque il mio King Super20 ha un suono umano! :amore:: Ros! ;)
gene
13th June 2011, 15:39
E' Conn e non Coon lo strumento di cui parli e poi hai scoperto che se suoni l'alto e poi passi al tenore, ti viene tutto più facile .... non è come pensi tu, ovvero lo strumento in se (il tenore Reference), è il fatto che l'alto è assai più tosto da gestite del tenore, conseguentemente ti riescono come dici tu ...... anche dei passaggi che con l' alto non riuscivo ....
L'ho provato ... non mi piace per niente! Preferisco il Super Ballance Action! :smile: Comunque il mio King Super20 ha un suono umano! Ros! ;)
Il tuo tutore sa che hai accesso ad internet? :ghigno:
Zeppellini Matteo
13th June 2011, 16:09
Comunque il mio King Super20 ha un suono umano! :amore:: Ros! ;)
Domanda: Non mi sembra sia interessante dire in questo topic che il tuo super king ha un suono umano.. o no?
MARCOCASTRONUOVO
14th June 2011, 02:52
l' ho preso da raffaele inghilterra
lunedi mattina sono stato con giulio martino ed ha provato il mio reference 54
con il suo bocchino selmer metal jazz anni 70 ,
suonato da lui il reference era perfetto un suono pastoso e pieno di armoniche, mai fastidioso e uno di quei strumenti che e piacevole sentirli da soli.
il commento finale di giulio e stato cito le sue stesse parole: suono fantastico suprattutto dei medio bassi, meccanica perfetta, sicuramente superiore a qualunque super action
saluti marco
SteYani
14th June 2011, 09:10
E' Conn e non Coon lo strumento di cui parli e poi hai scoperto che se suoni l'alto e poi passi al tenore, ti viene tutto più facile .... non è come pensi tu, ovvero lo strumento in se (il tenore Reference), è il fatto che l'alto è assai più tosto da gestite del tenore, conseguentemente ti riescono come dici tu ...... anche dei passaggi che con l' alto non riuscivo ....
Chiaro: più il bocchino è piccolo e più il "coefficiente di difficoltà" sale. Come per gli ottoni.
Se il contralto è tosto, pensa il soprano...
guidoreed
14th June 2011, 09:48
Io, come tutti voi, senza che ci nascondiamo, ho sentito molte volte parlare male di questi refence54, anche da persone di tutto rispettò.
Ora io non metto in dubbio l'esperienza qui citata, anzi vorrei proprio crederci visto che il reference potrebbe essere una valida alternativa al solito SAI o SAII,
Ma, mi chiedo :BHO: : come è possibile che ci siano delle differenze cosi grandi da strumento a stumento? e/o da percezione a percezione? Questi sax non sono certamente battuti a mano.. non credo ci possano essere delle differenze abissali da un pezzo all'altro.. come la mettiamo??
tzadik
14th June 2011, 10:17
... niente di nuovo: i Selmer escono dalla fabbrica con una messa a punto peggiore di quella di uno strumento cinese da 300€.
Raffaele Inghilterra è uno di quei rivenditori che controlla ed eventualmente sistema gli strumenti prima di venderli... se ci sono problemi, vengono "corretti".
Ovviamente a lui conviene vendere i Reference perchè su quelli ha un guadagno maggiore e quindi ha tutti gli interessi a far suonare bene quegli strumenti.
Facendo una messa a punto corretta, si risolvono molte cose. Considera che un Reference non è altro che un Serie III con una lastra e un chiver diverso.
Le influenze della forma del chiver sul suono sono già state trattate... il 95% dei sassofonisti preferisce strumenti con il chiver basso e il Reference ha un chiver molto basso (e ha i risuonatori in plastica).
phatenomore
14th June 2011, 10:19
Il tuo tutore sa che hai accesso ad internet? :ghigno:
:lol:
SteYani
14th June 2011, 10:53
Io, come tutti voi, senza che ci nascondiamo, ho sentito molte volte parlare male di questi refence54, anche da persone di tutto rispettò.
Ora io non metto in dubbio l'esperienza qui citata, anzi vorrei proprio crederci visto che il reference potrebbe essere una valida alternativa al solito SAI o SAII,
Ma, mi chiedo :BHO: : come è possibile che ci siano delle differenze cosi grandi da strumento a stumento? e/o da percezione a percezione? Questi sax non sono certamente battuti a mano.. non credo ci possano essere delle differenze abissali da un pezzo all'altro.. come la mettiamo??
