PDA

Visualizza Versione Completa : Microfoni per quartetto di saxofoni



zard
2nd November 2010, 00:05
Ciao a tutti, suono in un quartetto di sax, abbiamo pensato di utilizzare dei microfoni panoramici al posto dei singoli microfoni a pinzetta. Qualcuno può darmi qualche consiglio?
Grazie

tzadik
2nd November 2010, 01:44
Domande importanti:
- in che ambiente avresti intenzione di usare i panoramici?
- in che posizioni avreste in mente di posizionare i panoramici?
- usate dei leggii? State in piedi o seduti?
- di che genere è il quartetto? Classica o Jazz?
- avete preso in considerazione di usare una semplice microfonazione spot, utilizzando un microfono per strumento ma microfoni fissi?

Federico
2nd November 2010, 12:45
Effetivamente non è semplice la situazione, bisogna inanzitutto capire dove suonate e come vi mettete, ad esempio se suonate in locali i panoramici sono da escludere, se suonate in teatri, auditorium etc i panoramici sono un'ottima idea

zard
2nd November 2010, 21:27
Allora, rispondo alle vostre giustissime domande:

1. Vorremmo utilizzare i microfoni quando siamo in spazi grandi, all’aperto o al chiuso, diciamo laddove necessita, perché in piccoli ambienti preferiamo suonare in acustica;
2. normalmente suoniamo seduti, con davanti i leggii;
3. suoniamo genere swing/jazz e qualche brano pop;
4. in effetti già abbiamo utilizzato come dicevo dei microfoni a pinzetta, ovviamente uno per ogni sax. Il risultato non è stato esaltante.

Pensavamo ai panoramici per una migliore resa, e pensando di utilizzarne solo 2, anche per una maggiore praticità, meno fili tra le gambe etc.

tzadik
3rd November 2010, 01:25
Ci sono i pro e i contro sia per la microfonazione panoramica, sia per la microfonazione spot.

Diciamo che però una microfonazione spot è più semplice... e ti da risultati migliori.

Sostanzialmente con una microfonazione esclusivamente panoramica... riprendi esclusivamente il suono acustico e per avere dettaglio devi avere un set di panoramici OTTIMI e dei preamplificatori iperdettagliati e silenziosi (possibilmente trasparenti).

Secondo me, però la soluzione sta nel mezzo: gestire un quartetto con solo 2 microfoni è decisamente un casino, in più il suono che riusciresti a ottenere, secondo me, non è adatto al genere.

Io ho provato a gestire un quartetto (classico) con 2 microfoni: con 2 microfoni a disposizione ho provato con alcune tecniche standard di microfonazione stereo (prima XY e poi ORTF), niente!
Alla fine ho spostato i microfoni facendo diverse prove fino a quando non riuscivo ad avere una "immagine" decente (e i problemi di fase? Eheh, amen!) e alla fine niente di buono, perchè magari il soprano esce sempre tanto e al baritono non riesci a dare un certa presenza (se non nell'ottava più bassa). Ovviamente con solo 2 microfoni non puoi fare miracoli e anche se vai a comprimere poi magari si sballa qualche altro suono.


P.S.: secondo me, fate prima a trovarvi un bravo fonico... che sappia gestire situazioni simili. Se volete fare tutto da soli la faccenda diventa complicata, perchè l'addetto a queste cose... o suona o controlla quello che esce dalle casse/dal palco.
Inoltre ci sono altri svantaggi, che magari sono dovuti all'ambiente (troppo riverbero, risonanze etc etc: con un microfono a testa questi problemi non li hai).

Secondo me, meglio avere un buon microfono a testa (possibilmente trasparente!) e un paio di microfoni d'ambiente (possibilmente trasparenti pure questi) o magari un microfono stereo M/S.

