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Visualizza Versione Completa : Incontro con i Sax M&G



David Brutti
7th March 2011, 15:23
Premessa:

Proprio oggi ho avuto il piacere di conoscere di persona Lordsax che come saprete è l'ideatore dei sax M&G Vintage.
Innanzitutto ringrazio Lordsax per la disponibilità e per avermi dato la possibilità di provare il nuovissimo baritono M&G. Inoltre è sempre un piacere conoscere appassionati di sax vintage come lui (credetemi: di quella roba li ne sa molto davvero!) e intavolare piacevoli discussioni.
Per il test ci siamo recati in un Auditorium del mio paese dotato di una buonissima acustica.

Baritono:
Inizio il test proprio dal baritono discendente al La grave. Per quel che riguarda il mio setup ho utilizzato il mio solito François Louis ML 365 con ance Marca Superieure 3,5 e fascetta FL Pure Brass placcata oro.
L'M&G fa volutamente l'occhiolino ai compatti baritoni in stile francese e chiara è l'ispirazione nei confronti del famigerato Mark VI. Quindi canneggio stretto, gruppo della curva superiore piuttosto grande, collo corto e campana molto lunga che si ripiega andando a coprire 3/4 del fusto.

Esteticamente lo strumento si presenta piuttosto bene: la finitura "pure brass" leggermente satinata (mi corregga Lordsax se mi sbaglio) crea un gioco cromatico affascinante e particolare e fa apparire lo strumento piuttosto imponente.
La scelta di voler fornire un sax slaccato la trovo adeguata in quanto sono un fermo avversario delle laccature sintetiche che non sono altro che uno strato di vernice che va a piazzarsi sulla lastra inibendo le vibrazioni e ostacolando la proiezione del suono. Pertanto, non potendo fornire un sax placcato oro o argentato (farebbero lievitare i prezzi di molto IMHO) si è preferito optare per il pure brass.

La meccanica risulta invece leggermente meno curata dal punto di vista estetico e si presenta un pò "grezza" anche se assolve perfettamente alla sua funzione. Lo strumento sembra voler dire: "pochi fronzoli, ma la sostanza c'è!".
Dal punto di vista meccanico lo strumento reagisce in modo ottimale e tutte le chiavi sono ergonomiche e facilmente raggiungibili. Unico neo riscontrato è il perno del portavoce che ostacola leggermente l'azione del pollice.
Una nota a favore dei sax M&G: le molle sono tutte in acciaio blu e l'azione precisa e "reattiva" si sente eccome! Anzi le molle contribuiscono a creare una sensazione di solidità che difficilmente si riscontra in sassofoni di provenienza Asiatica. Altra piacevole apparizione è quella dei rivetti di regolazione delle chiavi dei gravi (La Sib Si Do#) che permettono con un colpo di gira-vite di portare lo strumento a registro. Altra nota positiva le doppie aste sulle chiavi dei gravi che contribuiscono a mantenere la chiave nella giusta posizione e soprattutto evitano pericolose storture. Certo tutto ciò di sicuro appesantirà di qualche grammo la struttura già imponente del baritono completo.

Come suona: la cosa che colpisce di primo acchito in questo sax è l'omogeneità su tutto il registro. Gli acuti non riscontrano il tipico suono nasale e chiuso che spesso caratterizza baritoni anche di fascia professionale. I gravi sono spontanei e ricchi anche se non arrivano alla robustezza dei baritoni vintage o degli strumenti a canneggio largo. Facile l'emissione nei sovracuti. Il suono in generale è piuttosto scuro con una proiezione discreta.
Confrontato con altri sassofoni di produzione asiatica di identica fascia e destinati a un'identica utenza mi sento di affermare che questo prodotto supera a livello di suono la maggior parte dei prodotti da me testati e a mio parere non presenta la tipica "opacità" o se vogliamo "durezza" di suono che a mio parere caratterizza marche come Grassi o Mauriat (io li definisco "tappati" IMHO).

L'intonazione è buona e non si segnalano particolari difetti tranne un Do# grave leggermente calante, cosa dovuta a una regolazione errata della relativa chiave e pertanto facilmente correggibile.

