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Visualizza Versione Completa : fiato e sax Contralto dubbi sull'insegnanento



Fabio 72
27th December 2010, 11:14
Salve ragazzi è passato già un mese dalla mia prima lezione di sax da un maestro del settore.
Non ho problemi sul solfeggio e lo studio delle note procede alla grande. Il problema sorge quando prendo in mano lo strumento ed il metodo.
Dopo 6 battute in salti di terza vado in apnea, sono costretto a fermarmi per riprenderre fiato. Ogni battuta prendo fiato ma non riesco ad arrivare alla fine.
Il maestro non mi ha mai parlato della respirazione diaframmatica e credo di aver capito che sia alla base del sax, non saprei come esercitarmi per utilizzarla.
Non mi ha mai fatto sentire il suono perfetto di una nota, lui suonava ma ha lasciato lo strumento 12 anni fa, come faccio a sapere se il suono che emetto sia giusto.
Mi sorge il dubbio se il Maestro sia competente o sia il caso di cambiare.

Aspetto Vostri suggerimenti.... :muro((((

Chopin75
27th December 2010, 14:06
Fabio, credo che non sia questione di maestro, almeno per come la racconti, il fiato non è una cosa che si acquista in una settimana di esercizi di respirazione, ci volgiono mesi se non anni per acquisire una buona capacità respiratoria e tanto tanto tanto esercizio (note lunghe,scale ecc.) io credo che col tempo e la costanza riuscirai a migliorare.
Io i primi mesi mi fermavo ogni metà battuta su un tempo di 4/4 a 80 bpm....figurati a 40 bpm

zkalima
27th December 2010, 14:14
Si, ma un buon maestro deve insegnarlo per prima cosa, questa è la sequenza; Suono, (quindi respiro), ritmo, melodia e armonia.
Partire a far le scale senza dedicarsi prima al suono può servire ad incoraggiare, a mettere giù le prime frasi, ma il principio è il suono.
Se ha lasciato lo strumento cosa insegna a fare, al massimo può darti della teoria, ma la pratica del sax parte dalla respirazione, che deve essere diaframmatica, rilassata e ritmica, deve integrarsi negli esercizi che devono suonare come delle melodie e non come degli schemini.

Fabio 72
27th December 2010, 14:23
Stiamo facendo i classici solfeggi, i gradi, gli accidenti.
La lezione si sviluppa in un'ora e mezzo circa, di cui 1 ora e 15 per la teoria e 15 - 10 minuti per la pratica con lo strumento, dove in teria dovrei suonare una ventina di battute del metodo e dove puntualmente mi fermo alla 6 per mancanza di fiato. Nel leggere le note non ho problemi....ma il suono esce malissimo, la posizione con il bocchino non è perfetta anzi lascia molto a desiderare. Mi chiedo se non vedo lui come imbocca, come suona, come faccio a imparare? Posso andare ancora avanti con i video di youtube? Mi sto demotivando! :sad:
Dimentica vado 3 volte a settimana.

Io credo che la suddivisione del tempo (1/15 per teoria e 15 per pratica non sia perfetta....voi che dite?

Accetto i vostri consigli!

Mad Mat
27th December 2010, 14:32
Se le cose stanno effettivamente come dici tu c'è da mettersi le mani nei capelli.

L'insegnamento dell'utilizzo del diaframma, la postura, l'impostazione del labbro e della lingua all'interno del cavo orali sono i fondamentali imprescindibili all'inizio dello studio.

Tutto il resto è importante ma se non ci sono le condizioni per fare uscire il suono nel modo corretto, come si fa a suonare scale arpeggi ed intervalli?

Quanto alla suddivisione dei tempi, una lezione di pratica strumentale nei primi tempi di studio deve durare almeno mezz'ora ma ritengo che un'ora alla settimana sarebbe una durata più appropriata.

