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Visualizza Versione Completa : Università e Conservatorio



giovanesassofonista
5th February 2011, 21:00
Secondo voi è possibile essere laureati e diplomati in Conservatorio svolgendo la professione sopratutto di musicista ma anche di professionista con laurea?

JackGregory
5th February 2011, 21:33
E' possibile, consigliabile avere una laurea, tutto implica enormi sacrifici e dipende dai tempi e dall'età. Se a 19 anni termini il conservatorio ti puoi dedicare ad un'altra facoltà. Conosco persone diplomate (oggi laurea) in clarinetto e laurate in Economia e Commercio (svolgono questa attività) o in pianoforte e Medicina .

giovanesassofonista
6th February 2011, 14:10
Ma svolgono anche l'attività di musicisti?

ModernBigBand
6th February 2011, 14:33
Dipende.
Innanzitutto oggi non è più possibile con il nuovo ordinamento dei Conservatori essere iscritti anche all'università, perciò se non si è iscritti al VO è impossibile fare le 2 cose contemporaneamente.
Ammesso che si abbia la possibilità di fare le 2 cose insieme (università e conservatorio VO) è comunque una cosa pesantissima a meno che non si scelga di fare una delle 2 "tanto per...": es. puoi scegliere di dedicare il massimo del tuo tempo al conservatorio e decidere di studiare 8-9 ore al giorno musica, di conseguenza non puoi eccellere all'università a meno che tu non decida di fare 1-2 esami all'anno (e laurearti a 40 anni). Viceversa puoi pensare di fare bene l'università e fare il conservatorio "a tempo perso", ovvero studiando il minimo indispensabile per poter prendere il 6 e superare gli esami.
Detto questo, fare entrambe le cose in maniera eccellente è difficilissimo, la musica richiede tantissimo tempo e qualsiasi percorso di studi universitario, se fatto bene, ne richiede altrettanto. A meno di avere 2 vite o una giornata di 48 ore non credo che un comune mortale possa arrivare ad alti livelli su entrambi i fronti.
Poi intendiamoci, puoi terminare il conservatorio (sempre considerando il VO) a 18-20 anni e quindi avere tutto il tempo per fare bene l'università, però il discorso è sempre lo stesso...se non hai tempo necessario per dedicare ad una certa attività non puoi certo pensare di eccellere in quel campo: se hai una laurea "regalata" non te ne fai niente di quel titolo, se hai un diploma "regalato" idem...
In ogni caso devi sempre considerare che non è facile conciliare la vita generalmente "disordinata" del musicista con quella di un normale lavoratore (anche autonomo o libero professionista). Si tratta di bilanciare le 2 attività e generalmente quella ritenuta secondaria non può che rasentare il semplice hobby...

Frank891
6th February 2011, 15:09
Ciao

per quello che so io, si possono fare 2 lavori, sia professionista laureato, che diplomato in conservatorio...ovviamente non puoi seguire sia università che conservatorio in contemporanea!
puoi benissimo lavorare 4 ore la mattina (dipendente) in uno studio di avvocati-economisti-ingegneri-medici eccecc e studiare il pomeriggio nell'orchestra tal dei tali...non avrai tutti i privilegi del dipendente a tempo pieno piuttosto che la libertà del libero professionista.

juggler
6th February 2011, 18:20
Per la mia esperienza, posso dire che, in linea di massima, concordo con quanto affermato da MBB...

Mi sono diplomato col vecchio ordinamento (anzi, quando ho finito il conservatorio, incominciavano ad apparire le prime classi di sax...) e facevo anche l'università; c'erano diversi miei amici, piu' o meno nelle mie stesse condizioni e ad un certo punto, ognuno è stato "costretto" a fare una scelta...

Dopo poco piu' di 2 anni, in cui non facevo altro che studiare, non avendo minimamente il tempo per potermi dedicare ad altro (amici, donne ecc.) rischiando una bella crisi nervosa...ho optato per gli studi musicali (accademici e privati) perchè avevo incominciato a suonare in vari gruppi e compagini orchestrali...altri amici, fecero l'opposto...

La mia scelta causò un totale distacco e ostracismo della mia famiglia: mio padre voleva che mi laureassi, non che facessi il "vagabondo"...per 12 anni ci siamo ignorati...non sapevo nulla di loro come loro di me: ho "recuperato", un po' il rapporto con mio padre, dopo la nascita di mio figlio...

Comunque al di là della mia vicenda personale, ho potuto notare che svolge meglio le 2 attività di studio, chi sceglie a livello universitario un ramo affine (musicologia, DAMS ecc.) o chi piu' che studiare uno strumento, si dedica alla composizione e/o direzione d'orchestra, laddove conta una "disciplina da tavolino", molto lavoro intellettuale piu' che un'intensa pratica strumentale (c'è qualche eccezione, ma nella generalità dei casi, ho notato questo...)

Oggi, tuttavia, credo che il problema vada "re-impostato" diversamente: università e/o conservatorio (diciamocelo francamente), non preparano piu' ad affrontare l'attuale mondo del lavoro...voglio dire che una "pedagogia delle nozioni" serve a mettere il "cervello in default", a creare individui con "programmazioni mentali" che ricaveranno piu' frustrazioni che gratificazioni, quando dovranno affrontare il mondo del lavoro...
Oggi, serve una "pedagogia del progetto": sviluppare abilità e competenze in linea con le proprie aspirazioni e saper individuare/progettare il proprio lavoro; insomma, bisogna pensare da "imprenditori di se stessi"...non ci sono piu' garanzie per nessuno!

