Visualizza Versione Completa : Borgani senza tasti P e TF!!! (e come lo suono questo?)
xelaris
11th June 2011, 23:14
Ho appena comprato un Borgani numero di serie 13xxx - i tasti P e TF non sono presenti e pare che questo sia dovuto al disegno del sax (non perche' i tasti in questione siano stati rimossi successivamente).
Ho un Martin Committee I (Seachlight) fabbricato nel lontano 1935 ed ha i tasti in questione (P e TF) - il Borgani con le sue chiavi di Si e Si bemolle sul lato destro dovrebbe essere stato fabbricato dopo il Martin, probabilmente negli anni 60-70.
A questo punto mi chiedo il perche' i tasti P e TF non siano stati inclusi nel Borgani? Questioni economiche? O qualche altra oscura ragione?
Suonare questo "dinosauro" di ergonomia e' un peso - peccato perche' ha un suono molto distinto e prepotente...
Casomai lo usero' per certi lentacci e ballads.
xelaris
13th June 2011, 00:57
Nessuno ne sa niente di questo Borgani senza P e TF?
Ho usato la nomenclatura "ufficiale" per descrivere i tasti mancanti - il P sarebbe quello piccolo che sta tra la posizione base dell'indice ed il dito medio (mano sinistra) - il TF e' quello laterale per il FA# (che uso tantissimo negli altri saxes).
Oltre al problema di non avere questi tasti c'e' anche la mancanza della posizione alternativa per il Si bemolle - quello con l'indice sinistro ed il medio destro...che paxxe!!
Avete visto simili sassofoni a questo? Certo e' che sembra abbastanza raro (se non anacronistico).
Potrei caricare qualche foto sul web.
ModernBigBand
13th June 2011, 01:32
Beh non c'è nulla di cui meravigliarsi particolarmente visto che questo sax, come altri, era destinato soprattutto all'utenza "bandistica" e non a quella professionale. Su strumenti di medesima fascia, come ad esempio i vecchi Orsi, trovi lo stesso schema meccanico...
SteYani
13th June 2011, 08:31
Perché ti meravigli? Lo sappiamo un po' tutti che tranne qualche eccezione fino a qualche anno fa (fino all'arrivo dei cinesi?) le ditte italiane producevano per le bande, mica per i professionisti e i conservatori.
xelaris
13th June 2011, 10:20
Beh non c'è nulla di cui meravigliarsi particolarmente visto che questo sax, come altri, era destinato soprattutto all'utenza "bandistica" e non a quella professionale. Su strumenti di medesima fascia, come ad esempio i vecchi Orsi, trovi lo stesso schema meccanico...
Grazie per l'informazione...
Pero', anche la Martin era famosa per produrre strumenti militari bandistici (marching bands) - infatti sono molto robusti e comunque hanno tutti i tasti (inclusi il P ed il TF).
ModernBigBand
13th June 2011, 12:45
Purtroppo le ditte italiane non potevano contare sul know how di case come la Martin che appunto, oltre ai sax che oggi chiameremmo "da studio", producevano anche linee "professionali". Data la grande presenza di bande musicali sul territorio italiano, gli strumenti prodotti erano indirizzati a questo tipo di utenza (tra le tante una di quelle con meno pretese).
Non è un caso infatti che fino all'avvento dei giapponesi e allo step dell'industria italiana, in Italia "sax professionale" è sempre stato sinonimo di "Selmer - Paris".
xelaris
13th June 2011, 13:28
Quindi il Borgani che mi ritrovo e' stato semplificato per motivi economici?
I borgani che ho visto (sul web) hanno tutti i tasti che un moderno sassofonista si aspetta di trovare (a volte manca il FA# terza ottava) - a questo punto mi chiedo se tutti i Borgani pre 80's siano "mezzo azzoppati" come il mio?!
Sarebbe interessante saperne da qualcuno che ha usato questi vecchi Borgani - e' chiaro che suonando le varie marcette "um-pa-pa" non richiede grandi destrezze in termini di ergonomia e tecnica.
Il sax e' pero' ben intonato ed il timbro da solo ne vale il pensiero di pagare qualche tecnico per aggiungere i tasti mancanti...
xelaris
15th June 2011, 12:53
C'e' qualcuno che usa un simile sax?