27th December 2010, 14:37
Io per suonare mi fermo su una battuta e respiro e butto il fiato si quando ci sono note lunghe nn parliamo va..

bobby
27th December 2010, 14:38
TI sei risposto da solo!
Io per il primo mese ho fatto solo note singole, curando impostazione di labbro ed emissione, concentrandomi su una nota, aumentandone il volume sonoro, diminuendolo....e cosi via, giusto per familiarizzare con lo strumento!
IL mio insegnate ha sempre avuto il suo sax al collo, prima dimostrava poi io facevo )cercavo di fare), e il suo dito era sempre li pronto sotto la mia imboccatura, a battere per sentire e farmi sentire la vibrazione della parte bassa (labbro inferiore e parte del mento) con l'ancia. Guarda caso, dopo oltre sei mesi di interruzione di lezioni la priam cosa che mi ha detto e' stata "Pero', pensavo che in questi mesi ti saresti divertito solo a suonare e a non curare i dettagli, ma mi sono sbaglitato, ora il sax sta suonando come un sax".

barba
27th December 2010, 14:41
Non t'avvilire Fabio,fai note lunghe anzi lunghissime,fino ad esaurire l'aria che hai immagazzinato,poi non preoccuparti per il suono,viene da se' e quando viene te ne' accorgi e vedrai che felicita'.Auguri Ezio

Mad Mat
27th December 2010, 14:41
Una domanda: almeno i "suoni lunghi" tenuti ed i "suoni lunghi" esguiti con i crescendo ed i diminuendo te li fa studiare?

Filippo Parisi
27th December 2010, 14:42
Un insegnante che non suona con l'allievo????

Scappa.......

Fabio 72
27th December 2010, 14:42
cavolo....quello che mi dite mi lascia perplesso....
Cerco di farvi capire appieno la situazione: Ho iniziato circa un mese fa e fino ad oggi ho imparato perfettamente a leggere la musica, a conoscere i vari accidenti, i gradi e a solfeggiare ecc.
Come pratica ho studiato la scala cromatica con il portavoce ma non altro e sono alla prima pagina del metodo "Giampieri".
Ma della prima pagina solo le prime 6 battute visto che ho seri problemi nella respirazione.
Il suono che emetto è sempre variabile, sicuramente la posizione del labbro non è mai la stessa.Quando respiro tra una battuta e l'altra il suono cambia. Ma il suono che emetto è giusto? Non lo so perchè lui non mi fa vedere come lui posiziona la bocca e come emette il suono.
A fronte di tutto questo cosa ne pensate? E' giusto il suo metodo?
Amo il sax, il suo suono, non ho fretta di imparare, ma mi sembra che con lo strumento non vada avanti....

Fabio 72
27th December 2010, 14:43
Una domanda: almeno i "suoni lunghi" tenuti ed i "suoni lunghi" esguiti con i crescendo ed i diminuendo te li fa studiare?

Sinceramente...non so neanche cosa sono!!!

bobby
27th December 2010, 14:44
HAi letto il mio post?

bobby
27th December 2010, 14:46
Io per suonare mi fermo su una battuta e respiro e butto il fiato si quando ci sono note lunghe nn parliamo va..

Sinceramente non ho capito cosa vuoi dire!

Poi ci sono punti ben precisi dove si DEVE, e dove si PUO (se si vuole) respirare.

Fabio 72
27th December 2010, 14:50
HAi letto il mio post?

Si....lui non fa nulla di tutto questo. Batte la matita sul leggio per darmi il tempo mentre legge le note che ci sono sul metodo, io alle sue spalle (quindi non vede la mia postura) che cerco di suonare le note che leggo in maniera disastrosa e senza tecnica. Questo per 15 minuti dopo un'ora e 20 circa di teoria ed esercitazioni sul solfeggio. Pago e vado via.
Dopo due giorni ritorno e stesso iter.

Fabio 72
27th December 2010, 14:52
Io per suonare mi fermo su una battuta e respiro e butto il fiato si quando ci sono note lunghe nn parliamo va..

Sinceramente non ho capito cosa vuoi dire!

Poi ci sono punti ben precisi dove si DEVE, e dove si PUO (se si vuole) respirare.