Ad un giovane che studia uno strumento (ma anche a chi fa l'università) e che sogna "grandi traguardi"...dico che non basta piu' saper suonare bene uno strumento o prendere una bella laurea (anzi che serve a ben poco...), occorre maturare altre "abilità": conoscere i sistemi di produzione digitale, imparare a produrre, gestire/pubblicizzare un prodotto, imparare a comunicare...insomma, non vedere la propria professione in modo unidirezionale, ma con tante "direzioni trasversali".

A tutti, dico...seguite le vs. aspirazioni, ma dovete avere una grande energia e motivazione ed avere un "progetto di lavoro"...che nessuno realizzerà al posto vostro!

Sudamusij
16th February 2011, 14:27
Mi sento chiamato in causa....

immagino che forse stai per fare una scelta per il tuo futuro probabilmente......se così fosse cerca di capire cosa è importante per te, ed è a questa cosa che devi dare la priorità.....indiscutibilmente......e soprattutto responsabilmente.

Mi rendo conto delle difficoltà che si incontrano una volta scelta la strada della musica, specie se non sei ricco e non ti puoi permettere di rischiare.....perchè in questa nostra società ignorante (senza scomodare questioni di attualità) essere un artista è economicamente,e forse anche sul piano delle soddisfazioni, rischioso (a meno che non vuoi fare la velina o il tronista).
Io conosco molti che hanno scelto di studiare musica all'estero e se la passano bene. Altri sono rimasti qui e si arrangiano con delle lezioni private e qualche serata. Ripeto non è assolutamente facile, ma se è quello che vuoi ci devi credere.
Altro è se si tratta di una passione e non del tuo sogno......
L'università è ugualmente una scelta di vita , da prendere con cautela.
Ti racconto brevemente il mio caso:
studente brillante,esco dal liceo con tutte le possibilità a portata di mano....avrei potuto fare il medico, l'avvocato.....ma se mi si chiedeva "cosa vuoi fare" ,non è che ero molto convinto (all'epoca già strimpellavo il sax, ma il contesto che mi accerchiava mi impediva di andare oltre in quel senso). Portato per le materie scientifiche pensavo a cose come fisica o chimica, ma il mio prof. di matematica mi indirizzò verso ingegneria chimica. Dopo il primo anno ,superato senza molti sforzi, si accende qualcosa che ignoravo: il jazz,che venne fuori all'improvviso non appena cominciai a cimentarmi in qualche standard. Per me che ero autodidatta, cominciò un calvario vero e proprio. Avevo preclusa la possibilità di studiare musica, e cominciai a studiare lo stesso scoprendo le idee che avevo e rafforzandole con l'esperienza di chi mi trovavo avanti,e che a loro volta mi aiutavano ad esprimere quello che era grezzo, perchè mi volevano bene. Non finirò mai di ringraziare i tanti amici che, anzichè mandarmi a quel paese, si incuriosivano e mi imbeccavano, quasi stessi dando qualcosa anche io a loro.
L'università rallentò sensibilmente.....
Ad oggi è quasi finita, ma ripeto: io non avevo difficoltà a studiare, solo che la testa andava continuamente altrove.
Qualcuno mi potrà dire che alla fine mi ritrovo una laurea importante e magari la possibilità di cominciare a studiare seriamente, senza proccuparsi dei soldi forse......non lo so. Non sai che invidia provavo a vedere l'mbiente che si respira in conservatorio....
Ti dico che mi è costato veramente tanto, quindi non sbagliare se ne hai la possibilità......
Prima di tutto quello che ami.......poi se ti vuoi laureare per una cosa tua,ci sono tante s______te ,che non ti impegnano tanto tempo e risorse. Allo stesso modo ti puoi trovare un lavoro.

Ti auguro di cuore una buona vita,sperando di esserti stato utile.

gene
16th February 2011, 15:01
Il solito dilemma cuore o ragione ..... ragazzi, con argomenti come questi non si scherza, la vita corre via veloce, credetemi, molto più velocemente di quello che apparentemente sembra ..... si possono conciliare due attività agli antipodi ? Personalmente credo di no.
Cosa fare ?? facile dare consigli ..... agli altri !!!
Conosco tanti che hanno conciliato l'Università con lo studio della musica, anche ad un buon livello.
Ma la musica era (è) una passione, per vivere facevano (fanno) altro .....
Vivere di sola musica è difficile, difficilissimo, qualcuno che avuto c..ulo, a suo tempo, fa il prof. di musica alle medie ( ma adesso anche li la vedo difficile), altri sono riusciti ad imbucarsi nelle bande delle varie Armi ( ma anche li niente più), i duri e puri, musicisti professionisti, bravissimi, fanno (molti) la fame, o sono costretti a sbarcare il lunario tra lezioni, marchette varie, andare a suonare per 50 euro a sera, etc. poi arrivi a 50 anni e ti accorgi che forse era meglio fare l'impiegato e dedicarsi alla musica per diletto !!! ...... questo è lo scenario ...... MA se ritieni di avere la stoffa ed il coraggio necessario, è un tuo diritto provarci, perchè nella vita è giusto non avere rimpianti, ma ricordati, che, come diceva Pino Daniele in una sua canzone " ....perchè non basta il talento e l'anima sullo strumento...." buona fortuna !!!!!