La differenza la fa il musicista (o musicante).
guidoreed
14th June 2011, 12:11
a tza e yani: quello che dite voi è sensato e verosimile ma a mio avviso riduttivo: equivale a dire "i reference54 sono buoni ma regolati male" e "quelli che non lo apprezzano è perchè non sanno suonare" ma non mi sembra che sia proprio così. Ci sono professionisti, anche su questo forum, (persone che si accorgono se i tamponi chiudono oppure no) che hanno ricevuto ottime impressioni in sede di acquisto per poi gradualmente cambiare idea fino ad arrivare alla vendita/svendita del sax (es. David B.).
Trattandosi di strumenti certamente non battuti a mano non dovrebbero esserci delle differenze abissali tra un pezzo e l'altro... Io ho avuto un SA80II nuovo per qualche mese, e non mi sembra che i limiti che aveva si potessero risolvere con una buona regolazione...
Sottolineo che non sto denigrando il sax del nostro amico qui, anzi sono contento di poter considerare il reference come degno di attenzione sul mercato del nuovo/seminuovo, solo vorrei capire le ragioni di questa leggenda (o meno) metropolitana.
davecosta
14th June 2011, 12:43
Io ho avuto un SA80II nuovo per qualche mese, e non mi sembra che i limiti che aveva si potessero risolvere con una buona regolazione....
Quali erano i limiti?
guidoreed
14th June 2011, 12:53
suono chiaro rarefatto poco profondo, alcune note afone
SteYani
14th June 2011, 13:48
guidoreed, non era quello che intendevo dire. Intendo dire invece che se prendi il musicista Caio e il musicista Sempronio e fai suonare lo stesso sax con lo stesso bocchino e la stessa ancia al musicista Caio e un attimo dopo al musicista Sempronio i due musicisti avranno sensazioni più o meno diverse.
Mi sembra più che normale che sul medesimo modello di sax si possano avere sensazioni e opinioni diverse.
tzadik
14th June 2011, 18:07
@guidoreed: ci sono dei limiti che dipendono dal settaggio dello strumento e dei limiti intrisechi dello strumento.
Se hai uno strumento ben settato, suonerà facile non dico "per forza"... è più che credibile.
Poi si entra nel campo del soggettivo... di solito chi compra certi strumenti "nuovi" non è sempre "informatissimo" su quello che sta comprando. :mha!(
Non mi meraviglio che qualcuno possa preferire un Reference 54/36 a un Mark VII o a un Serie II... perchè per esperienza so che almeno il profilo del chiver dei due strumenti è diverso... e che (sempre per esperienza) lo strumento con il chiver "basso" (del Ref54) fornisce un suono più "figo". :mha!(
Io penso che la leggenda metropolitana dipenda sia dal fatto che i Selmer moderni, per come escono dalla fabbrica, sono settati male (ma qualche negozio si premura settarli al meglio prima di metterli in vendita) sia per il fatto che gran parte di quelli che provano un Ref54 hanno in testa il suono del Mark VI ed effettivamente confrontando un Mark VI e un Reference 54 ci sono delle differenze. Poi uno va a vedere il prezzo e può capitare che il Mark VI costi meno di un Reference nuovo. :mha!(
Il fatto che un sax è prodotto a macchina dovrebbe garantire una maggiore costanza nella produzione... poi in pratica diventa difficile dirlo. http://www.saxforum.it/forum/images/smilies/mha!.gif
Poi, si fanno le statistiche...
MARCOCASTRONUOVO
15th June 2011, 07:13
credo che sia una questione di gusti personali, il suono del reference è diverso, ci sono artisti che per raggiungere un suono che si distingua, sono alla continua ricerca dello strumento perfetto,
ritornando alla prova fatta da giulio martino, il paragone è stato fatto con il suo mark vi scelto tra decine di modelli, giulio sostieno che il suo modello che tra l' altro è fine serie, quando si è cominciati a produrre il mark vii, è un sax che non ha rivali, be vi posso dire che il suono del reference 54 sicuramente non era uguale ma piu' vicino di qualunque super action
il reference ha una sua personalità, che abbinato al vostro gusto e talento vi dara grosse soddisfazioni
saluti Marco
Tempo fà mi era capitato di provare un reference 54 tenore e lo avevo suonato per un pò di mesi. Devo dire che ne ero rimasto positivamente colpito. Il suono nn era quello di un mk6 ma aveva una sua identità ed era molto omogeneo su tutta l'estenzione. Se trovi quello che suona è uno strumento sicuramente interessante. Il problema è che costa troppo e con quella cifra ci puoi comprare quasi tutto sul nuovo e anche dei ottimi vintage tra cui anche MKVI.
Quando lo avevo provato avevo fatto una piccola registrazione per confrontarlo con un tenore mk6.
Vi posto i link delle due registrazioni (ReF.54 e MK6) fatte molto di fretta ma può essere utile sentire il confronto.
