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Visualizza Versione Completa : pressione del suono



rosario grosso
9th June 2011, 18:01
salve colleghi.....da qualche tempo il mio maestro mi sgrida....perche non ho una giusta "pressione" del suono.....ossia...il becco che metto sul labbro pare che sia messo bene....labbro inferiore leggermente incavato sotto l ancia...denti superiori ben saldi e lato del labbro dx e sx ben chiuso.....e mi dice spesso che per verificare la corretta "emissione" mi dice che il suono deve viaggiare attorno a te.......che significa in ambito tecnico??? qualcuno che me lo sappia spiegare + terra terra...:?

docmax
9th June 2011, 19:05
La spiegazione è un pochino forzata Rosario: il Maestro vuol dire che devi spingere bene. Ma spingere con il diaframma, mentre l'imboccatura deve essere rilassata, naturale.
Il suono ben fatto viaggia bene, ti avvolge: forse questo il Maestro voleva dire! ;)

rosario grosso
9th June 2011, 19:06
e in termini tecnici come potrei fare??

David Brutti
9th June 2011, 21:20
Purtroppo in ambito accademico si tende ad utilizzare metafore e "parabole" per spiegare delle azioni muscolari che sono tranquillamente comprensibili se si utilizza la giusta terminologia.

L'argomento della corretta imboccatura è già stato trattato ma lo riassumo un'ultima volta:

In genere il sax, strumento dalla conicità marcata, necessita di un'imboccatura stabile ma estremamente flessibile che consenta all'ancia di vibrare nel modo corretto. Impostazioni errate come quella clarinettistica "vecchia scuola" o quelle propinate per poca conoscenza della materia in ambito accademico, dove spesso si consiglia "metti il labbro così metti il labbro cosà" sono sostanzialmente errate poiché non tengono conto delle differenze fisiche tra allievo e allievo. Quella che propongo io è un'imboccatura che possa adattarsi alle esigenze e alle diversità fisiche di ognuno di noi. In generale occorre tenere presente che a livello posturale dobbiamo evitare tutte le possibili contrazioni muscolari non necessarie. Il motivo? E' presto detto: le suddette contrazioni non necessarie tenderanno ad ostacolare l'azione corretta dei muscoli necessari e si rifletteranno sul risultato sonoro finale che risulterà duro, acido e poco proiettato, problema che affligge la maggior parte degli interpreti classici. Secondariamente, si fatica di più in quanto, come è comprensibile, più muscoli in azione significa maggiore dispendio di aria. Ecco alcuni semplicissimi passi per trovare la propria imboccatura:

1- aprire la bocca (senza spalancarla e senza scoprire totalmente le arcate dentali);
2- appoggiare delicatamente l'indice della mano destra (o sinistra come preferisci), senza increspare in nessun modo il labbro inferiore e senza assumere strane smorfia: ricorda l'imboccatura corretta è "la tua faccia" se si assumono pose strane allora si sta interferendo con contrazioni muscolari non richieste;
3- si noterà che una porzione di labbro (più o meno piccola dipende se si hanno le labbra carnose o meno e dipende dalla conformazione dei denti) finirà inevitabilmente sopra l'arcata dentale inferiore;
4- quella piccola porzione di labbro è la giusta quantità che deve finire sui denti anche quando si suona normalmente.

Ora cerchiamo di riportare questa imboccatura "corretta" sullo strumento;

