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Visualizza Versione Completa : Garzone e Getz



cagliostro70
29th January 2011, 22:34
Non è mistero per nessuno la mia passione per Stann Getz. Mi è capitato recentemente di avere per le mani un po' di materiale di Garzone ed ho notato una incredibile somiglianza di suono, ma anche di postura e d'imboccatura.
BEL SUONO, cavolo! :yeah!) :saxxxx)))

scavando un po' su internet ho scoperto che Garzone stesso considera GETZ uno dei suoi idoli, e lo ha addirittura reso omaggio con un intero disco (Alone)

cagliostro70
30th January 2011, 00:30
la somiglianza sonora è impressionante...
http://www.amazon.com/Alone-George-Garz ... B000006MCS (http://www.amazon.com/Alone-George-Garzone/dp/B000006MCS)

KoKo
30th January 2011, 02:32
nzomma, secondo me c'entra poco con Getz (Garzone è uno dei miei preferiti).
Se ti piace tanto stan getz, a livello sonoro dovrebbe piacerti anche chris cheek...
cerca un po' in giro =)

fcoltrane
30th January 2011, 11:36
ho avuto il piacere di ascoltare Garzone dal vivo (purtroppo non Getz) ma credo anche io che il suono sia del tutto diverso.
ciao fra

cagliostro70
30th January 2011, 12:02
nel materiale che è capitato fra le mani a me si somigliavano parecchio.. però magari è un'impressione mia

docmax
30th January 2011, 17:30
Matteo Getz ha estremizzato il suono del tenore mentre Garzone rappresenta Il suono del tenore. Sono molto diversi.

Danyart
30th January 2011, 18:54
"rappresenta Il suono del tenore"
dovresti aggiungere che è così a tuo parere, per me (e probabilmente anche per altri) non lo è...

docmax
30th January 2011, 20:35
Certamente in primis quello che ho scritto è "secondo me", ma è un discorso già affrontato e anche, come già detto, fior di tenoristi professionisti hanno concordato sul fatto che le sonorità di Garzone sono tra più belle che siano mai state espresse.
In più vorrei dire che queste sonorità vanno ascoltate dal vivo e, piano piano, per quanto mi è possibile, cerco di farmi un'esperienza: tra quelle fin'ora ascoltate Garzone mi ha impressionato per profondità, per omogeneità di spessore su tutti i registri, per intonazione e precisione!
My2cent!

Danyart
30th January 2011, 21:35
"per omogeneità di spessore su tutti i registri, per intonazione e precisione!"
per me, però, non sono necessariamente queste le coordinate per dire se mi piace o no un timbro, ora lo sto ascoltando e suona magnificamente, favoloso il suo approccio, la profondità di ciò che suona... nonostante questo IO preferisco un TIMBRO diverso, più aperto direi ma non è facile esprimere a parole una sensazione...il fatto che poi bisogna valutarli dal vivo è abbastanza vero (anche se spesso capita che suonano con microfonazione non buona..), ma quando ho sentito Andy sheppard aveva un suono incredibile (lo avevo a 5 metri) e quando lo sento su internet penso la stessa cosa, come vedi è una questione di gusti, che tra l'altro, possono cambiare nel tempo, infatti anni fa non mi piaceva molto il suono di Trane (anche se lo adoravo come musicista nel complesso), ora è il mio punto di riferimento maggiore...comunque sia, Getz era diverso da Garzone...
http://www.deezer.com/it/music/george-g ... nds-408333 (http://www.deezer.com/it/music/george-garzone/among-friends-408333#music/george-garzone/among-friends-408333)
questo è garzone, getz aveva una sonorità più estremizzata, questo è vero, sussurava e il controllo non era totale come quello di george..

Fabolus80
30th January 2011, 23:11
Credo che li accomuni il lirismo, ognuno a modo suo, e la vena melodica. Di sicuro due grandi!

Jacoposib
16th February 2011, 03:00
Garzone è uno dei tantissimi figli di Coltrane

juggler
16th February 2011, 04:16
...nipotini spuri...
Di figlio, ne ha uno...e gli somiglia pure tanto, non solo fisicamente...

