PDA

Visualizza Versione Completa : Microfono per soprano, bene lo Shure 58?



giocalce
13th December 2010, 18:43
Secondo voi uno shure 58 beta potrebbe andare bene per microfonare un soprano?
Forse no, forse ci vorrebbe qualcosa di meno ipercardioide?

Chopin75
13th December 2010, 18:48
Che intendi per ipercardioide?
Dovresti almeno specificare che uso devi farci di questo soprano microfonato, se per registrarci su base, da usare in una band, di solito (ma questa è la mia esperienza) i fiati si microfonano in una band per star dietro agli ampli della chitarra e alla batteria che di solito è esagerata...

giocalce
13th December 2010, 19:09
l'uso è quello di collegarlo direttamente al computer per registrazioni sbrigative ma un po migliori di come vengono col mic. in dotazione. Il mio dubbio è che il beta 58 è ipercardioide , quindi i cantanti lo mettono proprio vicino alla bocca. Col sax dovrei stare attaccato al mic.

tzadik
13th December 2010, 19:27
Se vuoi registrare nella maniera più semplice possibile... prenditi un microfono usb... con minimo 20/25€ te la cavi.

Per registrare con un microfono (non usb) hai bisogno almeno di una scheda audio... se non ce l'hai, del Beta58 (da solo) te ne fai poco e niente.

Il Beta58 è un super carioide, questo vuol dire che prende meno ai lati ma prende un pochettino dietro. Ha un suono simile al SM58... è un po' più sensibile e meno confuso nelle basse frequenze.
I cantanti cantano con il microfono attaccato alle labbra per comodità e spesso per sfruttare l'effetto di prossimità al fine di ridurre i rientri.
Il check infatti viene fatto tenendo il microfono attaccato alle labbra.

cagliostro70
13th December 2010, 20:24
Punterei a un 57, il 58 sempre usato per la voce... però per il tenore pottrebbe esere interessante... da provare

giocalce
13th December 2010, 20:37
si, sapevo che il 57 è più indicato per gli strumenti, infatti dovrebbe essere cardioide come il 58, mentre il beta58 è supercardioide, quindi per acchiappare il suono devi stare più vicino, però ti isola di più dai rumori intorno.
Comunque funziona sui pc: l'ho provato su vari pc fissi, e pensa che funziona benissimo su un pentium 2 di 12 anni fa,però con scheda s. blaster awe 64.

cagliostro70
13th December 2010, 20:59
Confermo quanto dici, l'ho usato per anni per cantare e ho registrato anche direttamente sulla scheda audio del pc. Ha una timbrica più calda del 57 e quindi con il tenore potrebbbe tirare fuori un effetto interessante.. poi dipende da cosa ci suoni

tzadik
13th December 2010, 21:31
si, sapevo che il 57 è più indicato per gli strumenti, infatti dovrebbe essere cardioide come il 58, mentre il beta58 è supercardioide, quindi per acchiappare il suono devi stare più vicino, però ti isola di più dai rumori intorno.

Niente di tutto ciò!
Questa è la spiegazione:

I cantanti cantano con il microfono attaccato alle labbra per comodità e spesso per sfruttare l'effetto di prossimità al fine di ridurre i rientri.
Il check infatti viene fatto tenendo il microfono attaccato alle labbra.

... tra l'altro il Beta58 è molto più sensibile del SM58/SM57... quindi volendo c'è meno necessità di "gain".

L'SM57 nonostante sia "per strumenti" è ancora più direzionale del SM58 e del Beta58.
Rispetto a questi due, il 57 è decisamente più duro e brillante (gli Shure sono di default microfoni molto molto duri come timbrica).

Per quanto riguarda microfoni dinamici in una fascia di prezzo di 100€... si trovano prodotti decisamente più indicati per gli strumenti a fiato (e qualitativamente superiori).


viewtopic.php?f=14&t=14972 (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=14&t=14972)
viewtopic.php?f=14&t=12168 (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=14&t=12168)
viewtopic.php?f=14&t=12231 (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=14&t=12231)
viewtopic.php?p=131891#p131891 (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?p=131891#p131891)
viewtopic.php?f=14&t=9197 (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=14&t=9197)
viewtopic.php?f=14&t=10083 (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=14&t=10083)

cagliostro70
13th December 2010, 21:37
un supercardioide rispetto a un cardioide ha una direzionalità più chiusa e quindi meno rientri dalle spie di palco. No?

tzadik
13th December 2010, 23:37
No...
La supercardiodicità permette una certa disposizione delle spie che permette una miglior percezione in determinate condizioni (quando il palco è sufficientemente profondo per esempio)
Disposizione che con un cardiode darebbe problemi di rientri (in un palco profondo).

La direzionalità è collegata all'effettivo campo di ripresa del microfono.
L'SM57 per esempio è un microfono molto molto direzionale, risente moltissimo sia delle variazioni di inclinazione sia della distanza della sorgente dalla capsula: tutte queste caratteristiche si addicono più alla ripresa di sorgenti che rimangono ferme rispetto al microfono!