Avendo un microfono a testa, puoi gestire meglio i singoli suoni, i volumi e le dinamiche... e riesce ad ottenere un suono più equilibrato.
Tra l'altro riesci a ottenere una stereofonia più definita e comunque più gestibile.
Aggiungendo un set di panoramici puoi rendere il suono più "tridimensionale" perchè comunque riprendi delle componenti dell'acustica dell'ambiente che con i singoli microfoni non riesci a riprendere.
Sostanzialmente è quello che succede quando viene ripresa una batteria: microfoni pezzo per pezzo e poi sopra 2 overhead ed eventualmente un microfono d'ambiente (quando sei in studio) o un altro over stereo.

zard
3rd November 2010, 14:13
Intanto grazie per l'esaurienti risposte, si vede che te ne intendi. Cosa significa microfoni trasparenti?
A questo punto sono diciso a puntare su microfoni uno a testa ( a sax). cosa mi consigli microfoni a pinzetta o a gelato?

tzadik
3rd November 2010, 15:14
Quello che volevo dire è che per una sonorità più dinamica (e quindi tendenzialmente meno acustica/ambientale) bisogna ricorrere necessariamente a un microfonaggio spot.
La microfonazione panoramica da sola funziona per determinati contesti e comunque ha dei limiti, qualche limite è superabile utilizzando microfoni e pre molto costosi (vedi microfoni DPA, microfonic Schoeps e pre Millenia: strumentazioni standard per riprese di musica "classica").

Per microfoni trasparenti intendo microfoni che sono riescono a restituire un suono il più possibile neutro e fedele.
Ti sconsiglio tassativamente microfoni a pinzetta... sia per una questione pratica sia perchè, essendo in 4 sul palco non hai problemi di volumi quindi puoi spingerti tranquillamente ad usare microfoni che in situazioni rumorose eviteresti.

Tendenzialmente vanno bene alcuni microfoni a condensatori...
Attenzione però che non tutti i microfoni a condensatore sono "neutri" o "trasparenti", anzi pochissimi lo sono: non è una questione di costo, è una questione di colore.
I vari Neumann, AKG, Senheiser, Shure, EV, AT (e via dicendo) non sono microfoni trasparenti (chi più, chi meno). Generalmente i microfoni più diffusi sono tutti colorati (in particolar modo i Neumann e i Neumann-style più di tutti).

Avete un fonico o fate tutto in casa? Se fate tutto in casa, che mixer avete? Se fate tutto in casa, che impiant(in)o avete?
Budget?

manciosax
3rd November 2010, 22:15
Provo a darti un consiglio concreto dalla mia esperienza di fonico.
Difficile sbagliare con 4 neumann km 184 (capsula cardiode), li metti a 50 cm dal sax e al mixer non devi fare nulla.
Se siete compatti anche una coppia davanti in configurazione xy rende molto bene!
Sui dinamici io voto MD441 e MD421, più duretti ma molto belli anche loro, ottima presenza! Questi almeno 1 per sax, sono molto direzionali.
Molto validi anche AKG serie C414, sia BULS che TLII senza trasformatore e più chiari, però sono meno direzionali e tirano su un po' tutto!

Se usate i neumann fate in modo di non avere un mixer di serie b in regia, no Alto, Behringer etc, piuttosto meglio un digitale yamaha, da un semplice 01v96 ad un serie DM. Chiedi al service di portare un lexicon pcm 70/80 etc, un filo di hall ed il suono vola anche all'aperto!

Ottimi anche DPA e Schoeps ma i costi salgono anche del doppio!

Per me che suono più che altro ALTO e BARITONO oltre al radio Sennheiser ho un RE20 Elettrovoice (duro ma bella presenza), un MD441 (bellissimo e molto direzionale) un C414 BULS, da solista è il top, e 'sti benedetti neumann 184 dove danno il meglio quando sei in situazioni acustiche in quanto molto sensibili, infatti è facile che tiri su anche sospiri, madosche, zanzare che volano in prossimità etc...

