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Visualizza Versione Completa : Tableaux de Provence



drake95
6th January 2011, 00:05
Ho cominciato a studiare questo pezzo... Che consigli mi date per affrontarlo? Per ora ho studiato il primo ed il secondo tempo e quelli che mi hanno impressionato di piu' sono il terzo e il quinto tempo (specialmente questo) che a me sembrano molto complessi... Vabbe lascio parlare gli esperti :ghigno:

David Brutti
6th January 2011, 00:55
Ti consiglierei a parità di difficoltà tecnica di concentrarti su autori di maggiore spessore musicale e artistico.
Inoltre ti preannuncio che purtroppo questo tipo di musica, pur essendo interessante e ricca di spunti, sarà difficilissima da piazzare in concerti in quanto risulta datata e soprattutto autori come Paule Maurice sono piuttosto minori.

A parte tutto, la musica di Paule Maurice si innesta perfettamente sulla falsariga della nicchia di compositori neo-classici francesi.
Di conseguenza le difficoltà tecniche sono principalmente relative alla chiarezza dell'articolazione e dello staccato, la perfetta intonazione (!!!!) e la corretta interpretazione delle frasi (ad es.: mai accentuare una partenza in levare come anche una cadenza femminile etc...), la pulsazione nei movimenti veloci che deve essere sempre regolare e costante. Per quest'ultima "difficoltà" si consiglia di lavorare i movimenti veloci e in semicrome con un metronomo (dapprima lento poi via via più veloce) alla croma anziché alla semiminima. Non accelerare il metronomo finché non sarai in grado di eseguire i singoli passi almeno 10 volte senza errori.

In aggiunta a tutto ciò a livello interpretativo, siccome sono brani che evocano delle immagini di vita provenzale, occorrerebbe avvicinarsi alla cultura musicale di questa regione (o meglio area culturale) per poterne carpire al meglio i vari caratteri e poter connotare questi piccoli quadri.

giovanesassofonista
6th January 2011, 12:12
Alla fine l'hai trovato
MOD Scusate il doppio messaggio

giovanesassofonista
6th January 2011, 12:16
Ti consiglierei a parità di difficoltà tecnica di concentrarti su autori di maggiore spessore musicale e artistico.
Inoltre ti preannuncio che purtroppo questo tipo di musica, pur essendo interessante e ricca di spunti, sarà difficilissima da piazzare in concerti in quanto risulta datata e soprattutto autori come Paule Maurice sono piuttosto minori.

A parte tutto, la musica di Paule Maurice si innesta perfettamente sulla falsariga della nicchia di compositori neo-classici francesi.
Di conseguenza le difficoltà tecniche sono principalmente relative alla chiarezza dell'articolazione e dello staccato, la perfetta intonazione (!!!!) e la corretta interpretazione delle frasi (ad es.: mai accentuare una partenza in levare come anche una cadenza femminile etc...), la pulsazione nei movimenti veloci che deve essere sempre regolare e costante. Per quest'ultima "difficoltà" si consiglia di lavorare i movimenti veloci e in semicrome con un metronomo (dapprima lento poi via via più veloce) alla croma anziché alla semiminima. Non accelerare il metronomo finché non sarai in grado di eseguire i singoli passi almeno 10 volte senza errori.

In aggiunta a tutto ciò a livello interpretativo, siccome sono brani che evocano delle immagini di vita provenzale, occorrerebbe avvicinarsi alla cultura musicale di questa regione (o meglio area culturale) per poterne carpire al meglio i vari caratteri e poter connotare questi piccoli quadri.


Ecco David, in tutti i post che chiedevano consigli su come affrontare un brano tu hai sempre risposto informandosi, in cosa aiuta questo? Perchè la cosa mi intriga :yeah!)

drake95
6th January 2011, 12:50
anche io vorrei capire quest'ultima parte... Anche Jean-Yves Formeau aveva consigliato di avvicinarsi alla cultura provenzale perchè il pezzo è proprio un quadro della provenza... Ma vi riferite alla cultura musicale oppure alla cultura artistica in generale?

giovanesassofonista
6th January 2011, 13:19
Da quel che ho capito leggendo i vari post di David credo si riferiscano alla cultura artistica in generale, il periodo storico in cui è vissuto l'autore, forse è più un aiuto psicologico. Tu dove hai letto questa cosa di Formeau?

drake95
6th January 2011, 13:26
sono andato ad una sua masterclass ;)

giovanesassofonista
6th January 2011, 15:38
Capire anche cosa intendi con questa frase

ad es.: mai accentuare una partenza in levare come anche una cadenza femminile etc...

David Brutti
6th January 2011, 23:04
Produzione musicale e artistica in genere, ma soprattutto cultura, tradizioni e perché no anche un pò di storia...
Tutto ciò influisce nella produzione musicale soprattutto quando si parla di musica "tradizionale".
Solo capendo tutto ciò si possono affrontare pagine ispirate a questa particolare regione con il dovuto rispetto e devozione.
Ricordiamoci che suonando non produciamo solo note ma anche cultura.

x giovanesassofonista: le basi dell'interpretazione classica sono fondate su 4 principali nozioni (ce ne sono poi mille altre ma se non si conoscono queste...)

Inizio della frase:
-frase che parte in levare: evitare di accentuare o meglio di appoggiarsi sulla prima nota della frase. Partire con un attacco morbido e delicato;
-partenza della frase in battere: attaccare la nota con fermezza e decisione, senza accento (a meno che non sia scritto) utilizzando un attacco di lingua deciso e chiaro;

Conclusione della frase:
-Maschile (ovverosia frase che finisce sui movimenti forti della battuta). La nota conclusiva va tenuta per tutta la sua durata senza diminuendo e possibilmente vibrandola. E' una conclusione affermativa e "definitiva";
_Femminile (frase che finisce sui movimenti deboli, tipo mediante un'appoggiatura ad esempio), concludere la frase in modo morbido e delicato (spesso questa cadenza viene associata a un diminuendo). MAI accentuare la nota conclusiva (quella sul movimento debole).

Se non si conoscono i termini "levare", "battere", "maschile", femminile", "appoggiatura", "movimento debole e forte" occorre rivedere gli studi di teoria musicale.

drake95
6th January 2011, 23:10
Grazie David per i chiarimenti! :half:

David Brutti
6th January 2011, 23:26
De nada!

drake95
6th January 2011, 23:39
Un'ultima cosa... Secondo te l'ascolto di versioni fatte dai grandi musicisti e un bene vero? Io ho due versioni del Tableaux: Una fatta da Jean-Yves Formeau e una fatta da Marcel Mule

David Brutti
6th January 2011, 23:47
Vai di Londeix (bellissima) e di Mule! I classici attuali non mi fanno impazzire...
L'ascolto fa sempre bene ma parti SEMPRE dalla partitura è li che troverai le risposte.

drake95
6th January 2011, 23:48
Ok David :half:

giovanesassofonista
7th January 2011, 15:44
Dico la verità quella dei maschili e femminili non la sapevo, in attesa di studiarla in Conservatorio

cilarta
17th February 2011, 20:42
Un'ultima cosa... Secondo te l'ascolto di versioni fatte dai grandi musicisti e un bene vero? Io ho due versioni del Tableaux: Una fatta da Jean-Yves Formeau e una fatta da Marcel Mule

mai provato a sentirla da arno bornkamp nel cd "scaramouche"? è unico!