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Visualizza Versione Completa : 21-23/06/2007 Tre serate per Max Urbani (Casa del Jazz,Roma)



Alessio Beatrice
20th June 2007, 17:48
Tre serate con Enrico Rava. Tre serate di grande musica, ognuna con programmi e partner differenti, nella verde cornice estiva della Casa del Jazz in via di Porta Ardeatina. Domani il trombettista riunirÃ*, per la prima delle tre esibizioni, lo storico quintetto Electric Five, inattivo da anni. Con lui sul palco le due chitarre di Roberto Cecchetto e Domenico Caliri, il contrabbasso di Giovanni Maier e la batteria di U.T. Gandhi. «Ho ancora vivido il ricordo della nostra prima performance - racconta Rava a proposito del quintetto - in una specie di discoteca veneta piena di gente e di fumo. È lì che avvenne il battesimo di questa band, la cui particolaritÃ*, cioè il fatto di avere due chitarristi elettrici, nasceva dalla mia incapacitÃ* di decidere quale dei due fosse il più adatto per questo progetto. Comunque quella sera si manifestò immediatamente la magia, l’intesa quasi telepatica fra noi cinque, e di colpo mi resi conto che era nato finalmente il gruppo che aspettavo da tempo». Il concerto, nell’ambito della Festa della Musica, è gratuito.
Venerdì Rava tornerÃ* sul palco con Gianluca Petrella al trombone, Mauro Negri al sax tenore e al clarinetto, Giovanni Guidi al pianoforte, Francesco Ponticelli al contrabbasso e Emanuele Maniscalco alla batteria. È la serata «New Generation», in cui il trombettista dÃ* spazio ai giovani talenti del jazz italiano. «Mi capita frequentemente di imbattermi in musicisti dalle doti straordinarie - racconta ancora Rava - e nel caso specifico della New Generation, tutti gli artisti che ne fanno parte provengono da Siena Jazz, seminario cui partecipo ogni anno. L’impatto che hanno avuto su di me è stato tale da indurmi a far diventare questa band uno dei gruppi con cui lavoro regolarmente».
La terza serata, sabato, sempre alla Casa del Jazz, sarÃ* dedicata a Massimo Urbani, grande sassofonista romano scomparso prematuramente nel 1993, a soli 36 anni. Per l’occasione Rava sarÃ* accompagnato da tre big del jazz italiano, Stefano Di Battista al sax alto e soprano, Rosario Bonaccorso al contrabbasso e Aldo Romano alla batteria. Di Urbani, Rava dice: «Ha attraversato come una meteora il mondo del jazz, portando qualcosa di talmente emozionante che ancora oggi è difficile rendersene conto. L’ho conosciuto che aveva solo 16 anni, ma aveva giÃ* un suono così profondo e così disperato da essere quasi intollerabile. Il canto del suo sax era qualcosa che quando ti colpiva non te ne liberavi. Per il tributo ho pensato di rivolgermi a quello che è un po’ l’erede di Massimo, l’unico che ne abbia raccolto il testimone: Stefano Di Battista».

Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina, 55. Informazioni: 06/704731

Smog graffiante
24th June 2007, 11:19
:cry: :cry: :cry:
Non c'era Di battista!!!!!!!
Uffi....non è giusto...ho letto il post ieri alle tre,alle 8 iniziava la vendita di biglietti,scapicollata a Roma,biglietti presi...poi leggo un Atroce cartello:

"per motivi indipendenti dalla nostra volontÃ* Stefano di Battista non potrÃ* suonare e sarÃ* sostituito da Gianluca Petrella"

Premettendo ke Petrella è un ottimo trombonista,devo però concordare con ciò ke Rava ha detto poi sul palco

"stasera non c'è Stefano,e quindi non posso fare il repertorio ke avrei voluto dedicare a Massimo e ke generalmente suonavo con lui,ma cercheremo di fare buona musica, sempre pensando a Massimo"

Insomma...se posso permettermi devo dire ke le cose +belle sono stati gli assoli,perkè erano tutti molto bravi,anche se sono stati un po' piattini...