Federico
15th December 2010, 16:35
Questa volta concordo con tzadik (ogni tanto capita ;) ) il 57 è un microfono che viene usato per sorgenti sonore fisse tipo rullante, ampli da chitarra ed altro di simile.

tzadik
15th December 2010, 17:46
Il vizio è che la maggior parte dei fonici "di paese" pensando che l'SM57 sia un microfono per strumenti... possa andare bene su tutti gli strumenti.
Ergo piccoli service hanno bancali di SM57 e li usano dappertutto.
A un festival ho visto fare un batteria con 7 SM57 (anche sulla cassa e come overhead)... il risultato è figo, molto low-fi/grunge! :lol:

Sui fiati non mi è mai piaciuto: troppo duro... ma soprattutto, se non stai immobile con l'SM57 perdi 5/10 dB al minimo movimento (rispetto alla capsula) come ridere: diventi matto tu, diventa matto il fonico. Tra un SM57 e un SM58, meglio l'SM58. :zizizi))

Di base l'SM57 nasceva come broadcaster, cioè come microfono per speakeraggio radiofonico, come upgrade del mitico SM7 (che è un GRANDE microfono). Sulla voce, secondo me, è anche più "piacevole" del SM58, perchè è più "chiaro".

@Federico: prima o poi la voglia di un Guardala MB-II tornerà... :twisted:

Federico
15th December 2010, 19:20
@Federico: prima o poi la voglia di un Guardala MB-II tornerà... :twisted:
O.T.Se vuoi vendermi il tuo :fischio:
Il 57 si può usare anche per i toms della batteria è sinceramente non è male, par per la cassa è un pò assurdo :zizizi)) e sinceramente è molto bello anche per la tromba.

tzadik
16th December 2010, 00:46
Ti piacerebbe, eh!? :ghigno:

Comunque la tromba è rognosa... dipende dal suono che arriva.
Per un suono "scuro" (tipo Bosso per intendersi) uno Shure va bene... ma per un suono "medioso" (tipo Tofanelli) con un Shure ti sanguinano le orecchie... :\\:
Il dinamico che mi piace di più sulla tromba è il Sennheiser MD441 (e ancora il meglio il BF541), poi l'RE20... ma meglio il 441... :zizizi))

zkalima
16th December 2010, 01:53
Dopo aver letto tutti i topic sulla questione e ascoltato le differenze io mi sono comprato un EV raven e sono molto contento, provato sia in sala che in live mi è piaciuto.
Lo preferisco decisamente allo Shure 58, e qui si ferma il mio contributo.

Federico
16th December 2010, 09:21
Ti sei comprato un bel microfono :zizizi))

tzadik
16th December 2010, 11:43
Secondo me... entro i 150/200€ il Raven è uno dei migliori dinamici per strumenti a fiato (sulla voce ha qualche limite per via della capsula poco filtrante, utilissima nella ripresa di strumenti ma deleterea per la voce: per usarlo sulla voce serve un antipop).
Come timbro non siamo distanti da un Shure SM però:
1) ha dei bassi che non sono confusi (ci ho microfonato dellle casse per basso: funziona benissimo, non serviva nemmeno il suono della DI)
2) ha un top end quasi da condensatore (non indispensabile, ma comunque utile per avere un suono "limpido")
3) è piccolo, non ha bisogno di clip per essere montato su asta (è integrata) ed è un po' più leggero del SM58
4) è meno direzionale: ha una capsula larga... :zizizi))
5) costa meno di un SM58... :mha!(

Filippo Parisi
16th December 2010, 12:12
Dopo aver letto tutti i topic sulla questione e ascoltato le differenze io mi sono comprato un EV raven e sono molto contento, provato sia in sala che in live mi è piaciuto.
Lo preferisco decisamente allo Shure 58, e qui si ferma il mio contributo.

Concordo, ottimo microfono. L'hai preso anche tu da thomann? 115 € il mic con asta (troppo ballerina) e cavo da 10 mt... ;)

Approfitto per chiedere consigli. A parte che forse non sono molto abitutato ai microfoni fissi, il risultato è comunque "inferiore" (dovrei dire diverso ma a me piace meno) del clip AT, anche se questo non filtra la meccaniza e nei gravi si satura troppo facilmente.

tzadik
16th December 2010, 12:19
"Inferiore" in che termini?

Considera che:
1) microfoni con capsula più grande risentono di più della distanza e dell'angolazione rispetto alla campana
2) microfoni con caspula più grande riprendono una maggiore percentuale di suono di ambiente... e se hai un ambiente con un'acustica strana... si sente
... però riprendono in maniera meno direzionale e il suono è comunque più naturale. Il resto è solo una questione di equalizzazione e/o di posizionamento.

zkalima
16th December 2010, 22:58
Filippo, io credo che la meccanica abbia un suono e che non vada filtrata, non riuscirei a pensare, ad esempio, alcune registrazioni di Rollins senza i clic della meccanica e i suoi fraseggi con il sax diteggiato senza soffiare.
Il mic sullo strumento ha indubbiamente dei vantaggi, ma con il mic sull'asta si possono giocare le dinamiche aumentando e diminuendo la distanza o cacciando la capsula nella campana, alla fine è più strumento, è più versatile, vedi George Adams, Archie Shepp o Ravi Coltrane.
Comprato su ebay, mi è sfuggito quello di cui parli.

tzadik
16th December 2010, 23:04
Dipende... alcuni clip non riprendono la meccanica, riprendono le vibrazioni che la meccanica genera sul corpo, che il corpo trasmette rigidamente alla capsula del clip.
È fastidiosissimo sentire un "dun" (più o meno intenso, solitamente molto intenso) ad ogni chiave che si muove (indipendentemente se si soffia oppure no.

