tzadik
29th December 2010, 15:19
Qualche giorno mi fa mi è arrivato da provare questo splendido bocchino:
un Drake "Son of Slant" 7 (=7*=0,105") medium chamber per sax tenore: https://www.drakeceramicinstruments.com ... Tenor.html (https://www.drakeceramicinstruments.com/-Son_of_Slant__Tenor.html)
Riporto di seguito un paio di impressioni a caldo.
Spero che siano di utilità visto che il bocchino in questione è piuttosto difficile da reperire in Italia e in Europa.
- Come si presenta?
Il bocchino arriva in una scatolina di plastica trasparente telescopica. Sul bordo interno della scatolina è incollato un biglietto da visita con l'immagine del banner del sito.
All'interno della scatolina è bloccato da due blocchi di gomma piuma (alle estremità) che lo tengono fermo: niente di geniale ma almeno il bocchino viaggia abbastanza sicuro anche senza ulteriori imballi.
Il corredo consiste di una legatura ad anello "Double Rail" (https://www.drakeceramicinstruments.com/images/1.vintage_resin_dual_rail_banner.jpg), nient'altro.
- Il materiale
Il bocchino è fatto di resina, il sito dice che è una resina particolare che contiene particelle ceramiche. La descrizione è corretta perché, a una attenta visione della tavola del bocchino si notano alcune particelle biancastre.
Ora, io non so che influenza sul suono possano avere queste particelle "emulsionate" nella resina, però la descrizione del sito è, almeno da un punto di vista "visivo", corretta e credibile.
Una cosa che salta subito "all'occhio" è il peso... anche se il bocchino è in resina è più pesante della maggior parte degli altri bocchini in resina "in voga" in questo periodo (Aizen, Saxscape, François Louis): il bocchino ha un peso che è in linea con il peso di un normalissimo bocchino in ebanite.
La scelta di usare resina al posto di ebanite penso sia dovuta sostanzialmente ad aspetti tecnologici:
E’ più semplice da reperire e si può avere un maggior controllo sul materiale
E’ più facile da lavorare, sia da una macchina utensile, sia "a mano" e di conseguenza si possono ottenere quote dimensionali più precise con meno fatica.
La legatura è dello stesso materiale del bocchino.
Il bocchino ha le dimensioni esterne di un bocchino standard in ebanite per sax tenore, generalmente gli altri modelli Drake per sax tenore hanno le dimensioni esterne di un bocchino per sax alto (infatti su questi bocchini funzionano legature per sax alto).
- Estetica e finitura
Il bocchino è rifinito in maniera "eccellente": la tavola è perfettamente piatta, i binari e il ciglio sono rifiniti in maniera eccellente.
I binari sono internamente scavati in maniera progressiva e confluiscono in una camera piuttosto larga (ignoriamo un momento il significato di "true large chamber" dei bocchini di Theo Wanne).
Il collo del bocchino è rinforzato con un anellino di rame (o comunque una lega di rame, visto che il colore è rosaceo). Su questo anellino è incisa l'apertura del bocchino "7", che nella scala Drake corrisponde a un tradizionale 7*, corrispondente a 0,105".
Sul lato sinistro troviamo impresso a macchina il modello del bocchino ("Son of The Slant") e sotto, inciso a mano "VR 04 10" che probabilmente è l'acronomino di "Vintage Resin" seguito dal mese di fabbricazione del bocchino 04/10 (aprile 2010).
Sul lato dentro troviamo impressa la firma di Aaron Drake con sotto "Handmade USA".
Sulla parte superiore del bocchino troviamo il marchio di Aaron Drake, che consiste in un simbolo che unisce la "A" e la "D".
Il "marchio" e la "firma" si ritrovano anche sulla legatura ad anello.
Esteticamente il bocchino si presenta in una finitura standard, semi lucida tipo Ottolink, non opaca tipo Jody Jazz né lucidissima tipo Vandoren V16.
Il bocchino è stato lucidato, ma leggermente si intravedono bene i segni delle passate di carta vetrata, sia sulle superfici esterna sia nelle superfici esterne (tavola compresa).
Tutto questo penso sia per sottolineare che sono finiti a mano, in molti bocchini industriali non ci notano segni "lineari" ma soltanto i segni circolari di una generica fresa.
- Come suona?
Sicuramente questa è la parte più "divertente" della recensione... http://tzadik.xoom.it/emoticon/TFRykn8TT.gif
Il bocchino ricorda molto il suono di un Ottolink d'annata (come vorrebbe fare intuire il nome), non sono in grado di dire quanto fedelmente il suono di un vero Ottolink Slant Signature (perché non ne ho mai provato uno), posso dire però che assomiglia molto un Early Babbitt, probabilmente con qualcosa in più (difficile da descrivere a parole) e sicuramente di concezione più moderna.