Bonaccorso e Romano erano spettacolari e avevano ottima intesa con Rava,spettacolare(come sempre) anche lui
Petrella era bravo quando suonava con Rava alla botta e risposta ma secondo me non si trovava molto sulla base armonico/ritmica...

tutto sommato è stata una bella serata,di buon jazz e con un bel clima,anche se mi è dispiaciuto il non sentire un sax in un concerto dedicato a Massimo urbani....

Se posso agiungere un altro commento,ke non so se si può considerare off-topic,in caso Alessio mi deluciderÃ*,
vorrei solo dire ke l'idea della casa del Jazz è davvero molto buona,ma le vedo, se posso permettermi, troppo elitaria,e io penso ke se si continua a chiudere questa musica alle orekie dei giovani non si potrÃ* andare troppo avanti....

Scusate la sfogata...aspetto commenti,

Smog

Alessio Beatrice
24th June 2007, 12:14
Cavolo, però in una serata cosi, pubblicizzata cosi e manca Di Battista... :evil: Sicuramente una bella serata di jazz con questi artisti però uno va per sentire una cosa e se ne trova un altra... :roll:
Il discorso sulla casa del jazz meriterebbe un post a parte (non preoccuoparti dell off topic... ;) ). Se parli di quanto costano i biglietti bhe, non so li ma di norma costano molto, troppo!
Il 5 luglio sarò a Firenze a sentire Morricone (con un orchestra impressionante, numerossissimi elementi) e ho pagato il bliglietto nel terzo settore (glia ltri erano completi) 45 euro. Bhe, non pochi ma sono un grande orchestra e pagarli tutti... :smile: Però per esempio prendo Sir Elton John che per un biglietto ne vuole anche 100... bhe... non tornano i conti! :evil: Barbara Streisand a Roma... anche 1000 euro! E poi annulla il concerto perchè non ci va gente... ma vaff...!!!

Scusate lo sfogo...

Smog graffiante
24th June 2007, 12:55
GiÃ*...buon jazz...xò era anke sabato sera, e potevo anche uscire con gli amici,ke c'era anche un concerto blues in piazza...non paragonabile epr il livello degli artisti..xò c'era anche la mia raga... :evil: :evil:

Cmq io,+ ke al prezzo del biglietto(15€),mi riferivo proprio in generale alla poca pubblicitÃ* ke si fa nel mondo giovanile del jazz...secopndo me si potrebbe fare molto di +...certo,mpoi diventerebbe una cosa un po' pop,xò effettivamente non è il massimo stare a vedere un concerto con tutti signori prettamente gni-gni...

cioè,quello ke voglio dire è questo:
in un posto così si potrebbe fare molto di +!!!
Vi ricordate la canzone Moondance di Van Morrison??
un po' di anni fa fu portata la Festivalbar da Michael bublè,e tutti per un po' di trempo hanno riamato un genre ke per molti giovani è solo "da veki"
Moondance orami è famosa per bublè,non per van Morrison...

Quello ke voglio dire,è che si potrebbero organizzare cose molto + aperte ad un pubblico giovane,che magari potrebbe ricominciare ad apprezzare una musica che non è morta,ma che certamente non sta bene...

spero di essere riuscito a farmi capire...

(alla casa del jazz,vicino al palco,davano il Kebab...ma un paninaro normale no??? ;) :grin: )

Alessio Beatrice
24th June 2007, 13:20
Caro Smog, qui si aprirebbe una discussione molto più grande che va al di la del sax...
Pensa una cosa: se a tutta la gente facessero sentire il jazz (o altra musica non commerciale) è lecito dire che un 20% delle entrate delle etichette tipo Sony o altre major, che non mi vengono in mente, se ne andrebbe?
Quelli che ci comandano (non parlo di politica, ne di destra ne di sinistra ma dell'economia mondiale) vogliono che noi CONSUMIAMO E BASTA!
Prendi esempio il cinema... anche mentre guardi un film devi consumare mangiando i pop corn! Sembra una banalitÃ* ma pensaci...

In definitiva, credo che nessuno abbia interesse ad elevare la cultura della gente sennò addio Michael Bublè e Peter Cincotti!!!
Che senso ha per un giovane ascoltare Bublè che canta Moondance e non ascoltare Sinatra o Van Morrison??? Ragazzi, apriamo gli occhi... serviamo solo come carne da consumo!

