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Visualizza Versione Completa : Un suono personale e distinguibile? mah...



renixx
28th October 2010, 10:32
Ciao ragazzi,
stamattina volevo capire cosa ne pensano i "più" addetti ai lavori di me, saxofonisti, relativamente al connubio strumento/suono personale.
Mi spiego:

Il tutto nasce da un'espressione di un addetto reparto fiati (di un negozio notissimo di strumenti musicali quando, parlando del fatto che, oggi come oggi, può succedere che in conservatorio l'alunno potrebbe (possibilità!!! non certezza...) esser costretto a cambiare il proprio strumento non-selmer (io parlavo con lui degli Yanagisawa), a favore di un selmer) il quale ha detto:

"beh uno Yanagisawa è uno strumento che ha lo stesso suono per tutti quelli che lo suonano mentre invece, un selmer, ha un suono che si adatta,, nel tempo, a chi lo suona. Un Di Battista si riconosce dal suo suono personale.. e ha un vecchio selmer!"

Ebbene, essendo il mio strumento il pianoforte (ma nn per questo son digiuno di ottoni, ance ecc grazie alla mia strumentazione x banda;) ) mi chiedo:
- ma è davvero reale questa espressione??
- se si è preoccupante poichè, da un punto di vista "fisico", il sax è uno strumento di metallo. Ora, il metallo, dato per certo che sottoposto a differenti sollecitazioni di temperatura reagisce in un modo specifico, non ricordo, dai miei studi, che sottoposto a "vibrazioni" sonore riesca a modellarsi, a far proprie tali vibrazioni, a tal punto da modificarne, anche se in maniera millesimale, la propria natura. O forse è così? Come sarebbe, quindi, dimostrabile scientificamente questa cosa?
- io credo che, al di la dello strumento, ciò che rende "unico" un musicista rispetto ad un altro, è il modo di suonare, il fraseggio, lo stile.. e, se vogliamo spingerci sull'harware, il setup! (io quando ascolto Parker riconosco che è lui... quando ascolto Paquito d'Rivera lo riconosco tra mille... ma proprio per il loro "unico" stile.. poi vai a sapere che strumenti suonano...)

Ne vogliamo parlare?

Aktis_Sax
28th October 2010, 12:44
Quello che ti ha detto il negoziante mi sembra la classica frase fatta di chi pensa di parlare con un incompetente, oppure di chi ti vuole assolutamente vendere un Selmer.

A mio parere, e penso di molti del forum, non è assolutamente vero quello che ti ha detto perchè:

1 - non esistono sassofoni che non si possano "personalizzare" a livello di suono. non stiamo parlando del Comet che vendono alla Feltrinelli o di cineserie, stiamo comunque ragionando su marche professionali. Certo, ogni marca di sax ha delle caratteristiche che lo distinguono da un'altra, ma questo non significa che con lo Yanagisawa tu non possa personalizzare il tuo suono. Lascia perdere quando ti fanno gli esempi sui personaggi famosi... è un modo come un altro per abbindolarti.

2 - il suono lo fa anche (direi soprattutto) il musicista. Due persone con lo stesso identico sax e lo stesso identico setup suoneranno comunque sempre in modo diverso.

3 - il gusto personale influisce tanto: per me il Selmer che ho in firma è stupendo, a te può fare schifo (dipende anche dal tipo di musica che vogliamo suonare!!). Non vuol dire che però sia un brutto strumento in assoluto.

Penso che nelle sue affermazioni il negoziante sia stato poco corretto.
La faccenda del conservatorio dove praticamente ti obbligano a suonare col Selmer è un altro paio di maniche...

KoKo
28th October 2010, 12:58
E' tutta fuffa, come dice aktis =)
ti metto un paio di video di sassofonisti che suonano yanagisawa, non mi sembra che i suoni si somiglino tanto =)
[youtube:3tkb6348]http://it.youtube.com/watch?v=SZlsFjX17Qo[/youtube:3tkb6348]
[youtube:3tkb6348]http://it.youtube.com/watch?v=4q8svopaQeA[/youtube:3tkb6348]

renixx
28th October 2010, 13:01
avvalorate il mio pensiero :D

Poi circa l'obbligo (presunto tale) nei conservatori, sarebbe interessante raccogliere qualche esperienza personale.

KoKo
28th October 2010, 13:06
Ci sono state parecchie discussioni a riguardo, io non ho mai frequentato un conservatorio, ma direi che il discorso fatto dal commerciante riflette bene quello che è l'andamento nei conservatori...

gene
28th October 2010, 13:38
Credo si tratti di "conformismo conservatoriale", l'istituzione, la tradizione, la consuetudine, il rito, vuole Selmer come sax, ed è OBBLIGATORIO, avere Selmer.
E' una battaglia persa in partenza, purtroppo è così, la sacralità deve essere rispettata.
Potremmo aggiungere quello che vogliamo, ma finchè i docenti, soprattutto i giovani, non riusciranno a portare idee nuove, non parlo di sax, ma di didattica, innovazione, etc. il conformismo resterà tale. Aggiungo che se a certi luoghi togli la sacralità cosa rimane?
Sarebbe interessante, avere l'opinione di coloro che il conservatorio, lo hanno frequentato .........

renixx
28th October 2010, 14:09
Sarebbe interessante, avere l'opinione di coloro che il conservatorio, lo hanno frequentato .........