Jacoposib
16th February 2011, 21:49
Nipotini spuri? Ma che vuoi dire? Garzone è uno che ha preso tantissimo da Trane, più del figlio

juggler
16th February 2011, 23:27
L'attribuzione di "figli" mi sembra esagerata...magari figliocci...se proprio non ti piace nipotini...
Però se dici che Garzone ha preso da John piu' di Ravi...vuoi dire che Ravi ha piu' personalità di Garzone...o cosa?

fcoltrane
18th February 2011, 02:45
non è un mistero che Garzone allievo di Liebman abbia studiato a fondo lo stile di Trane.
parlare di suono o di stile è difficile ma tra Ravi e Garzone non vi sono dubbi.
(poi ciascuno decide cosa sia un valore e cosa il contrario)
ciao fra

juggler
18th February 2011, 03:58
Non vi sono dubbi di cosa?
Magari spiegare meglio il proprio pensiero, significa condividere una visione...
condivisibile o meno, ha poca importanza, quanto meno si comprende qualcosa...
Che un musicista possa avere o aver avuto il suo "nume tutelare" - maestro - musa ispiratrice è un conto...
Che si voglia individuare chi è piu' clone, non so a cosa serva: odio il "transgenico" in natura, culturalmente e artisticamente, poi,
è un abominio, un'inutilità espressiva e storica.

Liebman ha una derivazione coltraniana, ma ha una sua poetica...può piacere o meno...
Garzone... cosa ha prodotto di significativo? Oltre alla generica attribuzione di "coltraniano", oltre a considerarlo un buon strumentista...
qual è il suo "peso musicale"?

fcoltrane
18th February 2011, 14:32
"è uno che ha preso tantissimo da Trane, più del figlio"
condivido questa affermazione di Jacopo .
se poi questo significhi avere più o meno personalità .....
dal mio punto di vista se ti avvicini al sole possono capitare due cose o ti bruci o ne acquisisci un po della brillantezza.
per tornare it
dal punto di vista del suono mi sento di escludere una somiglianza rispetto a Gets .
rispetto a Trane pur nella diversità alcuni aspetti li ha studiati certamente (armonici e il modo di affrontare il registro acuto dello strumento )

ciao fra
ciao fra

juggler
18th February 2011, 17:09
Sono letture che non condividerò mai...
ma rispecchiano la decadenza dei tempi che viviamo.

L'inseguire un modello o una certa "perizia strumentale" sembra giustificare la mancanza di un pensiero musicale, di strutturazioni, di forme, di nuove esplorazioni, che naturalmente appartenevano a Coltrane ed alla sua epoca e non alla nostra, nè a quella di tutti i suoi "nipotini transgenici".
Quindi, per me, meglio il figlio perchè è il figlio...

L'art pour l'art ovvero "non sappiamo che fare...seguiamo dei modelli...abbiamo bisogno di religioni perchè non sappiamo piu' in cosa credere"
Esegesi dell'inutile in cui anche la grandezza di un artista risulta banalizzata e svalutata di senso, nella sua infinita ripetizione.

docmax
18th February 2011, 18:49
A volte un artista "normale" fa poco effetto rispetto a chi si fa notare per la sua verve o per come si atteggia. Garzone tra quelli che ho potuto ascoltare e vedere quasi scompare ( come figura ) ma lascia spazio ad un suono di sax bellissimo che mi ha fatto entusiasmare. Sulla produzione artistica io non vorrei entrare poiché mi sento inadeguato ma è fastidioso accostare un artista ad un altro (spesso si fa torto al primo ed al secondo).