Testando gli armonici si riscontra che nelle fondamentali Sib e Si gravi l'armonico dalla 20sima in poi risultano molto crescenti (quasi di un semitono) cosa che tuttavia non crea alcun disturbo alle suddette note. Potrebbe essere dovuto a una regolazione errata dell'apertura della chiave del La grave che in effetti a un primo sguardo mi è risultata da subito eccessivamente chiusa oppure nel diametro non azzeccatissimo di alcuni fori. In ogni caso questo difetto può essere riscontrato soltanto da utenti avanzati e risulterà ininfluente per la maggior parte degli utenti ai quali è destinato questo prodotto. Si segnala invece che gli armonici sulle fondamentali Do e del Do# grave, che essendo poste in vicinanza della curva normalmente risultano ostici, escono qui in modo spontaneo e sono molto intonati.

In conclusione, un sax con pochi fronzoli e molta sostanza adatto al principiante, all'appassionato e allo studente di livello intermedio che cerchi un buon strumento a un prezzo decente (dovrebbe attestarsi al di sotto dei 2000 euro) e soprattutto con un buon suono. E' fra i 4 sax prodotti da M&G quello che mi ha colpito di più e forse il prodotto più curato.

Tenore:

Ecco il setup per il test (ovverosia il mio solito): Selmer Soloist "Short Shank" E ORIGINALISSIMO, ance Marca Superieure 3,5, fascetta a pressione "Vintage" in alpacca.

Il tenore M&G si presenta esteticamente con la stessa finitura pure brass satinata del baritono. Dal collo, dalla campana e dal canneggio del fusto si evince che anche in questo caso la M&G si è ispirata a sassofoni in stile francese e in particolare al Mark VI copiandone i dettagli salienti (soprattutto la forma del collo con una curvatura molto "aperta" e il canneggio stretto).

Meccanicamente risulta identico al suddetto baritono e quindi spartano ma solido e l'ergonomia è piuttosto buona. Il problema relativo alla colonnina del portavoce è qui del tutto assente. Anche qui le molle sono piacevolmente in acciaio blu.

Non si segnalano particolari problemi di intonazione: lo strumento risulta equilibrato su tutta la scala cromatica dal Sib basso al Fa# acuto.

A livello timbrico presenta delle forti analogie con il precedente sax ed è davvero molto buona l'omogeneità su tutto il registro. Particolarmente facile nei gravi (laddove tendenzialmente i sassofoni a canneggio stretto peccano). Discreta la proiezione anche se lo strumento non possiede un volume di suono imponente.

Conclusione: anche in questo caso siamo di fronte a uno strumento dal prezzo abbordabile (credo sotto i mille euro) dotato di un suono centrato ed omogeneo, di una buona intonazione e di una meccanica ergonomica e moderna.

Alto:

...e qui devo deludervi: non mi è stato possibile testare a fondo lo strumento in quanto c'era qualche problema relativo alle chiusure e Lordsax non ha avuto il tempo di metterlo a puntino per cause di forza maggiore.
Esprimerò pertanto un parere che non fa assolutamente troppo testo sul suono che mi è sembrato avere delle analogie con il buon vecchio seconda serie della Selmer anche se presentava delle disomogeneità soprattutto nel registro acuto. Mi riservo di riprovare il sax quando sarà perfettamente messo a punto prima di esprimere un parere definitivo.

Soprano:

Setup: Ottolink "Tone Edge" Early Babbitt 7*, ance Marca Superieure 4, fascetta a pressione "Vintage" in bronzo.

Anche in questo caso siamo di fronte a uno strumento a canneggio stretto ma stavolta l'ispirazione viene dal Giappone e dai sax Yanagisawa (lo si evince dalla conformazione della chiave del portavoce).
Il collo è smontabile e viene fornito in due varianti una dritta e l'altra leggermente inclinata. Devo dire che l'inclinazione del secondo collo è talmente poco marcata da non permettere di sentire alcuna diversità posturale nell'esecutore (come del resto avviene su praticamente tutti i sax con caratteristiche analoghe, compresi i professionali... :mha...: ). Sarebbe stato opportuno avere una curvatura più marcata come ad esempio avviene nel 62R della Yamaha o nel Saxello R&C: in questo modo la curvatura del collo ha un senso in quanto consente al musicista di avere una postura comoda e rilassata.