Quanto costerebbe aggiungere i tasti mancanti? Perlomeno il Fa diesis laterale lo aggiungerei - sembra abbastanza semplice perche' la chiave non e' connessa ad altre...
xelaris
17th June 2011, 13:24
Vista la mancanza di feedback in questa discussione mi sento di concludere che:
1) non ci sono molti di questi Borgani in circolazione (perlomeno avro' una rarita'?).
2) quelli che ci sono in circolazione non vengono suonati (comprensibile) e li mettono in musei...
ModernBigBand
17th June 2011, 13:40
Secondo me sono errate entrambe le conclusioni:
1) di Borgani come questo, ma anche di Orsi analoghi, ne trovi "a ufo" in giro per l'Italia, non sono affatto rari e ancora oggi ci sono tanti "banditi" che li suonano;
2) quelli in circolazione vengono suonati o sono a prendere muffa in chissà quale cantina, molto difficilmente vedrai un sax di questo in un qualsiasi museo in quanto non si tratta comunque di una produzione di particolare rilievo storico/artistico;
Il problema della mancanza di feedback è dovuto in gran parte alla tipologia di utenti che normalmente usano questi strumenti: persone che magari suonano in banda ma non hanno una gran passione per tutto quello che riguarda il sax in generale.
In genere chi ha un sax di questo tra le mani, come incomincia ad avvertire il "prurito" della passione cambia strumento optando come minimo per uno strumento dalla meccanica completa e ergonomica.
Per fare un paragone automobilistico, in questo Forum solitamente la gente parla di Ferrari, di Lamborghini, di Mercedes, di Rolls Royce e spesso anche di qualche auto d'epoca di rilievo (e non mancano le discussioni su moderne citycar). Questo Borgani è più vicino ad una onesta vecchia Panda, in tanti ce l'hanno ma alla fine in pochi ne parlano. ;)
xelaris
17th June 2011, 14:42
Condivido l'impressione che questo forum in particolare e' piuttosto "altezzoso" - uso altri forums in lingua inglese e si discute sax a tutti i livelli - anche le marche meno blasonate hanno la loro "spotlight" (discussioni intere su sax chinesi come i VENUS o WALSTEIN per esempio).
Questo vecchio Borgani deve essere visto come il paria del gruppo.
Comunque mi daresti ragione che molti di questi vecchi Borgani stanno ad ammuffire in quache solaio o cantina (non vengono utilizzati) - e comunque con la presente situazione economica che si trascina da anni ci si aspetterebbe di vederli in offerta sui mercati online - invece, sto seguendo il mercato di secondamano Italiano da tempo (i Borgani in particolare) - e questo e' il primo che ho trovato a non avere il tasto P e TF...
Non sara' che tutti questi vecchi Borgani "azzoppati" siano gia' stati fusi in qualche fonderia? :BHO:
ModernBigBand
17th June 2011, 16:21
Non si tratta di essere altezzosi, il discorso è semplice: questi strumenti non destano particolare interesse se non in chi per un motivo o per un altro se li trova tra le mani. D'altronde se tu andassi in un Forum di automobili in cerca di consigli troveresti quello che ti consiglia la Volkswagen, un altro ti può consigliare un'Alfa piuttosto che una Renault o una Audi e così via...di certo mai nessuno ti nominerà la UAZ o la Jiangling!
Sul forum parliamo spesso anche di strumenti asiatici o di strumenti da studio, quindi siamo aperti a tutto, però strumenti come questo di cui si parla non destano interesse.
Oltre a non destare interesse non hanno neanche un valore economico particolare, essendo "azzoppati" come dici tu non li cerca nessuno perché oggi come oggi chiunque abbia intenzione di studiare ha bisogno di uno strumento completo e non di uno strumento privo di chiavi, posizioni di ripiego e dalla meccanica scomoda.
Ad esempio i Borgani prodotti prima dell'avvento della serie professionale erano dei validi intermedi, con una meccanica ergonomica e un suono discreto, pur essendo formalmente "figli" del sax in questione.