Adesso con il metodo bisogna respirare ogni battuta!

lucaB
27th December 2010, 14:59
secondo me ti conviene cambiare maestro. 15 minuti per lo strumento è esattamente il tempo che ci metto a montarlo, smontarlo, pulirlo e rimetterlo nella custodia.
Per quanto riguarda la durata del fiato, nessuno ti dice che devi fare l'esercizio dall'inizio alla fine senza mai prendere fiato.
Decidi tu quando respirare, fai un ottavo, un quarto di pausa per respirare in punti prestabiliti, possibilimente interrompendo in maniera musicale il flusso dell'esercizio, e prosegui. Visto che alla sesta misura sei cotto, e poi non riesci a riprendere fiato correttamente, perché se dici che quando riprendi l'esercizio il suono è cambiato vuol dire che non hai respirato bene come la prima volta (ma è normale), io ti consiglierei di respirare ogni 4 misure. Indipendentemente da quello che c'è scritto. Ti serve una battuta intera per riprendere fiato correttamente? aspetta una battuta, ti basta un ottavo? un sedicesimo? Respira quando ti serve, e riprendi l'esercizio solo se hai respirato bene. Non respirare di fretta solo per non perdere il tic del metronomo. Fai con calma. Se il metronomo ti distrae, spegnilo momentaneamente finché non riesci a gestire la respirazione. Non suonare mai fino a esaurimento completo del fiato, fermati un pochino prima. Quando sei a corto di fiato tenderai a diventare teso con tutte le conseguenze negative (proprio tutte) su suono, emissione, gola, labbro, eccetera. Non abituarti a suonare fino a esaurimento scorte, è veramente una cosa cattiva per il suono (oltre che ti sforzi a bestia)

lucaB
27th December 2010, 15:08
Adesso con il metodo bisogna respirare ogni battuta!

ho postato il messaggio sopra senza aver letto questa frase. Non bisogna suonare fino al limite del fiato ma neanche respirare troppo spesso. E' evidente che in una battuta (a meno che tu non stia suonando a 40 di metronomo il quarto) non puoi avere espulso abbastanza aria da avere bisogno di respirare di nuovo. Devi avere sempre aria di qualità quando suoni, se ricarichi troppo spesso finisci per non buttare mai via l'aria vecchia. Il tuo cervello ha bisogno di ossigenarsi,come ho detto è sbagliato rimanere in apnea per finire l'esercizio in un fiato, ma anche respirare quando c'è ancora parecchia aria da espellere non va bene. Veramente, puoi verificare da te che questi due estremi sono deleteri.

A questo punto direi che l'esercizio migliore che puoi fare è scegliere una nota (un sol o un fa centrali), preparare la posizione per quella nota. Prendere fiato, imboccare, tappare l'ancia con la lingua e soffiare. Soffia per una battuta con l'ancia tappata, poi lascia l'ancia per la battuta seguente. Poi respira e ripeti. Passa poi a note da due quarti, e note da un quarto (sempre col precedimento tappa/stappa). Riprendi fiato ogni due battute.

io cambierei maestro :zizizi))

zkalima
27th December 2010, 15:39
Potevi imparare quelle cose anche su una tastierina elettronica, il sax è uno strumento fisico, prima viene il corpo poi i movimenti.
Tre volte alla settimana, manco fosse il tuo psicanalista, fuggi.

Mad Mat
27th December 2010, 16:17
Questa persona non ti sta insegnando a suonare il sassofono, ma semplicemente a leggere uno spartito.

Come tu giustamente dici non si può e non si deve respirare quando si vuole ma soltanto quando la frase musicale lo consente. Tuttavia per poter riuscire a inspirare solo quando la frase musicale lo consente bisogna imparare a respirare correttamente.

Inspirando correttamente possiamo immagazzinare nel minor tempo possibile il maggior quantitativo di aria consentito dalla nostra capacità polmonare. Tuttavia per inspirare correttamente bisogna usare il diaframma che permette ai polmoni di espandersi verso il basso.
Il maestro che ti insegna a suonare il sassofono ti deve far capire come usare il diaframma: prima per permettere all'aria di entrare nei polmoni e poi per controllare che la pressione del fiato in uscita sia costante. Se il fiato ha una pressione costante il suono è omogeneo.
Detto così sembra una cosa facile ma in realtà è necessario un insegnante che ti faccia capire come usare il diaframma e che ti faccia fare degli esercizi specifici con e senza lo strumento. Imparare a respirare correttamente ed in maniera efficiente non richiede un giorno ma mesi ed anni.
Con l' uso de diaframma siamo solo all'inizio del processo di produzione del suono. L'aria parte dai polmoni con il controllo del diaframma ma poi passa nelle corde vocali, che ne modificano la velocità e la frequenza, arriva nel cavo orale, dove il volume interno determinato dalla posizione della lingua modifica nuovamente la velocità, ed infine fa vibrare l'ancia, sulla quale però incide la maniera in cui teniamo il labbro e l' intensità del morso.