Il mk6 che sentite nella regstrazione non era settato bene e c'era il tampone del sol centrale che non chiudeva bene, ho cercato di compensare (per quanto possibile) le dispersioni di aria.
Spero di fare cosa gradita e che il linea di massima si possano cogliere le differenze sonore dei due strumenti.
http://www.wikifortio.com/699483/ref54.m4a
http://www.wikifortio.com/751240/mk6.m4a
Ciao
RJP
Zeppellini Matteo
16th June 2011, 17:21
Ottimo post il tuo...
Io sinceramente non noto una differenza abissale... anzi....
Sicuramente certe sensazioni cambiano se li si suona questi strumenti...
KoKo
16th June 2011, 17:30
nzomma, secondo me sono diversissimi!
per i miei gusti preferisco il mark vi, che mi da idea essere molto piu' modulabile.
Zeppellini Matteo
16th June 2011, 18:39
Ok allora non ce ne capisco niente!! :D
il Mark sembra essere meno "legnoso" (passatemi il termine)...però bisogna fare alcune considerazioni: di sicuro il Ref. è meno sfogato, è più nuovo (magari i tamponi e le regolazioni sono non assestate)....non so, ma a me dà l'impressione che se ben suonato e presa una certa confidenza è uno strumento che darà grandi soddisfazioni, inoltre il suono è molto bello e "ciccio" :ghigno:
MARCOCASTRONUOVO
17th June 2011, 09:40
ottimo post
sentendo le due registrazioni, ho avuto la stessa senzazione di quando ho sentito suonare il mio ref54 e poi il marv vi da giulio martino, non riesco a capire, con quali criteri si critica uno strumento cosi.
oggi un reference 54 si trova a meno di 3000 euro "naturalmente usato"mentre un buon mark vi quasi al doppio, è normale che se si valuta l' acquisto di un ref 54 nuovo il discorso cambia,
ma con 600 700 euro in piu' (rispetto ad un super action in buone condizioni) ti ritrovi uno strumento che se suonato tenderà solo a migliorare.
sarebbe interessante trovare una registrazione di un super action I o II serie per compararlo alle altre due, anche se sono convinto che la sonorità di quest' ultimo è completamente diversa
saluti marco
Zeppellini Matteo
17th June 2011, 09:46
Certo... poi bisogna sempre considerare una persona cosa ci deve fare con lo strumento che compra... io, sinceramente, spendere più di 2500€ al max per un sax mi darebbe un pò fastidio... però non è escluso che in futuro faccia una spesa superiore... già con 2500€ si dovrebbe avere qualcosa di ottimo...
Secondo me...
piffero
17th June 2011, 15:31
io hò avuto un reference 36 di cui hò sostituito i pad con risuonatori in metallo fatto "bollire il chiver" regolato a dovere e posso dire che era un gran strumento , è un pò il discorso delle chitarre se prendi una chitarra da 500€ suona bene regolazione action ok bel suono , (parlo di chitarre folk acustiche) se prendi una chitarra tipo gibson ,martin ecc.. da 4000 € la regolazione non è a posto ha un action troppo elevata ,perchè si deduce che chi prende uno strumento cosi sà come lo vuole settato e regolato a suo uso e consumo ed il suono a conti fatti non è molto migliore della chitarra da 500€ nel senso non ci sono 3500€ di differenza ...ma aspetta 10 anni.. poi quella da 500 suona sempre cosi ma quella da 4000 tutto un altro pianeta, gli strumenti di classe con il tempo maturano e migliorano quelli normali restano sempre cosi. è un pò la differenza tra selmer e altri strumenti.pertanto il 54 o il 36 con il tempo migliorano alla grande
Joehend
10th August 2011, 09:32
scusa l'ignoranza, ma cosa intendi per "fatto bollire" il chiver?
cmq, io ho un ref 54 e anche un mark vi, sono due strumenti completamente diversi, non si possono fare paragoni.
Il mark vi e' un'altra cosa.
Il ref 54 e' secondo me un ottimo strumento, certo deve essere sfogato, e cmq le sue caratteristiche sono quelle, suono ben centrato, acuti molto precisi, suono scuro e un p' alla joe henderson come timbro,...ovviamente e' un mio parere. certo e' che va regolato bene, perche' come esce di fabbrica,....no comment!!!
cmq forse e' vero costa un po' troppo!!
adesso faccio una domanda da suicidio: ma nessuno ha mai pensato a slaccarlo?
davecosta
27th October 2011, 19:38
Riesumo, Joehend non ci ha mai detto cosa intende per "far bollire il chiver" e soprattutto quali benefici si hanno...
piffero
27th October 2011, 22:33
la "Bollitura" scusate il termine è un trattamento termico (se ne è gia parlato) particolare che si fà sul chiver che poi viene dorato,il mio ne aveva tratto giovamento ,lo avevo fatto fare da Ceriani a reggio Emilia ,direi il n°1 per questo tipo di trattamento. ed era un gran sax,la persona a cui lo ceduto non manca mai di ringraziarmi quando mi vede, ora uso un mark 6 del maggio 1958 (la mia data di nascita) a cui sono molto legato ed hà un suono innarivabile per i nuovi strumenti ,ma questo è abbastanza ovvio.ma quel reference 36 lo ricordo sempre volentieri.
piffero
29th October 2011, 16:14
Ciao NY senti chi parla che ti vengono ancora le lacrime a pensare ad un s.b. passato da li !!!