Come già detto altre volte, sono uno strenuo sostenitore del collo unito nei soprani in quanto evita di spezzare lo strumento in un punto nevralgico sensibile e sicuramente garantisce una qualità timbrica superiore (IMHO). Tuttavia in questo caso il suddetto collo non genera alcun disturbo nel registro grave dal Fa in giù (come ad esempio accade con la maggior parte dei Selmer Serie III e in moltissimi altri sax anche di fascia pro) anche se resto del mio parere che se fosse a pezzo unico avrebbe di certo guadagnato in ricchezza di suono e proiezione.

L'intonazione a mio parere è piuttosto buona ed equilibrata e rientra negli standard dei soprani moderni. Leggermente calante il Do# centrale (tubo aperto), cosa che ahimè affligge il 90% dei sax a canneggio stretto.

Come suona: il timbro di questo sax è davvero molto buono e fra i 4 M&G (anzi 3, l'alto non fa testo) è quello che mi è piaciuto di più sotto questo aspetto. Nonostante il canneggio stretto, il suddetto sax suona piuttosto scuro e pastoso. Buona l'omogeneità di suono dal grave all'estremo acuto, che mi sembra essere una prerogativa di questi strumenti; totalmente assente la tipica nasalità nel registro grave che spesso è prerogativa di molti soprani. Discreta proiezione sonora anche se, come per il tenore, il volume sonoro non è pazzesco. Buona l'emissione negli acuti che spesso su strumenti Jap-Style risulta non sempre facilissima.

Conclusione: un soprano facile e intonato dal suono scuro e pastoso a un prezzo abbordabile ottimo per chi si avvicina a questo arduo strumento per la prima volta o all'utente intermedio che vuole avere un sax decente senza prendere per forza un mutuo.

In definitiva:

Perché non amo sassofoni di produzione asiatica? Perché spesso per tirare acqua al proprio mulino il venditore-importatore illude l'acquirente (o meglio mente) dicendo di fornire un sax meglio del sax X (sostituire X con marca blasonata o con un vintage ricercatissimo) a un prezzo notevolmente inferiore e spesso concentrandosi su aspetti relativi maggiormente all'estetica e alla facilità meccanica e meno alla sostanza.
I sax M&G smentiscono questa spietata politica imprenditoriale andando ad offrire un prodotto economico di buon livello qualitativo destinato principalmente a un'utenza di sassofonisti principianti e intermedi fornendo al contrario sassofoni dotati di un buon suono, di un'intonazione omogenea e di una meccanica solida a discapito dei fronzoli.
Spero che la mia analisi per la quale ho cercato di essere il più schietto e sincero possibile sia gradita.

GeoJazz
7th March 2011, 15:29
Grazie David, credo che questo che hai fatto tu sia un interessante test "abbastanza" oggettivo.
E credo che possa essere utile a molti.

docmax
7th March 2011, 15:35
Grazie!

David Brutti
7th March 2011, 15:36
Grazie per il tuo feedback GeoJazz e per quello di docmax. Il test risente ovviamente anche delle mie preferenze musicali e di suono e pertanto contiene sempre una buona percentuale di soggettività.

David Brutti
7th March 2011, 15:36
Se volete farvi un'idea precisa e personale, è sempre meglio toccare con mano!

GeoJazz
7th March 2011, 15:43
Hai ragione David, però un conto è dire che il suono è bellissimo, il migliore che abbia mai sentito, ecc. ecc. (e magari lo descriverei anche io così come faccio con il mio Mark VII) un conto e andare nel tecnico anche lì dove giudizio personale-soggettivo rischierebbe di avere il sopravvento.

pumatheman
7th March 2011, 15:49
Bravo David e bravo Lord.
Io ho avuto il piacere di provare il ten e il sop, e devo dire di aver avuto le stesse impressioni di David, specie sol sop che mi è sembrato davvero ottimo e con un valore timbrico/meccanico/costruttivo dello strumento davvero ottimo.

docmax
7th March 2011, 15:54
Il mio grazie era perchè, non potendolo vedere e provare di persona, hai confermato quelle che erano le mie impressioni visive (le chiavi con doppie aste le viti di regolazione le molle... avevo chiesto a Lordsax se erano possibili altre finiture ma penso che già così a questo prezzo che vuoi di più: se hai robustezza intonazione più che accettabile e buone molle?).
NB Io non sarò tra quelli che percepirà difetti di intonazione sopra il 22 armonico!
PS Avrei preferito madreperle vere ;) ma questo è solo perchè mi piace toccare tasti "freschi". (penso comunaue che con la sua intraprendenza Lord può fare di tutto, madreperle vere incluse).