Tutte cose sulle quali deve farti prendere coscienza il maestro. È vero che studi da solo un mese, ma sin dalla prima lezione bisogna insegnare all'allievo come respirare.

Questa è una certezza assoluta, qualunque sia l'impostazione didattica scelta dall'insegnante ..... Sempre che tale lo si possa definire!

Quindi il mio consiglio è scegli un altro insegnante. Anche perché andare a lezione tre volte alla settimana non serve a niente ..... se non a gonfiare il portafogli del maestro.

Fabio 72
27th December 2010, 16:23
Con l'ancia tappata per non emettere suono giusto?
Tutti concordi nel cambiare maestro? cavolo!

@ Mad Mat Andare tre volte dall'insegnante e naturalmente esercitarsi a casa non lo ritieni sufficiente?

bobby
27th December 2010, 16:27
Eh beh a FaBBio, siemo concordi per quello che hai scritto!
Io ci vado TRE volte al mese a lezione, ossia UNA volta ogni 10 gg!

Filippo Parisi
27th December 2010, 16:29
Una volta a settimana è più che sufficiente. Bisogna metabolizzare ciò che si studia.

Chopin75
27th December 2010, 16:50
dai retta a Luca, sono ottimi consigli i suoi

Mad Mat
27th December 2010, 17:06
@ Mad Mat Andare tre volte dall'insegnante e naturalmente esercitarsi a casa non lo ritieni sufficiente?

Lo ritengo superfluo.

Meglio una sola lezione di 30 o 60 minuti alla settimana piuttosto che tre lezioni da 10 minuti.

Come ha scritto Filippo, le cose che si imparano a lezione vanno metabolizzate.

bobby
27th December 2010, 17:08
MA IL FATTO E' CHE LUI, DA QUANTO HO CApito, (scusate il maiuscolo) fa TRE lezioni da un'ora e mezza dove fa dieci minuti di strumento e il resto teoria!

Mad Mat
27th December 2010, 17:11
Ma cosa serve fare quattro ore e mezza di teoria alla settimana, se poi con lo strumento non sa neppure suonare Fra Martino?

Fabio 72
27th December 2010, 17:32
Dove lo trovo adesso un altro maestro a Taranto.... :muro(((( :muro(((( :muro((((

Fabio 72
27th December 2010, 17:34
[quote="Fabio 72":38n7v5zh]
@ Mad Mat Andare tre volte dall'insegnante e naturalmente esercitarsi a casa non lo ritieni sufficiente?

Lo ritengo superfluo.

Meglio una sola lezione di 30 o 60 minuti alla settimana piuttosto che tre lezioni da 10 minuti.

Come ha scritto Filippo, le cose che si imparano a lezione vanno metabolizzate.[/quote:38n7v5zh]

Faccio tre lezioni da 1 ora e mezza l'una.

lucaB
27th December 2010, 18:26
Fabio, non so quanto tempo hai a disposizione, ma se riesci a fare tre lezioni a settimana da un maestro, secondo me, potresti riuscire a frequentare una scuola di musica. (?) Non so come siete organizzati a Taranto. A milano ci sono scuole con corsi serali.

per quanto riguarda il discorso ancia tappata/stappata, è proprio come hai capito tu:
tappata: soffi ma il suono non esce
stappata: soffi e il suono esce.
Questo esercizio è così facile che rischia di essere preso alla leggera però ti insegna due cose fondamentali: attacco di lingua ed emissione. Se riesci a mantenere un suono omogeneo tra un tappa e uno stappa, molto probabilmente stai respirando bene, o almeno, hai la garanzia che l'aria che stai soffiando la stai soffiando bene (o come minimo allo stesso modo di prima, ci vorrebbe un maestro che ti dice se stai soffiando bene :D). Per il resto, cerca di imparare al più presto le basi della respirazione diaframmatica. Non è difficile, ma come trovai una volta scritto su un libro di java "Easy to learn, Impossible to master".

