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Visualizza Versione Completa : Agilità delle dita



seethorne
28th January 2011, 16:34
ciao a tutti.
come si sviluppa l'agilità delle dita? io quando suono sono rigidissimo e le mie dita si muovono troppo lentamente... per poter fare il movimento mi irrigidisco altrimenti non avrei la forza di schiacciare i bottoni con la giusta tempistica ma così facendo dopo 15 minuti che suono sono stanco... non parliamo poi nella zona della bocca, dopo un'ora che suono non riesco più a tenere la posizione e non mi escono più le note o escono calanti di brutto... cosa consigliate di fare?

corvo50
28th January 2011, 16:56
per le dita,suona senza staccarle dai tasti,ed esercitati a non fare troppa pressione.nello studio non è necessario darci di continuo,ti consiglio piccoli intervalli di 10 minuti ogni mezzora.per il labbro cè solo l'esercizio che ti puo aiutare

STE SAX
28th January 2011, 17:01
e' difficile darti un consiglio senza vedere da vicino come impugni il sax. E' fondamentale assumere una posizione piu' comoda possibile in modo tale che le braccia non siano in tensione o distanti dal corpo e che il collarino sia ben a misura non costringendo il collo a piegarsi troppo verso il basso ne' a estendersi verso l'alto. Sembrano sciocchezze ma sono cose importanti per garantire la massima rilassatezza alle dita e al labbro. Il sax deve essere ben bilanciato sul collarino in modo che con il solo pollice destro nell'apposita sede sia possibile governarlo avvicinandolo con comodita' alla bocca. Fatto questo usa il metronomo (anche quelli a clip vanno benissimo) e comincia lentamente a fare i tuoi esercizi sempre alla stessa velocita' sino a quando avverti che le dita si muovono in modo naturale e rilassate. Poi aumenta gradatamente la velocita' ma senza arrivare a robe folli, e ripeti gli stessi esercizi. Dovresti in questo modo pian piano avvertire una maggior rilassatezza e patire meno tensione sulle dita. Per il labbro e' la stessa cosa, una volta messa a posto la posizione corretta devi pensare di rilassare la mandibola facendo magari degli esercizi partendo dalla nota a sax libero (do diesis sul tenore) cercando di abbassare la nota di un quarto di tono e di un semitono, cosi' da abituare la mandibola ad abbassarsi. Osserva bene anche la respirazione che deve essere a livello di diaframma e non di spalle. Quando respiri non devi alzare le spalle, devi respirare abbassando il labbro inferiore e prendere aria dal basso (si deve gonfiare la pancia come un mantice). Spero di essere stato chiaro, magari sono cose che gia' sai ma e' sempre bene tenerle sempre presenti a qualunque livello uno sia.

corvo50
28th January 2011, 17:05
bravo ste..nulla da aggiungere consigli piu che giusti...quello che ha detto ste ,dimostra che non basta muovere le dita agevolmente..tutte le cose sono correlate.è tutto l'insieme che ti permette di gestire meglio lo strumento

STE SAX
28th January 2011, 17:13
non sai quanto sia vero. Io suono da 30 anni e ho fatto anche la professione in passato ma ogni tanto e' bene ripartire da queste basi e perderci un pochino di tempo. Nell'ultima master con Bearzatti siamo partiti proprio da questi discorsi (addirittura abbiamo fatto esercizi a terra da sdraiati per meglio evidenziare i tipi di respirazione) e abbiamo "perso" tempo su tutte le cose che devi fare prima di suonare. E' incredibile constatare come siano cose assolutamente necessarie e propedeutiche al miglior confort e alla migliore emissione del suono piu' fluido e centrato.