KoKo
7th March 2011, 15:55
per gli armonici del baritono hai utilizzato la tecnica spacca recchie di Francois Louis? =)
complimenti per la recensione caro, se sapevo venivo su a fare da supporto =)

David Brutti
7th March 2011, 16:04
X docmax: mi riferivo all'intervallo, l'armonico di cui parlo è a partire dalla seconda quinta (ad esempio per la fondamentale Sib, il Fa con tre tagli in gola sopra al pentagramma). E' vero hai fatto bene a citare le madreperle sintetiche: me ne ero completamente scordato. Grazie!!!!

X puma: sono contento che le mie impressioni abbiano riscontri in altri musicisti.

X Koko: non c'ho pensato a dirtelo sorry! Per i test, si ho cercato di stressare il più possibile i 4 M&G (anzi 3).

KoKo
7th March 2011, 16:05
ma figurati, è che mi torna sempre in mente francois in modalità tanatosi mentre provi il suo becco col sax basso =)

David Brutti
7th March 2011, 17:08
Si sembrava dire da un momento all'altro "com'è umano lei...".
Mi auto-ammonisco per l'OT dov'è l'emoticon che si auto-fustiga!?

GeoJazz
7th March 2011, 17:14
dov'è l'emoticon che si auto-fustiga!?
Questa?
http://forum.studentidia.org/style_emoticons/default/punito.gif

giocalce
7th March 2011, 17:38
@ Davide: so che in passato hai provato anche il soprano yamaha 475, e ne hai parlato bene. Pensi che il soprano mg possa reggere il confronto come meccanica, timbro e soprattutto intonazione? Grazie.

lordsax
8th March 2011, 19:44
David..... :mha!( risposta?

David Brutti
8th March 2011, 20:12
Non avendoli confrontati direttamente non posso esprimere un parere certo. Quindi vado un pò a memoria...
Secondo me sono entrambi strumenti validi. L'M&G lo preferisco a livello di suono in quanto è più scuro e pertanto riflette meglio la mia filosofia. Lo Yamaha 475 mi piace molto per essere a pezzo unico (ed in effetti la proiezione è davvero molto buona).
A livello di ergonomia siamo sullo stesso livello anche se lo Yamaha risulta magari leggermente più curato (anche a livello estetico) mentre l'M&G è più spartano ma anche forse più robusto.
L'intonazione è buona in entrambi i casi con i tipici "difettucci" dei soprani a canneggio stretto già segnalati nell'articolo (in particolare il Do# centrale calante).
Inutile dire che anche la differenza di prezzo è piuttosto sensibile.

Prairie oyster
8th March 2011, 20:42
Bene bene, non vedevo l'ora di leggere questa tua recensione David :ghigno: Anche se credo abbiamo idee di suono e di "ferro" differenti il fatto che a te un minimo ti conosca mi da' un'idea molto piu' chiara di che pasta sono fatti questi M&G. Io spero di passare da Alessio a provarli in aprile quando dovrei essere in Italia.

giocalce
8th March 2011, 22:36
Grazie.

lordsax
9th March 2011, 12:29
Alto:

DAVID BRUTTI

...e qui devo deludervi: non mi è stato possibile testare a fondo lo strumento in quanto c'era qualche problema relativo alle chiusure e Lordsax non ha avuto il tempo di metterlo a puntino per cause di forza maggiore.
Esprimerò pertanto un parere che non fa assolutamente troppo testo sul suono che mi è sembrato avere delle analogie con il buon vecchio seconda serie della Selmer anche se presentava delle disomogeneità soprattutto nel registro acuto. Mi riservo di riprovare il sax quando sarà perfettamente messo a punto prima di esprimere un parere definitivo.

