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Visualizza Versione Completa : Allevi conduttore 150 enario sinfonica rai...che ne pensate?



Chopin75
29th January 2011, 14:17
Ciao a tutti, prendendo spunto da un post in facebook di un membro del forum , circa la conduzione della sinfonica della Rai per il 150enario, voi che ne pensate?
Perchè il membro in questione ha espresso un opinione alquanto negativa (e magari opinabile)
Io dico la mia...come altri post (kenny G ecc) alcuni musicisti "sparano sentenze" (c'è un motivo se l'ho messo tra virgolette) sull'operato più o meno discutibile di musicisti quali allevi o Kenny G ecc ecc.
Ora aldilà del fatto che questi siano piu o meno apprezzabili, non sarebbe giusto che venissero apprezzati anch'essi per quello che sono?cioè musicisti, anche se commerciali e non gente che si è venduta al business, anche perche ricordiamoci che il lavoro del musicista è un lavoro e in quanto tale deve dar la possibilità a chi lo svolge di camparci.
Scusate ma vorrei sapere le vostre opinioni e cercare di farmi una ragionevole opinione il più possibile obbiettiva...Grazie

A voi i commenti

giovanesassofonista
29th January 2011, 19:28
Bah, non farò lo stesso commento che ho fatto per Kenny G, perchè per Allevi non penso la stessa cosa, è giusto quello che dici, un musicista deve camparci con la musica, e quindi io sono favorevole!
Largo ai giovani!

FaX
29th January 2011, 20:07
ho sentito pianisti sconosciuti che allevi se lo mangiano a colazione!
Trovo difficile dare una definzione a "commerciale"..cosa è commerciale? se un disco vende tantoè automaticamente commerciale..the dark side of the moon è un album commerciale ma non gli do la stessa accezione negativa che do ad allevi..Quale è il punto secondo me: in italia si pensa in maniera commerciale, cioè scrivo per vendere, non per fare arte che potrà o meno vendere tantissimo.
L'italia ormai è un paese in cui un ragazzo che ha voglia di fare musica fa un provino per un reality invece di cercare altre persone che hanno voglia di suonare e chiudersi in una cantina umida insonorizzata con i cartoni delle uova. e questo mi spaventa!
L'eccellenza è fuori da questo giro..
per concludere in un paese in cui viene esaltata la mediocrità allevi è il rappresentante ideale..scelta più che ottima affidare a lui la conduzione sinfonica!

giosuei
29th January 2011, 20:42
FaX, a te dà fastidio la logica del marketing...........e anche a me :ghigno:

juggler
29th January 2011, 22:07
Giosuei: "a te dà fastidio la logica del marketing...........e anche a me"

E' una frase fatta: se hai un gruppo/un progetto musicale e vuoi farlo girare...cosa fai?
Devi trovare una maniera per pubblicizzarlo, farlo girare...giusto?
E che lo fai tu o c'è qualcuno che se ne occupa, per te...secondo quali regole/strategie lo fa?
Il marketing è qualcosa di piu' globale: anche l'informazione segue un andamento "targettizzato"; si scrive di certe "cose", perchè esistono "pubblici" che vogliono sapere in un certo modo, altri in un altro...
Il marketing è un aspetto globale della ns. esistenza e può essere usato anche in maniera eticamente corretta, non solo per manipolare le coscienze o indurre a comportamenti che seguono le tendenze del mercato.

Tornando alla questione posta...
Trovando inutile giudicare la qualità musicale (?) di Allevi, la nomina su citata ha solo connotazioni politiche: in Rai, non hai nomine di rilievo, se non hai "santi protettori"...Allevi avrà/ha il suo! E' questo il suo merito, in tale circostanza!
La questione posta, per me, si chiude, qui.

Chopin75
29th January 2011, 22:22
Fax mi riallaccio al discorso che fa Juggler, cioè al fatto che un musicista e un artista in generale debba pubblicizzare la propria arte per emergere, cio che non capisco è il fatto che si denigri come viene pubblicizzata la cosa, il fatto di far un reality piuttosto che come dici tu star in una cantina insonorizzata non toglie il fatto che una persona abbia del talento (per quanto poco possa essere) e che lo sfrutti nel modo migliore.
Il fatto che ci siano pianisti migliori di Allevia cui non vengono date possibilità, secondo me è un po un pensiero un po bagordo, nel senso che se una persona vuol sfondare, sfonda, non nascondiamoci dietro la scusa che certa gente fa carriera solo perchè è paraculata (passatemi il termine), sicuramente bisogna adattarsi e perche no sapersi vendere nell'accezione buona del termine...