...è proprio un dolore viscerale...
ilfratellodelgezz
13th December 2011, 11:49
Ciao a tutti, mi sono iscritto al forum ed intervengo per prendere le difese del reference 54. Statisticamente, non ho trovato un sasssofonista che ne parli decentemente. Tutti dicono: "mi hanno detto che è un pessimo strumento..." . Al di la del metodo, perchè almeno io, non credo se non vedo, ma vorrei spezzare dieci lance a favore d questo strumento. 1) comodità meccanica che non ho trovato in altro strumento ( e quando devi spendere migliaia di euro, generalmente almeno dieci sassofoni diversi li dovresti provare....). E' uno strumento armonioso dal punto di vista meccanico, molto comodo perchè affusolato ( quasi bombato direi),e come dicono i gezzisti americani, "chiatto", mi da sempre l'idea di essere rotondo (cosa che non ha il ref. 38 per esempio, che è piu nervoso, gia nelle mani). Anche il peso è inferiore ad un altro sax, almeno questa è l'impressione mia. 2) Capacità di mantenimento della pressione del fiato: è questa la sua arma in piu rispetto ad altri: provate un qualsiasi becco di metallo e guardate quanto spinge e con quanta facilità riesce a mantenere la stessa intonazione e la stessa pressione. Il Fa fuori estensione (sol per chi studia col metodo classico, cioè dovendo trasportare tutte le note), più che una nota fuori estensione sembra un aqualsiasi nota alta dentro l'estensione, proprio perchè ha questa capacita di mantenere dritta e compatta l'aria che metti nel becco. 3) suono: chiariamo un aspetto: il suono è di chi lo fa. Il reference 54 puo tranquillamente suonare peggio di un sax cinese. Se il suono non è bello. hai voglia di cambiare strumenti. Personalmente ancora ritengo che il mark sei, con tutti i suoi difetti (d'intonazione soprattutto), resti il sassofono piu adatto per il cool. Ma anche li è questione di gusti e di capacità personali. Il mio maestro ha un tenore yamaha. Il suo suono spacca le finestre, ma davvero, è di una maleducazione sconvolgente!!! Non facciamoci inutili paranoie, il suono è qualcosa che si studia, ed ognuno è diverso. Il sassofono lo sceglierei ancora per la sua meccanica, la sua comodità, la sua intonazione, non per il suono. Su quello devo sudare io, mica il sassofono....o no??
Danyart
13th December 2011, 11:55
Il sassofono lo sceglierei ancora per la sua meccanica, la sua comodità, la sua intonazione, non per il suono. Su quello devo sudare io, mica il sassofono....o no??
rispetto la tua impressione ma non sono per d'accordo...Il suono lo fa chi soffia, su questo non c'è dubbio, ma quasi tutti i sassofonisti si trovano meglio con un certo sax rispetto ad un altro, nel mio caso ho venduto un selmer serie 2 perfetto ma dalla sonorità che non mi convinceva e suono con un vecchio grassi ammaccato e dalla meccanica dura che ha una sonorità morbida e aperta difficile da trovare in qualsiasi sax, vari mark 6 compresi...questa è la mia esperienza...
tzadik
13th December 2011, 13:20
Statisticamente non si riesce a preferire un Ref 54 ad altri strtumenti perchè è uno strumento che si ispira (almeno da quello che il marketing vorrebbe far credere, la realtà invece è un'altra) a uno strumento che aveva un equilibrio che è difficile da ritrovare e difficile da riprodurre, il Mark VI
Il perchè la Selmer abbia immesso sul mercato uno strumento che "sulla carta" dovrebbe essere simile al Mark VI... è più per ragioni di marketing, che per ragioni di mercato. Esisteno strumenti che sono veramente delle copie dei Mark VI...
Scorri gli endorser internazionali della Selmer... quanti endorser pubblicizzano i Reference? Li conti sulle dita di una mano.
1) La meccanica dei Reference "normali" è quella dei Serie III, così anche come il corpo (campana e chiver sono diversi invece). La laccatura satinata tra l'altro è molto più delicata della normale laccatura dorata.