Spero di averti fatto ulteriore confusione :)

Mancio

tzadik
3rd November 2010, 23:10
Eheheh...
Meglio non far venire troppa gola, tutto dipende dal budget... ;)

manciosax
3rd November 2010, 23:41
Vero! ;)
Comunque con 1050 euro ivati ti prendi una coppia di km 184 e sono decisamente alla portata per chi fa serate o concerti come mi sembra di capire faccia Zard! Giusto per dare un'idea, dalle 500 alle 700 banane un mic buono che ti dura lo compri tranquillamente!
Mancio

zard
4th November 2010, 00:03
Sinceramente trovavo più pratici quelli a pinza perchè evitano l'uso delle aste. Comunque, il budget non è alto, considera che ci muoviamo nell'ambito del semiprofessionismo, le serate e/o concerti non sono molti e i cachet sempre bassi!!
Abbiamo un impiantino composto da due casse (piccole) FBT e un mixer di cui in questo momento non ricordo il nome, comunque nulla di trascendentale. Diciamo che possiamo per i microfoni spendere una cifra intorno ai 500/600 euro.
Cosa significa configurazione xy?
Quanto costano i Neumann Km 184?
Noi sul palco stiamo sempre molto vicini, ce la faremmo con due soli?

tzadik
4th November 2010, 01:02
Con i clip eviti le aste però se stai seduto avere il filo che penzola è meno pratico dell'asta (poi sinceramente è più conveniente suonare in piedi).

Con il tuo budget (se è il budget che hai in totale), di Neumann te ne prendi uno... e tra l'altro se non hai un pre con dei mixer decenti, risulta sprecato!

Se hai 600€ e devi prendere 4 microfoni... non c'è niente di meglio questi: http://www.kelaudio.com/hm1.html
Prendi 2 set di coppie matchate: 600 dollari in tutto (= 424€ + dogana = 500€).
Sono microfoni piuttosto naturali e decisamente neutri. Tra l'altro, i microfoni hanno già il "ragno" (ed è in metallo, non in plastica).

Io ho un Kel Audio HM-2D (che ha un suono diverso dal HM-1)... e spacca!


Con solo 2 microfoni (che devono essere "matchati") dovevi per forza fare una microfonazione d'ambiente (stereo)... i "contro" (per quello che vuoi fare tu) te li ho già enunciati qualche post sopra.

Le casse piccole dovresti aggiornarle... per un quartetto di sax, per me, ce la fai benissimo senza sub se non hai posti grandi da fare... però ti servono 2 casse con dei bassi belli "solidi" (più solidi sono, meglio è!).

XY e ORTF sono tecniche di microfonazione stereo... sostanzialmente con queste tecniche non hai (teoricamente) problemi di fase.

David Brutti
5th November 2010, 20:22
Avendo esigenze simili a quelle di Zard nelle collaborazioni con Jazzisti utilizziamo RIGOROSAMENTE microfoni direzionali (in particolare Shure SM58).
Ti sembrerà strano, ma abbiamo optato per questo setup anche alla cavea del Parco della Musica dove avremmo potuto utilizzare QUALSIASI prodotto.
Il motivo di questa scelta? Lo Shure è un microfono standard che quasi ogni fonico conosce e sa gestire: un classico insomma.
Inoltre danno ZERO problemi di rientri con le casse spie che purtroppo spesso sono indispensabili.

E' chiaro che possono esserci soluzioni migliori a livello di resa, ma i rischi di avere rientri e altri problemi è elevatissimo. Ricordo una serata in cui il fonico si ostinava a voler integrare dei panoramici (di ottimo livello). Disastro! Abbiamo dovuto cambiare d'urgenza per problemi di rientri con le spie e tra di noi.