Se trovi un Croma recente (fine anni '90) potrebbe essere una buona occasione, vengono via a quattro soldi ma sono sicuramente migliori rispetto alla paccottiglia asiatica.
xelaris
17th June 2011, 18:11
Pero' con termini tipo "paccottiglia asiatica" mi pare che ci sia un po' di altezzosita'...io ne ho 3 (Venus Alto, Walstein Alto e Cranes Tenore) e ti assicuro che sono tutti piu' che raccomandabili per studenti ed anche per intermediari - ho altri sax piu' blasonati (Yamaha YTS32, Martin Handcraft Committee I).
Un'altra differenza interessante tra i vari forums e' che sia in Italia che negli USA ci siano questi sentimenti anti cinesi che sono meno pronunciati in Gran Bretagna - (molti commenti contro i sax cinesi vengono da gente che non li ha mai provati).
Se guardiamo alla produzione manufatturiera si capisce che sono proprio paesi produttori come Italia e USA che hanno risentito maggiormente della crescita cinese - mentre paesi come la Gran Bretagna che producono perlopiu' servizi ne hanno risentito meno e quindi sono un po' piu' aperti - questa e' la mia impressione.
Il mio primo sax era un Borgani Alto che probabilmente era stato prodotto negli anni 80 - non mi ricordo che ci fosse alcuna indicazione sul modello ma assomigliava ai modelli Chroma da te indicati.
ModernBigBand
18th June 2011, 02:05
Non metto in dubbio che ci possano essere strumenti anche decenti di produzione cinese, il problema è che la maggior parte di essi (quelli comunemente in vendita a poche centinaia di euro) sono poco più che giocattoli a forma di sax: hanno marcati difetti di intonazione, una meccanica poco robusta, una lastra di bassa qualità, insomma sono costruiti al risparmio.
Prodotti di questo tipo non li consiglierei a nessuno, al limite possono essere utilizzati per fare baldoria al mare o in campeggio ma di certo non possono essere presi seriamente in considerazione per lo studio "vero".
SteYani
18th June 2011, 08:37
Io l'ho comprato un sax cinese. Va bene come pitale. Può darsi che un giorno il livello degli strumenti cinesi raggiungerà quello attuale di Taiwan. In ogni caso, OGGI, tra un sax europeo o giapponese e un taiwanese travestito con marchietto americano o europeo non comprerei il taiwanese neanche se mi ammazzano. Figuriamoci un cinese.
Anzi, ti dirò: tra un Selmer/Yamaha/Yanagisawa nuovo e un Selmer/Yamaha/Yanagisawa di 20-25 anni fa usato comprerei subito il sax usato. Indipendentemente dal prezzo.
La differenza di atteggiamento tra inglesi e americani nasce dal fatto che gli americani non hanno più un'industria del sax, mentre gli inglesi non l'hanno mai avuta.
Chopin75
18th June 2011, 10:01
Quoto quello che ha detto Ste..per la mia esperienza qui in UK e soprattutto a Londra, c'è poca cultura saxistica, tendenzialmente va più la chitarra e altri strumenti, quindi l'industria e di conseguenza la qualità ne risente, unica eccezione è sax.co.uk (che è l'unico negozio altamente specializzato e in un certo qual modo attento a selezionare i gusti della propria clientela)
tzadik
18th June 2011, 10:20
Può darsi che un giorno il livello degli strumenti cinesi raggiungerà quello attuale di Taiwan. In ogni caso, OGGI, tra un sax europeo o giapponese e un taiwanese travestito con marchietto americano o europeo non comprerei il taiwanese neanche se mi ammazzano.
Ovviamente non hai mai provato uno strumento professionale costruito a Taiwan... se lo facessi probabilmente cambieresti idea, come tutti quelli che hanno avuto la possibilità di provare strumenti simili... ;)
xelaris
18th June 2011, 13:32
Giusto qualche altro punto veloce riguardo la produzione chinese:
C'e' gente con una certa esperienza che li ha provati:
http://www.shwoodwind.co.uk/Reviews/Sax ... e_alto.htm (http://www.shwoodwind.co.uk/Reviews/Saxes/Alto/Chinese_alto.htm)
In un articolo (che al momento non trovo) e' stato fatto un test per misurare l'elasticita' robustezza e qualita' del materiale usato in certi sax cinesi - in particolare si misurava la stabilita' delle chiavi di un sax - e la prontezza in cui ritornavano in una posizione senza deformazioni (elasticita' e plasticita' in termini fisici). Senza andare troppo nei dettagli, sembrerebbe che per molti versi i cinesi ne capiscono di piu' degli altri per quanto riguarda la lavorazione dell'ottone...