Sax O' Phone
18th February 2011, 19:13
è fastidioso accostare un artista ad un altro (spesso si fa torto al primo ed al secondo)
vero...
Ora non vorrei buttare benzina sul fuoco :ghigno: ma mettere Garzone (che pur mi piace molto) sullo stesso piano di Stan 'The Sound' Getz mi sembra un po' forzato, e non solo per le evidenti differenze timbriche... E comunque è pure sacrosanto che, come spesso ribadisco ma sembra che sia un concetto ancora molto latente e latitante, nel Jazz tutti vengono inizialmente influenzati dai loro predecessori (addirittura sino ad imitarne la tecnica sia strumentale che compositiva), ma per essere veramente riconosciuti ed apprezzati devono raggiungere una definizione creativa unica e personale, sia nel suono prodotto dal proprio strumento (la propria voce individuale), che dalle scelte compositive e di espressione musicale (ciò che si vuole raccontare e come).
In altre parole, se qualcuno volesse ipoteticamente appartenere ad un gruppo linguistico specifico, che usa variazioni lessicali, grammaticali e sintattiche e volesse essere compreso, deve forzatamente apprendere lo slang (il linguaggio) soffermandosi attentamente sulle differenze di significato, sul modo in cui tali parole vengono usate, sulle invenzioni delle parole stesse: trattandosi poi di un linguaggio creativo/artistico, diciamo poetico, non basterà ripetere i versi a memoria; per prima cosa deve appropriarsi del significato per ovviare ad una meccanica ripetizione ed essere in grado di trasmetterne il senso (un esecutore), ma se poi volesse scriverne di propri, dovrà sicuramente attingere alla propria sensibilità ed esperienza per diventare autore.
Va poi sottolineato che la Musica Jazz è essenzialmente fondata sulle espressioni individuali tutte molto ben riconoscibili: non puoi confonderti tra Hawkins e Young; se ci si ispira p.e. ad uno dei due, non v'è nulla di male, per imparare il linguaggio e la tecnica, ma una mera ripetizione non ha il minimo valore né il minimo significato.
La vera Conoscenza si trova nei territori inesplorati che per essere individuati richiedono la conoscenza del noto, ma sopratutto l'audacia e la volontà di addentrarsi nell'ignoto, di andare oltre, portandosi il fardello del già conosciuto sulle spalle, dietro a sé, e non davanti.

Jacoposib
22nd February 2011, 01:57
Sono letture che non condividerò mai...
ma rispecchiano la decadenza dei tempi che viviamo.

L'inseguire un modello o una certa "perizia strumentale" sembra giustificare la mancanza di un pensiero musicale, di strutturazioni, di forme, di nuove esplorazioni, che naturalmente appartenevano a Coltrane ed alla sua epoca e non alla nostra, nè a quella di tutti i suoi "nipotini transgenici".
Quindi, per me, meglio il figlio perchè è il figlio...

L'art pour l'art ovvero "non sappiamo che fare...seguiamo dei modelli...abbiamo bisogno di religioni perchè non sappiamo piu' in cosa credere"
Esegesi dell'inutile in cui anche la grandezza di un artista risulta banalizzata e svalutata di senso, nella sua infinita ripetizione.
per favore smettila con queste speculazioni! tu non ti rendi conto della botta incredibile che Coltrane diede alla visione del jazz e del sassofono! era impossibile rimanerne indifferenti! IMPOSSIBILE! Garzone fa parte di quella generazione di sassofonisti che crebbero con Trane! come Liebman, Brecker, Lovano, Bergonzi, Bob Berg, Bob Mintzer... tutti un branco di copioni come diresti tu! Coltrane ha aperto tante di quelle porte creative... molti come garzone sono andati a fondo di una o più porte! (concedimi la metafora). come dopo Parker, dopo Trane la musica iniziò a muoversi verso la sua estetica! inutile negarlo! inutile resistere! qui non si tratta di copiare, qui si tratta ti decodificare un mezzo espressivo e di farlo proprio, come succede in tutte le forme d'arte! non ci sono solo i Geni Innovatori, ci sono anche altri artisti modesti! tu non puoi permetterti di dire che uno come Garzone non abbia dato nessun contributo alla musica? come puoi dire "mancanza di un pensiero musicale"? ma tu hai idea di come funzioni il metodo di Garzone? lo sai? ti sei informato prima di sparare illazioni?

Jacoposib
22nd February 2011, 02:04
poi per quanto riguarda Ravi Coltrane... lui fa parte di un'altra generazione, nella quale lo stile di Coltrane padre era già diventato istituzione, non era più in fase di elaborazione come per la generazione precedente.

juggler
22nd February 2011, 03:01
Come al solito non hai compreso proprio nulla...
Non mi meraviglia, non importa.