corvo50
28th January 2011, 17:27
certo,alcuni però approcciano lo strumento in un modo talmente sbagliato che tentare di correggerli è un impresa ardua.a mè è riuscito abbastanza spontaneo,ho usato la respirazione diaframmatica fin dal primo momento senza neanche saperlo.il primo maestro mi chiese chi mi avesse insegnato a respirare,e dovetti rispondere che avevo cominciato da solo.devo dire che prima del sax suonavo la tromba e che forse questo mi ha aiutato.grosse diversità si vedono nella capacità di imitazione ,sia sonora che di postura.ad alcuni basta vedere o ascoltare una volta che già hanno capito come si fà,altri sono molto piu lenti,ma questo si riscontra in tutti i campi

seethorne
28th January 2011, 18:36
ciao, per fortuna non ho problemi con la respirazione diaframmatica, la utilizzavo già precedentemente... i miei problemi sono proprio a livello di atteggiamento... grazie innanzitutto di tutti i consigli... fate anche esercizi di rilassamento prima di suonare?

re minore
28th January 2011, 20:17
I muscoli contratti sono una conseguenza della tensione mentale. E lavorano sempre CONTRO. Devi solo rilassarti, pensa che stai suonando il sax e che ti stai divertendo, non stai andando in guerra. Quando si studia una cosa con impegno e concentrazione la contrazione muscolare e' da considerarsi quasi fisiologica... cio' nonostante e' una cosa che bisogna superare, e che con il tempo si supera "naturalmente". La contrazione muscolare puo' essere facilmente generata dal desiderio stesso di riuscire a fare una cosa difficile. Un aiutino puo' venirti dal pensare che tu l'esercizio lo sai gia' fare, o anche che riuscire o non riuscire in realta' non ti frega niente. E' difficila da spiegare a parole... Basta comunque che ti rilassi e prendi lo studio con naturalezza! :smile:

seethorne
28th January 2011, 21:39
touchè :D
io sono uno che quando fa un micro errore si incazza e non riesce più a suonare...
mamma mia devo troppo limare questa cosa... :( capita anche a voi?

astormingus
28th January 2011, 23:19
touchè :D
io sono uno che quando fa un micro errore si incazza e non riesce più a suonare...
mamma mia devo troppo limare questa cosa... :( capita anche a voi?

Io sono arrivato a ripetere la stessa scala crescente - decrescente e ritorno esattamente 137 volte, :muro(((( prima di riuscire ad eseguirla correttamente in 2/4 con note da un ottavo...ma ammetto che se avessi fatto qualche pausa in più,ritrovando concentrazione e lasciando sfogare l'incavolatura, ne avrei tratto sicuramente beneficio, sia in termini di esecuzione che di postura. Con la stanchezza sopraggiunge,infatti, anche la rigidità posturale che aumenta la stanchezza stessa e peggiora la respirazione e la diteggiatura. ::saggio::

corvo50
29th January 2011, 01:53
l'avversario piu terribile che possiate avere stà dentro di voi....

Zimo
29th January 2011, 09:39
La risposta di STE SAX mi sembra già esauriente. Io aggiungerei solo un paio di cose che ho imparato:
1) la rigidità nelle mani non viene mai da sola. Anche le spalle si contraggono, assieme al collo, e ne risente tutta la postura.
2) quando le dita tendono ad "annodarsi" in determinati passaggi, trovo molto utile provare i movimenti delle mani senza soffiare nello strumento, spostandomi lentamente da ogni posizione alla successiva esagerando l'ampiezza di ogni movimento. In questo modo il mio cervello memorizza l'aspetto meccanico più facilmente e il risultato è un'esecuzione più rilassata e pulita quando poi lo riprovo.

C'è chi consiglia di tenere le dita appoggiate ai tasti mentre si suona... Secondo me se ne potrebbe discutere.
Sicuramente è bene abituarsi a usare il tatto per sentire i tasti sotto le dita, per suonare rilassati, ma credo che dovrebbe essere un automatismo da sviluppare a parte con altri esercizi, più che una cosa a cui pensare durante lo studio della tecnica. Inoltre tenere le dita "basse" sulla meccanica (o addirittura abbassare la meccanica dello strumento) non aiuta necessariamente la velocità di esecuzione.

re minore
29th January 2011, 09:48
Capita a tutti... beh, diciamo a molti, quando imparano a fare una cosa nuova, oppure difficile, oppure anche quando fanno qualcosa che magari non e' ne' nuovo ne' difficile ma... pericoloso!

