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Visualizza Versione Completa : Saldare campana/culatta/fusto: quali (se ci sono) benefici?



SalVac85
25th April 2011, 18:00
Ciao ragà :D prossimamente dovrò far ritamponare il mio tenore, ho già deciso che non lo farò slaccare e farò rimettere i tamponi con i risuonatori in plastica come gli originali. Da qualche parte nel forum ho letto che i R&C hanno la campana saldata alla culatta e quest'ultima saldata al fusto anzichè sorretta dalle classiche 'fascette' come gli altri sax. Ecco, visto che ci sono avevo pensato di far saldare il tutto anche sul mio tenore, tanto alla fine esteticamente l'intervento non si vedrà perchè la parte saldata appunto sarà coperta dalle fascette.... anche se per me è importante per ora vorrei tralasciare un attimino il lato economico della faccenda perchè ancora non so quanto mi chiederà il riparatore per questo intervento (in pratica poi sarò io con il mio metro e le mie tasche a decidere se il gioco vale la candela....) mi chiedevo se tale saldatura può apportare un qualche tipo di beneficio a livello di vibrazioni e risonanza per esempio dato che poi la sotto il sax sarà un corpo unico, oppure se la cosa è completamente inutile o peggio ancora se per qualche motivo che io ignoro può essere addirittura deleteria. Io sono soddisfatto del mio strumento ma se si può migliorarlo perchè non farlo? Qualcuno di voi ha esperienze in merito? secondo voi, ad occhio e croce, quanto potrebbe venirmi a costare questo tipo di intervento? Insomma, può essere una buona idea o è meglio lasciar perdere? ;)

mario
25th April 2011, 18:56
La seconda che hai detto.

zkalima
25th April 2011, 21:49
Se le tue ginocchia funzionano, ti faresti operare al menisco?

26th April 2011, 00:14
Non so quale sia la risposta, e sinceramente non so se sia meglio o meno. Chi li preferisce saldati ritiene che vi sia maggiore omogeneità nelle vibrazioni, e che quindi il registro basso ne avrebbe benefici. Gli americani per esempio sui vintage saldavano quasi sempre, difficile capire le reali differenze. Io lo lascerei come in origine, comunque non dovrebbe costare molto, anzi, dovrebbe essere un intervento da poco in termini economici, ma non da poco come intervento in sé!

docmax
26th April 2011, 10:11
Se le tue ginocchia funzionano, ti faresti operare al menisco?
Quante ginocchia operate, dolenti più di prima, vedo...

Sal per quanto sarà poi udibile una differenza significativa, perchè vuoi saldare la campana, modificando quello che nel progetto in origine era previsto staccato? Non attaccherei neanche un adesivo alla custodia figuriamoci modificare permanentemente un sax...

Overtone
26th April 2011, 10:48
Se devi fare saldare la campana per poi rimetterci sopra le fascette, allora tanto vale tenerselo così com'è credo... sono soldi spesi inutilmente. Migliorare uno strumento è qualcosa che fai a livello di tamponatura, di regolazioni e di setup, ma starvolgerlo non credo che porti a chissà quali benefici. Non tali per i quali valga la pena di spendere così tanto.

tzadik
26th April 2011, 11:10
Non saldare la campana e non montare risuonatori in plastica... ::saggio::

Se cerchi un suono "potente" è un contro senso avere i risuonatori in plastica.
Piuttosto prendi un set di risuonatori in rame... o in ottone, ma non in plastica.

Che io sappia saldare tutto lo strumento in un pezzo unico non ha nessun vantaggio pratico...
Qualche microscopico beneficio ci sarà anche... però lo strumento senza la campana saldata è molto più semplice da riparare.

Sui Rampone il registro basso esce meravigliosamente ma non dipende dal fatto che è tutto saldato... dipende dal canneggio e dalla forma della culatta (e secondariamente dalla forma della campana).

Federico
26th April 2011, 19:02
Secondo me l'unico vantaggio lo avrà il tuo riparatore a livello economico :zizizi))
@doc sai che da quando ho messo gli adesivi della apple e meyersound sulla mia custodia, il sax suona meglio :lol:

tzadik
26th April 2011, 19:15
@doc sai che da quando ho messo gli adesivi della apple e meyersound sulla mia custodia, il sax suona meglio :lol:

http://tzadik.xoom.it/emoticon/piace.gif

Clarsax
26th April 2011, 21:24
non montare risuonatori in plastica... ::saggio::
Se cerchi un suono "potente" è un contro senso avere i risuonatori in plastica.
Piuttosto prendi un set di risuonatori in rame... o in ottone, ma non in plastica.