Fabio 72
27th December 2010, 22:00
Stasera sono passato da un'accademia di musica dove insegnano sax, il maestro è Tony Semeraro, se cercate in retè c'è molto materiale. La retta è di 90 euro al mese per 2 lezoni settimanali. Che ne dite?

mario
27th December 2010, 22:02
La retta e' onesta ,sono le due lezioni settimanali che sono troppe

Mad Mat
27th December 2010, 23:17
Due lezioni settimanali vanno benissimo se una è di strumento e l'altra è di teoria. È un pò la norma nelle scuole di musica.

pizzic77
27th December 2010, 23:19
Fuggi immediatamente dal tuo insegnate attuale e cercane un altro, trovane uno che ti faccia suonare e che suoni con te...per quanto possa essere bravo non puoi imparare a suonare il sax da uno che 12 anni fa ha lasciato lo strumento!!!!

bobby
28th December 2010, 09:52
Due lezioni settimanali vanno benissimo se una è di strumento e l'altra è di teoria. È un pò la norma nelle scuole di musica.

Quoto!

Fabio 72
28th December 2010, 12:20
Grazie ragazzi....

Aktis_Sax
28th December 2010, 12:27
Tre lezioni di strumento a settimana per me sono troppe. Uno deve avere il tempo di metabolizzare a casa, con l'esercizio, quello che ha imparato a lezione, i consigli dell'insegnante, eccetera. Se, per esempio, vai a lezione il lunedì e il mercoledì ci devi tornare, hai poco tempo per mettere in pratica quanto detto a lezione.

Detto questo, secondo me devi trovarti un altro insegnante. il tuo attuale sarà sicuramente una bravissima persona, ma 12 anni senza strumento sono davvero tanti. Anche se sei un assoluto principiante e non devi imparare il sax a livello avanzato, una persona che ne sa un minimo anche in pratica è necessaria. La respirazione diaframmatica ti accompagnerà durante tutto il tempo che farai pratica con lo strumento, è la prima cosa che si deve insegnare prima ancora della tecnica, secondo me, perchè senza di quella non vai molto lontano. All'inizio è faticoso perchè effettivamente noi non siamo abituati a respirare così...

Domanda: sei iscritto presso la scuola di una banda? Mi sto accorgendo sempre di più che presso le bande chiamano "maestri" che non fanno altro che "insegnare le posizioni" per buttare nell'organico il prima possibile lo strumentista.

cagliostro70
28th December 2010, 13:28
premesso che il mio "badante musicale" :lol: sta seguendo esattamente la scaletta di Tzkalima (suono o meglio emissione quindi ritmo, melodia e armonia), 90 e al mese per DUE lezioni di strumento sono veramente pochemi pare, ma da solo o in gruppo? io spendo 80 per 1 ora a settimana. In più però abbiamo lezione di solfeggio e armonia a parte gratuiti. mi sembra tanta roba, io a volte non ce la faccio neanche a fre tutto quello che mi da da una settimana all'altra.

lucaB
28th December 2010, 13:46
80 euro a lezione?!? io ne spendo 25 e studio con un grandissimo jazzista milanese (nonché endorser R&C). Studi con Bergonzi o con Lovano?

Fabio 72
28th December 2010, 13:48
Tre lezioni di strumento a settimana per me sono troppe. Uno deve avere il tempo di metabolizzare a casa, con l'esercizio, quello che ha imparato a lezione, i consigli dell'insegnante, eccetera. Se, per esempio, vai a lezione il lunedì e il mercoledì ci devi tornare, hai poco tempo per mettere in pratica quanto detto a lezione.

Detto questo, secondo me devi trovarti un altro insegnante. il tuo attuale sarà sicuramente una bravissima persona, ma 12 anni senza strumento sono davvero tanti. Anche se sei un assoluto principiante e non devi imparare il sax a livello avanzato, una persona che ne sa un minimo anche in pratica è necessaria. La respirazione diaframmatica ti accompagnerà durante tutto il tempo che farai pratica con lo strumento, è la prima cosa che si deve insegnare prima ancora della tecnica, secondo me, perchè senza di quella non vai molto lontano. All'inizio è faticoso perchè effettivamente noi non siamo abituati a respirare così...

Domanda: sei iscritto presso la scuola di una banda? Mi sto accorgendo sempre di più che presso le bande chiamano "maestri" che non fanno altro che "insegnare le posizioni" per buttare nell'organico il prima possibile lo strumentista.

durante la lezione sono solo e dura 1 ora e mezzo per un prezzo di 15 euro l'ora.