VERIFICA

Scoperto l' arcano rientrato e messo sotto esamo l' alto, rilevati due problemi, uno di carattere strutturale ...con i cinesi purtroppo puo' capitare ecco perche' serve una supervisione post fabbrica che faccio personalmente, purtroppo qualcosa di anomalo puo' saltare come in questo caso , il cinesino che ha saldato il collo si e' addormentato durante l' operazione e ha fatto entrare un' etto di saldatura nel collo proprio in corrispondenza del sughero quindi proprio all' inizio, "deleterio" evidentemente mi era passato, di solito controllo i fori portavoce non occlusioni interne ...da oggi faro' anche questo controllo, secondo problema meno grave ma di vitale importanza per la resa sonora il tampone re# alto che non chiudeva e rimanendo per un quarto aperto potete immaginare il risultato....ma sempre problema anomalo in quanto nn visibile in vista laterale consueta per un tampone nuovo ma visto quasi in verticale a luce esterna spenta totalmente "Maledetto" David ti aspetto.......

http://img811.imageshack.us/img811/6123/p1010476d.jpg (http://img811.imageshack.us/i/p1010476d.jpg/)

Uploaded with ImageShack.us (http://imageshack.us)

l' anomalia e' visibile nella parte superiore del foro ovviamente

the chef
9th March 2011, 23:41
mmm la cosa mi fa pensare... volevo prendere l'alto per sostituire il mio yas 25
Ma se poi rischio di prendere uno strumento con tali grossi problemi ?

Prairie oyster
10th March 2011, 02:09
Non vorrei parlare per altri, ma credo proprio che un problema del genere venga sistemato in garanzia ;)

lordsax
10th March 2011, 11:11
questa e' un' eccezione, immaginatevi se per una recenzione porto un sax con problemi....quando sono partito ne ho preso uno a caso, anche se erano gia' stati controllati, nell' utilizzo o prova standard nn era emerso alcun problema che invece era emerso approfondendo il test..... in casi come questi, qualora fosse verificato un problema strutturale come in questo caso, la garanzia prevede la sostituzione completa dello strumento, per quanto in un quarto d' ora d' intervento il sax ha ripreso piena efficienza, la dove il problema piu' invalidante era il tampone re# alto che nn chiudeva....interventi che spesso faccio in strumenti nuovissimi e blasonatissimi appena usciti di negozio.

Fabolus80
10th March 2011, 12:10
Aggiungerei che il disguido può succedere con sassofoni di qualsiasi marca. L'importante è che ci sia la garanzia.
Ciao!!!!

the chef
10th March 2011, 12:19
ops scusate non avevo pensato alla garanzia

mix
10th March 2011, 12:44
si infatti... il mio è arrivato perfetto...

Federico
12th March 2011, 01:42
Io con il tenore ho sentito il 24 esimo armonico crescente di un tono :lol: scherzo Maestro David massimo rispetto a te :half: Effetivamente sono d'accordo con te sono proprio dei bei strumenti, io sono ormai felice possessore da un mese, e devo dire che più li suoni più diventano affascinanti sia come suono che come aspetto BRAVO GIANNI :zizizi))

Federico
12th March 2011, 12:35
volevo solo aggiungere che guardando tutte le note del soprano con l'accordatore, io non ho riscontrato assolutamente il problema del do# calante ne quello centrale, ne quello alto, facendo tutta la scala cromatica lentamente risulta perfetto in tutto, solo le chiavi palmari mano sx un pelino crescenti, ma di pochissimo, questo probabilmente e anche un problema mio visto che suono il soprano solo da un mese :roll:

maurisax
12th March 2011, 15:08
è veramente una bella cosa che li abbia presi anche tu Fede, così tra poco si troveranno anche M&G usati :lol:

zkalima
12th March 2011, 15:55
Questo si chiama parlare di sax! interessantissima recensione, condivido assolutamente le scelte "Spartane" nella produzione di un sax di questo livello, in cui la sostanza deve essere la priorità assoluta.

Veniamo ai nei, parlo esclusivamente dell'aspetto visivo, che dipende da una considerazione estetica del tutto personale, quindi inessenziale circa la qualità dello strumento che è stata invece messa in luce con chiarezza invidiabile da David.

