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Visualizza Versione Completa : Scuola di musica jazz, post tesi



Sudamusij
29th March 2011, 17:44
Salve ragazzi!

Spero di aver postato nella sezione giusta...
Io suono il sassofono da molti hanni e sono praticamente un autodidatta. Devo molto alle persone che ho incontrato sul mio cammino e che mi hanno insegnato qualcosa, in vari modi.... Purtroppo la musica è diventata tardi una oppurtunità tangibile, anche perchè non lo era dalle mie parti, ma adesso forse è giunto il momento. Avendo terminato gli esami di ingegneria chimica, mi accingo a dare la tesi e sto cominciando a dare uno sguardo a cosa potrei fare per la musica.
Premesso che lavorerò (lo spero!!!! :lol: ) dovrei studiare musica al max 2 ore al giorno.
Sinceramente non mi interessa studiare la musica classica, non perchè non mi piaccia farlo, ma devo cercare di concretizzare, e non avrei il tempo di fare un primo percorso classico e successivamente jazz , che è quello che voglio suonare.
Ci sarebbe questa cosa in consevatorio del corso jazz, ma siamo sempre lì : non potrei seguire i corsi di mattina.
Che fare?
Diciamo che sarei orientato a dare l'esame di solfeggio come primo step.....poi......l'alternativa sarebbe studiare sax jazz privatamente. E' il consiglio che mi hanno dato un pò tutti i miei amici musicisti... avendo già una impostazione, ci vorrebbe uno che mi segua personalmente , e risolverei anche il problema dei tempi che ho!
Altrimenti, per raggiungere una soddisfazione "cartacea", potrei provare ,sempre con delle lezioni private, a dare gli esami relativi al corso jazz in conservatorio ,senza seguire sostanzialmente.

Esprimetevi liberamente, è una scelta che devo fare e che pensavo di fare da anni....ora ci siamo quasi! :half:

Isaak76
29th March 2011, 18:17
Mi raccomando titoli chiari (topic spostato nella sezione adeguata).

ModernBigBand
29th March 2011, 23:20
Altrimenti, per raggiungere una soddisfazione "cartacea"...

Sicuramente, alla luce del tempo a disposizione, è preferibile affidarsi alle lezioni private piuttosto che al Conservatorio. Il Conservatorio richiede molto impegno e costanza, non è certo concepibile farlo solo per il pezzo di carta. Inoltre con i corsi di nuovo ordinamento vige l'obbligo di frequenza per cui l'idea di prepararsi da "privatista" non è assolutamente praticabile...

xavabal
30th March 2011, 01:09
Insegnante privato ed esami da privatista for ever :-)

Vitruviano
30th March 2011, 01:19
Insegnante privato ed esami da privatista for ever :-)

forse ancora per quest'anno, "for ever" è praticamente impossibile

Sudamusij
30th March 2011, 11:30
No,no.....seguire i corsi al conservatorio per è molto importante, anzi!
E' proprio questo il punto. Mi dispiacerebbe perdermeli, e per questo che ero contrariato sulla scelta di andare al conservatorio.
Tra l'altro anche volendo, no si può perchè i corsi sono con obbligo di frequenza....

Mi pare che siete concordi con me sul cercare un maestro privato che mi guidi nel percorso jazz, ma non darei esami e non avrei comunque nessun riconoscimento . Al max potrei avere qualche attestato per seminari ad esempio etc...

Per il solfeggio che ne pensate,quello e fattibile?
Io credo che sia comunque importante averlo....anche come studio musicale.
Mi dicono che ci vogliano 2 anni....

ModernBigBand
30th March 2011, 13:02
Parliamoci chiaro e fuori dai denti...nelle tue condizioni (ti considero a tutti gli effetti un ingegnere chimico, la tesi ormai è un pro forma) che cosa te ne fai di un corso in Conservatorio?
Il discorso del "pezzo di carta" potrebbe avere senso qualora tu avessi anche una minima idea/speranza di servirtene (es. per l'insegnamento o concorsi specifici tipo bande militari), nel tuo caso ti servirebbe solamente come soddisfazione personale.
In ogni caso devi considerare che:

- in Conservatorio vai sì per imparare, ma con i nuovi corsi devi essere già ad un buon livello (per es. per entrare nel corso "classico" al triennio devi essere a livello di un V anno del vecchio ordinamento);
- devi frequentare necessariamente le lezioni, per 3 anni minimo;
- per 3 anni di corso spendi una cifra non indifferente;
- il corso di solfeggio non lo puoi fare in quanto di fatto hanno chiuso le porte ai nuovi privatisti, per cui da quest'anno c'è solo il nuovo ordinamento;