juggler
29th January 2011, 22:40
Chopin...la seconda parte del tuo discorso può avere una sua legittimità, ma bisogna vedere dove ti trovi e quali possibilità reali hai e chi quelle possibilità te le offre: certe "logiche perverse", in Italia, sono ancora e purtroppo una regola...
a meno che come nel caso di Bollani (che come Allevi ha suonato con Jovanotti e in ambito pop), non hai un "mentore", Rava, che ti "immette" su un'autostrada, dandoti altre prospettive professionali, riducendoti i "tempi della gavetta"...

giosuei
29th January 2011, 22:43
tranquillo juggler, ho solo detto che il marketing mi da fastidio mica che è un reato o, peggio, un peccato capitale :D

non sono un musicista ma nel settore dove sono, le tecnologie a semiconduttore, di più devastante del marketing c'è solo la borsa; qui da me è pieno di scemi vestiti a festa :ghigno:

FaX
29th January 2011, 23:17
Forse sarò io che sbaglio ad avere una visione romantica della musica ma la cosa che mi fa schifo è che si pensa al successo ancora prima di pensare di fare arte..

cagliostro70
29th January 2011, 23:35
ne faccio una questione molto più pratica: "la gente" conosce il nome di Alllevi e lo associa ad una musica che ritiene gradevole e che pensa essere musica classica. Ben venga quindi usarlo per traghettarli altrove (si prendon più mosche con il miele che con l'aceto!).
E' la stesa strategia che utilizzava Pasolini regista inserendo Modugno e Totò come attori nei suoi film (se riscorrete gli "scritti corsari" trovate un bel paio di pezzi su questa cosa).
L'importanete è il risultato basta che il mezzo non sia TROPPO discutibile, ed in questo caso non mi pare lo sia.

juggler
30th January 2011, 00:02
x Fax: è un po' "contorto" il tuo pensiero...o forse, c'è solo un po' di confusione...

Secondo te, questo signore non faceva arte, solo perchè faceva pubblicità e andava anche ai talk show?

http://www.youtube.com/watch?v=rK4Bh_arF-E

http://www.youtube.com/watch?v=iXT2E9Ccc8A

andrewsax91
30th January 2011, 01:10
Ragazzi la questione qui è semplice, basta rispondere a questa domanda: Allevi è un direttore?!

juggler
30th January 2011, 01:20
Claudio Abbado lo è...ma chissà perchè, lavora in Germania...

FaX
30th January 2011, 12:14
certo che dalì faceva arte, è stato geniale e rivoluzionario! il suo successo è stata una conseguenza..
Quello che voglio dire è che oggi si cerca di confezionare prodotti ad hoc secondo i gusti della massa e tutto questo va a scapito dell'arte

Chopin75
30th January 2011, 12:37
L'arte è arte prescindere, che sia costruita ad hoc per le masse o che sia creata da artisti di strada sconosciuti per pochi

FaX
30th January 2011, 13:52
l'arte è una cosa, allevi un'altra e in un paese dove l'Arte è finita con il rinascimento mentre il resto del mondo continuava ad andare avanti, cotanto musicista è quello che ci meritiamo per dirigere un orchestra in una ricorrenza come questa!
vabbè la mia l'ho detta e non ho da replicare..

juggler
30th January 2011, 16:26
"Arte è arte" - differenza fra arte e ciò che è commerciale...non comprendo il senso di queste affermazioni, se non per la "dimensione idealistica" a cui rimandano.

Una volta finita l' "era delle Corti", tutta l'arte ha dovuto far riferimento ad un mercato...
Su Allevi, si possono esprimere vari tipi di valutazione...ma esiste un mercato per i suoi prodotti, c'è gente che vuole/richiede/sente il bisogno di "prodotti similari" a ciò che Allevi produce e c'è gente che rivolge attenzione ad altre forme di espressione...

Chi ha ragione?
Il mercato sente/anticipa la "ragione dei numeri" e considera qualsiasi "bolla" come un evento momentaneo; che vi piaccia o no, esiste piu' gente che vede/sente la musica come un "sottofondo neutro" che non deve disturbare, non deve far riflettere...una sorta di "coperta di Linus" per placare il turbinio dell'esistenza: non vuole "complicazioni", cerca piccole consolazioni...