W l'SM58!

zard
5th November 2010, 22:18
La soluzione proposta da David, sembra la più pratica e la più economica. ma gli altri cosa ne pensano? Mi piacerebbe ascoltare il parere di chi mi ha già dato dei consigli.

manciosax
6th November 2010, 02:54
Il 58 fa sempre la sua figura e ti salva le chiappe sui rientri se suoni con batteria, basso, piano etc... Il suono è decisamente uno standard, come pure il 57.
Ho sentito un lee konitz con phil wood in con trio jazz alle spalle e loro avevano due TLM103 neumann (capsula 1") e su palco se lo gestivano alla perfezione e c'era una discreta rumba.
Come vedi le variabili sono veramente molte impossibile dare un parere definitivo, a mio avviso se parti con due buoni mic e un buon mixer sei già a metà dell'opera, tra l'altro il quartetto di sax ti permette di ottenere un bel sound con una semplice ripresa stereo.

Comunque sentiamo un ulteriore commento di David che mi sembra che di 4tetti di sax abbia una bella esperienza.
Mancio

Federico
6th November 2010, 09:03
Da fonico il quale sono quoto in pieno la scelta dei Neumann, e anche come dice il Grande Maestro David, i 58 fanno la loro bella porca figura! Senza creare il minimo problema, io ho fatto da fonico a Lee Konitz e gli ho messo un 414, la scelte sono molto ampie, ma se non hai fonico, non sai che impianto trovi etc, come dice David 4 shure SM58 e stai tranquillo;-)

tzadik
6th November 2010, 11:35
Tutti ti hanno suggerito una microfonazione "spot" (un sax = un microfono)... è la soluzione più semplice, più facile

I problemi relativi ai rientri dipendono da tante cose... io suono con cori che vanno dalle 20 alle 240/250 persone, anche usando i TLM-103 mai avuti problemi di rientri (dipende dalla competenza del fonico)... tanto meno ci sono problemi con gli over del coro (considera che quando c'è un coro da 240/250, sul coro ci sono almeno 30 microfoni sul coro... + alcuni microfoni stereo, di solito VP88)... (dipende dalla competenza del fonico)

Aneddoto: Cafiso+Dino Rubino (duo alto+piano), piccola sala polifunzionale (capienza 100 persone)... il concerto è stato un larsen continuo perchè era rimasto aperto il microfono che Cafiso usava per presentare i brani (era tutto in acustico e Cafiso stava distante dal microfono). Il PA era molto avanti rispetto al palco!
Qual era il motivo del larsen? Il motivo del larsen era colpa del SM58 che (pur non essendo per niente alto, ma purtroppo è rimasto aperto) riprendeva la risonanza della cassa armonica del piano (Rubino, bontà sua, suona sempre con il sustain giù... non domandatemi perchè!) e non si sa perchè quella frequenze era amplificata dal PA e si sentiva sempre un "fiuuuuuu" costante (non alto, ma molto fastidioso). Ed entrambi gli strumenti erano in acustico e si sentivano nitidamente in acustico, nessuna spia (non ce n'era bisogno).
Morale: SM58 o non SM58... l'importante è come viene gestito il tutto.

Un microfonazione stereo con 2 panoramici può funzionare benissimo nel caso ci sia già un suono d'insieme perfetto e nel caso non ci siano i leggi davanti.

Con il tuo budget, tenendo presente che sul palco sarete soltanto 4 sax, problemi di rientri dovuti a grandi volumi di palco non potete averne... e problemi di rientro dal PA idem, ma dipende come posizionate il PA (ovviamente non dietro di voi).
Gli SM58 non sono microfoni naturali (te lo può confermare chiunque), per avere minimo di dettaglio devi affiancarci dei pre seri (alternativa, se proprio ami gli SM58, sarebbero degli SM58 con un trasformatore diverso dall'originale).
Personalmente non amo nemmeno i Neumann "U" (che comunque hanno bisogno di un ottimo pre) perchè enfatizzano molto i medi nasali, hanno un suono duro e poco musicali, l'unica cosa che hanno una grande presenza, un gran bottom e ti portano molto avanti nel mix, si comportano diversamente i TLM-103 che sono più morbidi, meno caratterizzanti sui medi ma di contro sono comunque molto "ariosi".
Personalmente preferisco i 414... suono più granuloso, magari meno dettagliato e un po' più sporchetto rispetto ai cugini tedeschi, ma comunque molto più piacevole sugli strumenti (e Federico può confermarti che dal vivo, sugli strumenti la prima scelta per un condensatore sui fiati (e non solo) è il 414).