Ci sarebbero poi diverse generazioni di sax cinesi - i primi ad arrivare avevano molti difetti ma stanno migliorando di continuo - gia' anni fa superarono la qualita' dei Tawanese (si legge nell'articolo di sopra).
A questo punto potrei aprire un'altra discussione perche' il punto di questa era un Borgani vintage con problemi ergonomici...
SteYani
18th June 2011, 15:58
tzadik e xelaris: per non andare fuori argomento vi rispondo nel topic sul Guardala che sto per scrivere (sezione contralto)
xelaris
23rd July 2011, 12:24
Ho portato il Borgani "azzoppato" dal mio tecnico per trattare una possibile soluzione sulle chiavi mancanti...e' rimasto a bocca aperta - non ha mai visto un sax simile e non ricordo una reazione cosi' enfatica (considerando la flemma britannica) nemmeno quando gli portai il Toptone TT25 (quello con i tamponi basculanti).
Insomma, a me sembra che abbia una rarita' (perlomeno fuori dall'Italia)...un prezioso "talking point" relativo a questo sax.
Adesso il dilemma:
E' il caso di applicare certe modifiche - per esempio aggiungere il Fa diesis basso, e "disturbare" l'originalita' e la "genuinita'" dello strumento in modo irreversibile - perdendo cosi' certe connotazione storiche/culturali a scapito della usabilita'?
E' chiaro che il sax riscuote interesse (John stesso mi offrirebbe una cifretta azzardata...), perlomeno, proprio per i suoi difetti questo sax ha una certa unicita' - al momento la bilancia va sul marketing dello strumento...
Insomma, dimostratemi che non ho una rarita' e che mi conviene venderlo al primo interessato (perche' il sax e' una cagaxa) - o spenderci qualche ££ per aggiungerci un paio di chiavi mancanti - avete qualche linketto?
tzadik
23rd July 2011, 12:29
Aggiungere le chiavi mancanti... ti costerebbe più del valore dello strumento. Penso che già questo basti a giustificare che non viene farci lavori sopra.
xelaris
23rd July 2011, 16:25
Aggiungere le chiavi mancanti... ti costerebbe più del valore dello strumento. Penso che già questo basti a giustificare che non viene farci lavori sopra.
Il valore attribuito a certi sax (ed in generale) a volte e' molto soggettivo - ci sono molti vintage che vengono venduti a prezzi esorbitanti pur offrendo una ergonomia antiquata e scomoda.
Qua' e' da determinare se ho un pezzo raro o no...qualcuno ha suggerito che l'Italia e' "invasa" da Borgani come il mio - la mia esperienza mi dice il contrario...in quasi 2 anni che inseguo i Borgani (piu' a guardarli in vetrina che comprarli) questo e' il primo che mi trovo con queste chiavi mancanti - comunque rimango ad occhi aperti e pronto a prendere appunti. Se un giorno mi convincero' che ho un sax comunissimo e difficile da suonare prendero' la posizione di venderlo per pochi soldi o inverstire per aggiungere le chiavi (perche' mi piace come suona).
tzadik
23rd July 2011, 18:20
Penso che quello che aveva scritto in precedenza Mordern Big Band fosse già più sufficiente per fare una valutazione dello strumento che hai per le mani: non si tratta di uno strumento professionale ma di uno strumento semplificato adatto ad un uso bandistico.
Se riesci a venderlo come pezzo raro... buon per te, ma il valore intrinseco (sassofonistico e economico) dello strumento è decisamente basso.
ModernBigBand
23rd July 2011, 21:39
Qua' e' da determinare se ho un pezzo raro o no...qualcuno ha suggerito che l'Italia e' "invasa" da Borgani come il mio - la mia esperienza mi dice il contrario...in quasi 2 anni che inseguo i Borgani (piu' a guardarli in vetrina che comprarli)
Mi dispiace non poterti far avere delle foto ma se dovessi soltanto elencarti quanti ne ho visti di questi strumenti potresti ampiamente ricrederti sul fatto di avere un sax "raro" tra le mani.