Il mercato discografico (ormai agonizzante) ha sempre basato i suoi profitti, sulla creazione di "nuovi miti"...e se questi si chiamano Allevi, Beatles, Sex Pistols, Miles Davis, Gigi D'Alessio o Andrea Bocelli non comporta nessuna differenza; Woodstock, epurata dai "sentimentalismi dei figli dei fiori", nascondeva il cinismo pragmatico del mercato discografico gestito dalle grandi major...

Ma queste sintetiche valutazioni socio-antropologiche, sono già troppo in là rispetto alla questione posta, alla quale ho già risposto: il resto, mi sembra un po' "girare a vuoto" per non voler vedere il "nocciolo duro" della questione.
Fate pure, se la cosa vi diverte...

cagliostro70
2nd February 2011, 15:06
Leggete "la musica in testa" se vi capita.. con buona probabilità vi ci riconoscerete

gnoato
2nd February 2011, 19:47
circa la conduzione della sinfonica della Rai per il 150enario, voi che ne pensate?

Io, vista l'importanza dell'evento, avrei preferito un vero direttore d'orchestra (Muti, Abbado, o anche altri meno conosciuti) più che altro per questione di immagine perché, a livello musicale, non penso ci sia bisogno di grandi capacità per dirigere l'Inno nazionale e quindi anche Allevi va benissimo.
Non esprimo il mio parere su Allevi perché non credo che rientri nella questione posta.

Aktis_Sax
2nd February 2011, 21:08
Io penso solo che c'è gente, a vari livelli, che studia direzione per una vita intera, e che si impegna davvero per raggiungere certi traguardi. Ho sentito Allevi dire, durante le sue interviste ,di avere imparato a dirigere guardando Muti su Youtube: mi sembra una cosa ridicola ed irrispettosa nei confronti dei veri direttori.

cagliostro70
2nd February 2011, 22:25
se davvero ha detto questo, ed era serio, è un coglione totale. Non mi viene in mente altra definizione. Strano, per quello che sto leggendo nel suo libro pare uno che ha studiato

gnoato
3rd February 2011, 10:45
se davvero ha detto questo, ed era serio, è un coglione totale. Non mi viene in mente altra definizione. Strano, per quello che sto leggendo nel suo libro pare uno che ha studiato

Ha studiato filosofia ... Comunque si è anche paragonato a Mozart dicendo che, come lui, è un rivoluzionario della musica ...

GeoJazz
3rd February 2011, 11:05
se davvero ha detto questo, ed era serio, è un coglione totale.
In realtà, a completare quello che ha detto Aktis, ha detto che di Muti ha preso solo la postura e basta. Conme se io di Coltrane un giorno dicessi di aver preso solo lo star seduto con il tenore e il flauto in mano :muro((((
Si è paragonato a Mozart come ha ricordato gnoato, e tanto altro. Se gente come Abbado, Muti, Uto Ughi (per il quale ho un grandissimo rispetto per le iniziative che fa), Baremboim e compagnia bella non lo strusciano de pezza e anzi leggermente si risentono per la pubblicità che si fa a questo signore, un motivo ci sarà.
D'altronde nessuno si scagliò contro Clayderman, ma anche lui non pretendeva di essere un musicista classico denignrando gli altri.
Inoltre avrà suonato pure al Blue Note, ma il jazz è un'altra cosa.
Allevi sembra il più classico dei fenomeni italiani: la mediocrità che si autopromuove (il marketing), l'autoincensazione, gli annunci rivoluzionari (appunto, la "nuova musica classica"), l'eterno adolescente, fino ad arrivare alle banalità sconclusionate che si leggono e si ascoltano dalle sue parole: un bel pacchetto per vendere quello che si deve comprare.
Almeno le auto possono avere una colonna sonora in televisione.
Scusate la polemica, ma da sto punto di vista forse è meglio Kenny G.

STE SAX
3rd February 2011, 11:36
io a dirigere ci manderei Checco Zalone che lo imita, sarebbe piu' divertente e nessuno noterebbe la differenza.
Su Allevi ragazzi proprio non ci sto, lui fa benissimo per carita', ci mancherebbe che uno rinunci a quanto gli viene offerto e che non sfrutti appieno il proprio momento. Siamo noi che ne facciamo un personaggio per le movenze timide, carine, disincantate etc.etc., tipico della societa' televisiva che stiamo purtroppo vivendo.