Adesso, Zard, con 500/600€ tanti discorsi che si fanno qui rimangono piuttosto teorici... perchè con 600€ non ti compri né un 414 né un Neumann qualsiasi (purtroppo).
Avendo esperienza iper-positiva con un condensatore Kel... io continuo a consigliarti un HM-1 (con il tuo budget ne prendi 4 e ti avanzano soldi).
Ancora meglio sarebbe un HM-3C. Ti consiglio questi, perchè sono microfoni assolutamente poco colorati, parecchio neutri.
http://www.kelaudio.com/products.html


Io ho il HM-2D ed effettivamente suona come un dinamico a capsula larga (come dichiarato)... ma con più dettaglio (io ho un RE27N/D...).
Prima di comprarlo, mi sono letto tutte le recensioni che si trovano su internet e mi sono ascoltato tutti i demo e gli A/B... Entro i 500€, per determinati tipo di suono, non c'è di meglio!

David Brutti
6th November 2010, 11:57
E' chiaro che si può fare un disastro anche con un microfono semplice da gestire, tuttavia non neghiamo l'ovvio per favore altrimenti può essere vero tutto e il contrario di tutto!
Concorderemo che con un mic semplice come l'SM58 le variabili diminuiscono di molto e concorderemo che risulta più semplice gestire 4 mic di questo tipo, soprattutto in presenza di casse spia.

Altra annotazione, per esperienza, i mic panoramici funzionano solo se NON si ha l'esigenza di avere casse spia ed in ogni caso m'hanno sempre creato enormi grattacapi, pur rappresentando (sempre come è ovvio) la soluzione di presa del suono più naturale e che rende meglio per questa formazione.

manciosax
6th November 2010, 12:23
Ciao a tutti, suono in un quartetto di sax, abbiamo pensato di utilizzare dei microfoni panoramici al posto dei singoli microfoni a pinzetta. Qualcuno può darmi qualche consiglio?
Grazie

Io credo che Zard non abbia esigenze di monitor per il suo quartetto di sax, o sì?
Questo può essere un buon indizio per la scelta dei mic.
@ David: cosa avevate in quartetto al comunale di Modena all'inizio dell'anno come microfonazione?
Mancio

David Brutti
6th November 2010, 12:40
A Modena abbiamo suonato al Teatro degli Illuminati ed eravamo acustici (i microfoni che si vedono nei video sono per la registrazione).
L'amplificazione la richiediamo esclusivamente per concerti all'aperto. Al chiuso siamo normalmente acustici, tranne ambienti con acustica strana.

I monitor possono servire soprattutto in situazioni all'aperto dove non hai magari un buon ritorno del tuo suono o magari non riesci a sentire il vicino.
Il quartetto non avendo una ritmica vera e propria potrebbe faticare a sentire le linee del baritono o di chi in quel momento supporta il tempo.
Bisognerebbe mettersi molto, molto vicini (e talvolta non basta) ma se il palco è molto grande avere il quartetto tutto ammucchiato al centro fa tanto "presepe natalizio"

tzadik
6th November 2010, 14:59
Posto che si considerino soltanto microfoni adatti alla ripresa spot... la presenza di spie o meno non è un problema.
Il problema è la gestione!

Le variabili sono sempre le stesse: tipo di microfono, tipo di spia (ho detto "spia", non cassa da pa usata come "spia"), posizione del microfono/spia rispetto alla sorgente.

Per quanto riguarda i panoramici: stessa cosa... quante volte i panoramici di una batteria vanno in feedback? Mai, né quanto c'è una spia wedge né (in palchi più rumorosi) c'è un drumfill dietro il batterista (che magari ha anche i tappini... :lol: ).