1- montare il sax e (IMPORTANTISSIMO) regolare il cordino in modo che il becco dello strumento arrivi all'altezza della bocca senza obbligare il musicista a alcuno spostamento della testa o del collo (ricordiamo: NO torsioni inutili. NO alle posizioni innaturali);
2- imboccare lo strumento con i denti dell'arcata superiore appoggiati saldamente sul bocchino e posti circa a 1-3 del tetto. Esercitare con l'arcata superiore una leggera pressione verso il basso. ATTENZIONE: per ora non chiudere l'arcata inferiore, restare con la bocca praticamente aperta;
3- posizionare il pollice destro sull'apposito supporto e il sinistro sul poggia-pollice. Con il pollice destro esercitare una leggera pressione in avanti.
4- avremo ottenuto così un'equilibrio tra le 3 forze in gioco (cordino-pollice destro e arcata superiore), di conseguenza il sax sarà stabilmente fissato e sarà molto difficile che si muova involontariamente; in questo modo potremmo evitare di tenere lo strumento con le dita o peggio mordendo il becco, cosa che inibisce la corretta vibrazione dell'ancia. La stabilità di questa postura la noteremo soprattutto quando si affronteranno passaggi sui palmari dove il supporto delle dita viene meno e si rischia di compromettere la qualità del suono. Nel registro acuto, se non si possiede questo equilibrio il sax tenderà letteralmente a scappare dalle mano dell'esecutore il quale tenterà in modo errato di tener fermo il sax serrando l'imboccatura;
5- a questo punto chiudere l'arcata inferiore senza increspare il labbro e senza assumere "smorfie" strane (sintomo di contrazioni non necessarie) facendo attenzione a tenere chiusi anche i lati della bocca (so che è un'abitudine che sta prendendo piede nel conservatori di tutta europa, ma l'aria che esce ai lati della bocca è orrenda da sentire). Noterete che una piccola porzione di labbro (simile a quella evidenziata nel precedente "esercizio" con il dito) finirà inevitabilmente sull'arcata inferiore;
6- Evitare, quando si chiude la bocca, di esercitare pressione con i muscoli masticatori (quelli della mandibola per intenderci) in quanto tale muscolatura esercita normalmente una pressione eccessiva. Limitarsi semplicemente a chiudere la bocca evitando di "mordere" (Nota: spesso quando l'indolenzimento del labbro inferiore è causato da un'eccessiva pressione dei muscoli masticatori)
7- respirare e suonare (sulla respirazione ci vuole un capitolo a parte praticamente);

Se si seguono queste semplici regole otterremo il massimo dal nostro strumento in quanto con un'imboccatura morbida e rilassata l'ancia sarà libera di vibrare.

Spero di esserti stato di aiuto. Per altri chiarimenti, vedi firma...

Saluti

lucaB
9th June 2011, 22:54
io se metto il dito sul labbro il labbro non mi finisce sopra i denti... :BHO:

David Brutti
9th June 2011, 22:58
Ritenta sarai più fortunato :lol:

A parte gli scherzi: prova ad aprire la bocca in modo naturale (senza spalancarla) e senza scoprire l'arcata inferiore (affrontammo il discorso alla precedente master ti ricordi?)

lucaB
9th June 2011, 23:06
sì, mi ricordo, solo che sta cosa del dito non l'avevo provata. Forse ho capito come mettere il dito. Comunque sarei molto apprezzato nei conservatori europei visto che perdo un sacco di aria dai lati :D

rosario grosso
10th June 2011, 00:29
grazie mille sei stato esaustivo nella spiegazione. Domani provo e vedo che ne esce fuori...e ti aggiorno :)

David Brutti
10th June 2011, 08:06
Ottimo! Tienimi aggiornato. Poi vedo di postare qualcosa sulla respirazione

gf104
10th June 2011, 08:16
David: grazie per tutti i tuoi interventi che aiutano moltissimo e aspetto post sulla respirazione

guidoreed
10th June 2011, 09:06
David, pendo dalle tue labbra :half: oltre che dal mio.. attendo integrazioni, grazie!

Chopin75
10th June 2011, 12:54
Ho provato ad eseguire il tuo esercizio allo specchi e mi sono accorto che perdevo aria dai lati prima..ora va meglio...grazie

David Brutti
10th June 2011, 13:42
Di nulla Chopin, sono felice di averti dato un piccolo aiuto.

E' chiaro poi che con il soprano dritto (soprattutto se si suona senza cordino) i rapporti cambiano leggermente ed entra in gioco anche il pollice della mano sinistra che contribuirà alla stabilità dello strumento: per tutti gli altri tipi di sax restano valide le considerazioni esposte in precedenza (saxello, soprano curvo e così via fino al basso).

bobby
10th June 2011, 13:45
Io a differnza di David, uso quella che viene chiamata "imboccatura non imboccatura" ossia, e' sufficiente aprire la bocca pronunciando "A", infilarci dentro 1/3 del bocchino, chiudere delicatamente la bocca. Scoèprirete che davati ai denti inferiori si forma una sacca, dove puo entrare la punta della lingua. Ecco mantentdo cosi il labbro inferiore si ha un controllo totale sull'ancia. A differenza di David, l'ltezza del cordino viene regolata in modo che la punta del bocchino batta appena SOTTO il labbro inferiore. Evidenteente scuole diverse, l'importante e' ceh il risutlato sia il migliore possibile

David Brutti
10th June 2011, 13:59
Non mi è chiara questa tua impostazione, scusami ed in ogni caso ci tengo a ribadire che l'impostazione da me consigliata (peraltro largamente consigliata da didatti del calibro di Bergonzi) parte dalla conformazione specifica di ognuno di noi ed è pertanto non univoca (per me non esiste metti il labbro così o cosà). In ogni caso e qualunque impostazione si adotti il principio è di lasciare libera l'ancia di vibrare: più carne è a contatto con l'ancia e meno suono si ha, più contrazioni si adottano per tenere fermo lo strumento e più si avranno difficoltà di emissione.

lucaB
10th June 2011, 14:09
io non conosco bobby ma così a naso tendo a dare più retta a david :D non perché ha un controllo dello strumento mostruoso eh, così a naso, un'intuizione diciamo

phatenomore
10th June 2011, 15:19
Sei un veggente anche Tu!?... :lol:

guidoreed
10th June 2011, 22:28
....1- montare il sax e (IMPORTANTISSIMO) regolare il cordino in modo che il becco dello strumento arrivi all'altezza della bocca...