Mah... :D-: direi che la differenza tra una tamponatura senza e con i risuonatori c'è senz'altro ma, con tutto il rispetto,
vorrei vedere chi riesce a cogliere la differenza tra i vari tipi di risuonatori...
Chiaro la differenza c'è, sulla carta, ma in pratica :mha...:

26th April 2011, 22:51
Io sinceramente ho trovato delle differenze.

Sicuramente è difficile, perchè non si avrà mai la prova provata che possano, o meno, cambiare le caratteristiche sonore del sax.

Ho avuto la possibilità di provare strumenti pressochè identici, restaurati dallo stesso riparatore, uno con i risuonatori d'ordinanza Pisoni in metallo, l'altro con i risuonatori Resotech domed, cioè bombati come quelli montati in origine sui Super Balanced Action.

I Resotch sembrano aggiungere potenza, sono in ottone, pezzo unico, non cambiano il suono ma aggiungono un pò di volume.
In teoria, più che dal materiale, ciò dovrebbe essere dovuto alla loro forma.
Non è certamente dimostrabile però gli elementi base per il confronto ci sono tutti, stesso riparatore, stesse aperture delle chiavi, stessi tamponi, sax di annate vicine ed entrambi che suonano da bestia.

Sul mio sax in arrivo ho fatto montare i Resotech, in base alla prova fatta mi hanno convinto nettamente.

pumatheman
26th April 2011, 22:59
Nyn sei OT! :ghigno:
per puniziò mo sputi l'osso: che è stò sacs in arrivo? che è un mark V??!! :BHO:

26th April 2011, 23:58
domenica dovrei ritirarlo dal riparatore...per scaramanzia attendo...poi posto tutto! Foto, restauro, e sample. Prometto. Però posso dire che non è un New Orleans...o un Overture!

tzadik
27th April 2011, 00:30
Mah... :D-: direi che la differenza tra una tamponatura senza e con i risuonatori c'è senz'altro ma, con tutto il rispetto,
vorrei vedere chi riesce a cogliere la differenza tra i vari tipi di risuonatori...

La differenza sul singolo risuonatore non la senti... ma su tutta la muta la differenza è ben percettibile.

Ragionando per assurdo (ma neanche tanto)... se non ci fosse differenza tra il suono di uno strumento con gli stessi tamponi e con risuonatori diversi... non avrebbe senso né montare i risuonatori, né montare risuonatori "in metallo" (perchè comunque i risuonatori in plastica costano qualcosa in meno rispetto a quelli in metallo "standard").

La prova scientifica si potrebbe anche fare... ma ha un costo enorme, quindi esclusi i tecnici... penso che nessun sassofonista (suppur molto curioso) abbia mai fatto questo tipo di prova.

mario
27th April 2011, 06:36
Si potrebbe anche considerare l'esigenza di mercato e tutto ciò che gli gira attorno più che alla differenza di suono.

Clarsax
27th April 2011, 07:34
Qualche piccola differenza c'è per quanto riguarda la forma del risuonatore, tra un tipo molto convesso ed uno piatto
Ma a parità di forma, come intendevo prima, rimango sempre della mia idea
Che dire, beati voi che riuscite ad individuare le differenze

tzadik
27th April 2011, 09:59
OT:
penso sia solo una questione di sensibilità personale e dell'uso che uno deve fare dello strumento. Io riesco a percepire anche la differenza tra 2 ance della stessa scatola... e per come suono, questa differenza riesco sia a limitarla sia a farla sentire a chi è fuori! Non sono un "marziano", questione di sensibilità...

Con questo non voglio dire che uno strumento ritamponato con una muta di tamponi, su cui sono montati risuonatori di un certo tipo, piuttosto che di un altro suoni meglio o peggio con la muta di uno o dell'altro tipo di risuonatori... le differenze però sulla carta e non ci sono.