2) Il fatto che lo strumento mantiene un suono compresso può essere un pregio o un difetto... in definitiva non dipende solo dallo strumento.
3) il suono lo fa chi suona in funzione dello strumento che ha tra le mani. Se non fosse così non sarebbe giustificato il fatto di fare strumenti con caratteristiche diverse, no?
Su una cosa siamo d'accordo, i Reference sono gli unici Selmer "contemporanei" non pensati per la "classica".
I Mark VI sono strumenti frutto di un'epoca diversa dalla nostra, in cui si suonava diversamente... se hai problemi d'ìntonazione con un Mark VI è perchè era settato male e/o per problemi intrinsechi di quello specifico esemplare e/o per limiti personali tuoi che ti impedivano di suonarlo con una intonazione corretta.
Il volume sonoro dipende da quanta aria riesci a mandare dentro lo strumento e marginalmente da quanta aria riesce accettare lo strumento.
Il suono dovresti avercelo in testa e dovresti lavorare per riportarlo sullo strumento... sempre che lo strumento che hai è in grado di produrre il suono che in testa. Io per esempio, il suono che ho in testa e che genero con il mio strumento, con il Selmer non sarei assolutamente in grado di produrlo con un Selmer.
Se dovessi scegliere lo strumento solo in base alla meccanica all'intonazione... allora ti bastava un copia cinese di uno Yanagisawa: meccanica del Yanagisawa, intonazione del Yanagisawa... suono del *****.
JOELAVIOLA
13th December 2011, 17:01
Ciao Marco ahahahah be se sei andato con Giulio suona bene anche un orsi ( con tutto il rispetto per L'orsi )
Salutamelo ogni tanto gli rubo il bassista ahahahahah
Io da Daminelli ne ho provati 4 forse i primi arrivi le differenze erano minime dovute forse alla messa a punto
a me son piaciuti bello strumento
JOELAVIOLA
13th December 2011, 17:20
Ciao a tutti, mi sono iscritto al forum ed intervengo per prendere le difese del reference 54. Statisticamente, non ho trovato un sasssofonista che ne parli decentemente. Tutti dicono: "mi hanno detto che è un pessimo strumento..." . Al di la del metodo, perchè almeno io, non credo se non vedo, ma vorrei spezzare dieci lance a favore d questo strumento. 1) comodità meccanica che non ho trovato in altro strumento ( e quando devi spendere migliaia di euro, generalmente almeno dieci sassofoni diversi li dovresti provare....). E' uno strumento armonioso dal punto di vista meccanico, molto comodo perchè affusolato ( quasi bombato direi),e come dicono i gezzisti americani, "chiatto", mi da sempre l'idea di essere rotondo (cosa che non ha il ref. 38 per esempio, che è piu nervoso, gia nelle mani). Anche il peso è inferiore ad un altro sax, almeno questa è l'impressione mia. 2) Capacità di mantenimento della pressione del fiato: è questa la sua arma in piu rispetto ad altri: provate un qualsiasi becco di metallo e guardate quanto spinge e con quanta facilità riesce a mantenere la stessa intonazione e la stessa pressione. Il Fa fuori estensione (sol per chi studia col metodo classico, cioè dovendo trasportare tutte le note), più che una nota fuori estensione sembra un aqualsiasi nota alta dentro l'estensione, proprio perchè ha questa capacita di mantenere dritta e compatta l'aria che metti nel becco. 3) suono: chiariamo un aspetto: il suono è di chi lo fa. Il reference 54 puo tranquillamente suonare peggio di un sax cinese. Se il suono non è bello. hai voglia di cambiare strumenti. Personalmente ancora ritengo che il mark sei, con tutti i suoi difetti (d'intonazione soprattutto), resti il sassofono piu adatto per il cool. Ma anche li è questione di gusti e di capacità personali. Il mio maestro ha un tenore yamaha. Il suo suono spacca le finestre, ma davvero, è di una maleducazione sconvolgente!!! Non facciamoci inutili paranoie, il suono è qualcosa che si studia, ed ognuno è diverso. Il sassofono lo sceglierei ancora per la sua meccanica, la sua comodità, la sua intonazione, non per il suono. Su quello devo sudare io, mica il sassofono....o no??
Questo ragazzo mi piace :yeah!)
ilfratellodelgezz
13th December 2011, 18:46
si son d'accordo con molti quando si dice che è uno strumento che deve essere "sverginato" (!) con piu tempo ed il suono, il timbro tenderà a migliorare sempre di piu. Questo sia perchè è un sax nuovo, sia perchè credo fortemente nella pratica quotidiana, e quello fa migliorare il musicista prima ancora del sax.