Il bocchino risulta molto facile da suonare ed ha un volume considerevole per la tipologia di bocchino, sicuramente sufficiente in molti contesti: tutto questo dipende dalla ottima fattura, dall’ottimo progetto e dalla grande efficienza di questo bocchino.
Non ho trovato niente di negativo nel fatto che sia un bocchino fatto in resina, anzi... contrariamente a molti altri bocchini dello stesso materiale, questo Drake non da l'impressione di essere in resina, considerando come suonano altri becchi della fattispecie facilmente reperibili in Italia (Aizen e Francois Louis).
Facendo un confronto qualitativo con un'altra eccellente "replica", l'Aizen Slant, trovo decisamente più piacevole da suonare il Drake, il suono è sicuramente meno compresso rispetto all'Aizen e proprio per questo motivo è più fedele a quello di un Ottolink "buono", vero.
È sicuramente da annotare una grande omogeneità di suono sia tra una nota e l’altra, sia a diversi “volumi” e dinamiche. Il suono rimane corposo a tutte le dinamiche.
Ho avvertito una leggera tendenza ad avere un suono compresso ma proprio appena percettibile (probabilmente non avvertibile dalla maggioranza dei musicisti), la percezione è sicuramente meno invadente rispetto a quello che succede su un Aizen Slant, bocchino che tende a suonare più compresso (specialmente quando si “spinge”), questa è sicuramente una cosa che può piacere o non piacere.
Si parla comunque di bocchini eccellenti che non presentano problemi in nessuna condizione di utilizzo “normale” (quindi escludiamo situazioni con condizioni climatiche critiche).
Il facing è decisamente migliore sul Drake, non tanto per la precisione (sono bocchini fatti in maniera eccellente entrambi) quanto per il fatto che sul Drake non ho notato grosse differenze sonore usando ance diverse. Con l'Aizen Slant (provato in diverse aperture) invece le differenze di suono usando ance diverse erano evidenti (nel bene e/o nel male).
I demo audio presenti nella pagina del sito ufficiale del bocchino (https://www.drakeceramicinstruments.com/-Son_of_Slant__Tenor.html) rispecchiano assolutamente il suono reale del bocchino e sono decisamente indicativi.
La legatura in dotazione funziona discretamente, ferma l’ancia in maniera solida, non sono riuscito ad apprezzarne le caratteristiche sonore: la mia impressione è stata quella che “strizzasse” troppo l’ancia e che il suono perdesse definizione e potenza. La resa sonora è stata migliore con la solita gabbietta standard Selmer e con una legatura Rovner Dark.
Per la prova ho utilizzato una Rico rossa n° 3,5 e una LaVoz MH, il bocchino è molto efficiente, sicuramente ci sarebbe margine per usarlo con ance un po’ più dure (sono abituato ad aperture un po’ più ampie, ma soprattutto a una resistenza lieve maggiore).
- Considerazioni finali
Il bocchino qui recensito è un bocchino di alto artigianato, quindi alcune caratteristiche sono valutabili oggettivamente, ma le differenze che possono far amare o odiare un’imboccatura come questa sono esclusivamente soggettive e vanno ricercate nel modo e nell’impostazione del musicista e di conseguenza nel suono che si riesce a tirare fuori.
Personalmente non mi lascio influenzare molto dai nomi, dal prezzo, o dalle descrizioni, devo dire che rispetto ad altri bocchini le descrizioni presenti sul sito ufficiali sono decisamente attendibili.
Il bocchino non presenta nessun difficoltà nel suonarlo, caratteristica che lo rende potenzialmente adatto a tutti, neofiti compresi (a patto di non prenderlo troppo aperto).
Ovviamente bisogna anche essere disposti a sborsare 310 dollari (più spedizione).
A sottolineare l’artigianalità del prodotto, in fase di ordine è possibile specificare il proprio strumento (lo strumento su cui si andrà a usare il bocchino) e le ance in modo tale che il bocchino venga ottimizzato in base al setup utilizzato.
Non so quanto di che entità possano essere queste ottimizzazioni (probabilmente viene ottimizzato il facing) però è un aspetto da approfondire, sicuramente interessante.
Non sono in grado di dire se il bocchino valga i soldi che costa, però vedendo altri bocchini artigianali “repliche” dello Slant Signature, mi viene da dire che il prezzo è sicuramente in linea ed è da tenere in considerazione!
Premetto che il bocchino è stato comprato usato ed era/è in condizioni pari al nuovo, per la cifra che è stato pagato quasi sicuramente non si poteva comprare di meglio.