Se non ci fossero differenze di suono... nessuno sarebbe tanto tonto da produrre diversi risuonatori di diversi materiali e di diversa forma: economicamente non avrebbe alcun senso!
C'è Michael Manning (tecnico di NY, probabilmente il miglior tecnico di NY viste le "frequentazioni") costruisce addirittura dei risuonatori personalizzati andando a misurare il diametro dei singoli camini delle singole chiavi... in rame, in ottone o in alpacca: come puoi immaginare tutto questo ha un costo!

mario
27th April 2011, 10:06
Puoi mettere dei brillantini sul quadrante dell'orologio per indicare le ore ma la funzione rimane la stessa ,cambia solo il prezzo.

tzadik
27th April 2011, 10:24
Non è proprio la stessa cosa... ;)

27th April 2011, 10:44
Ciao Mario, vorrei chiederti di argomentare la tua affermazione. Hai fatto delle prove o dei test per giungere alla tua conclusione? Su cosa si basa la tua idea? Come ho già riportato io sono del parere opposto, e la mia idea arriva da una prova sul campo, con tutti i se ed i ma del caso certamente. Mi piacerebbe approfondire il confronto.

mario
27th April 2011, 10:57
Ci provo anche se non sono per niente un tecnico.
Sono talmente tante le variabili in gioco tipo: distanza tamponi, set-up- ambiente dove si suona, tipo di amplificazione , insonorizzazione , oppure se suoni in acustico o all'aperto ecc... che a mio modestissimo parere quello rimane un dettaglio.(Leggo la recensione di chi è stato a sentire Sonny Rollins a Milano e non si trovava in posizione favorevole, magari aveva qualcuno davanti un po' grandicello tipo Isaak) non riusciva a mettere a fuoco i dettagli e li i tecnici del suono non mancavano di certo.
Questa è la mia idea naturalmente.

27th April 2011, 11:48
Ma infatti l'argomento è molto dibatutto.
Su SOTW Phil Barone, che non stimo molto, si è espresso molto pesantemente ritenendo che i risonatori non contino proprio nulla.

La prova che ho fatto è stata istantanea, quindi stessa stanza e stesso momento, con sax praticamente identici (anche se identici non lo saranno mai), due SBA, con lo stesso settaggio a differenza solo del risonatori.

Questa prova mi ha portato all'acquisto dei Reso-tech, al max avrò speso una 80 di euri inutilmente, male al sax non fanno!

mario
27th April 2011, 13:24
Sicuramente la tua prova è più valida della mia ,io vado solo a lume di naso mentre tu il risultato l'hai "toccato" con orecchio, avessi io l'udito di un tempo probabilmente ragionerei diversamente, non è certo la differenza di prezzo che incide quando si parla di sax al top. Hai fatto benissimo a fare la tua scelta.Tornando alla mia risposta precedente, se suoni in pubblico e con tutto l'ambaradan di cui ho parlato prima la differenza puoi anche non avvertirla , ma quando suoni per te a casa tua e la senti tutto il resto (come diciamo sempre) lascia il tempo che trova.
Ciao e buone suonate

re minore
27th April 2011, 14:35
Se anche non vi fosse alcuna reale differenza nella resa acustica di risuonatori in materiali diversi, avrebbe comunque senso produrli in quanto il mercato li potrebbe richiedere per altri motivi (suggestione, flasi miti, etc.). Quindi secondo me il discorso "se li fanno vuol dire che servono" non tiene.

Io personalmente non so valutare se la resa acustica sia reale o meno in quanto non ho mai potuto provare, come ha fatto NYN, a parita' di altre condizioni. Sono comunque molto propenso a pensare che questa sia reale, e che una persona con orecchio allenato la possa ben percepire.

Invece non credo che abbia senso il discorso economico. Credo che sul totale che si spende per una ritamponatura il materiale dei risuonatori abbia un costo del tutto ininfluente: il costo industriale di una ventina di dischetti di plastica o metallo e' dell'ordine dei 5 euro ad essere generosi, la differenza e' quindi dell'ordine dei 2 o 3 euro su un totale di 80/90 E di tamponi e 4/500 E di spesa finita. meno dell'1%. Chi monta i risuonatori di plastica (selmer mark vi, yamaha YSS-875) lo fa per scelta tecnica e non per risparmiare sulla spesa. Del resto mi sembra anche che parecchi tra i sax piu' economici abbiano risuonatori in metallo.