In genere non guardo troppo le operazioni di marketing, non mi sono interessato troppo agli endorser, cerco un feeling con lo strumento, tanto che ero pronto anch'io senza alcun pregiudizio a comprare un grassi ammaccato ( che poi non sono mica strumenti cosi stupidi...anzi..) e non un sax di valore ( anche solo... commerciale) superiore.
Per tzadik: il bello dei sassofoni è che non ci sono strumenti perfetti, e che ogni strumento ti puo tradire quando meno te lo aspetti, li si vede quanto sei bravo a tenere i piedi per terra ed a reagire in una frazione di secondo.vale anche per il mark sei, al di la del settaggio, intonazione ecc. Compresi i limiti personali, per cui non mi offendo...conosco perchè ho visto un sassofonista che ha uno yanagisawa "del *****" , ma ci mette in tasca a me ed a te sotto qualsiasi punto di vista, e sono pronto a scommettere...quando compri un sax hai un'idea del suono che vorresti, ma se quello stesso sax lo suoniamo io e te avremmo due risultati diversi, ed estremamante carratterizzanti, unici. Unico il mio, unico il tuo, al di la del piu bello o piu bravo. Io penso cosi. Non ho mai sentito due musicisti suonare in modo identico, ma neanche contrabbassisti, o pianisti... magari mi sbaglio.
Sul fatto della pressione dell'aria, neanche son d'accordo. certo se ti piace il suono molto vibrato di ben webster (con il becco di ebanite) allora dare quella intenzione lì nel suonato è (forse) piu difficile con un sassofono un po piu aggressivo come il ref, altrimenti non capisco come possa risultare svantaggioso un sax che aiuta a tenere un suono dritto....
tzadik
13th December 2011, 19:17
Non ci siamo capiti... :mha...:
Sulle cose oggettive non si discute (tipo la qualità intrinseca del Mark VI rispetto ai Selmer degli ultimi 25/30 anni).
Si può discutere sulle cose soggettive... (sul fatto che a te il Mark VI non piace... per motivo che possono avere una base "statistica" come non averla).
Il Reference, poi, non è uno strumento aggressivo... gli strumenti aggressivi sono ben altri
Strumenti con un suono "compresso" aiutano se la destinazione d'uso specifica per cui sono stati pensati quegli strumenti richiede un certo grado di compressione (ovviamente questa "compressione" si può ottenere anche a livello di setup).
Personalmente scelgo tutti gli "oggetti" con cui suono in funzione di quello che voglio ottenere verificando prima cosa posso ottenere con quello che andrò a comprare.
Il viceversa è un modo di vedere le cose un po' "romantico" che però non porta sempre a buoni risultati o comunque non in tempi rapidi. Questo va al di là del livello tecnico o dell'esperienza... è un semplice approccio logico nel fare/acquistare le cose.
andrec75
13th December 2011, 19:46
Penso che molti ne parlino male senza averli mai provati a dovere.
Io possiedo sia un tenore Reference 36 che un Mark VI e passo normalmente dall'uno all'altro senza notare la differenza.
Il Mark VI ha un po' di volume in più (ha più di 40 anni...) ma il Reference è arrivato in circa 4 anni ad un livello accettabile anche sotto quel profilo.
Se uno acquista uno strumento nuovo deve comunque mettere in conto un periodo di rodaggio che sarà più o meno lungo in funzione di ciò che ci si aspetta dallo strumento.
Sono strumenti che migliorano con il tempo e non si deve pretendere che abbiano da subito la resa desiderata.
I sax che ti danno questa impressione da subito sono quelli che manifesteranno i propri limiti in futuro.
I Reference, se possono avere un limite, è quello di essere stati progettati per avere un suono vintage stile Mark VI e SBA. Sono strumenti da impiegare secondo me esclusivamente in un ambito Jazz, dove questi strumenti danno il massimo delle loro potenzialità.
ilfratellodelgezz
13th December 2011, 20:51
non ho detto che non mi piace il mark VI in astratto, anzi continuo a dire che ha certamente il suono piu cool tra tutti. Non capisco pero a cosa ti riferisci quando dici che il suono compresso (ma io intendo un suono estremamente "compatto") va bene per alcuni usi specifici, perchè vorrei capire quali intendi.