Qui trovate un po' di foto: http://fotoalbum.virgilio.it/tzadik/drake_son_of_slant/
un Drake "Son of Slant" 7 (=7*=0,105") medium chamber per sax tenore: https://www.drakeceramicinstruments.com ... Tenor.html (https://www.drakeceramicinstruments.com/-Son_of_Slant__Tenor.html)
Riporto di seguito un paio di impressioni a caldo.
Spero che siano di utilità visto che il bocchino in questione è piuttosto difficile da reperire in Italia e in Europa.
- Come si presenta?
Il bocchino arriva in una scatolina di plastica trasparente telescopica. Sul bordo interno della scatolina è incollato un biglietto da visita con l'immagine del banner del sito.
All'interno della scatolina è bloccato da due blocchi di gomma piuma (alle estremità) che lo tengono fermo: niente di geniale ma almeno il bocchino viaggia abbastanza sicuro anche senza ulteriori imballi.
Il corredo consiste di una legatura ad anello "Double Rail" (https://www.drakeceramicinstruments.com/images/1.vintage_resin_dual_rail_banner.jpg), nient'altro.
- Il materiale
Il bocchino è fatto di resina, il sito dice che è una resina particolare che contiene particelle ceramiche. La descrizione è corretta perché, a una attenta visione della tavola del bocchino si notano alcune particelle biancastre.
Ora, io non so che influenza sul suono possano avere queste particelle "emulsionate" nella resina, però la descrizione del sito è, almeno da un punto di vista "visivo", corretta e credibile.
Una cosa che salta subito "all'occhio" è il peso... anche se il bocchino è in resina è più pesante della maggior parte degli altri bocchini in resina "in voga" in questo periodo (Aizen, Saxscape, François Louis): il bocchino ha un peso che è in linea con il peso di un normalissimo bocchino in ebanite.
La scelta di usare resina al posto di ebanite penso sia dovuta sostanzialmente ad aspetti tecnologici:
E’ più semplice da reperire e si può avere un maggior controllo sul materiale
E’ più facile da lavorare, sia da una macchina utensile, sia "a mano" e di conseguenza si possono ottenere quote dimensionali più precise con meno fatica.
La legatura è dello stesso materiale del bocchino.
Il bocchino ha le dimensioni esterne di un bocchino standard in ebanite per sax tenore, generalmente gli altri modelli Drake per sax tenore hanno le dimensioni esterne di un bocchino per sax alto (infatti su questi bocchini funzionano legature per sax alto).
- Estetica e finitura
Il bocchino è rifinito in maniera "eccellente": la tavola è perfettamente piatta, i binari e il ciglio sono rifiniti in maniera eccellente.
I binari sono internamente scavati in maniera progressiva e confluiscono in una camera piuttosto larga (ignoriamo un momento il significato di "true large chamber" dei bocchini di Theo Wanne).
Il collo del bocchino è rinforzato con un anellino di rame (o comunque una lega di rame, visto che il colore è rosaceo). Su questo anellino è incisa l'apertura del bocchino "7", che nella scala Drake corrisponde a un tradizionale 7*, corrispondente a 0,105".
Sul lato sinistro troviamo impresso a macchina il modello del bocchino ("Son of The Slant") e sotto, inciso a mano "VR 04 10" che probabilmente è l'acronomino di "Vintage Resin" seguito dal mese di fabbricazione del bocchino 04/10 (aprile 2010).
Sul lato dentro troviamo impressa la firma di Aaron Drake con sotto "Handmade USA".
Sulla parte superiore del bocchino troviamo il marchio di Aaron Drake, che consiste in un simbolo che unisce la "A" e la "D".
Il "marchio" e la "firma" si ritrovano anche sulla legatura ad anello.
Esteticamente il bocchino si presenta in una finitura standard, semi lucida tipo Ottolink, non opaca tipo Jody Jazz né lucidissima tipo Vandoren V16.
Il bocchino è stato lucidato, ma leggermente si intravedono bene i segni delle passate di carta vetrata, sia sulle superfici esterna sia nelle superfici esterne (tavola compresa).
Tutto questo penso sia per sottolineare che sono finiti a mano, in molti bocchini industriali non ci notano segni "lineari" ma soltanto i segni circolari di una generica fresa.
- Come suona?
Sicuramente questa è la parte più "divertente" della recensione... http://tzadik.xoom.it/emoticon/TFRykn8TT.gif
Il bocchino ricorda molto il suono di un Ottolink d'annata (come vorrebbe fare intuire il nome), non sono in grado di dire quanto fedelmente il suono di un vero Ottolink Slant Signature (perché non ne ho mai provato uno), posso dire però che assomiglia molto un Early Babbitt, probabilmente con qualcosa in più (difficile da descrivere a parole) e sicuramente di concezione più moderna.