Sax O' Phone
22nd February 2011, 17:29
Un'osservazione storiografica:
nell'era dello Swing il genere nacque grazie alle grandi orchestre da ballo di musicisti Afro-Americani che suonavano in locali prevalentemente segregati (il Savoy, p.e.) e raramente in locali aperti (il Cotton Club con Duke Ellington); questi club erano gestiti da gangsters e trafficanti vari, che sicuramente erano l'unica scelta per un musicista nero che volesse campare del suo lavoro; quando alcuni manager e musicisti bianchi scoprirono che al pubblico il genere musicale piaceva, si vide un moltiplicarsi di tali band (sempre segregate), ma quelli che veramente fecero i soldi furono i bianchi.
Un musicista come Benny Goodman, indipendentemente dalle sue indubbie capacità musicali e talento e dal merito di aver utilizzato anche musicisti neri (fu il primo a farlo), contribuirono in un certo senso alla massificazione commerciale e conseguentemente all'inaridimento del genere; poco dopo fu grazie alla scoperta dei musicisti neri di Kansas City che lo Swing venne rivitalizzato, e tornò ad essere un genere apprezzato per la sua spontaneità ed inventiva.
Fu con l'avvento del BeBop che i musicisti neri iniziarono a prendere posizione e consapevolezza dei meriti del loro contributo artistico alla Musica, ed in specifico nella tradizione del Blues e del Jazz, espressione unica e linguaggio della loro gente (gli schiavi Africani portati nelle Americhe)...
Alcuni musicisti bianchi erano sinceramente e completamente assorbiti in quella cultura specifica, fatta di tradizione orale, di trasmissione personale, se non di modus vivendi, e questa loro onestà veniva riconosciuta dalla comunità dei musicisti neri che li accoglieva. Tra questi possiamo citare tra gli altri Red Rodney, Phil Woods, Bill Evans, Gil Evans, Stan Getz, e tanti altri...
E' condivisibile ciò che Jacopo scrive: non tutti i musicisti Jazz sono geni o innovatori del genere, siano essi bianchi o neri; pensiamo p.e. ad un trombettista come Kenny Dorham, ad un saxofonista come Hank Mobley, etc. ma di tutti loro possiamo dire che hanno dato il loro contributo personale ed inconfondibile, ma limitatamente ad alcune performance specifiche, e non nella totalità delle loro creazioni.
Forse quello che juggler vuole evidenziare sta nei limiti dell'accettare alcuni di questi musicisti come fossero modelli da imitare ed accettare come guide: io credo che se questo avviene debba essere fatto con la consapevolezza che tali modelli siano già a loro volta incompleti e parziali.
Forse dovremmo chiederci dove trovare ispirazione per scoprire nuove forme espressive: Davis a casa sua ascoltava solo musica classica; Coltrane per anni ha fatto la gavetta suonando R&B, ed all'inizio della sua carriera ha suonato con tanti gruppi d'ispirazione BeBop, prima di sentire la necessità di scoprire nuove piste.
Non tutti possono essere come Parker che fu un autodidatta, tecnicamente del tutto impreparato che aveva in sé concezioni musicali uniche, ed un'inarrestabile esigenza ad esprimerle, costi quel che costi.
Oggi ci troviamo di fronte ad una sorta di cristallizzazione del Jazz: da una parte la comunità Afro Americana ha finalmente accettato questa musica come una propria forma espressiva, un loro specifico contributo alla Cultura dell'Umanità; dall'altra la società dei Musicisti ha canonizzato il linguaggio, permettendone la preservazione ed ufficializzandolo nella propria Arte.
Rimane il fatto che qualunque fossero le motivazioni (necessità espressiva, tirare a campare, etc.) un uomo come Stan Getz ha definitivamente contribuito in modo del tutto singolare al genere, trovando un modus espressivo del tutto personale. E questo lo si può facilmente riconoscere ascoltando la sua musica.

Jacoposib
22nd February 2011, 21:44
Come al solito non hai compreso proprio nulla...
Non mi meraviglia, non importa.
ma come ti permetti? probabilmente non avrò compreso nulla ma tu d'altra parte (come al solito) hai scritto un mucchio di ovvietà di una pochezza di contenuti tali da renderne difficile la comprensione! complimenti, bella risposta! per una prossima volta faresti prima a non rispondere se l'unica cosa che sai fare è insultare e sminuire chi contesta quello che scrivi. spiegati allora! e vedi se riesci a non pubblicare le solite quattro frasette a effetto dal contenuto criptico.
dare agli altri la colpa della incomprensione dei tuoi interventi è proprio da vigliacchi. non mi sorprende, pazienza.

juggler
22nd February 2011, 22:16
Senti, piccolo...
La tua presunzione è stomachevole, visto che non comprendi l'italiano e attribuisci di continuo ciò che non ho detto (ti potrei citare mille post, dove parli ancor prima di leggere...)
Non sono colpevole della tua intelligenza da "codice binario", nè del tuo autismo musicale e dialettico.

cagliostro70
22nd February 2011, 22:55
mi ha telegonato Garzone, mi ha detto di dirvi di abbozzarla! :lol:

zkalima
22nd February 2011, 23:29
E di farvi un giro nelle vostre garzonnières :doh!: .

