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Visualizza Versione Completa : Giampieri: perchè scartarlo?



Aktis_Sax
18th October 2010, 10:01
Mi è capitato sottomano il Giampieri pochi giorni fa. Io sinceramente non l'avevo mai studiato, i miei insegnanti non me l'hanno mai fatto vedere, e sinceramente io non mi sono mai interessata.

Mi spiegate perchè tutta questa avversione? Mi sembra che ponga delle problematiche interessanti negli esercizi (ad esempio, i salti, spesso sottovalutati).

Nous
18th October 2010, 11:36
Ciao, il Giampi io non lo uso perchè non è molto progressivo ed a ben guardare se anche affrontasse tutte le problematiche possibili non ne approfondisce nessuna.
L'esempio che tu fai sui salti calza a pennello : all'allievo posso far prendere un metodo specifico per i salti (les Gammes, per citarne uno banale), oppure un metodo che li tratti in maniera puntuale e precisa (il Klosè).
Il Giampi è una specie di informativa sulla loro esistenza.
Inoltre è un pò pesante per degli allievi : propone sempre e solo esericizi che di piacevole hanno solo il finale.

Sax O' Phone
18th October 2010, 12:08
Non son d'accordo per nulla: il Giampieri, Metodo Progressivo per Saxofono, frose per motivi sentimentali, assieme ai Salviani, lo trovo un metodo eccellente per iniziare a sviluppare lo studio del meccanismo, e sopratutto per farsi l'orecchio relativamente all'emissione ed al tono. Gli esercizi sono piacevoli e brevi, permettendo al neofita un approccio graduale e che porti rapidamente allo sviluppo del suono corretto.

E' pur vero che è un metodo limitato e di base...

Aktis_Sax
18th October 2010, 12:27
E' pur vero che è un metodo limitato e di base...

Beh, ma può benissimo essere integrato con qualcosa di più "ludico". So che ci sono altri metodi più interessanti, forse, ma al primo approccio non mi è sembrato male.

Sax O' Phone
18th October 2010, 12:54
Ma si, infatti io lo praticavo assieme agli studi del Salviani: a me poi piace molto la musica Barocca, e mi ci son divertito. Ora che ho ripreso in mano il Soprano, lo sto ristudiando partendo proprio dal Giampieri, per controllo, intonatura ed emissione, facendo quei semplici esercizi e studi di meccanismo che trovo anche gradevoli, con tutti i limiti che questo metodo può avere.

giovanesassofonista
18th October 2010, 15:06
Guarda, l'ultima volta ho che ho difeso questo metodo ho rischiato il linciaggio, però non ho cambiato la mia idea, forse l'ho solo moderata, secondo me è buono per dare una panoramica, ma poi ovviamente tutti gli argomenti vanno approfonditi, tipo i salti o gli abbellimenti, è logico che ovviamente una persona studiando solo su quel metodo non potrà andare da nessuna parte, tutto sta nell'approfondire

ModernBigBand
18th October 2010, 15:22
Il Giampieri non è il "male assoluto" intendiamoci, tuttavia è un metodo sicuramente datato e rispetto a tanti altri testi accusa una incompletezza che al giorno d'oggi non può essere più giustificata.
Ricordo che questo come tanti altri testi di stampo bandistico sono dei "copiaticci" dei metodi per oboe, non sono testi nati da una vera scuola del saxofono. Oggi invece ci sono sul mercato testi completi che vanno a toccare in maniera più approfondita o comunque più organica le problematiche del saxofono (dalla respirazione alle tonalità "strane", dai salti alle scale, ecc...), per cui avendo a disposizione questi metodi ritengo sia un errore grossolano affidarsi a metodi di vecchia concezione.
Tanto per darti un'idea, fino a 10-15 anni fa il Rascher circolava più segretamente della droga mentre oggi grazie ad internet quasi tutti sanno (quelli che hanno interesse ovviamente) che questo è un grande testo per lo sviluppo del suono e del controllo del registro sovracuto.
E' proprio questa consapevolezza che dovrebbe spingere gli allievi, ma soprattutto gli insegnanti, ad impostare la didattica del saxofono nella maniera più completa possibile.