Il bocchino risulta molto facile da suonare ed ha un volume considerevole per la tipologia di bocchino, sicuramente sufficiente in molti contesti: tutto questo dipende dalla ottima fattura, dall’ottimo progetto e dalla grande efficienza di questo bocchino.
Non ho trovato niente di negativo nel fatto che sia un bocchino fatto in resina, anzi... contrariamente a molti altri bocchini dello stesso materiale, questo Drake non da l'impressione di essere in resina, considerando come suonano altri becchi della fattispecie facilmente reperibili in Italia (Aizen e Francois Louis).
Facendo un confronto qualitativo con un'altra eccellente "replica", l'Aizen Slant, trovo decisamente più piacevole da suonare il Drake, il suono è sicuramente meno compresso rispetto all'Aizen e proprio per questo motivo è più fedele a quello di un Ottolink "buono", vero.
È sicuramente da annotare una grande omogeneità di suono sia tra una nota e l’altra, sia a diversi “volumi” e dinamiche. Il suono rimane corposo a tutte le dinamiche.
Ho avvertito una leggera tendenza ad avere un suono compresso ma proprio appena percettibile (probabilmente non avvertibile dalla maggioranza dei musicisti), la percezione è sicuramente meno invadente rispetto a quello che succede su un Aizen Slant, bocchino che tende a suonare più compresso (specialmente quando si “spinge”), questa è sicuramente una cosa che può piacere o non piacere.
Si parla comunque di bocchini eccellenti che non presentano problemi in nessuna condizione di utilizzo “normale” (quindi escludiamo situazioni con condizioni climatiche critiche).
Il facing è decisamente migliore sul Drake, non tanto per la precisione (sono bocchini fatti in maniera eccellente entrambi) quanto per il fatto che sul Drake non ho notato grosse differenze sonore usando ance diverse. Con l'Aizen Slant (provato in diverse aperture) invece le differenze di suono usando ance diverse erano evidenti (nel bene e/o nel male).
I demo audio presenti nella pagina del sito ufficiale del bocchino (https://www.drakeceramicinstruments.com/-Son_of_Slant__Tenor.html) rispecchiano assolutamente il suono reale del bocchino e sono decisamente indicativi.
La legatura in dotazione funziona discretamente, ferma l’ancia in maniera solida, non sono riuscito ad apprezzarne le caratteristiche sonore: la mia impressione è stata quella che “strizzasse” troppo l’ancia e che il suono perdesse definizione e potenza. La resa sonora è stata migliore con la solita gabbietta standard Selmer e con una legatura Rovner Dark.
Per la prova ho utilizzato una Rico rossa n° 3,5 e una LaVoz MH, il bocchino è molto efficiente, sicuramente ci sarebbe margine per usarlo con ance un po’ più dure (sono abituato ad aperture un po’ più ampie, ma soprattutto a una resistenza lieve maggiore).
- Considerazioni finali
Il bocchino qui recensito è un bocchino di alto artigianato, quindi alcune caratteristiche sono valutabili oggettivamente, ma le differenze che possono far amare o odiare un’imboccatura come questa sono esclusivamente soggettive e vanno ricercate nel modo e nell’impostazione del musicista e di conseguenza nel suono che si riesce a tirare fuori.
Personalmente non mi lascio influenzare molto dai nomi, dal prezzo, o dalle descrizioni, devo dire che rispetto ad altri bocchini le descrizioni presenti sul sito ufficiali sono decisamente attendibili.
Il bocchino non presenta nessun difficoltà nel suonarlo, caratteristica che lo rende potenzialmente adatto a tutti, neofiti compresi (a patto di non prenderlo troppo aperto).
Ovviamente bisogna anche essere disposti a sborsare 310 dollari (più spedizione).
A sottolineare l’artigianalità del prodotto, in fase di ordine è possibile specificare il proprio strumento (lo strumento su cui si andrà a usare il bocchino) e le ance in modo tale che il bocchino venga ottimizzato in base al setup utilizzato.
Non so quanto di che entità possano essere queste ottimizzazioni (probabilmente viene ottimizzato il facing) però è un aspetto da approfondire, sicuramente interessante.
Non sono in grado di dire se il bocchino valga i soldi che costa, però vedendo altri bocchini artigianali “repliche” dello Slant Signature, mi viene da dire che il prezzo è sicuramente in linea ed è da tenere in considerazione!
Premetto che il bocchino è stato comprato usato ed era/è in condizioni pari al nuovo, per la cifra che è stato pagato quasi sicuramente non si poteva comprare di meglio.
Qui trovate un po' di foto: http://fotoalbum.virgilio.it/tzadik/drake_son_of_slant/