Sax O' Phone, ha fatto un discorso molto rigoroso, che se ben esaminato significa una cosa che non molti accettano, cioè che il corpo del jazz, la spinta vitale che l'ha prodotto, la società nel quale si è formato, sono finiti.
La balena si è arenata sulla spiaggia della museificazione e centinaia di gabbiani e corvi se ne cibano, dicendo questo è mio, questaltro mi spetta, e i più forti si beccano i filetti migliori pensando di essere i nuovi astri.

Animo ragazzi, se si vuole fare della musica con un'anima, anzi con la stessa anima del jazz, con quello spirito di riscatto e poesia, è meglio toglersi le piume e i becchi dei divoratori di carcasse e tuffarsi come aringhe e sardine in quello stesso mare che ha generato il jazz, che ormai sta altrove, che si chiama vita, in attesa di rivelarsi, diventando una balena che solca gli oceani, è tempo che nuove comunità facciano nascere una musica nuova.

Filippo Parisi
23rd February 2011, 00:43
Comunque anche se capisco Jacopo, a me sinceramente il ragionamento di juggler (che è esposto molto chiaramente9 pare molto sensato anche se, ahimè, altrettanto inascoltato. Ormai ci si deve rassegnare: saremo invasi dai figli/nipoti/pronipoti transgenici....delle sorta di saxofonai di "dollyana" memoria.

MyLadySax
23rd February 2011, 15:00
Se per essere apprezzato devi essere un genio come Charlie Parker o John Coltrane, che hanno indicato una nuova direzione alla musica, siamo su una barchetta nel bel mezzo di una tempesta oceanica.
Certo, Garzone non è un genio. In realtà, neppure Getz.
Ciascuno, però, ha saputo elaborare un proprio stile riconoscibile (Getz più di Garzone, a mio modesto avviso) e ha dato un contributo importante alla tecnica dello strumento, superando anche per immaginazione improvvisativa e musicalità la maggior parte dei colleghi, compresi (probabilmente, ma chi lo sa?) i pochi veri professionisti di SaxForum.
Quanti ne sono capaci?
Ciò basta per conquistare la mia ammirazione.

docmax
23rd February 2011, 21:47
.... Animo ragazzi, se si vuole fare della musica con un'anima, anzi con la stessa anima del jazz, con quello spirito di riscatto e poesia, è meglio toglersi le piume e i becchi dei divoratori di carcasse e tuffarsi come aringhe e sardine in quello stesso mare che ha generato il jazz, che ormai sta altrove, che si chiama vita, in attesa di rivelarsi, diventando una balena che solca gli oceani, è tempo che nuove comunità facciano nascere una musica nuova.

Grande bell'esempio!
Per come la vedo io, meglio radicarsi nel presente, dove la vita pullula ed è vita vera... suonare insieme, dal vivo, questo il mio presente. Dopo se è o sarà musica nuova, per i miei mezzi limitati, fa lo stesso.
Bell'esempio zka! (e ci gioco una faccina!) :bravo:

Jacoposib
24th February 2011, 03:29
Senti, piccolo...
La tua presunzione è stomachevole, visto che non comprendi l'italiano e attribuisci di continuo ciò che non ho detto (ti potrei citare mille post, dove parli ancor prima di leggere...)
Non sono colpevole della tua intelligenza da "codice binario", nè del tuo autismo musicale e dialettico.
Senti, matusa... Tu sei proprio l'ultimo che deve dare agli altri del presuntuoso visto che non accetti repliche ai tuoi ragionamenti. Anch'io potrei citarti numerosi post nei quali distruggi le affermazioni degli altri solo per il gusto di contestare per poi autoincoronarti come supremo detentore della verità. Ripeto: il mio cervello stile Windows 95 non ha capito il tuo intervento? Fammi la grazia di rispiegarmelo! sarò stupido quanto dici tu ma mi pare di aver capito quello che volevi dire e di avere replicato correttamente, tu non hai risposto, hai giudicato la mia risposta inutile e, essendo chiaramente prevenuto nei miei confronti, mi hai liquidato in maniera estremamente maleducata e irrispettosa. Poi per favore mandami i link dei post, sono proprio curioso. Poi io sarò autistico in fatto di musica per carità, ti volevo giusto chiedere se dai lezioni private di creatività, sai io sono abituato a farmi il mazzo sullo strumento (per acquisire, come dici tu, una buona perizia strumentale :lol: ) e ho bisogno di qualcuno che mi insegni a fare vera arte!

