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Visualizza Versione Completa : "Black, Brown and Beige" e limiti di spazio su disco



MyLadySax
14th November 2010, 13:40
Com'è noto, "Black, Brown and Beige" è una composizione di Duke Ellington che travalica di molto i limiti di circa 3 minuti, propri dei 78 giri (di 25 cm. di diametro), all'epoca imposti alle registrazioni di musica che, a causa del pregiudizo eurocentrico, non era definita colta.
La composizione si estende in qualcosa come 50 minuti, divisi in tre parti di diseguale durata.
Qualcuno sa allora dirmi com'è stata registrata la prima integrale esecuzione, il 23 gennaio 1943 alla Carnegie Hall di New York?
Forse Ellington ha avuto una "speciale dispensa"?
Grazie.

Sax O' Phone
15th November 2010, 20:45
Olà Carssimo,
ho letto qualcosa (o sentito) da qualche parte, ma ora non saprei rintracciare la fonte... A quel che ricordo in quel periodo potevano essere stampati solo i Victory Disc per le forze armate, ovvero l'industria discografica era stata praticamente ferma se non per produzioni eccezionali o per i V-Disc sponsorizzati dall'U.S.O. dato che le industrie belliche necessitavano di tutto il materiale plastico e non.
http://ellingtonweb.ca/Hostedpages/DoojiCollection/DE4422e-MyLittleBrownBook-VDisc32B-6201_1.jpg
Credo che la versione del 1943 fosse solo un'anticipazione incompleta:

"We thought we wouldn't play it (Black, Brown and Beige) in its entirety tonight because it represents an awfully long and important story and that I don't think too many people are familiar with the story. This is the one we dedicate to the 700 Negroes who came from Haiti to save Savannah during the Revolutionary War."
La Band suonò West Indian Influence, la sezione a cui si riferisce Ellington e quindi Lighter Attitude che è una rielaborazione di Emancipation Celebration.
Se l'industria non produceva dischi, non vuol dire che non potessero fare registrazioni...

Edit: mi correggo, la versione incompleta a cui si riferisce Ellington fu suonata lo 11 Dicembre 1943 sempre alla Carnegie!
Esistono solo tre registrazioni complete dell'opera: Rye High School a Westchester County, New York, 22 Gennaio 1943, Carnegie Hall la sera successiva (quella a cui ti riferisci), ed il 28 Gennaio alla Boston Symphony Hall.

MyLadySax
19th November 2010, 17:18
Ciao, Sax O'Phone, mi fa sempre piacere discutere con te.
Sì, il 23 gennaio 1943, alla Carnegie Hall, "Black, Brown and Beige" è stata eseguita integralmente. Posseggo quasi tutta la registrazione di quella esecuzione. E colgo l'occasione per gridare il mio disappunto contro l'indisponibilità dell'integrale della registrazione, che è una pietra miliare della musica del Novecento.
Ma è un fatto che, in quegli anni, contrariamente alla musica che si definiva colta, la musica non accademica, com'era allora il jazz (oggi se ne può discutere, dato che si insegna nei conservatori), fosse incidibile esclusivamente su 78 giri di 25 o 30 cm., comunque insufficienti e di molto per la registrazione di qualsiasi composizione dell'opera.
Per questo, ho il sospetto che a Ellington sia stata data, chissà perché, una speciale licenza, facendo rientrare "Black, Brown and Beige" nella categoria della musica colta, ma non ne so niente.