Concordo sul fatto di usare cose più semplici possibili. :zizizi))

L'SM58 è un microfono poco sensibili, poco dettagliato e parecchio medioso (se usato su un sax), la conseguenza è che il suono che esce è molto meno naturale e va trattato in maniera consistente... la resistenza al feedback è una caratteristica indipendente dalla sensibilità del microfono.
Che poi ci siano tanti fonici (o che si spacciano come tali) che non riescono a gestire qualcosa che non sia un SM58 o un SM57, è un problema noto.

Su un palco con soltanto 4 sax sopra, mi sembra un po' improbabile che ci siano i problemi tipici di un palco molto rumoroso: se qualcosa non funziona forse le responsabilità sono da ridistribuire in maniera differente.

David Brutti
6th November 2010, 19:16
E invece ti assicuro che possono capitare mille inconvenienti, e i disagi delle spie molto alte purtroppo ci sono eccome! Te lo dice uno che il quartetto di sax lo fa per mestiere e non parlo per sentito dire...
Inoltre tutta questa decantata "mediosità" e poca definizione dei 58 (057) mi pare un pò 'na bufala in quanto se ben regolati possono suonare bene, eccome! Anzi sono lo standard richiesto espressamente da artisti anche molto famosi.
Io stesso lo utilizzo con estrema soddisfazione anche per progetti di musica elettronica ed estremamente complessa e non mi ha MAI tradito.

Inoltre mi sembra di capire che il nostro amico necessiti di un impianto da autogestire in quele situazioni in cui non sia possibile attingere a un service, di conseguenza sconsiglio l'utilizzo di robe troppo sofisticate e difficili da controllare.

Ma forse io non ne so abbastanza...

manciosax
6th November 2010, 21:56
Eh eh, ad ognuno il suo! :)
Nemmeno a me esalta il 58 ma potrei citare professionisti che me lo hanno richiesto ed altrettanti che volevano un condensatore!
Bel tread comunque, c'è molta carne al fuoco, secondo me ci sono abbastanza nozioni perché ognuno possa trarre le proprie conclusioni!
Io chiudo qui! ;-)
Mancio

tzadik
7th November 2010, 10:21
I problemi se ci sono le spie troppo alte ci sono sempre e comunque (non mi fraintendete).
Ma un quartetto di sax, non ritengo che abbia bisogno di avere volumi altissimi nelle spie.. e quindi sono piuttosto scettico sul manifestarsi di questi problemi, se la gestione è ottimale.

Poi, ovviamente, tutto dipende da cosa esce dalle spie e da come esce... questo dipende dalle esigenze (e dall'esperienza) dei musicisti ma soprattutto dalla bravura del fonico. Lavorare con un fonico professionista aiuta, molto: impare chi suona a capire come ottenere il meglio, i

Personalmente ho sempre preferito un monitoraggio "funzionale" sia quando suono da solo, sia quando suono in sezione. Qualche amico preferisce un monitoraggio "reale", però alla fine:
1) fai perdere tempo al fonico
2) inevitabilmente i livelli in spia si alzano
3) in determinati frangenti (durante un concerto) può creare problemi

Con un dinamico (poco sensibile) devi microfonare molto molto vicino alla fonte, altrimenti addio attacco...
A me, viene da ridere quando mi danno un 58 (o un 421) e me lo posizionano a 30 cm dalla campana
Microfoni del genere, vanno posizionati a non più di 20 cm e poi vanno equalizzati e compressi: non c'è altra soluzione.
Come ha detto MancioSax: "ad ognuno il suo!".