fcoltrane
24th February 2011, 03:51
di "dollyana" memoria.

che vuol dire ?
ciao fra

fcoltrane
24th February 2011, 04:08
è singolare che si arrivi ad equivoci e fraintendimenti su argomenti sui quali si potrebbe essere tutti daccordo.
provo a riassumere.
Il suono di Getz è simile a quello di Garzone?
per me la risposta è scontata.
il suono di Trane è simile a quello di Garzone ?
anche qui la risposta è scontata per me.
Garzone ha studiato Trane ?
questo è un dato oggettivo (per lo meno un paio di trascrizioni le o sentite con certezza.
nello stile di Garzone c'è qualcosa che richiami Trane.
anche qui la risposta è scontata.
studiare i grandi sassofonisti che ci hanno preceduto è utile?
Garzone è uno straordinario sassofonista?
a queste due ultime domande sono consapevole che non vi saranno univocità di vedute.
ciao fra

Filippo Parisi
24th February 2011, 09:52
di "dollyana" memoria.

che vuol dire ?
ciao fra


La pecora Dolly....clonata :)

http://it.wikipedia.org/wiki/Dolly_%28pecora%29

juggler
24th February 2011, 11:48
Jacopo: "...essendo chiaramente prevenuto nei miei confronti..."

Proietti sugli altri ciò che non vuoi riconoscere in te stesso.
Non ho tempo per raccogliere tutte le "castronerie fondamentaliste" di cui sei capace e fiero e che generosamente ci hai dispensato.
Hai bisogno di acquisire piu' umanità e meno egocentrismo auto-referenziale.
Questo darà valore alla tua crescita: non serve soffiare solo come un "caprone" dentro un tubo.
Non c'è peggior sordo e cieco di chi non vuol ascoltare e vedere:
incomincia ad essere "distaccato da te stesso"
quel qualcosa che chiamiamo "arte"
incomincia, probabilmente, quando andiamo incontro all'essenza di noi stessi,
non quando scimmiottiamo dei modelli
vale nella vita
come nell'arte.

KoKo
24th February 2011, 12:09
Jug un po' questa diatriba con Jacopo mi spiace...
Per quel che ho potuto leggere di Jacopo nel forum mi sembra un ragazzo con la mente aperta e una buona cultura musicale.
Io conconcordo con te, ma penso che piu' che altro vi sia stato un problema di incomprensione di alcune tue affermazioni, ne poteva nascere uno spunto interessante ma s'è stroncato =)
Jacopo è giovane, e penso che a quell'età sia importante avere dei modelli o dei punti di riferimento (per poi abbandonarli).

Sax O' Phone
24th February 2011, 13:14
Sottoscrivo KoKo, moderiamoci e sopratutto cerchiamo di comprenderci. Se juggler è spesso provocatorio, lo fa per il nostro bene comune, sia condividendo o meno la sua estetica; Jacopo è un giovane di talento che si impegna molto nello studio, e che forse si esprime meglio suonando, dove è bravobravinobravo! Vorrei inoltre ricordarvi che state usando un mezzo di comunicazione molto frammentato e che non consente una vera trasmissione emotiva, lasciando ampi spazi alle false interpretazioni attribuibili agli interlocutori: rifletteteci.
E comunque secondo il famoso Astrologo Jeronimus Bergonzi la rinascita del Jazz sarà l'anno prossimo, 2012. Chissà che Jacopo e juggler non si mettano a suonare assieme?! :D

Overtone
24th February 2011, 14:33
Per come la vedo io, meglio radicarsi nel presente, dove la vita pullula ed è vita vera... suonare insieme, dal vivo, questo il mio presente

Questa io la condivido al 101%

Jacoposib
24th February 2011, 20:41
Proietti sugli altri ciò che non vuoi riconoscere in te stesso.

non mi sembra di aver parlato di me a parte la provocazione dello studio, stavamo parlando di Garzone e non sono stato io a sminuire la sua grandezza, mi sono un po' infervorato perchè mi danno fastidio le persone che criticano musicisti professionisti del calibro di George Garzone (a criticare sono bravi tutti). a me hanno sempre detto che prima si imita, si copia, si ruba e POI si può pensare con la propria testa. almeno per quanto riguarda la musica jazz. poi credimi, non mi conosci, io non sono per niente autoreferenziale e non mi credo chissà chi ma mi da fastidio il fatto di essere trattato come un pivello solo perchè ho 20 anni.

