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Visualizza Versione Completa : ho un problema con il pentagramma



carola
10th March 2011, 17:17
è da pochi mesi che suono il sax, vorrei provare a suonare "Estate" di Bruno Martino.
Mi sono imbattuta nel MI diesis :\\: non riesco a capire come si fa...neanche quì c'è http://www.saxforum.it/sito/Articoli/Posizioni.html
poi un'altra domanda elementare...all'inizio di ogni rigo musicale c'è il simbolo del diesis posizionato sul Fa, Do e Sol...vuol dire che queste tre note sono sempre diesis? :muro((((
Grazie grazie ;)

giovanesassofonista
10th March 2011, 17:31
Allora per quanto riguarda il Mi, c'è da dire che tra le note Mi e Fa c'è un semitono di differenza come c'è anche tra Si e Do, mentre per le altre note c'è sempre un tono(a meno che non siano alterate), quindi se il diesis alza di un semitono e tu alzi di un semitono il Mi diventa un Fa e quindi suoni Fa, se trovi i Diesis su Fa, Do e Sol (armatura di chiave), significa che quelle note saranno sempre diesis a meno che non ci sia un bequadro

carola
10th March 2011, 18:22
grazie della risposta,
sei stato chiarissimo :yeah!)
a presto :half:

bobby
10th March 2011, 21:48
HA hah! Ecco che arrivano le prime difficolta!
Ce una spiegazione ben precisa perche si usano quelle alterazioni oppure il doppio diesis, o il doppio bequadro!

Se in armatura di chiave io ho un Diesis sul Fa, e uno sul Do e uno sul SOL, vuol dire che sono in tonalita di LA maggiore o al limite nella sua relativa minore.
Se io scrivo un FA, per ilf atto che e in armatua di chiave l'alterazione, dovrei eseguirlo diesis, allora ho due possibila di scrittura, scrivere un fa Bequadro o scricere un Mi# che equivale a un fa naturale. si preferiscie un tipo di scrittura al posto dell'altra unicamente per il contesto in ci si trova la nota. Se e in un conteesto di una scala ( o di un arpeggio con salti di prima es. re# mi# sol, conviene scrivere il Mi# per una lettura piu comoda). IO sono convonto che none poi cosi comodo, preferisco vedere le singole alterazioni a fanco alla nota!

Ad esempio , in "E se domani " di mina dove in chiave ci sono FA DO SOL RE LA diesis, a un certo punto ho un FA con una X davanti, ma non mi ricordo mai se vuol dire aumenta di due o diminuisci di due, tanto stasera la provo e ve lo dico :D-:

bobby
10th March 2011, 21:55
Fa DO SOl in chiave si tutti i fa do e sol sono alterati (speriamo che non si incazzino troppo :lol: ) e sei in tonalita di LA MAGGIORE o al limite nella sua relativa minore ossia Fa minore, qundi per suonare un FA naturale o scrivi Fa bequadro o Mi #

Saxyvagni
11th March 2011, 00:42
... a un certo punto ho un FA con una X davanti, ma non mi ricordo mai se vuol dire aumenta di due o diminuisci di due, tanto stasera la provo e ve lo dico :D-:

se non ricordo male la X equivale al doppio diesis, di conseguenza occorre innalzare di un tono e dovrai suonare un SOL naturale :saputello

bobby
11th March 2011, 09:37
YES!

carola
11th March 2011, 12:55
HA hah! Ecco che arrivano le prime difficolta!
Ce una spiegazione ben precisa perche si usano quelle alterazioni oppure il doppio diesis, o il doppio bequadro!

Se in armatura di chiave io ho un Diesis sul Fa, e uno sul Do e uno sul SOL, vuol dire che sono in tonalita di LA maggiore o al limite nella sua relativa minore.
Se io scrivo un FA, per ilf atto che e in armatua di chiave l'alterazione, dovrei eseguirlo diesis, allora ho due possibila di scrittura, scrivere un fa Bequadro o scricere un Mi# che equivale a un fa naturale. si preferiscie un tipo di scrittura al posto dell'altra unicamente per il contesto in ci si trova la nota. Se e in un conteesto di una scala ( o di un arpeggio con salti di prima es. re# mi# sol, conviene scrivere il Mi# per una lettura piu comoda). IO sono convonto che none poi cosi comodo, preferisco vedere le singole alterazioni a fanco alla nota!