Sax O' Phone
18th October 2010, 18:24
Bhe sicuramente MBB ha le competenze necessarie per una critica costruttiva: quando iniziai a suonare il sax mi rifilarono il Dorsey come fosse un manuale d'uso dello strumento, per cui quando il mio Maestro mi fece studiare sul Giampieri e sui Salviani, lo considerai un netto progresso...

David Brutti
21st October 2010, 10:46
Testo assolutamente datato (come d'altra parte Orsi, Salviani etc...), utile magari 20-30 anni fa ma ad oggi c'è davvero di meglio.
Il meccanismo è meglio studiarlo sulle scale A MEMORIA (che tra l'altro fanno bene anche per ritmo, suono intonazione etc...) piuttosto che sulle ben note paginate di semicrome.
Piuttosto che Giamiperi e Orsi, se uno è interessato ai metodi "vecchio stile", meglio utilizzare il Klosé dai quali questi signori hanno scopiazzato a piene mani la maggior parte degli esercizi. Molto più completo e chiaro nelle diciture.

Diciamo che oggi ci sono metodi più intelligenti per affrontare simili problematiche. Poi l'importante è come si studia ovviamente e non nascondo che ogni testo può contenere delle cose interessanti. Tuttavia considerando che la maggiorparte di noi ha un tempo di studio limitato a poche ore al giorno, meglio indirizzarsi su testi più efficaci e intelligenti.

altosaxboy
16th January 2011, 18:34
Ormai il Giampieri lo stò concludendo, di solito dopo di questo, cos'è che si studia!
Avrei bisogno di una tecnica che mi permette di essere molto più veloce nel muovere le dita e di fare degli staccati veloci suonando piano o perfino pianissimo!!
Cosa mi consigliate?
Ps: suono il sax contralto!

giovanesassofonista
16th January 2011, 20:28
Contralto o meno, io personalmente consiglio per la tecnica "Les Gammes Coinjointes et en Intervalles" di Jean Marie Londeix, e per lo staccato il "Detachè" sempre di Londeix, dopo del Giampieri io ho fatto il primo volume dei "50 Etudes faciles et progressives" di Guy Lacour e ora sto facendo il secondo, mentre per la tecnica "25 Etudes de mecanisme" di Hyacinte Eleanor Klosè
Tutti i libri quassopra citati li puoi trovare dal Nous ;-)

altosaxboy
16th January 2011, 22:20
Contralto o meno, io personalmente consiglio per la tecnica "Les Gammes Coinjointes et en Intervalles" di Jean Marie Londeix, e per lo staccato il "Detachè" sempre di Londeix, dopo del Giampieri io ho fatto il primo volume dei "50 Etudes faciles et progressives" di Guy Lacour e ora sto facendo il secondo, mentre per la tecnica "25 Etudes de mecanisme" di Hyacinte Eleanor Klosè
Tutti i libri quassopra citati li puoi trovare dal Nous ;-)

Cosa intendi col "Tutti i libri quassopra citati li puoi trovare dal Nous"?
Grazie mille comunque! ;)

Nous
16th January 2011, 22:32
Contralto o meno, io personalmente consiglio per la tecnica "Les Gammes Coinjointes et en Intervalles" di Jean Marie Londeix, e per lo staccato il "Detachè" sempre di Londeix, dopo del Giampieri io ho fatto il primo volume dei "50 Etudes faciles et progressives" di Guy Lacour e ora sto facendo il secondo, mentre per la tecnica "25 Etudes de mecanisme" di Hyacinte Eleanor Klosè
Tutti i libri quassopra citati li puoi trovare dal Nous ;-)

Cosa intendi col "Tutti i libri quassopra citati li puoi trovare dal Nous"?
Grazie mille comunque! ;)

Io sono il Nous :saputello !!

altosaxboy
16th January 2011, 22:35
Lo so che sei te il Nous, ma perchè i libri li posso trovare da te? :D

docmax
17th January 2011, 00:42
Qualche difettuccio di fantasia c'è (guarda la firma del Nous ;) ).

giovanesassofonista
17th January 2011, 15:00
Vabbuò ia http://www.woodwindmusic.it

Nous
17th January 2011, 15:06
Grazie, ma non fatemi pubblicità in ogni topic di libri :lol:
(al limite se siete soddisfatti datemi dei feedback sul sito o sul mio topic dedicato)