Direi che la soluzione migliore per te è l'insegnante privato. ;)

gene
30th March 2011, 13:15
Le tue scelte le hai già fatte, diventerai ingegnere chimico, per cui la musica rappresenterà necessariamente, qualcosa che si ha dentro e che non si vuole perdere, insomma un'hobby, nel senso nobile del termine.
se reputi di avere voglia, tempo e talento, approfondisci con qualche bravo insegnante il lessico Jazz e nel contempo metti su un gruppo, perchè suonare è fondamentale ....... vedrai che da cosa nasce cosa e ti toglierai delle soddisfazioni.
p.s. "il pezzo di carta lo hai", ha senso sbattersi ancora con mille difficoltà (se lavorerai avrai meno tempo ed energie ...) per un'ulteriore pezzo di carta? e con quali prospettive ...dai retta, fai l'ingegnere e coltiva la tua passione per la musica.
Con l'impegno si possono raggiungere buoni livelli ...... ;)

tzadik
30th March 2011, 13:36
Herbie Hancock è un ingegnere elettronico... poi si è messo a fare altro.

Considera però che a 7 anni faceva già il solista in orchestra...

Sudamusij
30th March 2011, 13:42
:doh!:

ragà.....mi sa tanto di resa però....!!!!
Sinceramente lo scorso lunedì sono stato alla laurea di un amico che suona il basso nel nostro gruppo, ed abbiamo suonato due pezzi di Mingus che è l'autore sul quale è incentrata la sua tesi, e devo dire che non sono rimasto colpitissimo dai ragazzi che frequentano.
L'armonia negli anni l'ho studiata,magari non in modo metodico , ma ho letto ,ne ho parlato con i vari musicisti che studiavano....insomma mi sono dato da fare;
la tecnica la perfezionerei volentieri, ma è per la lettura che credo ci sia il gap maggiore. Non leggo a vista, ma se mi guardo la partitura da prima ,poi me ne esco...conosco le figure etc....(tra l'altro è praticamente matematica!)
Insomma ,a fatica sì, ma non mi sono abbandonato a me stesso dopo la delusione di non poter studiare.
Adesso mi fa così strano dover rinunciare ad un'oppurtinità.
So anche io che per accedere al triennio si deve avere il V anno,ma uno che non lo ha già, come deve rimediare? Io pensavo che il solfeggio almeno era fattibile! Almeno così mi avevano detto i ragazzi in conservatorio! :mha!(
Cercherò di capirci qualcosa in più!

Continuate a scrivere, mi è molto utile. Grazie.

gene
30th March 2011, 14:24
se vuoi suonare professionalmente, non ti serve il pezzo di carta, se hai capacità e talento, fatti notare, se le cose vanno per il verso giusto ....al massimo avrai bisogno di un manager .....
Altro discorso è il pezzo di carta, ma mi sembra che non sei interessato a suonare musica classica ....il tempo fugge via veloce, gli anni passano in fretta, fai chiarezza su quella che vedi come LA TUA STRADA ...... e sii sincero con te stesso .....

tzadik
30th March 2011, 14:40
Un problema dei conservatori jazz è che non c'è una uniformità sul livello delle persone che escono da quel percorso di studi.
Esclusi i casi di talenti fuori dal normale... ci sono conservatori jazz più facili (sia per il corso di studi sia per l'ammissione) e conservatori jazz più difficili... e di conseguenza potresti sempre trovare diplomati in jazz che non sono proprio dei "geni".

ModernBigBand
30th March 2011, 15:04
So anche io che per accedere al triennio si deve avere il V anno,ma uno che non lo ha già, come deve rimediare? Io pensavo che il solfeggio almeno era fattibile! Almeno così mi avevano detto i ragazzi in conservatorio!

Non devi "avere" il V anno (nel senso che non è necessario un titolo) ma devi essere più o meno a livello di uno studente di V anno. Per i corsi di jazz è un po' diverso ma in ogni caso devi essere già uno che smanetta bene con improvvisazione, sigle e progressioni, di solito all'ammissione si porta un brano a piacere poi la commissione te ne assegna un altro scelto da loro per vedere come te la cavi "all'impronta".
Purtroppo il discorso del livello degli allievi è anche frutto del nuovo sistema "universitario", di gran lunga meno selettivo rispetto al sistema precedente. Prima se non superavi l'esame di conferma (che si sosteneva 1-2 anni dopo l'ammissione) eri automaticamente fuori dal Conservatorio, se non superavi l'anno con una votazione pari o superiore a 8 eri tenuto a fare un esame di promozione, esame che se non superato comportava la bocciatura, bocciatura che se ripetuta provocava l'espulsione, nel periodo superiore non era proprio ammessa la bocciatura, ecc...
Oggi con il sistema dei crediti e degli esami come nell'università non è un problema essere bocciati (cosa che peraltro non avviene così di frequente), semplicemente basta ripetere l'esame e via...magari con un po' di fortuna si strappa un 18 e tanti saluti. Questo è il motivo per cui anche persone non particolarmente dotate riescono ad andare avanti...per non parlare poi della marea di persone che guarda al conservatorio come un qualcosa di più "leggero" rispetto all'università e lo frequenta solo per prendere un pezzo di carta qualsiasi.
Per quanto riguarda il corso di solfeggio...ad oggi non puoi più farlo perché da quest'anno è entrato a pieno regime il nuovo ordinamento per cui non si possono più sostenere esami da privatista (tranne alcune eccezioni in cui però tu non rientri).
Con il vecchio ordinamento il "solfeggio" era una licenza complementare, necessaria insieme alle altre (es. pianoforte complementare, storia della musica, armonia, ecc...) per conseguire il diploma quindi era possibile conseguire anche le varie licenze singolarmente.
Oggi l'esame di solfeggio è un normale esame "universitario" inserito nel piano di studi, come studente di ingegneria non avresti mai potuto sostenere l'esame di istologia piuttosto che di filosofia teoretica, allo stesso modo non puoi sostenere un esame in conservatorio senza essere iscritto.