Ad esempio , in "E se domani " di mina dove in chiave ci sono FA DO SOL RE LA diesis, a un certo punto ho un FA con una X davanti, ma non mi ricordo mai se vuol dire aumenta di due o diminuisci di due, tanto stasera la provo e ve lo dico :D-:


Si...se vessi trovato al posto del Mi# un FA con il bequadro sarebbe stato tutto molto più semplice.....argh!!
La storia della tonalità di LA maggiore o la sua relativa minore non riesco ancora molto bene a seguirla :BHO:
grazie per le varie delucidazioni :smile:

Overtone
11th March 2011, 14:51
Ciao, la questione della relativa minore non è molto complessa. Per comprenderla fai così: Suona una scala di Do maggiore (la più semplice, senza alterazioni). Bene... adesso suonala di nuovo, ma partendo dal suo 6° grado, cioè dalla sesta nota della scala, il LA (quindi la si do re mi fa sol la). Ecco, hai appena realizzato la scala di La minore. Questo significa, che partendo da una scala maggiore, ne ricavi la "relativa minore" se suoni la scala partendo dal suo sesto grado. Nello stesso modo, per esempio ricavi che la relativa minore della scala di Sol, sarà il Mi minore. Spero ti sia tutto chiaro, avere in mente questo concetto ti facilita nell' apprendimento delle scale minori anzi, direi che è fondamentale.

carola
11th March 2011, 15:26
Fantastico...sembra facile :)
Ma nel caso della scala maggiore di MI....dove il DO è diesis?
e poi...per calcolare la minima di una scala maggiore bisogna sempre calcolare il 6°grado e viceversa dalla minore calcolare la sua relativa maggiore il 3°? :ghigno:

bobby
11th March 2011, 16:27
Si chiamano relative minori tutte quele scale che partono dal 6° grado delle scala maggiore e hanno quindi in chiave le stesse alterazioni della scala maggiore.
Come ha detto Overtine, la scala di Do maggiore NON HA alterazioni. il VI grado del DO e il LA, se io parto dal la e suono tutti i tasti bianchi (vediti un pianoforte) rispetto tutti gli intervalli tono semitono che ci sono nella scala di do maggiore tranne il III grado che e quello che ti fa capire se la scala e maggiore o minore. L'intervallo tra DO e MI (I e III) grado della scala di DO maggiore e' un intervallo MAGGIORE, tra do e RE c'e un TONO, tre RE e MI c'e un TONO, l'intervallo tra LA e DO (I e III) grado della scala di LAminire e un intervallo minore perche tra LA e SI c'e un tono, ma tra SI e DO c'e un semitono, per cui visto che il terzo grado e quello che determina se l'intervallo' e maggiore o minore, avrai al scala di LA minore (che si chiama RELATIVA al DO) perche ha le stesse alterazioni (ossia NESSUNA, in chiave)

bobby
11th March 2011, 16:40
Fantastico...sembra facile :)
Ma nel caso della scala maggiore di MI....dove il DO è diesis?
e poi...per calcolare la minima di una scala maggiore bisogna sempre calcolare il 6°grado e viceversa dalla minore calcolare la sua relativa maggiore il 3°? :ghigno:

La Minore non la Minima, minore!

Nella scala di MI maggiore hai in chiave le alterazini FA DO SOL RE (noa che le ho scritte in un certo ordine)
NEll'armatura di ochiave i bemolli seguono ques'tordine SI MI LA RE SOL DO FA (facile da ricordare perche forma uan frase di tre parole ossia SIMILARE SOLDO FA )
I diesis seguono l'ordine inverso ossia FA DO SOL RE LA MI SI

Torniamo a noi scala di MI maggiore alterazioni FA DO SOL RE
LA relativa minore e' DO#, tu parti dal DO# con tutte le alterazioni di prima quindi

DO# Re# MI Fa# SOL# LA SI DO#

KoKo
11th March 2011, 16:42
bobby quello che ci vuole è un bel libro di armonia base.
anche te occhio, la relativa minore di Mi maggiore è DO# minore.
e quella di LA è Fa# =)

bobby
11th March 2011, 16:43
Ho visto, sdcusda mi sono corretto dopo, sono al lavorooooooooo!!!

Overtone
13th March 2011, 16:53
Carola, quando suoni la relativa minore, mantieni sempre tutte le alterazioni che hai nella scala maggiore, solo parti dal sesto grado.