Sul fatto di scegliere in funzione di quello che vado a suonare, credo che questo modo di pensare non faccia una piega. Sicuramente però non posso comprare un sax per le ballads ed uno per il bop! probabilmente non ho ancora uno stile ben definito. Sarà una versione romantica e meno pragmatica forse, ma io credo che settorializzarsi non sia l'approccio giusto. E' certamente vero che ti da risultati piu rapidi, ma sono giovane e non devo mica fare il calciatore...io voglio essere "solo" bravissimo, mica anche giovane...non vivo nel mito di cafiso (spero neanche tu!!), ma di quelli con qualche capello bianco in piu e la faccia scura. Ed allora quando studio metto quanta piu roba possibile in mezzo, quando suono ne tolgo quanta piu possibile ne ho in mente. Questo è l'approccio che mi è stato insegnato e in cui (ho imparato) a credere. Per forza allora devi cercare un compromesso, e scegliere un sax che ti possa dare un feeling buono per tutti gli stili che affronti, con un'idea (solo sommariamente) precisa.....
Filippo Parisi
13th December 2011, 20:59
Ed allora quando studio metto quanta piu roba possibile in mezzo, quando suono ne tolgo quanta piu possibile ne ho in mente.
La incorniciamo? :bravo: :bravo:
E poi concordo anche su un altro punto essenziale. Tutte ste menate su sax e setup sono....poca roba, visto che la nostra voce è unica, come l'impronta digitale.
E quindi ognuno di noi sceglie (in moltissimi casi questo non è vero...) un sax ed un setup con il quale si sente a proprio agio, sia fisicamente (nel vero senso della parola) che psicologicamente (e qui "purtroppo" entrano in balli tanti preconcetti, condizionamenti, ed anche bischerate varie).
bonnygonfio
13th December 2011, 22:39
be'...il mio maestro ha un sba ed ha il suono del sba...pero' quando prova il mio mauriat ha lo stesso suono del sba...cioe' se gli dai 10 sax diversi comunque a parte qualche leggerissima differenza riconosci che e' sempre lui a suonarli, la sua voce, l'intenzione, non e' la timbrica dello strumento stesso e la timbrica del suo suono, della sua spinta, del suo attacco sulle note gravi. Poi oh sara' una mia impressione...sicuramente alcuni aspetti tecnici (il canneggio yamaha non sara' mai uguale a quello r&c) possono influire piu' sul principiante/amatore rispetto al professionista che riesce a riprodurre il suo suono su ogni strumento decente. Reference o non reference che abbia tra le mani.
tzadik
13th December 2011, 23:14
Tanto più il suono è generato con mezzi "non particolari"... tanto più sarà riproducibile "fedelmente" su altri mezzi "non particolari".
Poi ovviamente nella scelta conta tanto anche le sensazioni che si hanno suonando.
Caso particolare: tanti professionisti gli R&C non riescono nemmeno a suonarli... quindi possiamo già inserirli tra gli strumenti "particolari", nel bene o nel male...
JOELAVIOLA
14th December 2011, 01:04
Ma bisogna andare contro corrente ogni tanto, stanno cercando tutti lo stesso suono
@tzadik ma quali professionisti .....sai in Italia quanti saxofonisti fanno il saxofonista o musicista di lavoro il 07 %
gli altri fanno tutti un altro lavoro. allora se uno di questi non sa suonare un R&C gli conviene cambiare lavoro
pumatheman
14th December 2011, 01:07
mitico Joe!!
( e 2!! )
JOELAVIOLA
14th December 2011, 01:23
a dimenticavo a me piace tantissimo R&C perchè ho gia tre tenori ma non mi dispiacerebbe averlo
il mio primo Insegnante quello che ha insegnato a tutti nella mia provincia e non solo se non c'era lui
Gianluigi Trovesi non esisteva Mario Maffeis neanche Tino Tracanna il sottoscritto
diceva sempre " Meglio di un Rampone non c'è niente ostia " forse nel suo suono contavano anche i 4 pacchetti di malboro e alternati ai 4 di Multifiltro lunghe alla menta ahahahahaha.....
http://img38.picoodle.com/i5cd/159j_877_u0.jpg (http://i.picoodle.com/e1aitu4d)Uploaded at Picoodle.com (http://www.picoodle.com/)
JOELAVIOLA
14th December 2011, 01:30
http://www.concorsogiuseppetassis.net/p ... page4.html (http://www.concorsogiuseppetassis.net/page2/page4/page4.html)
tzadik
14th December 2011, 01:46
(...) allora se uno di questi non sa suonare un R&C gli conviene cambiare lavoro
Onestamente, per me, se uno non riesce a suonare uno strumento (indipendente dal "bagaglio tecnico" che ha) non lo vedo come un problema, semplicemente userà uno strumento diverso: è un non-problema. :zizizi))
JOELAVIOLA
14th December 2011, 02:16
A sicuramente oggi giorno c'è l'imbarazzo della scelta.
ho visto che sei di Udine c'era un bel jazz Club se non ricordo male Caffè Caucigh
esiste ancora? ricordo un tipo soprannominato trombetta
Albysax
14th December 2011, 11:23
Ed allora quando studio metto quanta piu roba possibile in mezzo, quando suono ne tolgo quanta piu possibile ne ho in mente.