Aktis_Sax
3rd February 2011, 11:59
Inoltre avrà suonato pure al Blue Note, ma il jazz è un'altra cosa.

Anche Giusy Ferreri, Marco Carta e Tiziano Ferro sono andati al Blue Note... sappiamo che ormai non è un locale di solo jazz.
Quello che mi infastidisce profondamente di Allevi è appunto questa sua vanità che lo contraddistingue. Ma chi si crede di essere? Si è diplomato con il massimo dei voti al Conservatorio, sarà anche un bravo pianista ma NON è un direttore (d'orchestra poi!!!!!!!!). Non può paragonarsi ai Grandi della Direzione, almeno.

fcoltrane
3rd February 2011, 12:10
no meglio Kenny G noooooooooooooooo
ciao fra

zkalima
3rd February 2011, 12:29
C'è molta differenza tra Dalì che fa una pubblicità provocatoria o va in televisione a recitare il suo personaggio e uno che fa pubblicità alla punto per soldi, partono da due presupposti diversi, il primo è sceso nei bassifondi della comunicazione per snobberia e senso dell'assurdo, l'altro è entrato dalla porta di servizio per finire in uno spot e si è preso un calcio in culo finendo sul podio del risorgimento, se aveva un'arte l'ha messa da parte senza scrupoli.
Questo per specificare che un artista può permettersi di fare tutto e un mediocre vuole fare tutto.
Poi a me Allevi non fa ne caldo ne freddo, con queste sue ultime performances il suo destino è segnato, verrà iscritto negli annali della tvvvù insieme a sgarbi e platinette.
Kenny G è tutto un altro paio di maniche, non ha mai pensato ad altro.
Comunque uno che dice che ha imparato a dirigere guardando Muti su You tube mi sta simpatico.

FaX
3rd February 2011, 12:41
GeoJazz, zkalima,
:half:

GeoJazz
3rd February 2011, 12:44
Anche Giusy Ferreri, Marco Carta e Tiziano Ferro sono andati al Blue Note
spero non a quello di NewYork, vero? dimmi che parlavi del falso blue note di milano :BHO:

no meglio Kenny G noooooooooooooooo
mi riferivo al fatto che mi sembra non si autoelegga al livello di Parker, Young, Hawkins o Coltrane. Il meglio ha sempre un termine di paragone :saputello

juggler
3rd February 2011, 14:28
Il Blue Note è quello di NY...non so, ma credo che abbia suonato anche a quello di Milano...
Rispetto alla "sacralità"...di certi luoghi, è un'attribuzione immaginaria che diamo noi...negli USA, la sacralità è il business: non vengono fatti distinguo in base alla qualità artistica, ma in base alla richiesta, alla capacità di attrarre pubblico...

Da un punto di vista psico-dinamico, Allevi è un fobico che ha come forma di difesa un'idealizzazione estrema del proprio valore: questo lo rende insopportabile a molti, ed amabile ad altrettanti...la sua "fragilità", vera o studiata che sia, permette un'identificazione di molti "spiriti ingenui":
"è pieno di paure e ossessioni...eppure, ha raggiunto il successo...che bravo!"

In un precedente spot pubblicitario automobilistico che declinava un suo "tormentone di successo"...la sua musica è stata scelta da Spike Lee, quale regista dello spot...
Eppure non ho dubbi che se a Spike Lee chiedessero, se preferisca Allevi o Hancock, opterebbe sicuramente per il secondo...
Ma se devi vendere qualcosa, le musichette di Allevi sono piu' efficaci...il suo è un "ambient piano" da supermercato/centro commerciale.

gnoato
3rd February 2011, 15:01
il suo è un "ambient piano" da supermercato/centro commerciale.

Giusto. E non ci sarebbe nulla di male ad ammetterlo (Brian Eno lo dice apertamente che la sua musica è fatta per quello ...), quello che lo rende insopportabile è volerla paragonare ad una sinfonia di Mozart o al pianismo di Keith Jarrett contribuendo, con ciò, ad abbassare (e non ad elevarla come dice lui) la cultura musicale di tanti che magari Mozart e Jarrett non li hanno mai sentiti.

ModernBigBand
3rd February 2011, 18:23
Io non ci vedo nulla di sbagliato nel far dirigere l'Orchestra Sinfonica della Rai ad Allevi, è una scelta del tutto coerente con lo spirito di mediocrità che "anima" il nostro Paese.