Sax O' Phone
19th November 2010, 19:20
Ma, non credo... Mi son fatto l'idea che le case discografiche applicassero differenti strategie conformemente al produttore dell'Artista; se una casa discografica si proponeva di produrre un album (a quel tempo c'erano solo i 78 giri, con i limiti che conosciamo) forzatamente la musica doveva essere arrangiata e cronometrata per stare entro i tempi concessi da quel mezzo.
Come dicevo, ciò non toglie che sia i musicisti che alcuni produttori erano ben consapevoli che magari quello stesso pezzo suonato in un concerto sia in un club che in un teatro, poteva e durava molto di più, permettendo ampie esecuzioni improvvisate ai solisti.
Pure vero che in quel periodo il Jazz era stato sopratutto una musica da ballo, e come ho pure sentito da varie testimonianze, la band doveva limitarsi per dare modo ai danzatori di riposarsi, o li avrebbero massacrati...
Con l'avvento del BeBop ed ancor di più in seguito sappiamo che era quasi una forma di protesta dei musicisti quella di infischiarsene bellamente dei paletti temporali imposti nelle improvvisazioni entro gli ovvi limiti legati alla coerenza espressiva della composizione ed alla rilevanza di ciò che il musicista aveva da dire di significativo, musicalmente parlando.
Io credo che molti produttori che amavano il Jazz, al pari dei musicisti, avrebbero voluto comunque immortalare ed archiviare queste performance prolungate: non dimentichiamoci che esistevano emissioni radiofoniche dai maggiori club USA che trasmettevano anche integralmente i concerti live (p.e. a Kansas City Count Basie); se la creazione del prodotto finale (il 78 giri) limitava le possibilità, ciò non di meno le apparecchiature di registrazione erano già sufficientemente evolute per permettere registrazioni prolungate, e queste furono sicuramente usate in molte situazioni, e non solo esclusivamente per il Duca; esisteva così almeno una versione integrale del suo concerto che però fu pubblicata solo con l'avvento dei dischi LP ed ora digitalizzata su CD.
Certo se pensiamo alle incredibili ed interminabili jam di quegli anni al Minton's Bar che furono solo saltuariamente e dilettantescamente registrate con mezzi di fortuna, è un vero peccato (la qualità di molte registrazioni BeBop è allucinante): d'altro canto il Duca aveva una posizione di predominio commerciale e culturale, che sicuramente gli metteva a disposizione tutti i mezzi più avanzati dell'epoca grazie anche alla complicità dei produttori, che ahinoi trascuravano totalmente i Boppers...

MyLadySax
23rd November 2010, 12:32
Ora ne so un po' di più.
In realtà, limitando la questione alle possibilità fonografiche, esistevano solo due formati: il 78 giri di 25 e di 30 cm..
La differenza non era tanta, per cui un'opera come "Black, Brown and Beige" non avrebbe comunque potuto trovare, neppure nel 78 giri di 30 cm., lo spazio sufficiente ad una esecuzione integrale e senza soluzione di continuità.
Tuttavia, è vero che, generalmente e con qualche eccezione dovuta agli accordi con i produttori, il jazz - come si legge alle pagg. 27-28 di "Le Grandi Orchestre Nere" di Gunther Shuller, riedizione del 2001 a cura di Marcello Piras - era confinato al 78 giri di 25 cm., il 78 giri di 30 cm. essendo riservato alla musica d'arte e non di intrattenimento.

gnoato
23rd November 2010, 12:45
gridare il mio disappunto contro l'indisponibilità dell'integrale della registrazione

Carnegie Hall Concerts
Duke Ellington | Prestige Records (2010)
Cofanetto di otto CD che riuniscono i quattro concerti presentati da Duke Ellington nella leggendaria Carnegie Hall di New York.

MyLadySax
23rd November 2010, 23:35
Evviva! Finalmente!
Grazie mille.

Sax O' Phone
24th November 2010, 04:45
Qualcuno sa allora dirmi com'è stata registrata la prima integrale esecuzione, il 23 gennaio 1943 alla Carnegie Hall di New York?
Forse Ellington ha avuto una "speciale dispensa"?

Pensavo che tu ne fossi già in possesso, oppure che ne fossi già a conoscenza...

http://ecx.images-amazon.com/images/I/41A82Z834PL._SL500_AA300_.jpg
;)

MyLadySax
28th November 2010, 00:35
No, possiedo l'opera quasi per intero (me ne mancano solo alcune parti).
Provvederò immediatamente a colmare la lacuna! :alè!!)
Grazie.