Questa sera, dopo aver letto il topic ho regolato l'imbracatura in modo da far arrivare il becco all'altezza della bocca, è una cosa che non faccio mai perchè mi sembra di avere il sax troppo vicino e mi sembra di non poterlo muovere come voglio..
DOPO POCHI MINUTI MI SONO RESO CONTO CHE CON IL SAX COSI' INCHIODATO AL CORPO E' TUTTA UN ALTRA MUSICA..,
suono meglio, posso rilassare l'imboccatura quanto voglio e il becco rimane lì dove deve rimanere e posso concentrarmi sulla spinta del diaframma e sulla ricerca del punto "cruciale" dell'imboccatura (quello che ti fà uscire la nota potente pulita ed intonata che la mente attende in quel momento).

GRAZIE DAVID, E GRAZIE A TUTTI GLI ALTRI CHE SCRIVONO COSE PREZIOSE CON PASSIONE E PAZIENZA
(La storia del collare la conoscevo già ma per metterla in pratica ho duvuto sentirla per la millesima volta...)

Sono rimasto molto amareggiato oggi (l'ho letto oggi il topic di salsax) a sentire qualcuno sparare a zero sul forum e moderatori a causa di qualche inevitabile cafoneria che peraltro si manifesta solo nella sezione mercatino.

Per me che sono autodidatta, dilettante e non so l'inglese questo forum è la vita (sassofonistica), è l'unico contatto che ho per poter apprendere qualcosa da chi sa qualcosa. In mezzo a qualche cazzata ci sono tantissime informazioni utili e altamente specializzate peccato che qualcuno si sia assuefatto e non colga più la ricchezza e la qualità delle informazioni che si nascodono in mezzo a questi topic.

Scausate lo sfogo OT, sono orgoglioso di far parte di questo forum. Grazie a tutti ciao Guido

bobby
14th June 2011, 11:05
Non mi è chiara questa tua impostazione, scusami ed in ogni caso ci tengo a ribadire che l'impostazione da me consigliata (peraltro largamente consigliata da didatti del calibro di Bergonzi) parte dalla conformazione specifica di ognuno di noi ed è pertanto non univoca (per me non esiste metti il labbro così o cosà). In ogni caso e qualunque impostazione si adotti il principio è di lasciare libera l'ancia di vibrare: più carne è a contatto con l'ancia e meno suono si ha, più contrazioni si adottano per tenere fermo lo strumento e più si avranno difficoltà di emissione.

YES!
Lungi da me (come mai ho fatto) contraddire David, anche perche un’esperienza ultradecennale non si puo certo confrontare con un’esperienza ultra”mensile”ho solo parlato di impostazioni leggermente diverse, dicendo che io, sara’ per comodità? Sara per un maggior controllo? Posiziono il cordino in modo che la punta del becco stia circa 1 cm sotto la parte superiore dell’ancia, cosi quando imbocco , con le labbra parallele, un minimo di labbro inferiore e’ protuso verso il sax, (quindi quando dico A il bocchino entra alla perfezione, e quando chiudo le labbra sono gia a posto), certo che meno carne sta sull’ancia, piu la stesa vibra ma io non ho detto che vado a poggiare sull’ancia fino al “VELOPENDULO”, ho semplicemente detto che nella parte del mento dove generalmente gli uomini hanno il “buchino”, si forma una piccola sacca, che rende tutta quella parte libera di vibrare liberamente con l’ancia. Poi a qualcuno puo piacere, come no, qualcuno imbocca come la vecchia scuola clarinettistica col labbro ripiegato….de gustibus, l’importante e’ il risultato. Io vedo che il mio insegnante suona alla grande cosi impostato, mi sta trasferendo questa sua impostazione, non mi trovo male, il suono esce, non mi pare brutto, poi non dico che tutti debbano per forza usarla, sara’ piu americana di altre scuole, chevvedevodi?