MyLadySax
25th February 2011, 00:52
Concordo con Jacopo.

juggler
25th February 2011, 01:17
Ti ripeto: ho detto altro...ma non mi va di continuare, in una polemica infinita quanto sterile, che non ci porta da nessuna parte.
Cerca di avere sempre dubbi su ciò che ti dicono e non farti inglobare da logiche logore o d'ambiente...

Imitare, copiare è da mediocri...comprendere le implicazioni/estensioni di quel linguaggio o di un certo stile, può essere un ottimo punto di partenza: è l'ABC dell'apprendistato.

E ogni apprendistato può avere, generalmente, 2 risvolti opposti: una adesione conformistica a modelli (perchè magari ritenuti insuperabili o inattaccabili), la perdita della capacità osservativa e dell'opportunità di considerare altre alternative oppure la liberazione da antichi vincoli per considerare e costruire nuove prospettive, nuove direzioni; e per far ciò bisogna essere/pensare in modo diverso.

Sei sicuro che una certa "programmazione mentale" o deformazione educativa, può darti davvero quello che cerchi?
La felicità creativa è per tutti e non solo per pochi: tu puoi esprimerla in un modo, io in un altro, ma continua ad essere per tutti.
Gli studi accademici, il piu' delle volte, deformano piu' che formare...

Se i tuoi anni migliori li spenderai solo a piegare il tuo "sentire" per conformarlo ad un modello,
ti negherai la possibilità di esplorare le tue intuizioni, di apprendere dai tuoi errori,
di fare il tuo viaggio con le tappe che decidi tu...
non che hanno già programmato gli altri.

E per quanto "imperfette" tu le possa percepire, rispetto a qualunque modello di riferimento, lì si nasconde un'autenticità e un valore che merita di essere esplorato e indagato, piu' del "compitino" ben svolto...
E certe intuizioni, si hanno solo in certi anni (dopo subentra il disincanto dell'esperienza):
non farti fregare l'anima!

Jacoposib
25th February 2011, 02:46
ma è proprio questo il punto! sono io che decido di intraprendere questa strada! non mi obbliga nessuno! io non ho la presunzione di poter inventare qualcosa più bello di quanto sia già stato fatto dai grandi che decido di studiare a fondo (cioè copiando, rubando, ecc), vorrei solo avvicinarmi il più possibile a loro, che è quello che hanno fatto molti. non ho la presunzione di voler essere a tutti i costi un innovatore, mi interessa godere della musica che suono. perciò non mi pongo il problema di cosa suonare, più che altro mi interessa il come e anche questo lo si impara dai grandi. penso che una idea personale forte possa nascere quasi esclusivamente dalla somma di tutto il sapere possibile che concerne il mezzo espressivo (in questo caso la musica jazz) io per ora mi ritengo un fedelissimo studioso.

juggler
25th February 2011, 09:53
Jacopo: "non ho la presunzione di poter inventare qualcosa più bello..."
Cos'è la bellezza? Cos'è la perfezione?
Sono solo idee, riflessi della mente, di "programmazioni sedimentate"...

Jacopo: "vorrei solo avvicinarmi il più possibile a loro...non ho la presunzione di voler essere a tutti i costi un innovatore..."
E' un falso problema: certe attribuzioni sono posteriori all'atto creativo.
Qualunque innovatore era considerato alla sua epoca un impostore, un presuntuoso (Mozart, Strawinsky, Parker, Ives, O. Coleman, Coltrane ecc.)
Ognuno faceva la sua musica e non credeva di innovare nulla, ma sentiva la responsabilità di rendere piu' in linea con i propri tempi l'esperienza storica dei propri predecessori.

Jacopo: "una idea personale forte possa nascere quasi esclusivamente dalla somma di tutto il sapere possibile..."
Se una borsa (mente) la riempi troppo, non puoi metterci piu' nulla...
Se un terreno (mente) è stato sfruttato in maniera intensiva, diventa arido/esangue...c'è bisogno di molto tempo per ri-concimarlo e renderlo di nuovo produttivo e fertile...
"Se incontri il Buddha per la strada, uccidilo!" (massima zen)
Se in un musicista riconosci qualcosa di affine alla tua sensibilità, hai trovato uno specchio...
Ma qualunque specchio riflette la realtà, non rappresenta la vita...meno che mai la tua...