...e che magari ancora lo frequentano e hanno dovuto cambiare strumento...

tzadik
28th October 2010, 20:22
I Selmer hanno realmente un suono un po' più personale degli strumenti jap...
È falso però che dire ch gli strumenti jap suonano uguali chiunque sia a suonarli (e soprattutto con qualunque setup).

Le ragione per cui in conservatorio vengono imposti i Selmer (nel 98% dei conservatori) è più una cosa politica che altro...
La Selmer vive con i conservatori, perchè l'allievo medio (nel 98%) dei casi è costretto a comprarsi (o comunque a usare) un Selmer per il diploma (e ovviamente per la preparazione del diploma)... che lo strumento "nuovo" funzioni o non funzioni, è un non-problema perchè la Selmer dice "tanto qui devono venire!".

Il suono dipende molti fattori, tanti dipendono da chi suona e tanti dal "mezzo".

Dal punto di vista del venditore... è naturale pensare che lui spinga sui Selmer perchè:
1) ci guadagna di più
2) tenendo a stock dei Selmer ha un ricircolo continuo perchè prima o poi almeno un contralto Serie II un allievo di conservatorio deve prenderselo. Generalmente per un allievo di conservatorio il contralto Serie II o Serie III e il tenore Serie III sono gli strumenti della vita e quindi uno punta comprarselo "nuovo": tra l'altro questo è il motivo per cui i Serie III hanno davvero pochissimo mercato.
Escludendo la piccola comunità di persone che frequenta questo forum... c'è una fortissima diffidenza a comprare online e anche a cose usate (anche non online), se poi aggiungiamo la limitatissima conoscenza di quello che offre il mercato da parte dello studente medio di conservatorio (e anche del docente), possiamo dire che le cose non vanno affatto bene...

docmax
28th October 2010, 21:14
Ci sono state parecchie discussioni a riguardo, io non ho mai frequentato un conservatorio, ma direi che il discorso fatto dal commerciante riflette bene quello che è l'andamento nei conservatori...

Sono pienamente daccordo.
Io so che qualche illustre Maestro Francese (di Conservatorio) viene a comprarsi i sax il Italia... pensa un pò come si cambia!
quanto a noi principianti (penso che tu lo sia renixx) o noi pippe (io lo sono) suoniamo con uno strumento decente che la riconoscibilità viene con il tempo (ma all'inizio, in genere, è meglio non essere troppo riconoscibili).
Questo che ti è capitato è un esempio di come non si deve vendere un sax. :mha...:

Chopin75
28th October 2010, 21:40
i aggrego a chi dice che il venditore ti voleva abindolare come ripetuto circa un milione di volte il 70% lo fa chi suona...ovvio che lo strumento sia importante ma io credo che a livello di sonorità, intesa come personalizzazione del suono nn sia importantissimo lo strumento

renixx
28th October 2010, 22:05
che schifo però.. in Italia siamo sempre alle solite... le solite lobbies che dettano legge sul mercato. Sicuro che i Selmer sono strumenti ottimi (magari alcuni modelli più altri meno) ma porcaccia miseria.. un esame deve essere valutato non per lo strumento portato, ma per come si suona lo strumento... povera Italia

Chopin75
28th October 2010, 22:11
infatti ai conservatori preferisco le scuole private, oltre al fatto che non è il pezzo di carta che fa lo strumentista

seethorne
29th October 2010, 11:14
a parte il fatto che sei va a suonare in un'orchestra se non sei diplomato in conservatorio mi sa proprio che si fanno due risate e ti dicono "torna dopo che ti sei diplomato" il conservatorio è una scuola come un'altra, con una didattica migliore o peggiore di altre.

Aktis_Sax
29th October 2010, 11:25
Beh, ma questo per anche per tutti gli altri strumenti. Se ti presenti per un'audizione per un'orchestra (o banda municipale) ti chiedono il diploma prima di ogni altra cosa...

renixx
29th October 2010, 11:52
Infatti.. per questo la scuola privata ha i suoi limiti, costi a parte. E ti costringono al conservatorio se vuoi pensare ad un concorso.. obbligandoti a cambiare marca quindi...

docmax
29th October 2010, 15:18
Quindi ... Poveri noi!

renixx
29th October 2010, 19:37
Quiindi tornando sul discorso del suono personale... visto che ci inoltriamo nel campo della pura filosofia, mi chiedevo: "sfogare" un sassofono quindi è la stessa cosa...! Cosa succede ad un sax sfogato? al massimo una maggiore fluidità delle meccaniche ma, a livello di suono? Se adesso mi dite che il suono cambia allora stiamo punto e a capo! ;)
qualcuno la pensa come me pare http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?p=24868#p24868
Allora che senso ha???