bobby
14th June 2011, 11:07
io non conosco bobby ma così a naso tendo a dare più retta a david :D non perché ha un controllo dello strumento mostruoso eh, così a naso, un'intuizione diciamo

Puoi sempre sperimentare anche la mia, cosi a naso!

bobby
14th June 2011, 11:09
Sei un veggente anche Tu!?... :lol:

Noto un po di sarcasmo e di vaga presa per .... :zizizi))

lucaB
14th June 2011, 11:14
io ho una domanda relativa all'inclinazione "ideale" del bocchino. A volte mi sembra che funzioni bene una inclinazione quasi orizzontale, a volte mi sembra migliore una inclinazione intorno ai 30° (tanto per dare un numero). Non riesco a capire se c'è una regola, se l'inclinazione innazitutto è rilevante, e se lo è, se è necessario adattarla a seconda del registro. Comunque volendo trarre le somme, mi sembra che per quanto mi riguarda, un'inclinazione quasi orizzontale dia i migliori risultati. me confuso ???

phatenomore
14th June 2011, 11:30
L' inclinazione è molto rilevante, Luke, ma non esiste una regola ferrea.

l' "orizzontalità" costituisce l' assetto in cui l' ancia incontra meno resistenza in assoluto nella propria vibrazione e, di solito il punto in cui il controllo è più complesso.

Al contrario nella "verticalità" l' ancia viene maggiormente limitata nella propria vibrazione (dalla tua stessa sipinta) ed il controllo è (apparentemente) più immediato.

P.S. la tua citazione è da Il nome della rosa (...me non capisce...)? :smile:

astormingus
17th June 2011, 22:04
David, :half: mi hai illuminato con la tua "lezioncina" su come avviare l'imboccatura in modo naturale e su cosa controllare per verificarne l'efficacia: i miei inseguimenti del sax che sguizza ad ogni Fa della terza ottava mi fanno sudare sette camicie, ma adesso comincio a capirne il motivo. I segni che lascio sul salvabocchino testimoniano quante volte devo attualmente bloccare lo strumento letteralmente con i denti durante certi passaggi.

Mi metterò subito a provare e a riprovare le tue indicazioni!
Gracias!

David Brutti
20th June 2011, 08:25
di nulla astormingus! E' sempre un piacere rendersi utili.

FrankRanieri
20th June 2011, 08:55
Scusate ma....

Questa cosa dell'esigua pressione la vedo spesso, dico la mia...

Ok per l'imboccatura, fondamentale, così come per la giusta misura per il cordino e la pressione della mano dx ma...

Per "sviluppare" maggior volume di suono occorre lavorare molto di diaframma. Più spingi e sviluppi i muscoli che coinvolgono questa membrana, ppiù il volume di suono prodotto aumenterà...
Okkio a non interrompere la colonna d'aria altrimenti hai strozzature inutili e controproducenti.

Come fare a capire "quando si sta spingendo"...? Semplice, avete presente l'andare in bagno, specie se siete stitici...?
Bè niente di più simile, la sensazione (almeno all'inizio) è quella...

Se volete sviluppare meglio e "focalizzarvi" solo su quei muscoli consiglio un approccio alla tecnica Alexander, vi permette di acquisire consapevolezza.

Aloha,
Frank.

lucaB
20th June 2011, 09:12
http://www.latecnicaalexander.com/

Overtone
20th June 2011, 13:21
Si, in effetti è proprio come andare in bagno, basta che quando suoni il sax ti ricordi di "spingere" verso l'alto e non verso il basso.... :lol: :lol:

Bazz
30th June 2011, 20:36
E' chiaro poi che con il soprano dritto (soprattutto se si suona senza cordino) i rapporti cambiano leggermente ed entra in gioco anche il pollice della mano sinistra che contribuirà alla stabilità dello strumento: per tutti gli altri tipi di sax restano valide le considerazioni esposte in precedenza (saxello, soprano curvo e così via fino al basso).

Grazie mille, David!
Chiaro e completo (insomma illuminante) come sempre.
E pure con la nota per noi disgraziati sopranisti alle prime armi...
Ciao

Saxmachine
17th July 2011, 11:43
Purtroppo in ambito accademico si tende ad utilizzare metafore e "parabole" per spiegare delle azioni muscolari che sono tranquillamente comprensibili se si utilizza la giusta terminologia.