Il primo è che non amo per nulla la finitura satinata, per me c'è una demarcazione assoluta tra due finiture, (tre in realtà, la terza è l'argentatura), e che sono:
lustro fiammante e ossidato naturalmente, secondo i gradi progressivi della slacatura dovuta all'uso, punto.
La satinatura opacizza lo strumento il cui carattere sinuoso mi richiama luccichii o disomogeneità.
D'altronde mi ricordo di aver visto un "Reference" da qualche migliaio di euro che era satinato, con spruzzate di bruno negli angoli dei camini per simulare il metallo invecchiato :doh!: mi sembrava un mobile "in stile" da salotto finto barocco.

Il secondo neo, che non riguarda in particolare i sax M&G, ma molta della produzione attuale di sax e accessori, è l'uso della parola "vintage" che crea una grande confusione, in quanto non si capisce più se ci si riferisce a strumenti o accessori che, (per dare un criterio qualsiasi), hanno più di trenta o quarant'anni, o se sono strumenti "Stile" vintage, di produzione attuale.

Ecco, sono solo considerazioni di un esteta snob, che probabilmente vanno in senso contrario ai gusti correnti e visto che chi ha fatto un prodotto così curato è giusto che ne venda tanti, lo prego di non ascoltarmi e di farsi una risata.

Federico
12th March 2011, 17:06
Tutto è soggettivo, sia dall'apetto estetico a quello sonoro :zizizi)) A me questa finitura piace molto, odio quelle con le spruzzatine più scure stile i Grassi Old Vintage. ti dico nonostante io lo pulisca sempre finito di soffiare, la satinatura si impregna molto di saliva, fa conto che dopo un mese comincia a fare le macchie verdognole :yeah!) , qualche giorno fa ho visto un Borgani modello "Vintage" nuovo, ed ha la stessa finitura uguale uguale, proprio anche la stessa sfumatura di colore, sembrano gemelli.
Per esempio a me i sax luccicanti non piaccino, tra i miei tanti sax cambiati :ghigno: nessuno era luccicante, al massimo argentato.
La finitura è solo questione di gusti

David Brutti
12th March 2011, 17:15
X Zkalima: considerazioni interessanti
X Federico: l'intonazione va testata su suono bordone (o al massimo ad orecchio) in quanto con la "macchinetta" uno tende a compensare in modo quasi inconscio seguendo l'andamento dei led. Il test con l'accordatore è veritiero solo se c'è un altro musicista che guarda il led (annotando le variazioni) e tu suoni in modo del tutto inconscio.

Federico
12th March 2011, 17:50
Effetivamente hai ragione, guardando la macchinetta tendi a compensare o levare quello che manca, anche se io penso di non essere in grado di fare queste cose :lol:

gil68
12th March 2011, 18:37
Pure io tendo ad "ingrullirmi"(come dite voi toscani!)con l'accordatore elettronico...ora che ho sottomano anche un altro sax,un Grassi alto,noto che questo strumento tende ad essere calante sulle note più gravi(dal RE grave,fino a scendere almeno al SI...magari è solo da ricontrollare nelle chiusure...)però non lo do più via,perchè da tempo cercavo un sax "di scorta"che avesse pure la finitura bicolore (laccato oro con chiavi nikelate,quindi simil-argento)che mi fa impazzire...che me ne frega se i Yamaha sono più intonati...adesso,appunto,cercherò di non ingrullirmi più di tanto,anche perchè io,solitamente,non ho nessun "aiutante" che controlla l'accordatore,mentre io sbuffo "alla cieca"Ciaooo...

Federico
12th March 2011, 19:11
Perfettamente d'accordo con te gil :yeah!) io lo ho usato solo per verificare l'intonazione, ogni tanto lo uso per fare le note lunghe, mi giro qualche volta a guardarlo per vedere se riesco a tenere bene la nota, comunque siamo un pò OT :ghigno: scusate

seethorne
30th March 2011, 16:03
Ciao David,
io prevedo di cambiare il mio sax tenore (jupiter, da studio) nel giro di un anno.
Il sax tenore m&g, in che "categoria" si pone? semipro, pro?

Certamente non sarà ai livelli di un rampone r1 jazz, o di un selmer mark vi (che leggo essere indicato un po' da tutti come IL SAX), ma è assoggettabile, diciamo, a strumenti come selmer di produzione attuale, o yamaha, yanagisawa ecc?