Altra cosa è un microfono fisso che prende parte del rumore di chiusura dei tasti...

maurisax
17th December 2010, 10:07
Il mic sullo strumento ha indubbiamente dei vantaggi, ma con il mic sull'asta si possono giocare le dinamiche aumentando e diminuendo la distanza o cacciando la capsula nella campana, alla fine è più strumento, è più versatile, vedi George Adams, Archie Shepp o Ravi Coltrane.

io con lo shure trovavo veramente fastidioso il fatto che appena mi muovevo di pochi centimetri andava via il suono: alla fine mi distraeva da quello che cercavo di suonare perchè dovevo pure pensare a tornare attaccato alla capsula; tra l'altro basta così poco per saturare o per scomparire (davvero pochi centimetri!) che non sarei mai riuscito ad usarlo per una variazione di dinamica a meno di non pensare più a quello che non a suonare; mi pare che per la dinamica basti ed avanzi quello che si può fare con l'emissione, sulla quale si può avere decisamente più controllo. Però sarei curioso di vedere qualche esempio di questo modo di utilizzare il microfono: puoi postare qualche link su youtube?
grazie

tzadik
17th December 2010, 10:53
È una cosa del tutto normale per un microfono dinamico... o meglio per un microfono che vai a posizionare molto vicino alla sorgente, microfono che non sia molto sensibile.

Sta cosa torna molto utile quando vai a usare il microfono sulla voce.
Si può ovviare un po' andando a posizionare il microfono (SM58 o SM57) a una debita distanza... tipo 20/25 cm e poi andando a compensare preamplificando maggiormente. Rimane però il problema che:
1) sono microfoni molto poco sensibili, lavorano anche bene con sorgenti lontane (perchè il suono diventa più morbido e lineare) però perdi "attacco" (se fai jazz, poco male... ma se suoni pop... non va bene)
2) allontandoli dalla sorgente, su sul palco si sta in "posizioni non ottimali" l'isolamento si riduce
A questo si aggiunge anche che più un microfono è lontano dalla sorgente, più facilmente riprenderà un suono naturale (e di conseguenza necessiterà di meno "interventi"). Ovviamente è impossibile suonare con un SM58/SM57 (e in generale con tutti i microfoni) a 50/60 cm dalla campana, quindi si cerca sempre una compromesso.
È piuttosto importante anche dove i fiati sono posizionati sul palco: meno rumore hanno attorno, meglio è!

Per esempio con microfoni tipo l'RE20 (http://www.coutant.org/evre20/index.html) (che ha un sistema per non avere effetto di prossimità, cosa utilissima su tutti gli strumenti a fiato) non c'è il classico "abbruttimento" quando si suona con la campana molto vicino alla capsula (anche dentro la campana) e in più rimane il suono più morbido perchè anche se la capsula è leggera perchè in alluminio... è comunque più larga.
Da qui il perchè a tantissimi piace l'RE20: suona meglio come colore, è più facile da usare... (e ha una dinamica incredibile!!!): considerate che il microfono è sul mercato da quasi 60 anni!

zkalima
17th December 2010, 23:42
http://www.youtube.com/watch?v=FTHZC10f ... r_embedded (http://www.youtube.com/watch?v=FTHZC10fn1Y&feature=player_embedded)

http://www.youtube.com/watch?v=uAP1Jz8rONc

zkalima
17th December 2010, 23:49
l'RE20 è IL microfono.

tzadik
18th December 2010, 02:10
http://www.youtube.com/watch?v=FTHZC10fn1Y&feature=player_embedded
http://www.youtube.com/watch?v=uAP1Jz8rONc

Questi sono 2 esempi di "tecnica microfonica" scorretta:
- nel primo caso, il suono è ben gestito... però suonando dentro la campana succede che il registro alto non viene ripreso e quindi man mano che si va su con le note... il volume del registro alto cala.
Qui il fonico non può fare niente (se non incazzarsi... e ha tutte le ragioni per incazzarsi): l'unica sarebbe una compressione molto rigida però poi il suono sembra finto e niente dinamica: più problemi che benefici.
Il microfono è un Senheiser MD421 spugnato (per ammorbidire le frequenze più alte: più si suona vicini alla capsula più il suono è "duro", con qualsiasi microfono)

- nel secondo caso troppi movimenti... qui proprio non c'è niente da fare. :mha...:
Il fonico avrebbe anche qui tutte le ragioni per incazzarsi...
Il microfono è un AKG 414 (non so quale dei tanti)

In entrambi i casi, un fonico "compente" avrebbe sicuramente optato per un microfono a clip (se anche il sassofonista era disposto!). :zizizi))

Questo invece è un esempio di corretto uso di un microfono fisso: http://www.youtube.com/watch?v=tjpjGSr38d4
Piccoli movimenti mantendo costante la distanza dal microfono creano piccoli o minuscoli sfasamenti creado "colore".
Si possono ottenere colori differenti suonando ruotati rispetto al microfono...


L'RE20 è IL microfono.
Non credere che il Raven vada tanto peggio... anzi molti fonici potrebbero preferire il Raven perchè ha un timbro più "popolare" (timbricamente non è tanto diverso da un Shure SM dinamico però differisce per poche cose ma sostanziali).