PS: E non diciamo che è musica colta, d' elite o difficile... a tutti non vengono dati gli strumenti da piccoli per poterla apprezzare... e come dicevano i Floyd... "Another brick in the wall"... ;)

Smog graffiante
24th June 2007, 14:13
Caro Alessio,il fatto ke siamo merca da consumo sembra assurdo, ma grazie a questo consumo e a questa economia noi siamo i fortunati ke hanno la possibilitÃ* di consumare..xò...non capisco ke intandi quando dici

In definitiva, credo che nessuno abbia interesse ad elevare la cultura della gente sennò addio Michael Bublè e Peter Cincotti!!!
Che senso ha per un giovane ascoltare Bublè che canta Moondance e non ascoltare Sinatra o Van Morrison???

Puoi spiegart meglio?

Alessio Beatrice
24th June 2007, 14:35
Bhe, credo che sia sempre meglio il "prodotto originale" che il rifacimento. se devo ascoltare il "finto Sinatra" Bublè... bhe... ascolto Sinatra vero! :grin:
E' come i ramake dei film (vedi Psyco): che senso hanno? Per me solo quello di far arricchire chi li produce e chi li fa questi film. Comunque è un opinione personale, siamo qui per discutere, rispetto per tutti ovviamente. ;)

Smog graffiante
25th June 2007, 00:17
Vabe,però bublè devo dire che è bravo,canta anche bene..per i remake,a volte sono belli...
la moondance di van morrison ke ho sentito era un po' troppo.."pazzo 'mbriacone..." :grin: :grin:

Be cmq io a questi che anche rifacendo vekie hit diffondono un po' di + nel mondo giovanile il jazz...dico davero GRAZIE!!!
Poi anche le loro canzoni non son male dopotutto... ;)
Inoltre,io cerco di vedere il meglio quando si parla di jazz,se permetti allora,uno che fa solo standard e cambia solo gli assoli non è un buon musicista??
Il jazz è bello proprio per questo!!Perke una cosa può essere detta in 1000 modi!!!I solo non sono mai uguali!!!!

Io vorrei che si facesse di + per diffondere il jazz nel mondo giovanile,non mi importa se con canzoni vekie e riviste,se sono belle sono belle e basta,inoltre,per quanto mi riguarda Bublè swinga in una maniera unica...è particolare..!!

Tu ke ne pensi??

(Alessio,un topic cosi dove lo possiamo mettere per fare in modo ke + persone possano dire la propria su questo così vasto argomento??
in "musica in generale"?)

Alessio Beatrice
25th June 2007, 00:43
Per me il jazz è altro, non Bublè... :grin:

Smog graffiante
25th June 2007, 00:55
Anche per me,se devo sentire jazz,di certo non sento Bublè.
(Preferisco Bird,Trane,Cannonball,Sonny,Davis,Urbani,di batista e ki + ne ha + ne metta)
Ma sai perke ho portato l'esempio di Bublè?
Perkè ben ricordo ke quando si sentì in giro quella song mi venne kiesto di far sentire qualke altro pezzo jazz,e lì devo dire di aver davvero pensato
"cavolo,se non lo sentite al festivalbar proprio è musica ke non va bene eh??"
Per questo sono grato a kiunque tenti di far giungere al pubblico giovane questa musica così bella...

Spero di essermi spiegato meglio,e grazie per aver spostato il post :grin: :grin:

Smog

ropie
25th June 2007, 04:23
scusate se sono provocatorio, ma allora che differenza c'è tra di battista e bublè?

Smog graffiante
25th June 2007, 13:24
scusate se sono provocatorio, ma allora che differenza c'è tra di battista e bublè?

Ke intendi?? :roll: scusa,ma non ti ho capito

ropie
25th June 2007, 14:10
bublè sta a sinatra come di battista sta a parker.

Alessio Beatrice
25th June 2007, 16:18
In un certo senso Ropie convengo (e non poco...) con te, però a Bublè piacerebbe essere come Di Battista! :grin:

Smog graffiante
26th June 2007, 15:13
Cocordo con te Ale!!! Magari a esse come di Battista...