Se io cambiassi il mio jupiter per un m&g avrei certamente un salto qualitativo importante; ma mi conviene? Nel senso: può essere un sax definitivo (cosa che non può essere il mio, ad esempio) per qualcuno che non vuole limitarsi a suonare le marcette con la banda (già nei concerti soffre)?
Di contro, dovessi acquistare un soprano, non ci penserei due volte e prenderei l'm&g; del sax tenore non hai detto moltissimo...
Pongo queste domande con la massima umiltà dal basso del mio poco sapere.
Grazie mille.

STE SAX
30th March 2011, 16:14
con tutto il rispetto possibile ed immaginabile per l'ottimo Lord, ideatore e realizzatore del progetto cui va tutta la mia stima, non credo che l'M&G possa essere considerato uno strumento "definitivo" nel senso che intendi tu seethorne. Credo che lo stesso costruttore lo sappia e possa essere d'accordo con me. Sebbene non lo abbia provato (e pertanto le mie convinzioni possono essere abbondantemente errate) mi sembra di aver capito che lo strumento si colloca in una fascia media pur se ricco di qualita' e dotato di un ottimo rapporto qualita' prezzo. Onestamente non credo sia all'altezza di alcuni mostri sacri nuovi e vintage (non dico i modelli perche' ognuno ha i propri) ai quali ognuno di noi ambisce. Credo che M&G voglia inserirsi in un mercato dove poter offrire un ottimo strumento con qualita' che possono essere sfruttate anche da chi pretende molto da uno strumento, senza bisogno di dover spendere cifre esorbitanti per acquistare un ferro dalle caratteristiche simili che oggi si trova a prezzi intorno ai 2000 euro.

Sudamusij
6th April 2011, 16:19
mi inserisco nel topic ....
Devo essere sincero ,sto pensando di cambiare il mio YSS-475 con un M&G. Non so che ne pensa David....
Il motivo è essenzialmente di suono. Posso dire con certezza ,avendolo con me, che il 475 è uno strumento valido:
intonazione molto buona;
meccanica .....basta dire che è Yamaha.....veramente una garanzia;
suono da soprano.
Il problema che mi spinge a valutare questa opzione è la ricerca di un suono più pastoso. Da quando ho il Mauriat,che ha delle caratteristiche comunque peculiari ad un standard vintage,non riesco più a suonare il 475. Mi sembra che non suoni.....eppure fino a poco fa ne ero entusiasta!!!
Chiedo a David una opinione, consapevole che non si tratta di un salto di qualità,ma di una prefenza timbrica. Considerato poi che non suono tanto il soprano.....mi serve un sax che quando lo prendo mi dia il suono che cerco e basta,non ci devo fare performance esagerate!

KoKo
6th April 2011, 16:21
tieni il 475

Sudamusij
6th April 2011, 16:27
tu dici?

tzadik
6th April 2011, 16:54
Prova a cambiare legatura e ance (parlo del soprano). :-leggi-:

Se vuoi un suono scuro sul soprano... devi "spendere"... :zizizi))

Sudamusij
6th April 2011, 17:13
e lo so....!!!!!
Stavo pensando di prendere una rovner da mettere sul jody del soprano.....

mi pare di capire che mi sconsigliate il cambio.... :D-:

tzadik
6th April 2011, 17:16
Alcuni Mauriat potrebbero essere più scuri del tuo Yamaha (non ci vuole molto in realtà)...

Probabilmente anche l'M&G è un po' meno brillante del tuo Yamaha perchè mi pare di capire che l'M&G sia bello "massiccio".

Il JJ HR* è bocchino fantastico però ha moltissima punta... non è detto che sia il massimo sul Yamaha... :zizizi))

lordsax
8th April 2011, 13:37
http://img535.imageshack.us/img535/7604/p1010583c.jpg (http://img535.imageshack.us/i/p1010583c.jpg/)

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a proposito di materiali questa mattina ho pesato un s.a. 2 ed un M &G entrambi slaccati.......incredibile 2.570 grammi spaccati entrambi, quindi e' presumibile che anche i materiali usati siano molto simili in quanto a parita' di utilizzo in senso di volume, hanno pressoche' lo stesso peso specifico...... questo nn c' entra nulla a riguardo della resa sonora ma la dice lunga sui materiali usati