Federico
18th December 2010, 09:28
Parlo da fonico il quale sono:
1° caso mandare a caga...e il sassofonista è il minimo, poi gli piazzo un compressore con threshold a -20db e ratio 4:1 così impara a suonare con il microfono dentro la campana, in questo caso il fonico oltre a comprimerlo non può far altro, perchè con il microfono in quel modo quando suona dal DO in basso in giù arrivano di quei picchi di volume al mixer xhe sono allucinanti
2° caso guardando il video si vede che Ravi sa usare molto bene il microfono e sa quando allontanarsi e avvicinarsi, alcune volte forse è un pelo troppo lontano, ma secondo me sono cose volute appositamente, quasi un uso corretto per un microfono a condensatore :zizizi))
3° caso Brecker uso corretto del mcrofono dinamico, anche se io sul sassofono, e tutti gli altri strumenti archi etc che producono il suono per vibrazione di tutto lo strumento preferisco usare i condensatori.
@zkalima l'RE20 è un microfono, non IL microfono!!! C'è ne sono molti meglio dell'RE20
@tzadik non so che con fonici hai avuto a che fare ma in 22 anni di carriera come fonico non ho mai sentito nessuno proporre a un sassofonista un microfno a clip, ho sentito molte volte il contrario, cioè di far togliere il clip e mettere uno ad asta.
Dopo ogni sassofonista e soprattutto ogni fonico ha le sue manie ::saggio:: come già detto in altri post io ho lavorato con sassofonisti del calibro di Lee Konitz, Antonhy Braxton, Bearzatti, Tonolo e molti altri, nessuno di questi aveva il suomicrofono e si affidava al fonico, qua entra in campo la professionalità del fonico, cioè saper accontentare l'artista, che solitamente ho notato, che più famoso è l'artista, meno pretese ha, più dilettante è l'artista più pretese ha, chissà perchè qualcuno mi sa rispondere? :fischio:

tzadik
18th December 2010, 11:13
caso 2: forse l'audio della registrazione video è stato anche ripreso e ritoccato... e tra l'altro considera anche la compressione del filmato su youtube
Sicuramente se è un professionista potrebbe evitare di fare grandi movimenti anche se voluti...
Tra l'altro dal vivo, al pubblico anche una porzione di suono acustico quindi è credibile che anche se faceva così grossi movimenti, le variazioni di volume in sala erano meno accentuate rispetto a quelle in registrazione.
Certo che se si muove così (come fa nella prima parte del video, nell'interludio) anche quando registra in studio (un interludio simile), un bel "vaffanculo" se lo prende di sicuro... :zizizi))

Secondo me, indipendemente dalla qualità del suono... un fonico dovrebbe vedere che persone ha davanti, intendo proprio "persone" (poi le considerazioni sulle abilità dei musicisti vengono dopo): con un clip si evitano problemi alle volte (per esperienza da musicista).
Concorderai con me che un microfono a clip sul sax di George Adams avrebbe risolto un casino di problemi. :zizizi))

Nel usare microfoni fissi e microfoni a clip ci sono pro e contro (come in ogni cosa), non dico che il sassofonista debba portarsi il microfono da casa ma se il fonico ritiene più conveniente usare una clip (che lui stesso fornisce) penso sia una cosa corretta (nel caso di George Adams sarebbe stato opportuno).
Nemmeno a me piace usare microfoni a clip, però alle volte son comodi...

Alla fine, il fonico deve fare in modo che il suono arrivi al pubblico il meglio possibile in funzione di quello che dal palco gli arriva al mixer, no?ù
Tonolo l'ho visto suonare... non è uno che danza davanti al microfono.
Lee Konitz l'ho visto prendere in mano l'asta con il microfono e spostarla a lato del palco... poi ha fatto il concerto senza microfono perchè gli arrivano solo feedback dalla sua spia (visto io con i miei occhi un'ora prima che cominciasse il concerto), evidentemente il fonico di palco non era così capace come pensava di essere.
Una volta ho sentito Pharoah Sanders... il 421 che c'era sul sax è andato in feedback per i primi 45 minuti di concerto, anche qui fonico di palco incapace.


L'artista più "celebrato" è facile che si porti dietro il fonico.
La scelta del microfono migliore sul proprio strumento secondo me è sempre e solo una questione di "colore" (posto che non siano microfoni che siano problematici dal vivo). Così si fa in studio, così si può fare con determinati prodotti dal vivo.
Bono sapete che microfono usa in studio per registrare? Non un Neumann anni '50 che costa come una station wagon, ma un SM58. Zucchero, usa lo stesso microfono, un SM58.
Per esempio nella maggior parte dei video dove Brecker suona, c'è quasi sempre un RE20, in qualche video c'è un Cad e100... entrambi microfoni "scuri".