FaX
28th December 2010, 13:57
non siamo sub! non serve allenarsi per fare il fiato, basta avere l'impostazione corretta e con un filo d'aria il sax suona..è necessario però avere un maestro che sappia questa cosa (vi assicuro che non è scontato che tutti i maestri lo sappiano. sono andato avanti diversi anni con diversi maestri che non mi hanno mai corretto e facevo una fatica boia, sentivo una resistenza incredibile) e che ti insegni il modo corretto di impostare la gola. Nasce tutto da qui. non dovrai mai aspettarti il suono dallo strumento

cagliostro70
28th December 2010, 14:09
80 euro a lezione?!? io ne spendo 25 e studio con un grandissimo jazzista milanese (nonché endorser R&C). Studi con Bergonzi o con Lovano?
AL MESE!

Fabio 72
28th December 2010, 14:16
non siamo sub! non serve allenarsi per fare il fiato, basta avere l'impostazione corretta e con un filo d'aria il sax suona..è necessario però avere un maestro che sappia questa cosa (vi assicuro che non è scontato che tutti i maestri lo sappiano. sono andato avanti diversi anni con diversi maestri che non mi hanno mai corretto e facevo una fatica boia, sentivo una resistenza incredibile) e che ti insegni il modo corretto di impostare la gola. Nasce tutto da qui. non dovrai mai aspettarti il suono dallo strumento

Il mio mi dice sempre che ci vuole pochissimo fiato, ma se ne metto poco il suono non esce, se ne metto molto si sente ed il suono è stridulo.....solo che lui non mi corregge, dice solo "metti meno fiato"....
Vaboh tanto oramai ho deciso cambio.

Date un occhiata su internet da chi devo andare e ditemi secondo voi se vale, il suo nome è Tony Semeraro di Taranto, mi ha fatto una buona impressione!

bobby
28th December 2010, 15:02
IO vado da questo signore qui http://www.alfredoponissi.com/ a casa sua per 30!

Mad Mat
28th December 2010, 16:07
Date un occhiata su internet da chi devo andare e ditemi secondo voi se vale, il suo nome è Tony Semeraro di Taranto, mi ha fatto una buona impressione!

Guardare su internet serve a poco. Può darti dei suggerimenti soltanto qualche forumista di Taranto o dintorni che lo conosce personalmente.

In ogni caso penso che sia difficile troavre un insegnante peggiore di quello che hai ora.

cagliostro70
28th December 2010, 16:59
il mio è
http://www.andrea-coppini.it/

bobby
28th December 2010, 17:02
In ogni caso penso che sia difficile troavre un insegnante peggiore di quello che hai ora.

:lol:

Fabio 72
28th December 2010, 17:49
[quote="Fabio 72":3veuyml5]

Date un occhiata su internet da chi devo andare e ditemi secondo voi se vale, il suo nome è Tony Semeraro di Taranto, mi ha fatto una buona impressione!

Guardare su internet serve a poco. Può darti dei suggerimenti soltanto qualche forumista di Taranto o dintorni che lo conosce personalmente.

In ogni caso penso che sia difficile troavre un insegnante peggiore di quello che hai ora.[/quote:3veuyml5]

Capperi....addirittura, ho speso soldi inutilmente!!! :evil: :cry:

Fabio 72
28th December 2010, 17:51
[quote="Fabio 72":2klkr3nd]

Date un occhiata su internet da chi devo andare e ditemi secondo voi se vale, il suo nome è Tony Semeraro di Taranto, mi ha fatto una buona impressione!

Guardare su internet serve a poco. Può darti dei suggerimenti soltanto qualche forumista di Taranto o dintorni che lo conosce personalmente.

In ogni caso penso che sia difficile troavre un insegnante peggiore di quello che hai ora.[/quote:2klkr3nd]

Magari ci fossero dei forum di Taranto o zone limitrofe!

Mad Mat
28th December 2010, 17:55
Per "forumista di Taranto" intendo qualcuno che legge questo forum e che vive a Taranto come te!

Fabio 72
28th December 2010, 21:09
insegnanento
Per "forumista di Taranto" intendo qualcuno che legge questo forum e che vive a Taranto come te!

:roll: :roll: :half: avevo capito male!!

fcoltrane
29th December 2010, 21:33
quoto Med Mat e LucaB
presterei molta attenzione all'aria di qualità che è la chiave della corretta respirazione.
si respira quando se ne ha bisogno e si impara a inserire le pause in questo senso.
ciao fra