Di questi strumenti ne ho visti a decine, quando in Italia non esisteva Yamaha e della Cina non se ne parlava neppure, il 98% dei ragazzi che suonavano in banda avevano questi strumenti Borgani, altri avevano gli Orsi, i Grassi e qualche Rampone. Stop. Io non so quanti anni hai e a quanto possa risalire la tua memoria "storica", ma se fai un'indagine tra qualche saxofonista che ha militato in banda negli anni '80 (e a maggior ragione prima) vedrai che questi strumenti coprivano la stragrande maggioranza dei saxofonisti (esclusi quindi coloro che suonavano con Selmer - studenti o utenti professionali e quelli che suonavano con strumenti americani).
Il fatto di possedere uno strumento datato, o magari non diffusissimo, non ne fa crescere automaticamente il valore: un conto è avere una 126 e un conto è una Mercedes 300SL (la famosa "Ali di gabbiano"). Il Borgani di cui parliamo ha un valore molto basso per due motivi: non è un modello professionale e non è un modello raro.
Fosse stato un sax di alto livello (es. Buescher Top Hat and Cane) avrebbe avuto un alto valore per via delle sue qualità, se fosse stato invece un sax estremamente raro (es. un Adolphe Sax originale) il suo valore sarebbe stato alto per via del notevole interesse collezionistico, al di là delle effettive possibilità di utilizzo. Gli strumenti da banda italiani sono paragonabili alla vecchia 126: può camminare, può dare anche soddisfazioni e trovare qualche estimatore, ma non raggiungerà mai il valore/interesse di una Mercedes 300SL...
RobySax64
23rd July 2011, 23:12
Quoto il grande ModernBigBand.
Anch'io suonavo in banda negli anni '75-'80: un sacco di amici avevano sax senza quelle 2 chiavi. Anzi, a molti mancava anche la X (o F che dir si voglia), e mancava anche il sib grave. E logicamente non avevano il Fa# acuto, era roba da futuristi.
Erano strumenti Orsi o Meazzi, se ricordo bene i nomi. Io avevo un Rampone, ed era già completo, con tutte le chiavi, come i Selmer dei più fortunati (e più ricchi).
Purtroppo avere i qualche capello bianco a qualcosa serve.
xelaris
24th July 2011, 00:47
Si...vabbe', vi ascolto e prendo nota - pero' ancora non ne ho visto uno su Ebay (per esempio) - quando lo vedro' mi faro' un'idea migliore.
Tutti questi Borgani "poveri" che avete visto saranno da qualche parte? Ma dove? Magari metterei un annuncio per testare il mercato "cercasi Borgani cinquantenni azzoppati, poveri e abbandonati...- se sono nascosti nelle cantine Italiane ci sara' qualche modo per stanarli...
Comunque non mi sto illudendo - prendo un po' di tempo e poi decido - l'inclusione del FA# e' gia' in linea - anche se il mio tecnico me l'ha sconsigliata (proprio per motivi "storici") anche perche' lui stesso potrebbe essere interessato a comprarlo e guarda caso il FA# basso lui non l'ha mai usato - come se non lo sapevo? ;)
Riguardo il fatto che il sax in questione non era per il professionista e la comparazione col mercato automobilistico in particolare non mi convince proprio - l'utilitaria Italiana per eccellenza: la 500 (quelle degli anni 50) vanno a prezzi assurdi da queste parti - non se ne vedono molte e quelle poche che appaiono le trovi parcheggiate a Chelsea (il quartiere piu' ricco di Londra) con colori sgarglianti (rosa fucsia, giallo limoncello, cremisi), a fianco di Rolls Royce Phantoms, Porsche Carrera e Ferrari GTO!!
xelaris
24th July 2011, 02:04
Questo l'ho visto da tempo...e potrebbe anche non avere il FA# basso. La foto e' stata presa per non mostrare le magagne?
http://www.mercatinomusicale.com/mm/a_b ... 46085.html (http://www.mercatinomusicale.com/mm/a_borgani-arnaldo-primi-anni-sessanta_id1146085.html)
Perlomeno so che gli anni di riferimento dovrebbero essere dagli anni 60 all' inizio dei 70?