Federico
18th December 2010, 12:09
IO ripeto che i clip, gli eviterei sempre, tranne nel caso di musicisti che girano per il palco allora è la soluzione ideale. Per il resto un sassofonista dev'essere come un cantante deve saper stare davanti al microfono, altrimenti un clip e chi si è vistio si è visto, però dopo non rompere i coglioni al fonico se hai il suono di merda!!! Ti credo che Lee konitz ha spostato il microfono, lo avrei fatto anch'io e se fossi stato il fonico mi sarei nascosto, è inamissibile che certa gente faccia il fonico dovrebbe andare a lavorare in miniera (senza offesa per i minatori) ormai si improvvisano troppi come Tecnico del suono, tanto basta girare un pò di manopole..... non ssarà mica difficle :muro((((
A riguardo del 58 io lo ritengo un grande microfono come hai detto te lo usa Bono Zucchero, ma anche Maceo Parker e altri, però come detto in passato e tutto il resto della catena che lo fa funzionare bene ;) in ogni caso anche da solo è un signor microfono a cui vanno tutti i miei rispetti, tante volte mi ha salvato il culo in situazioni in cui giravo come fonico, mandavo la scheda tecnica e mi trovavo tutt'altro, fortunatamente essendo un microfono poco costoso, tutti i service ( o quelli che si definiscono tali) ne portano sempre un bel pò

tzadik
18th December 2010, 12:25
Quoto! :zizizi))

Molto dipende dal service per la fornitura... un SM58 ce l'hanno tutti. Il feedback dipende anche dalle spie: se come spia usi una Mackie SRM è naturale che diventi matto ad equalizzare le spie.
Un RE20 non ce l'ha nessuno: in Friuli c'è solo un service che ha gli RE20 (è anche Senheiser, Neumann, AudioTechnica, impianti d&b) per esempio... se vuoi usarlo o te lo porti da casa o usi un SM58 (ogni tanto me lo porto da casa: finora mai nessuno si è rifiutato di usarlo, chissà perchè... :lol: ).

zkalima
18th December 2010, 23:14
Ci sono i registi, gli attori e i tecnici, un tecnico deve essere in grado di gestire le scelte di un artista anche se sono scelte "sbagliate".
George Adams è un colosso, quello che fa sul palco è il risultato di decenni di musica e di ricerca, è un saxofonista estremamente originale e se cerca dei rumori facendo interagire microfono e campana lo fa perchè è parte della sua cifra espressiva, dunque vanno considerati suono e non rumore infatti non fa così perchè nessuno gli ha mai spiegato come si microfona un sax, ma perchè così gli piace.
Quegli effetti di saturazione li ha sempre cercati anche Archie Shepp, che non è l'ultimo professionista diplomato alla Berklee, ma un classico del tenore.
Io non ho dubbi che federico e tzadik siate eccellenti fonici, (una rarità nel nostro paese), ma il fonico è per il musicista, non viceversa, un fonico deve risolvere problemi non aspettarsi che nessuno glie ne crei, le scelte di un musicista, e non parliamo della festa delle medie, ma di saxofonisti che sono nella storia, devono essere comprese e interpretate con i mezzi tecnici necessari, sarebbe a dire che se arriva in città George Adams o Lee Konitz, il minimo è che il fonico sappia chi sono e come stanno su un palco, oltre a conoscere il proprio mestiere, se no è un elettricista, non un fonico.

Ho fatto per vent'anni il restauratore di dipinti e il mio ruolo di tecnico è sempre stato quello di sparire, di porre come prioritaria l'intenzione dell'artista come l'azione del tempo, due aspetti che è indispensabile conoscere per fare quel lavoro, di salvarla con tutti i mezzi tecnici che la ricerca chimica e scientifica mi metteva a disposizione, e non di correggerla secondo la mia personale idea di come dev'essere un quadro.

tzadik
19th December 2010, 01:15
Io non sono un fonico... ;)

Il fonico lavora per il musicista, però il fonico è responsabile sia di quello che esce fuori (posto che ci sia "carne" che arriva dal palco) sia del PA e di non scassarlo.
Un fonico non può non incazzarsi se si trova un tipo come George Adams... perchè suonando in quel modo se non si sta attenti magari non disfi il canale del mixer ma rischi di danneggiare qualche finale o qualche cassa. Un modo di suonare simile lascia il tempo che trova, ai fini pratici...

Mi è capitato di suonare prima di un noto dj inglese... tra il gruppo dove suonato sto dj, c'era un dj locale.
Il dj aveva il suo banco con le sue DI "della mutua".
l fonico, 10 secondi che il dj locale aveva cominciato "a mettere su dischi", si è accorto che arriva un segnale troppo forte e molto distorto e da una spia ha chiesto al dj attivare il pad che aveva sulle dj (se c'era il pad) altrimenti di spegnere la musica e di aspettare che un roadie gli cambiasse le DI. Il dj non ha fatto niente, il fonico ha abbassato il volume di un buon 70%... e nel mentre un roadie ha sostituito le 2 DI. Alla fine del concerto, il dj s'è beccato un bel "vaffanculo".
Tra scontentare 5000 per 90 secondi persone e rischiare di danneggiare un mixer da 30000€ e un impianto da 150000€... meglio "scontentare" per 90 secondi 5000 persone.
Il fonico è chiamato anche a questo tipo di responsabilità.