Ad esempio chi impara a guidare la macchina e' contratto come un fascio di nervi... la contrazione muscolare di questo tipo e' sempre un fatto mentale, e non fisico. Ed e' sempre da superare, non ha nessuna utilita'. Il muscolo contratto e' sempre piu' lento e consuma piu' energia di quello libero. E' come se la mente pensasse che un muscolo contratto sia in "preallerta" e rispondera' meglio, mentre e' vero l'esatto contrario. E' la mente che deve stare in allerta, non il muscolo.

re minore
29th January 2011, 09:59
Quello che scrive ste sax e' giustissimo: il controllo della respirazione e' una tecnica fondamentale per imparare a raggiungere uno stato di calma mentale che ti aiutera' in quello che devi fare. Mi perplime un po' il fatto che si consigli (Bearzatti) di farlo spesso. nella mia esperienza (arti marziali) una volta che hai imparato a raggiungere questo stato di calma mentale poi puoi farlo come e quando vuoi... nel mio caso almeno basta pensarci, se mi accorgo che sono teso ed ho un problema di contrattura il passaggio allo stato di rilassatezza e' immediato... si tratta solo di accorgersi della tensione e la si elimina in un secondo.

Suonare uno strumento e' una cosa difficilissima (credo sia una cosa tra le piu' difficili che possa fare un essere umano) dal punto di vista tecnico, ma dal punto di vista della rilassatezza mentale e' una delle piu' facili in assoluto.

Farsi una discesa a 60 km/h in MTB in mezzo alle macchine e' piu' facile che suonare il sax, ma mantenere la mente libera ed i muscoli rilassati giuro che e' molto ma molto piu' difficile.

fcoltrane
29th January 2011, 11:43
che dire Stefano ha detto tutto.
postura.
respirazione corretta.
equilibrio e rilassatezza (di arti labbro ecc)
posso solo aggiungere un piccolo esercizio.
prendi due note molto vicine tra loro , magari al centro dello strumento e articola con le dita
esempio : sol sol diesis (per tutta la durata del fiato che hai in corpo.
poi prova a replicare su tutte le altre note .
noterai che più ti allontani dal centro più sarà difficile.
fatto tutto il registro passa a fare lo stesso con note un po più distanti.
(un tono).
ciao fra

bobby
16th February 2011, 14:06
Beh, scusate ma le scale sono propio esercizi per l'agilita delle dita, ma le scale non sono solo Do re mi fa sol la si do re do si la sol fa mi re do!

Se tu parti da un sol centrale e inzi cono degli apeggi a terzine tipo
sol la si; la si do, si do re.....etc fino alla 9° e po i a ridiscendere

e ancora a quartine

sol si la do; la do si re; etc.....

Io ne ho almeno 13 esercici cosi che ho fatto in due lezioni!

Filippo Parisi
16th February 2011, 17:50
Comunque i "digital patterns" non sono arpeggi.....o meglio gli arpeggi sono degli intervalli ben definiti...

mampi
16th February 2011, 21:42
si parla sempre di scioltezza, siamo tutti d'accordo, bisogna però trasferirlo nella propria pratica e questa è un'altra cosa
io mi sono accorto che se durante il mio studio pongo attenzione, diciamo ogni 5 minuti, alle spalle e agli avambracci li trovo sempre in posizione non corretta, o, almeno migliorabile.
In particolare
1) le spalle possono essere ulteriormente abbassate, basta poco, magari mezzo centimetro. E' un mezzo centimetro che costringeva il trapezio ad essere contratto (è il muscolo del dorso)
2) gli avambracci possono essere ulteriormente rilassati, nella mia esperienza quando non mi riesce un passaggio in velocità ed esamino la condizione del mio corpo trovo costantemente gli avambracci contratti. Questa una notevole limitazione-
Quest due esercizi mi vengono meglio se associati ad una profonda espirazione, lunga 5 secondi