Molti preferiscono l'SM58 per il grande effetto di prossimità e proprio per la mediosità (se parliamo di cantanti... l'SM58, dal vivo, copre molti errori), però quanto a definizione nel registro basso (cosa necessaria su un tenore e soprattutto su un baritono) l'SM58 è proprio fangoso (il 57 anche ma meno).
Se tutto passa dentro un pre con i contro cazzi, le cose cambiano... Un'accoppiata SM58+Avalon (per citare un pre molto usato dal vivo e molto richiesto) suona benissimo, ma non dipende dal SM58. Con un pre del genere, conto relativamente molto poco che microfono ci attachi.

Però, non tutti possono permettersi lussi del genere quindi tanto vale: con un 421 o un RE20 (specialmente con l'RE20) hai una definizione da paura "sotto" (e con l'RE20 non hai prossimità): motivo per cui in molti video su youtube se c'è un dinamico su un sax (nella maggior parte dei casi c'è un RE20 e non un SM58).
Personalmente, a me piace moltissimo il suono del RE20 (a chi non piace?) e infatti possiedo un RE27N/D (RE20 più sensibile) e un microfono a condensatore che suona come un dinamico, pur mantenendo i vantaggi di condensatore (il Kel HM-2D).
Poi ho anche altre cose...

Per quanto riguarda la situazione italiana, confermo la popolarità del SM58, si tende a usare su tutto, indiscriminatamente... molti service con cui ho lavorato avevano solo una cassa di SM58, un paio di microfoni per gran cassa e qualche microfono da usare come oh sulla batteria... e poi si lamentano della durezza del suono esce. :mha...:

David Brutti
7th November 2010, 10:55
Ribadisco: noi li utilizziamo con soddisfazione pur avendo a disposizione service normalmente di eccellente livello e che potrebbero montare quasi qualsiasi microfono da noi richiesto. Non sono un talebano del 58: quando suono in situazioni diverse (tipo con la Rebel e altro) chiedo normalmente microfoni diversi. Ma in situazioni tipo quartetto sono secondo me la soluzione migliore.

Il problema spie, ripeto, se il palco è grande e si è distanti e se si suona musica "complessa" con incastri ritmici difficili si ha la necessità di averle belle presenti. Ma forse per capire certe robe occorrerebbe suonare in quartetto almeno una volta... Ripeto: le sensazioni di suonare sul palco senza una ritmica vera e propria danno esigenze completamente diverse a livello di monitor e spie. Io non sono un fonico ma sinceramente un pò d'esperienza ce l'avrò...

Normalmente regoliamo le spie in modo che gli strumenti abbiano livelli differenti: ad es io che sono lontano dall'alto ho necessità di un volume maggiore rispetto al tenore che è vicino a me e che lo sento alla perfezione.

tzadik
7th November 2010, 11:39
... per spie "funzionali" non parlo di livelli... il mio discorso è qualitativo non quantitativo.
Parlo di che tipo di suono esce: spesso è più conveniente avere un suono meno "reale" ma più "funzionale". Io nella maggior parte dei casi preferisco un ascolto funzionale.
(Io) Preferisco sentire il mio suono più compresso (di quanto dovrebbe) e "davanti al resto", poi il "colore" si modifica volta per volta (in funzione dell'ambiente)-
Preferisco sentire il "resto" "dietro" in modo che non invada il mio suono: per esempio preferisco sentire una cassa molto appuntita (e decisamente sgonfia), un rullante non troppo tagliente e meno impulsivo (compressione lenta), un basso più metallico e sgonfio, se ci sono archi preferisco sentirli comunque "scuriti" e compressi.

Se ci sono i mezzi (mixer digitale) e un fonico che mi ascolto, ti assicuro... che quello che esce dalla mia spia è a "qualità cd".
Ci ho messo anni anche io a capire certe cose (prima o poi si impara)... e comunque tutto dipende da quanto professionista è quello che sta davanti al mixer.

Non è una questione di service, è questione di quanto è "skilled" il fonico. Infatti, qualche fonico si specializza come fonico "di sala" e altri si specializzano come fonici "di palco".

Alcune cose, però, vanno gestite in fase di "allestimento" (quante formazioni riescono a permettersi un allestimento?).
Spesso durante un check non c'è il tempo materiale per fare tutto. Bisogna avere dei template da cui partire (scene, suoni etc etc).