La incorniciamo? :bravo: :bravo:
E poi concordo anche su un altro punto essenziale. Tutte ste menate su sax e setup sono....poca roba, visto che la nostra voce è unica, come l'impronta digitale.
E quindi ognuno di noi sceglie (in moltissimi casi questo non è vero...) un sax ed un setup con il quale si sente a proprio agio, sia fisicamente (nel vero senso della parola) che psicologicamente (e qui "purtroppo" entrano in balli tanti preconcetti, condizionamenti, ed anche bischerate varie).
quoto alla grande...bravi...il resto son seghe mentali... :bravo:
JOELAVIOLA
14th December 2011, 15:08
Magari questo toglie quelche dubbio
http://www.youtube.com/watch?v=idxmUGAJYaI
http://www.youtube.com/watch?v=12uH6yq62_M
fcoltrane
14th December 2011, 15:35
siamo un po ot.
ma provo a rispondere .
alcuni aspetti del suono purtroppo si perdono con la registrazione.
in questo esempio le differenze sono davvero minime pur cambiando un gran numero di sax.
(questo per l'ascoltatore)
per l'esecutore solo lui sa quanto sforzo fa per rendere così simili le esecuzioni.
ed ancora tutto questo ha un costo?
il suono perde corpo verso l'alto del registro?
magari rendendo meno simili gli strumenti il sassofonista riuscirebbe anche ad aprire il suono in alto
in fin dei conti commentiamo non il sax ma l'attitudine del sassofonista
ps. sono riusito a far partire l'ultimo collegamento se puoi separali così diventa agevole
JOELAVIOLA
14th December 2011, 15:49
io non vedo che si è sforzato tanto anzi suona sempre uguale e la registrazione vale per tutti gli stumenti....
pumatheman
14th December 2011, 16:03
a mio parere, tende sicuramente a consapevolemte o incosapevolmente a "compensare" l'emissione per avere il suono che lui stà pensando in quel momento.
lo strumento (se intonato, integro, ecc) incidè "un tot", da lì in poì dipende dalla colonna d'aria, qualità dell'emissione e l'idea del soffiatore.
14th December 2011, 17:48
Il set up ha una valenza psicologica enorme. La differenza sta nel manico, certo. Ma tutto ciò che può influenzarci psicologicamente è rilevante. Inutile ricordare di come Coltrane abbia deciso di fare un album di ballad anche perché aveva rovinato il suo becco e con quello nuovo non si sentiva a suo agio, oppure Michal Brecker che già dalla fine degli anni 60 aveva il suo suono, nonostante sia passato da Stm, Berg, Tone edge, e infine Guardala ma modificandolo nel corso del tempo. Sono solo due esempi, ma se ci ricordiamo di essere umani, allora ricordiamoci anche della nostra fragilità, anche apprezzandola.
fcoltrane
14th December 2011, 18:12
il secondo collegamento è più fedele (non ci sono effetti sul suono) ed il sassofonista riesce ancor di più ad uniformare il suono. (per lo meno in alto sembra lo stesso sax).
ho parlato di sforzo ma solo l'esecutore può confermare o smentire .
dal punto di vista dell'esecuzione e dell'ascolto le differenze sono minime ma si può suonare cercanda di uniformare o al contrario evidenziando le differenze.
il primo collegamento sembra una ben orchestrata operazione commerciale il secondo più verosimile.
altro aspetto rilevante è come sono settati gli strumenti.
tutti alla stessa maniera probabilmente (con la stessa apertura delle chiavi).
interessante sarebbe stata anche una diversa dinamica in basso ed in alto per capire come reagisce ciascun sax.
Rosario Giordano
14th December 2011, 18:53
Chissa' se anche questa ha sempre lo stesso suono con "strumenti" diversi!!!!
http://www.youtube.com/watch?v=o6GA2Qs9 ... creen&NR=1 (http://www.youtube.com/watch?v=o6GA2Qs9UCs&feature=endscreen&NR=1)
JOELAVIOLA
14th December 2011, 19:56
ahahahahahahahahhahaha qui va bene tutto!!! ahaahahahahhahaha
ilfratellodelgezz
14th December 2011, 20:00
sono d'accordissimo sia con filippo che con bonny.... :yeah!) :half: chi ha costruito una personalità musicale (aggiungo: non con il talento naturale, ma con la pratica costante e nel modo giusto...), qualsiasi strumento gli dai, sarà sempre riconoscibilissimo....e poi è vero...sei tu a scegliere il sax, ma il piu delle volte è lui a scegliere te !!!!!! :saxxxx)))
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