L'argomento della corretta imboccatura è già stato trattato ma lo riassumo un'ultima volta:

In genere il sax, strumento dalla conicità marcata, necessita di un'imboccatura stabile ma estremamente flessibile che consenta all'ancia di vibrare nel modo corretto. Impostazioni errate come quella clarinettistica "vecchia scuola" o quelle propinate per poca conoscenza della materia in ambito accademico, dove spesso si consiglia "metti il labbro così metti il labbro cosà" sono sostanzialmente errate poiché non tengono conto delle differenze fisiche tra allievo e allievo. Quella che propongo io è un'imboccatura che possa adattarsi alle esigenze e alle diversità fisiche di ognuno di noi. In generale occorre tenere presente che a livello posturale dobbiamo evitare tutte le possibili contrazioni muscolari non necessarie. Il motivo? E' presto detto: le suddette contrazioni non necessarie tenderanno ad ostacolare l'azione corretta dei muscoli necessari e si rifletteranno sul risultato sonoro finale che risulterà duro, acido e poco proiettato, problema che affligge la maggior parte degli interpreti classici. Secondariamente, si fatica di più in quanto, come è comprensibile, più muscoli in azione significa maggiore dispendio di aria. Ecco alcuni semplicissimi passi per trovare la propria imboccatura:

1- aprire la bocca (senza spalancarla e senza scoprire totalmente le arcate dentali);
2- appoggiare delicatamente l'indice della mano destra (o sinistra come preferisci), senza increspare in nessun modo il labbro inferiore e senza assumere strane smorfia: ricorda l'imboccatura corretta è "la tua faccia" se si assumono pose strane allora si sta interferendo con contrazioni muscolari non richieste;
3- si noterà che una porzione di labbro (più o meno piccola dipende se si hanno le labbra carnose o meno e dipende dalla conformazione dei denti) finirà inevitabilmente sopra l'arcata dentale inferiore;
4- quella piccola porzione di labbro è la giusta quantità che deve finire sui denti anche quando si suona normalmente.

Ora cerchiamo di riportare questa imboccatura "corretta" sullo strumento;

1- montare il sax e (IMPORTANTISSIMO) regolare il cordino in modo che il becco dello strumento arrivi all'altezza della bocca senza obbligare il musicista a alcuno spostamento della testa o del collo (ricordiamo: NO torsioni inutili. NO alle posizioni innaturali);
2- imboccare lo strumento con i denti dell'arcata superiore appoggiati saldamente sul bocchino e posti circa a 1-3 del tetto. Esercitare con l'arcata superiore una leggera pressione verso il basso. ATTENZIONE: per ora non chiudere l'arcata inferiore, restare con la bocca praticamente aperta;
3- posizionare il pollice destro sull'apposito supporto e il sinistro sul poggia-pollice. Con il pollice destro esercitare una leggera pressione in avanti.
4- avremo ottenuto così un'equilibrio tra le 3 forze in gioco (cordino-pollice destro e arcata superiore), di conseguenza il sax sarà stabilmente fissato e sarà molto difficile che si muova involontariamente; in questo modo potremmo evitare di tenere lo strumento con le dita o peggio mordendo il becco, cosa che inibisce la corretta vibrazione dell'ancia. La stabilità di questa postura la noteremo soprattutto quando si affronteranno passaggi sui palmari dove il supporto delle dita viene meno e si rischia di compromettere la qualità del suono. Nel registro acuto, se non si possiede questo equilibrio il sax tenderà letteralmente a scappare dalle mano dell'esecutore il quale tenterà in modo errato di tener fermo il sax serrando l'imboccatura;
5- a questo punto chiudere l'arcata inferiore senza increspare il labbro e senza assumere "smorfie" strane (sintomo di contrazioni non necessarie) facendo attenzione a tenere chiusi anche i lati della bocca (so che è un'abitudine che sta prendendo piede nel conservatori di tutta europa, ma l'aria che esce ai lati della bocca è orrenda da sentire). Noterete che una piccola porzione di labbro (simile a quella evidenziata nel precedente "esercizio" con il dito) finirà inevitabilmente sull'arcata inferiore;
6- Evitare, quando si chiude la bocca, di esercitare pressione con i muscoli masticatori (quelli della mandibola per intenderci) in quanto tale muscolatura esercita normalmente una pressione eccessiva. Limitarsi semplicemente a chiudere la bocca evitando di "mordere" (Nota: spesso quando l'indolenzimento del labbro inferiore è causato da un'eccessiva pressione dei muscoli masticatori)
7- respirare e suonare (sulla respirazione ci vuole un capitolo a parte praticamente);

Se si seguono queste semplici regole otterremo il massimo dal nostro strumento in quanto con un'imboccatura morbida e rilassata l'ancia sarà libera di vibrare.

Spero di esserti stato di aiuto. Per altri chiarimenti, vedi firma...

Saluti
la penso esattamente come te e questo mi rincuora, quando mi sono diplomato alcuni maestri hanno criticato la mia impostazione...