David Brutti
7th November 2010, 17:10
Stiamo divagando.
Al nostro Zard gli servono consigli su:
1. Microfoni ed attrezzature per quartetto di sax
2. credo possibilmente da gestire da soli, quindi non vedo come l'argomento del fonico possa avere un peso in quanto è tutta roba che devono auto-gestirsi;
3. spesa modesta e massima resa.

Per favore atteniamoci alle richieste del topic altrimenti non ne usciamo più in quanto poi il mondo dell'amplificazione è così vasto che si potrebbe andare avanti per pagine e pagine.
Per altri argomenti parliamone in topic specifici.

tzadik
8th November 2010, 02:10
Secondo me... è più razionale alzare il budget di partenza e munirsi di impianto più completo.
Sarebbe utile sapere cosa Zard a già a disposizione.

Per il resto mi autoquoto:


Adesso, Zard, con 500/600€ tanti discorsi che si fanno qui rimangono piuttosto teorici... perchè con 600€ non ti compri né un 414 né un Neumann qualsiasi (purtroppo).
Avendo esperienza iper-positiva con un condensatore Kel... io continuo a consigliarti un HM-1 (con il tuo budget ne prendi 4 e ti avanzano soldi).
Ancora meglio sarebbe un HM-3C. Ti consiglio questi, perchè sono microfoni assolutamente poco colorati, parecchio neutri.
http://www.kelaudio.com/products.html

Tutto questo sulla base del fatto che:
1) hai già un impianto piccolo e tendenzialmente non andrai mai a posizionarlo dietro il quartetto
2) non hai spie a disposizione e anche nel caso tu le avessi dubito che dalle spie uscirebbero volumi da stadio (e comunque le spie vanno equalizzate un minimo)
3) quei microfoni vanno benissimo anche come microfoni d'ambiente (cioè ne usi 2 davanti al quartetto e in alcune condizioni potrebbero bastare)
4) essendo moderatamente sensibili, non ti fanno rimpiangere la mancanza di preamplificatori di livello

Soluzioni alternative sarebbe usare dei dinamici, ma il costo sale... e poi per avere la massima resa (non avendo dei banchi professionali) sarebbe tenzialmente necessario usare diversi microfoni per i vari tagli di sax: un SM58 può andare andare bene sull'alto e tenore (sempre che ti piacia il suono del SM58), sul baritono sarebbe un po' problematico perchè è molto poco definito nel range che il baritono usa maggiormente... sul soprano potrebbe venire fuori la componente nasale del SM58 e comunque sarebbe da usarne 2 (un microfono sulla tastiera e uno sulla campana).
Questi problemi ovviamente non ci sono se la gestione del tutto fosse fatta con banchi professionali (e per essere precisi avendo a disposizione un equalizzatore a 4 bande, con almeno 2 bande semiparametriche).

Piuttosto sarebbe più interessante, rinunciare al mixer (o usarlo solo per il monitoraggio) e usare una scheda audio e usare i vari plugin di Ableton/Logic o di un qualsiasi DAW... tanto il mix lo fai comunque in stereo (left e right). Ovviamente gli interventi devi farli con il mouse e sono meno veloci (in caso di problemi), rispetto a un mixer, però hai a disposizione molte più cose.

Un'altra domanda fondamentale (forse la più fondamentale di tutte ai fini pratici): quanto volume genera in acustico il quartetto?
In determinate condizioni, la differenza tra suonare amplicati e suonare in acustico può essere molto sottile e in linea di massima non è questione di quanta pressione sonora riesce a produrre il quartetto, ma il problema diventa come far arrivare il suono "completo" più lontano possibile nell'ambiente.
Rispondendo a questa domanda potresti valutare che potrebbe bastarti quello che hai già a disposizione (un microfonino a clip potrebbe anche bastare, se non é rumoroso)...