Per la cronaca, una catena audio risente sia di segnali troppo potenti ma anche della distorsione armonica.

zkalima
19th December 2010, 01:34
Ehi tza, un dj locale non è George Adams, lo si può anche prendere a calci in culo se non conosce il mezzo con cui deve operare e non credo che una distorsione come quella che avviene infilando il microfono nella campana sia paragonabile all'uscita eccessiva dell'impianto fritto di un dj.
Scusa neh, ma non i sembra un paragone calzante, poi per carità, lo show biz ha le sue leggi e un buttafuori può anche ammazzare di botte Jaco Pastorius, ma neanche bisogna necessariamente essere dei nerd dello spettacolo.

tzadik
19th December 2010, 01:41
Infatti... un microfono usato male su sax può fare anche più danni di una DI "matta"... perchè la dinamica è maggiore. :zizizi))

Il modo di suonare di George Adams rende sicuramente più in acustico che non in "elettrico".
Come ho detto, ognuno ha le sue responsabilità... se un fonico si trova davanti uno come George Adams, miracoli non ne fa', meglio usare un clip e andare sul sicuro! :zizizi))
Penso che Federico su questo punto possa darti la sua versione, che non sarà molto diversa dalla mia.

Federico
19th December 2010, 10:57
Quoto tutto quello che ha detto tzadik tranne il fatto del mic a clip, io mentre Admas fa il check o prima, gli spiego che se lui suona in quel modo ci possono essere dei gravi problemi di audio e cioè che il SUO suono in sala potrebbe diventare orribile causa distorsione armonica e cerco di trovare una soluzione insieme a lui, poi se lui accetta i miei consigli bene altrimenti io mi so arrangiare. @ zaklima è vero come dici te che il fonico è al servizio del musicista però è anche vero che il fonico deve far sentire bene alla gente in sala e soprattutto è responsabile del P.A. dunque alla fine è il fonico che decide, se tu musicista ti adegui e cerchi di trovare una mediazione ok, altrimenti tu suoni come vuoi e io faccio quello che voglio, ho lavorato con tanta gente e in più di vent'anni non ho mai sfondato un cono, alla fine a me non interessa se suona Rollins o chi altro la mia etica e la mia professionalità mi dice di far sentire bene in sala e di non sfondare i P.A detto e rispettato questo tu musicista puoi far tutto. Una volta mi è capitato di lavorare con Alvin Curran un grande della musica moderna, lui aveva un Mac con una frequenza portante e faceva minime variazioni intorno a questa frequenza, questo era il suo spettacolo, voleva 125 db in tutta la sala (. Soglia del dolore) girava con il fonometro in sala durante il check si è incazzato con me perchè in sala c'erano solo 110 db io gli ho spiegato che oltre a fucilare le orecchie alla gente mi fucilava le casse, lui mi ha risposto che non gli fregava niente a quel punto sono andato dal promoter e gli ho spiegato la situazione, lui ha parlato con Curran e alla fine ha fatto il concerto con 98 db in sala. Questo per dirti che il musicista bravo e non bravo merita il massimo rispetto però devi sapere quello che fai ::saggio::

tzadik
19th December 2010, 11:33
Quoto!

Certo che per richiedere 125 dB bisogna avere merda nella testa... voleva 125 dB "nominali" o 125 dB headroom compresa? :BHO:
Che poi... per uno spettacolo così (roba contemporanea) non conveniva usare un sistema multicanale? :mha!(

A me è successa una sola volta di superare i 120 dB in sala (siamo arrivati quasi a 121 dB)... e sul palco non si sentiva un *****. Era un coro di 450 persone circa...

Federico
19th December 2010, 12:36
Voleva 125 db non di picco ma costanti, hai idea in quanto tempo si brucia un cono se suona alla stessa frequenza cioè stessa vibrazione a 125 db, penso che in meno di due minuti sia cucinato il magnete, certi artisti starebbero bene in miniera insieme a certi fonici :lol:

tzadik
19th December 2010, 12:44
Non idea dei tempi di cottura delle bobine... però ho una vaga idea di quante "roba" ti servirebbe per avere 125 dB: dovresti prendere un impianto dei concerti di Vasco e metterlo dentro l'auditorium della parrocchia.

Nota tecnica: la "potenza sonora" degli impianti professionali si misura in dB (che è una scala logaritmica per indicare la pressione) non in watt.
Il watt è un grandezza elettrica e poco ci dice sulla "potenza" effettiva di un impianto: il suono è una pressione o un gradiente di pressione, non una potenza elettrica. Maggiore sarà l'efficienza maggiore sarà la pressione sonora prodotta a parità di potenza elettrica assorbita.

Il db è una scala logaritmica, non lineare.
Vuol dire che ogni tot dB (3 o 5... non mi ricordo, Federico saprà quanti) la pressione effettiva raddoppia. Cioè 125 dB non sono il doppio di 62,5 dB in termini di pressione effettiva... ma sono il doppio di 120 dB (se il fattore di raddoppio è 5 dB). Sono tantissimi... neanche un aereo al decollo fa così tanto casino.

Federico
19th December 2010, 13:42
Non serve un impianto di Vasco Rossi, in pratica prendi un fonometro ti metti in regia FOH e misuri la pressione sonora, è vero che il db è una scala logaritmica, praticamente su un concerto normale all'aperto in regia (solitamente posta a 25 metri dal palco) con un impianto di buona qualità mediamente hai 110 db con picchi di 130, come dici te la pressione raddoppia ogni tre db (mi sembra :mha!( ) in goni caso il wattaggio è sempre importante, schede tecniche di professionisti chiedono almeno 10 watt a persona. Molti gruppi specialmente quelli reggae o anche i Masive Attack :ghigno: ti chiedono che per ogni medio alto ci sia un subwoofer, solitamente, però la regola è due teste un sub. Dopo dipende con che impianti lavori, io sto parlando di Meyer Sound, d&b V-dosc e altri, dopo in molti concerti mi sono trovato con impainti RCF spacciati per impianti da 15000w e quando ero a 0db del mixer ( teoricamente con lo 0db del mixer l'impianto dovrebbe lavorare al top) avevo 95 db cioè pochissimo, per aver una bella presenza o botta devi avere almeno 110 db in regia. Dopo ci sono tutta una serie di variabili che influiscono posizionamento dell'impianto, fattore molto importante! Mixer e tutto il resto, alla fine devi sempre cercare di trovare il giusto compromesso su tutto