ModernBigBand
24th July 2011, 02:45
Ho fatto volutamente il paragone con la 126 proprio perché, a differenza della 500, questa automobile non ha un grande seguito tra gli appassionati di auto d'epoca. Puoi trovare anche l'estimatore ma è sicuramente una mosca bianca rispetto alla maggior parte degli appassionati del settore.
Come ho gia detto questo sax non è un modello professionale, seppur anziano non può reggere il confronto con altri "nonnetti" come i migliori Buescher, Conn piuttosto che King. Proprio a proposito di questi strumenti, se fai una rapida ricerca su internet ti renderai conto che solo determinati strumenti di queste marche sono tuttora ricercati e hanno prezzi elevati, tutto il resto viene via per quattro soldi. Quindi non basta il marchio a fare il prezzo, è necessario anche che lo strumento abbia determinate caratteristiche, ragion per cui i Selmer più ricercati ad esempio partono dal Balanced in poi, la produzione precedente desta progressivamente minore interesse (per diversi fattori ovviamente) e i costi scendono sensibilmente.
Il fatto che non sia un professionale incide direttamente sulla qualità, può anche suonare decentemente ma ricordiamoci che stiamo sempre parlando di un sax da banda.
Per il fattore "rarità" ho espresso il mio punto di vista anche in precedenza...il destino di saxofoni come questo è inevitabilmente segnato: questi strumenti sono nati per il florido panorama bandistico italiano del dopoguerra, erano destinati a persone che utilizzavano il sax per le marcette, "band in a box" doveva ancora venire e ascoltare jazz (di sax classico non ne parliamo proprio) non era cosa da tutti. Il musicante di banda era di pochissime pretese, quei pochi che studiavano o avevano la disponibilità economica compravano Selmer che fino a qualche decennio fa era praticamente sinonimo di Saxofono.
In sostanza questi strumenti non hanno praticamente mercato, non li cerca nessuno perché essendo incompleti risulterebbero anacronistici e inoltre non hanno una sonorità (es. quella di un Conn "giusto") talmente interessante da far perdonare l'handicap meccanico.
Purtroppo ormai non se ne vedono più molti in giro proprio perché già dagli anni 70-80 si trovavano modelli con meccanica completa, chi lo aveva all'epoca o l'ha buttato da qualche parte in cantina o comunque se ha continuato a suonare il sax l'ha cambiato nel tempo. La generazione di ragazzini che ha suonato questi sax oggi ha 40-50 anni e i figli di questa generazione hanno trovato già la meccanica completa, quindi non troverai quasi nessuno che li suona adesso.
Qualche Borgani "anzianotto" che si vede ancora in giro oggi raramente è più vecchio degli anni '80-'90.
Questo Orsi ad esempio puoi considerarlo il cugino del tuo Borgani:
http://www.mercatinomusicale.com/mm/a_s ... 89427.html (http://www.mercatinomusicale.com/mm/a_sax-tenore-orsi-vintage-color-argento_id2089427.html)
Sono sax di un'altra epoca e per un altro tipo di utenza rispetto a quella attuale (sicuramente più attenta): il valore economico è bassissimo, quello qualitativo è piuttosto basso. Puoi anche trovare l'estimatore del made in Italy (a maggior ragione all'estero), ma posso ragionevolmente affermare che questi sax oggi non li cerca quasi più nessuno.
xelaris
24th July 2011, 11:16
Mah! Ti ringrazio per il link dell'Orsi e le utili informazioni...
Il marchio Borgani comunque non puo' essere paragonato ad un Orsi (perlomeno qua in Gran Bretagna) - i Borgani stanno riscontrando un certo successo nel campo professionale - gli Orsi no.