Comunque, solo l'esperienza che maturerai, ti porterà a comprendere tutto o parte di ciò che ti ho esposto:
le parole servono a ben poco, se poi non c'è la propria esperienza personale...la voglia di mettersi in gioco...
Ora stai comprendendo... ti stanno spiegando la mappa...
Il territorio è un'altra cosa...
Ti auguro che nel viaggio/percorso che deciderai di intraprendere, tu possa conservare la possibilità di stupirti e di esplorare,
di osservare qualcosa di cui nessuno si era accorto e di poterla rivalutare con entusiasmo ed energia rinnovata, donandole nuovo valore.

MyLadySax
25th February 2011, 12:28
Jacopo, nell'assimilazione di un linguaggio, avere dei modelli e avvicinarvisi attraverso l'imitazione è del tutto normale. E' noto che Duke Ellington apprese i cardini dello stride imparando a suonare nota per nota alcune esecuzioni di James Price Johnson pubblicate su rullo; che Charlie Parker suonava a memoria molti soli di Lester Young; che Lennie Tristano chiedeva ai suoi allievi (come Lee Konitz!) di imparare a memorizzare, cantare e poi suonare i soli di Lester Young; che Sonny Rollins si avvicinò al sax tenore imitando prima Louis Jordan, poi Coleman Hawkins. E potrei continuare ... .
Non concordo, francamente, con la tua mancanza di presunziohne di inventare qualcosa di più bello di quanto sia già stato fatto dai grandi, perché questo non può e non deve essere un problema per te.
Ellington, Parker e tutti gli altri non se lo sono posto. Hanno, piuttosto, elaborato l'insegnamento dei propri modelli e cercato, trovandola, la propria identità.
Magari non sarai un innovatore come certi grandi, ma almeno suonerai qualcosa di tuo. O ci avrai provato. E se non riuscirai ad essere davvero originale, pazienza, pochi lo sono davvero, ma partire dal presupposto che l'unico obiettivo non può essere che quello di imitare non mi pare un gran che come idea.

Jacoposib
25th February 2011, 19:40
A me piace studiare, che ve devo di'! :-) poi Juggler apprezzo il tuo entusiasmo ma preferisco farmi le ossa per ora.

Filippo Parisi
25th February 2011, 22:19
Fai bene seconod me jacopo, visto che la stoffa c'è.

Ragazzi, non dimentichiamo mai che è facile (almeno per me che son vicino ai 50) dire che è più importante "creare" che essere anche strumentalmente senza lacune. Ed è altrettanto normale, oltre che giusto, che a 20 anni, con le potenzialità e le basi che ha uno come Jacopo, che decida anche di "spersonalizzarsi" per il momento e si affidi alla conoscenxza approfondita di un vero e proprio linguaggio, imitando copiando e rubando. Non c'è dubbio che nel momento in cui dovesse decidere: "adesso è il MIO momento" avrà delle solidissime basi dalle quali partire e non dovrà lottare contro le lacune che molti "aficionados" (come me tanto per citarne uno) hanno.

docmax
26th February 2011, 00:15
Quando dovevo sapere tutto sugli studi pubblicati a proposito delle chimere tetraparentali non mi facevo illusioni, per passare l'esame dovevo "cantare" quella robaccia che non mi serviva a niente. Nel curriculum di ogni professionista ci sono questi passaggi da superare. Pur apprezzando gli spunti che ci ha suggerito Juggler (profondi e "sentiti") credo che Jacopo faccia bene a completare il suo piano di studi (clarinetto compreso).
Conosco un po' Jacopo persona amabile e bravo musicista (io credo che non ci deluderà) e anche se non conosco Juggler lo sento preparato e fine: mi sembra peró più bello suggerirvi di scambiare una semplice opinione con il garbo che si confà ai saxofonisti! ;)

Jacoposib
26th February 2011, 00:20
Chiedo scusa a Juggler (con sincerità) e vi ringrazio per le belle parole :-)

juggler
27th February 2011, 07:14
Non c'è di che...
In bocca al lupo!

giovanesassofonista
1st March 2011, 13:05
la somiglianza sonora è impressionante...
http://www.amazon.com/Alone-George-Garz ... B000006MCS (http://www.amazon.com/Alone-George-Garzone/dp/B000006MCS)
Scusate l'intrusione, ma su amazon ciò che si compra è usato?

cagliostro70
1st March 2011, 17:22
alcune cose sì