KoKo
19th December 2010, 14:00
io quoto in pieno zkalima...
ma siete seri?
ora per carità, io non so da quanti anni tu faccia questo lavoro Fede, ma non ti ci vedo ad andare da George Adams a dirgli come va usato un microfono =) sarebbe come andare da hendix e dirgli di stare attento perchè se muove troppo la chitarra gli va in feedback =)

Federico
19th December 2010, 14:31
Ma stai scherzando???? Io sicuramente non gli vado a dire come fare un armonico sul SIb, ma vado tranquillamente a dirgli che se suona così crea diversi problemi all'impianto di cui IO sono responsabile, ad ognuno il suo mesterie, perchè uno è un mostro del sax non vuole dire che è un gran fonico, poi sul video di youtube non si capisce bene, ma può essere che gestisce perfettamente le sue dinamiche senza creare problemi, in questo caso non gli direi niente, ma sicuramente a uno che suona così lo stracomprimo, sai cosa vuol dire un SIb basso oltre gli 0 db su 30000 watt :shock: vuo dire stordire la gente per i primi 10 metri.Poi solitamente con artisti di grosso calibro riesci sempre a mediare a trovare una soluzione che va bene sia all'artista che al fonico e poi vai a berti la birra insieme, io a parte Alvin Curran ( considerato un grande esponente della musica contemporanea) sono riuscito sempre a mediare con tutti tranquillamente ;)
La chitarra di Hendrix va in larsen sul suo ampli e non su l'impianto, il larsen viene solo amplificato dall'impianto, e poi perche lui è Admas ha il diritto di sfasciarmi l'impianto???

KoKo
19th December 2010, 14:45
alvin curran che ha fatto? =)

Federico
19th December 2010, 15:30
Voleva sfondarmi l'impianto con 125 db in sala :evil: a livello di discografia non so, sono comletamente ignorante in contemporanea se ti interessa http://www.alvincurran.com/

zkalima
20th December 2010, 01:10
Boh, io lo faccio spesso quel gioco, ma non è mai successo nulla, ne in studio ne in live, mi sembrate iperprotettivi, normalmente il problema del sax è di farsi sentire non certo di sfondare un impianto.

mix
20th December 2010, 15:10
come dici te la pressione raddoppia ogni tre db (mi sembra :mha!( )

confermo i 3 Db. ciao

12th February 2011, 17:54
Secondo me... entro i 150/200€ il Raven è uno dei migliori dinamici per strumenti a fiato (sulla voce ha qualche limite per via della capsula poco filtrante, utilissima nella ripresa di strumenti ma deleterea per la voce: per usarlo sulla voce serve un antipop).
Come timbro non siamo distanti da un Shure SM però:
1) ha dei bassi che non sono confusi (ci ho microfonato dellle casse per basso: funziona benissimo, non serviva nemmeno il suono della DI)
2) ha un top end quasi da condensatore (non indispensabile, ma comunque utile per avere un suono "limpido")
3) è piccolo, non ha bisogno di clip per essere montato su asta (è integrata) ed è un po' più leggero del SM58
4) è meno direzionale: ha una capsula larga... :zizizi))
5) costa meno di un SM58... :mha!(

Ciao. Sono Francesco e sono un cantante. Per cantare ho sempre usato un electro-voice N/D 457 di cui mi sono innamorato dal primo giorno che l'ho provato e di cui sono soddisfattissimo. La mia timbrica è tenorile. Ora mi son fatto regalare un raven perché le specifiche mi sembravano interessanti e avendo iniziato a fare rockabilly mi piaceva molto esteticamente. Ho pensato anche che essendo cardioide e non ipercardioide dovrei avere meno problemi di feedback. Fra qualche giorno lo provo ma prima mi piacerebbe avere un parere anche da te che lo ha già provato. Attendo fiducioso. Ciao e grazie. Francesco

tzadik
12th February 2011, 18:20
Premesso che questo è un forum di sassofonisti... e che i consigli relativi ai microfoni sono abbastanza limitati all'uso dei microfoni sul sax (quindi niente problemi né di popping né di "essing"), il Raven si può tranquillamente utilizzare sulla voce (io non l'ho mai utilizzato sulla voce).
Il suono comuenque è quello di un dinamico a capsula larga, piuttosto aperto sugli alti (quindi "moderno").

Ha una griglia molto poco filtrante, questo aiuta per la definizione e in parte a evitare risonanze strane (che però non ci sono vista la conformazione della capsula dentro il "telaio". Di contro, il popping e l' "essing" sono potrebbero essere più evidenti, risolvibili con una sottile spugnetta (e un elastico) o con una compressione mirata.