Sudamusij
30th March 2011, 17:46
ragazzi ma......

http://www.slmc.it/long_distance.htm

...... :D-:

ModernBigBand
30th March 2011, 22:56
Non vorrei che avessi frainteso...il Saint Louis è comunque una scuola privata, c'è scritto "Diploma" ma ovviamente non stiamo parlando del "Diploma di Conservatorio" che è altra cosa. Detto in soldoni, lì puoi prepararti sicuramente bene ma alla fine non hai alcun titolo avente valore legale. Non è altro che un semplice attestato di una scuola di musica, ancorché valida.
Tra le altre cose, quando parla di alternativa al corso "ordinario" fa sempre riferimento al corso normale che eroga il SLMC, corso che prevede un maggior numero di presenze, mentre il long distance è un corso pensato per chi non ha possibilità di frequentare troppo... ;)

Sudamusij
31st March 2011, 10:17
Non vorrei che avessi frainteso...il Saint Louis è comunque una scuola privata, c'è scritto "Diploma" ma ovviamente non stiamo parlando del "Diploma di Conservatorio" che è altra cosa.

si, questo lo avevo capito....

Diciamo che ,essendo una scuola valida per quello che sento, potrebbe essere una cosa interessante e fattibile.
I corsi sono di sabato una settimana si ed una no.....ed è ottimo per me.
Inoltre studiando privatamente potrei anche spendere una cifra considerevole,passando da un maestro ad un altro....
Alla fine spendo sì ,ma forse ci risparmio qualcosa andando a Roma....e poi avrei comunque un qualcosa che attesta la mia preparazione ,ma solo per soddisfazione personale......anche perchè comunque il mio scopo non è lavorare come insegnante o altro, ma suonare....

Vitruviano
31st March 2011, 13:56
...anche perchè comunque il mio scopo non è lavorare come insegnante o altro, ma suonare....
...e allora "sona" , per il resto fai un pò come ti pare...ma sei proprio ingegnere? xchè trovo le tue dissertazioni poco ingegnose. è un mio parere per carità.

Sudamusij
31st March 2011, 19:13
è un mio parere per carità.

....per fortuna! :zizizi))



Il nocciolo della questione è darsi una oppurtunità che sia tale....., per il "sona" ..bhe,quello l'ho fatto fino ad ora.... a questo punto ,se voglio andare avanti, devo necessariamente definire in modo professionale la mia attitudine musicale.
Se continuo ancora a suonare rimango esattamente dove sono.
Questo è tutto.

...anche perchè comunque il mio scopo non è lavorare come insegnante o altro, ma suonare....
per suonare intendo ad un livello professionale nel jazz.

Ma credo che la questione sia abbastanza chiara e chi mi ha risposto l'ha capita ,quindi non devo spiegare ulteriolmente

David Brutti
31st March 2011, 20:06
A mio parere la preparazione che ti può dare una scuola-insegnante privato (a patto che venga scelto con cura) può essere superiore al livello medio dei conservatori italiani i quali (e resto del mio parere) sono dei calderoni nei quali a tutto si pensa fuorché a insegnare a suonare bene.

Tra l'altro con l'entrata in vigore del nuovo ordinamento (il vecchio pur antiquato garantiva comunque una preparazione appena sufficiente) sembra di essere di fronte a un labirinto di materie e materiucole istituite soltanto per garantire il monte ore.

Se il tuo obbiettivo è suonare nessun pezzo di carta ti garantirà mai l'ingresso nel mondo del professionismo. Quello può farlo solo l'abilità musicale che avrai acquisito e come la saprai vendere.

L'importante è scegliere bene la scuola-insegnante e non affidarsi alla prima soluzione o alla soluzione più vicina a casa.