Anche se...(scusate la mia totale demenza...tutte queste vacanze mi danno alla testa...non capisco + una mazza)...che intendi ropie con quella proporzione jazzistica??

che vuoi dire??(kiedo ancora scusa per il mio rincojonimento)

grazie

Smog....

vale
26th June 2007, 15:18
Premesso che non sono una grande esperta di Bublè, volevo però dire che nel trasmettere musica jazz anche nel mondo della musica commerciale fa molto bene, il fatto però è che nelle sue canzoni, è tutto esattamente identico all'originale, praticamente non cambia neanche una virgola. Per esempio la canzone Spiderman, di Bublè, è esattamente uguale a Sing, sing, sing di Benny Goodman (ovviamente il motivo e l'arrangiamento della band, poi parole e sviluppi successivi sono molto simili ma non spiccicati). Ho provato ad ascoltare una di seguito all'altra sull'ipod e, l'inizio, si fa quasi fatica a distinguerlo dall'originale. Per questo dico che portare il jazz alle masse in questo modo è molto bello, però potrebbe anche fare qualcosa di suo, originale!

Smog graffiante
26th June 2007, 15:34
Premesso ke anche io non sono un grande esperto di Bublè...
Spiderman(o almeno,la versione ke ho sentito io) è bella!!(ma la song...non ho mai senti l'originale cmq...)

Inoltre,io penso che il voler riproporre hit del passato...sia una cosa sbagliata solo a metÃ*..se si deve far sentire un jazz nuovo nel mondo dei giovani, li si deve prima abituare anche ad un altro sound estraneo al TUNZ UNZ TUNZ..in modo ke possano capire da cosa viene quella cosa nuova che si vuol far ascoltare...

non so se mi sono espresso benissimo,ma se qualcosa non è kiaro,ditemelo!! :grin:

Smog

ropie
28th June 2007, 02:11
quello che voglio dire è che di battista nonostante sia indiscutibilmente un ottimo strumentista non è esattamente un innovatore, come non lo è del resto il buon bublè.

il discorso è questo: all'epoca la musica di parker ha fatto fatica ad essere capita, e vita ancor più dura ce l'ha avuta quella di coltrane, per non parlare di quella di ornette coleman, solo per fare qualche esempio.
la cosa triste è che dopo essere riusciti a "sdoganare" ad un grande pubblico queste musiche, e negli anni 70 col cavolo che ad umbria jazz ci suonava elton john o craig david! si è ritornati mestamente indietro, e dopo la progressiva eliminazione del jazz in tv da 10 anni a questa parte si urla al miracolo mediatico se il succitato di battista se ne va a fare i marchettoni a sanremo o se l'azzimato quintetto di fresu ti fa venire il latte ai c******i cospargendoti di melassa dalla platea di fabiofazio con una melassosa "almeno tu nell'universo". se questo è il gezz, diamine, abbasso il gezz, e viva piuttosto il TUNZ TUNZ fatto con testa e cuore (ti garantisco che esiste)

se la cosa nuova non è in realtÃ* che una mummia con giusto un pò di cipria sul naso, allora il giazz ha esaurito il suo stesso impulso vitale.

ma vi assicuro che non è così, basta guardare giusto un poco oltre alla punta del proprio naso...

Smog graffiante
28th June 2007, 13:18
Ropie,tu hai ragione,di innovatori al momento se ne vedono poki nel mondo del jazz,ma l'innovazione,secondo il mio punto di vista,viene anche stimolata dalle altre persone,da ciò ke uno ha intorno...

una cosa viene esclusa e non viene capita quando è rivoluzionaria...ce ne vuole per farla andar giù...lo hanno dimostrato Bird e Trane..

figurati oggi,ke il jazz non è mandato giù volentieri dal pubblico del futuro anche quando non affatto rivoluzionario,anche se davvero bello...

E quindi poi si cade in un baratro...si riuscirÃ* ad uscirne??

Non ho io la risposta a questa domanda,se dobbiamo aspettare un nuovo
Messia del jazz,aspettiamo...ma il geni sono esititi e esisteranno...
ma sono spesso incompresi,io direi ke per far avere di nuovo un po' di linfa vitale al jazz,dobbiamo innanzitutto diffonderlo tra il pubblico + giovane..non importa come..iniziamo a fargli sentire anche questo linguaggio...ogni tanto...eliminando il triste pregiudizio ke dice ke il jazz è "da veki" (cosa ke mi è stata detta dal mio compagno di banco...e a cui ho risposto con un "ma vaffa" di proporzioni cosmiche)