Questo casomai si avvicinerebbe di piu' a quelli che hai visto tu negli anni 60-70:
http://cgi.ebay.it/Saxofono-Borgani-Sas ... 35b3cba441 (http://cgi.ebay.it/Saxofono-Borgani-Sassofono-/230649734209?pt=Legni&hash=item35b3cba441)
Devo dire che invidio quella patina - pero' quello che ho io e' ancora piu' assurdo perche' il B ed il Bb basso stanno sul lato destro e manca una chiave relativa al Bb alto - diciamo che c'e' un vuoto in mezzo tra la mano destra e quella sinistra mentre in questo sax tutto il fusto e pieno di chiavi - a questo punto dovrei linkare qualche foto del mio Borgani (il sax e' dal tecnico al momento).
xelaris
24th July 2011, 11:28
Il mercato dei collezionisti e' comunque imprevedibile - un'ancia di plastica costruita negli anni 60-70 che avrebbe un valore vicino a €0 per un sassofonista e di €0 in termini economici in generale (e' un pezzo di plastica) raggiunse £17 su Ebay (intorno ai 20 euro?) circa un anno fa...ci sarebbero tantissimi esempi simili.
Conto di riuscire a vendere il Borgani per un prezzo intorno ai 400 euro - si tratta di cifre modeste in ogni caso e comunque al di la' del valore intrinsico dell'oggetto - semplicemente perche' il marchio Borgani sta riscontrando (e parlo del presente) una ascesa che altre brand non hanno....sara' per il Made In Italy, sara' per Lovano o perche' certi Borgani recenti sono semplicemente di ottima qualita'.
Giu-Zep
27th July 2011, 14:49
La Borgani è tornata in auge perché negli anni 90 ha fatto ritorno nel mercato sassofonistico con strumenti di livello alto, ovvero la serie Jubilee, ed ora è una delle brand più quotate del mondo; è ovvio che la orsi non è più diffusa, non esiste più!!
La Borgani è una brand al momento attiva ed in crescita, non puoi metterla a paragone con brand ormai morte come la orsi; tutto ciò comunque non contribuisce in ogni caso ad aumentare il valore del tuo sax, perché è comunque un oggetto che come giustamente detto non ha un valore collezionistico, poiché ce ne sono migliaia in circolazione (non basarti su ebay perché se nessuno li vende non significa che siano rari.....), e nemmeno musicale perché penso che nessuno che suona da più di un mese il sax abbia voglia di rischiare un concerto con quello strumento (senza offesa, ma è da studio e per altro con chiavi mancanti....).
MarcoC
27th July 2011, 17:06
Insomma, dimostratemi che non ho una rarita' e che mi conviene venderlo al primo interessato (perche' il sax e' una cagaxa) - o spenderci qualche ££ per aggiungerci un paio di chiavi mancanti - avete qualche linketto?
Mi dispiace ma da "vecchio" bandista devo contribuire anche io alla Tua disillusione confermando assolutamente quello che ti hanno detto anche gli altri.
Per lo meno qui da me, questi strumenti erano quasi sempre di proprietà delle bande che li davano in comodato al musicista; ti posso assicurare che gli scantinati delle sale prove di tutte le bande della mia zona sono strapieni di questi strumenti abbandonati alla rinfusa o, quando va bene, sistemati alla meglio in delle scaffalature con scopo puramente ornamentale.
Non è che oggi tutti i musicisti delle bande sono dei cani, ci sono anche dei professionisti e se questi strumenti avessero un valore e una fruibilità musicale, tutti e io per primo (anche se non sono un professionista), ne avremmo preso almeno uno per sistemarlo.
Io personalmente non ci spenderei un centesimo.
xelaris
27th July 2011, 21:55
"Disilluso"? No grazie - non mi si addice proprio - sto semplicemente prendento un po' di tempo per saperne un po' di piu'....e quindi apprezzo tutte le vostre valuabili informazioni.
Al momento comunque dite tutti che c'erano moltissimi di questo Borgani - decadi fa...ma adesso?
Giusto per curiosita': ma le bande Italiane oggigiorno usano questi vecchi Borgani?
Supponiamo che ci siano tantissimi di questi vecchi Borgani abbandonati alla rinfusa dal momento che nessuno o pochissimi li suonano ed anche perche' presumo che molti di questi Borgani "azzoppati" sarebbero anche da riparare - insomma, da quanto tempo li terrebbero in questi scantinati? Se non li hanno gia' venduti da tempo quando li venderebbero? Con la crisi che corre ed il prezzo dell'ottone non sara' conveniente venderli da un riciclatore di metalli? ...O aspettano che diventino rari?