27th April 2011, 14:45
Vero.
Ora Pisoni li fa anche placcati oro....e non costano poco!

Clarsax
27th April 2011, 21:43
Ragazzi, penso che non è una gara di sensibilità (tza, se trovi 2 ance nella stessa scatola che suonano uguali a parità di umidità, tempo, durata ecc ti pago una crociera :smile: ) personalmente sono convinto che i fattori che possano influenzare il suono siano ben altri...
Per il discorso dei produttori conconrdo con re, e se provassimo anche a fare il ragionamento opposto allora i risuonatori in plastica dovrebbero essere banditi ed ostracizzati da chiunque per non parlare di quelli coi rivetti...
Anche io ho avuto modo di provare modelli uguali (anche se non tenori sba) con tamponi diversi non trovando differenze apprezzabili, non escludo però che taluni strumenti possano essere più sensibili di altri a certe varianti.
Comunque se parliamo di differenze nei risuonatori, le distinzioni andrebbero fatte tra i vari materiali però a parità di forma, non ha senso paragonare qualli di tipo piatto a quelli a cupola, per quanto riguarda invece le differenze tra i materiali rimango della mia idea almeno per ora, non avrò problemi a pensare il contrario se andassi incontro all'inequivocabile (fino a quel momento la differenza posso inquadrarla in questo contesto: qual' è il mio peso esatto? se mi spruzzo addosso del profumo peso di più? il profumo all'interno della boccetta pesa quindi teoricamente la risposta sarebbe sì...) scherzo :lol:
Penso che l'errore (secondo me) che si fa in questo campo è quello di paragonare il riflesso acustico che può produrre un risuonatore all'entità del riflesso che può produrre una lastra vera e propria ma di ben altre dimensioni (qualche m2), quì si parla di dischetti... e poi il riflesso lo fa la finitura lucida, al massimo la differenza potrebbe riguardare la porosità della superficie, sempre teoricamente. Lo spessore e la consistenza dei risuonatori in plastica per quanto ho avuto modo di notare è tale che francamente non penso che assorbano "suono"
Scherzi a parte devo sottolineare quanto detto da NYN riguardo alla dimensione del risuonatore che a mio avviso è da non sottovalutare;
se il risuonatore deve lavorare per come si deve allora non ci si dovrebbe "accontentare" di qualli già premontati, bensì prendere la misura interna del camino e tenersi quanto più possibile vicini al bordo interno, un conto è montare un risuonatore da 20mm in un caminetto da 30mm, un altro è montarne uno da 27mm, su questo sono propenso a credere che le differenze siano apprezzabili e i risuonatori dovrebbero essere proposti con una scalatura di mm in mm per adattarli al meglio
Come dicevo prima sono fermamente convinto che il fattore che più possa influenzre il volume e la qualità del suono è senza dubbio la meccanica, spesso non ci si pensa ma se avete modo di avere sottomano un fusto senza le chiavi, solo con le molle, vi renderete conto di cosa parlo. Siccome quando ricevo qualche vintage argentato particolarmente ossidato mi ritrovo a smontarlo meticolosamente per pulirlo ho effettuato il classico "tocco" a mò di bicchiere di cristallo in vari punti, così per curiosità, ma ho potuto notare come il risultato sia molto diverso se nel fusto c'è anche una sola molla ad ago lenta (cioè non fermamente inserita nella colonnetta). Il "suono" del rintocco è molto meno squillante e lungo e peggiora malamente quanto più vi sono delle mole allentate, fino a diventare nei casi estremi, un vero e proprio rumore sordo... La qualità del suono risiede anche lì e continua con le molle adeguatamente tensionate, i perni e le chiavi ben compatte e senza giochi, tutte le vibrazioni che si propagano fanno "suono" eccome
So che per tanti (ma penso non per tutti) la cosa è risaputa ma veramente l'arrovellarsi il cervello nello scegliere tra i Noyek in rame o in bronzo è l'ultimissima cosa a mio parere
Certamente, chi opta per una scelta ben precisa perhè ne è convinto o chi lo fa semplicemente per stare più tranquillo ed elminare una variabile (ma se avessi montato...) fa benissimo