PDA

Visualizza Versione Completa : mombu



pumatheman
2nd December 2010, 02:10
Mombu è un nuovo progetto di Luca T. Mai e Antonio Zitarelli rispettivamente sax negli ZU e Batteria nei Neo che dopo la collaborazione nel progetto udus decidono di ridurre all'osso l'organico per cimentarsi in un progetto che vuole trattare soluzioni musicali di matrice africana e mescolarle con la violenza sonora cara ad entrambe.
il risultato è una musica grassa torrentuosa con ritmiche magiche -ipnotiche , barriti da rituale voodoo ed uscite di rigore africano (ostinati- unisoni) il tutto con una chiave di lettura prettamente dettata dall'esperienza musicale di entrambi.

http://www.myspace.com/557146317

docmax
3rd December 2010, 19:19
Grande energia come sempre. Non si riesce a credere: in due! Come si fa ad avere una tessitura simile!

pumatheman
3rd December 2010, 21:17
Forse liberandosi la testa da schemi preconcetti e da formati "considerati giusti", perchè la musica è infinita i "generi" lo sono.
energia, modestia e creatività

Ctrl_alt_canc
4th December 2010, 02:34
urca,spaccano i culi per largo!
Peccato il suono dei tamburi della batteria,non mi piace molto,avrei optato diversamente...

juggler
4th December 2010, 12:22
"Per osservare ciò che le cose sono, la mente deve essere libera da paragoni, dagli ideali e dagli opposti.
Allora si può vedere ciò che realmente è: di gran lunga piu' importante di ciò che dovrebbe essere".

Non essendo particolarmente saggio, nè in grado di applicare sempre o in parte l'insegnamento sopra enunciato, posso solo dire che ciò che trovo stimolante in tale stile, sono le ritmiche "a geometria variabile" e quando questo incedere si associa ad intuizioni timbriche e/o melodiche in cui è difficile stabilire ciò che in qualche modo è predeterminato (in seguito a perfezionamenti performativi reiterati: la configurazione del brano si perfeziona suonandolo piu' volte) e ciò che è improvvisato "ex novo", si sviluppa un'alchimia interessante con un "impatto chock" che ha una sua potenza comunicativa.

Il limite di tale "poetica", a mio avviso, è quando diventa pura ed estrema manifestazione energetica ovvero quando l'energia è manifestata nella sua virulenza o immediatezza espressiva, senza essere guidata da una "volontà strutturante" sia pure in modo provvisorio ed intuitivo, nel corso dell'improvvisazione: comprendo la potenza liberatoria di energie represse o inconscie, che una tale "pratica" ha su chi è coinvolto nella performance (ovvero chi suona)...un po' meno per chi ascolta...

Nell' "equilibrio direzionante" dell'energia, è evidente, secondo me, la potenza espressiva di tale stile e la capacità di sorprendere l'ascoltatore.

pumatheman
13th June 2011, 02:23
http://www.youtube.com/watch?v=05b_yXinx2w