Dai, vi pago €5 per prendere una foto di almeno 8 di questi con entrambi i P ed TF mancanti e con il B e Bb bassi sul lato destro (la curiosita' si paga) non usate Photoshop perche' me ne accorgo....pagamento via PayPal (serio).
Comunque il nome Borgani ha un certo effetto qua in Gran Bretagna - sta diventando sinonimo di sax di qualita' esoterica - non c'e' ne sono molti in circolazione ma sicuramente attirano l'attenzione...anche il mio!
MarcoC
27th July 2011, 23:02
No, per lo meno dalle mie parti nelle bande questi vecchi Borgani, Rampone, Orsi ecc. non vengono più utilizzati.
Quanto all'effetto del nome Borgani in Gran Bretagna, non posso che essere contento che un'azienda italiana abbia raggiunto questi risultati, resta però incontrovertibile che la produzione veramente di qualità è quella degli ultimi anni.
Potenza del marketing, ma penso che uno strumento come il tuo possa avere un mercato, seppure collezionistico, esclusivamente fuori dall'Italia.
Quanto a strumenti "strani", al di là dei sax, Ti garantisco che i magazzini delle bande son pieni di ottoni di tutti i tipi e di tutte le misure, tromboni o corni con ritorte estremamente semplificate o incredibilmente complicate rispetto alla produzione standard odierna, bassi tuba dalle forme più disparate, per non parlare della famiglia dei flicorni a favore della quale la fantasia dei costruttori dell'epoca si sbizzarriva a dismisura; da noi c'è pure uno stranissimo strumento di ottone ad ancia doppia che non so veramente cosa sia.
Comunque tutto ciò viene di fatto considerato ferraglia capace al limite di destare curiosità ma alla quale non viene dato alcun valore commerciale.
SteYani
28th July 2011, 17:17
"Disilluso"? No grazie - non mi si addice proprio - sto semplicemente prendento un po' di tempo per saperne un po' di piu'....e quindi apprezzo tutte le vostre valuabili informazioni.
"Valuabili"?
Da quant'è che stai in UK? :lol:
SteYani
28th July 2011, 17:27
Giusto per curiosita': ma le bande Italiane oggigiorno usano questi vecchi Borgani?
I vecchi sax da banda non li usa più nessuno da un pezzo, penso. Quello che non ho mai capito delle bande con pochi mezzi come quella in cui suonavo io è perché per gli ottoni si sta sempre lì a tirare sul prezzo e a riciclare roba vecchia, mentre per i clarini e i sax si spende.
C***o, nella banda dove suonavo io (parlo di venti e passa anni fa) i sax e i clarinetti erano tutti strumenti recenti (da banda, ma nuovi), mentre gli ottoni erano tutta roba dismessa dalle fanfare in zona. Eccheccacchio!!
xelaris
29th July 2011, 00:35
"Disilluso"? No grazie - non mi si addice proprio - sto semplicemente prendento un po' di tempo per saperne un po' di piu'....e quindi apprezzo tutte le vostre valuabili informazioni.
"Valuabili"?
Da quant'è che stai in UK? :lol:
LOL...da troppo, ormai parlo l'Italiese!! (pero' "valuabili" non ci stava malaccio)...e comunque il "vostro" italiano si sta imbastardendo a vista d'occhio con l'Inglese: "welfare"? Per esempio, da dove salta fuori? - ho sentito che lo usano spesso alla TV (questo come molti altri termini).
comunque ti ringrazio per farmi notare le mie capellate...
SteYani
29th July 2011, 10:17
e comunque il "vostro" italiano si sta imbastardendo a vista d'occhio con l'Inglese: "welfare"? Per esempio, da dove salta fuori? - ho sentito che lo usano spesso alla TV (questo come molti altri termini).
Vabbè, ma quello è il cosiddetto "inglesorum". Nei "Promessi sposi" il dottor Azzeccagarbugli usava il "latinorum" per non far capire le cose a Renzo Tramaglino; adesso si usa l'inglesorum.
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