Il Raven è poco poco meno sensibile come il 457... il suono è diverso, aspettati un po' meno naturalezza e dettaglio ma più colore e corpo.
Per quel che riguarda il feedback, il 457 è già un microfono che di default dovrebbe avere meno la tendenza ad andare in feedback rispetto ad altri microfoni più diffuri però dipende che casse usi come spie e da dove metti il PA... e per gestire il feedback devi comunque partire dalle frequenze d'innesco.
Con un super/iper cardiode le spie devi mettere non di fronte al microfono, ma a lato del microfono (inclinate in maniera che ti puntino verso l'orecchio, in questo modo hai anche bisogno di meno volume in spia, poco di meno però).

Un cardioide ti garantisce maggior isolamento dal quello che arriva da dietro.
Un super/iper cardioide ti garantisce un maggior isolamento rispetto a quello che arriva dai lati a scapito di una minima sensibilità rispetto a quello che arriva da davanti al microfono.

Se volevi un suono più "vintage" forse era il caso di optare per un EV un po' più vecchio, magari serie RE (un RE11, RE15, RE16 o RE18, io ho l'RE11: sulla voce è impressionante!).

12th February 2011, 18:38
Grazie per i tuoi consigli. Fra qualche giorno quando lo provo ti dirò le mie impressioni. Ciao. Francesco

Taras
12th February 2011, 20:42
No...
La supercardiodicità permette una certa disposizione delle spie che permette una miglior percezione in determinate condizioni (quando il palco è sufficientemente profondo per esempio)
Disposizione che con un cardiode darebbe problemi di rientri (in un palco profondo).

La direzionalità è collegata all'effettivo campo di ripresa del microfono.
L'SM57 per esempio è un microfono molto molto direzionale, risente moltissimo sia delle variazioni di inclinazione sia della distanza della sorgente dalla capsula: tutte queste caratteristiche si addicono più alla ripresa di sorgenti che rimangono ferme rispetto al microfono!

uso il B58 per la voce ..in club piccoli e acustici il sax senza mic quando su palchi mi hanno sempre montato o il Sm58 o il Sm57...riguardo al B58 chiedo agli esperti qual'e' la migliore posizione rispetto a monitor (quando magari ci sono...) e a diffusori..il B58 a me piace molto e' molto intimista e bello sulle basse..... per esaltare le frequenze medio-alte della voce quale magica alchimia sul mixer ?
grazie

tzadik
13th February 2011, 02:19
Il Beta 58 prende meglio i bassi perchè di suo ha meno i bassi. Dai un'occhiata alla risposta in frequenze dell'SM58 e del Beta58.
Se mentre i grafici della risposta in frequenza sui condensatori possono essere attendibili al 70% per un serie di ragioni non tanto dipendenti dalla capsula quanto provocate dall'alloggiamento della capsula. Sui dinamici quei grafici possono avere una maggiore attendibilità.

Per il posizionamento delle spie... prima di tutto non è detto che se metti la spia esattamente davanti al microfono, il microfono fischia: può succedere in contesti molto rumorosi e mal gestiti. Magari il microfono tira su qualcosa ma niente di impossibile e niente di significativo se il volume del sax è già parecchio in acustico e il microfono serve solo per "convenienza".
In linea di massima... mettiti con lo strumento davanti al microfono. il microfono generalmente lo farei "arrivare" verso la campana dal lato destro (perchè o strumento ha più fori sul lato destro). La spia, se non hai un leggio... mettila dal lato sinistro dell'asta (a 50/60 cm) e girala verso di te.
Mediamente lo strumento lo senti maggiormente da destra... quindi la spia la metti a sinistra: è una regola che ha più un senso pratico che un fondamento scientifico... ma di solito funziona.

Per i mideio alti della voce... semplicissimo, alza i medioalti sul mixer sul canale del microfono. Parti da 2000 Hz e cercati le frequenze a orecchio ("totofrequenza" si chiama! :lol: ).

Taras
13th February 2011, 21:04
Il Beta 58 prende meglio i bassi perchè di suo ha meno i bassi. Dai un'occhiata alla risposta in frequenze dell'SM58 e del Beta58.
Se mentre i grafici della risposta in frequenza sui condensatori possono essere attendibili al 70% per un serie di ragioni non tanto dipendenti dalla capsula quanto provocate dall'alloggiamento della capsula. Sui dinamici quei grafici possono avere una maggiore attendibilità.

Per il posizionamento delle spie... prima di tutto non è detto che se metti la spia esattamente davanti al microfono, il microfono fischia: può succedere in contesti molto rumorosi e mal gestiti. Magari il microfono tira su qualcosa ma niente di impossibile e niente di significativo se il volume del sax è già parecchio in acustico e il microfono serve solo per "convenienza".
In linea di massima... mettiti con lo strumento davanti al microfono. il microfono generalmente lo farei "arrivare" verso la campana dal lato destro (perchè o strumento ha più fori sul lato destro). La spia, se non hai un leggio... mettila dal lato sinistro dell'asta (a 50/60 cm) e girala verso di te.
Mediamente lo strumento lo senti maggiormente da destra... quindi la spia la metti a sinistra: è una regola che ha più un senso pratico che un fondamento scientifico... ma di solito funziona.

Per i mideio alti della voce... semplicissimo, alza i medioalti sul mixer sul canale del microfono. Parti da 2000 Hz e cercati le frequenze a orecchio ("totofrequenza" si chiama! :lol: ).

Thanks!!!