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Visualizza Versione Completa : Early Babbit - conviene farlo aprire?



MarcoC
18th October 2010, 00:36
Nei primi anni 80 ero un ragazzetto, suonavo il sax da poco tempo ed un giorno comprai un Otto Link Super Tone Master 5*.
Lo suonai per circa due anni con il mio insegnante dell'epoca, il maestro della banda alla vecchia maniera, tuttologo che insegnava tutti gli strumenti possibili ed immaginabili.
L'insegnante successivo, un bravo saxofonista, mi fece cambiare set up per prepararmi al conservatorio (che poi comunque non ho mai fatto).
Il Link in questione è praticamente rimasto nel cassetto, nella sua scatolina originale, per più di venticinque anni e ad esso non avevo mai dato valore anche perché, fallite le velleità conservatoristiche, ho iniziato a suonare con set up più aperti.
Oggi per curiosità l'ho ripreso in mano per confrontarlo con un altro Link moderno acquistato pochissimi anni fa e mi sono accorto che ha il facing stampigliato sulla fiancata anzichè sull'innesto, ho scartabellato sui vecchi post del forum, sui vari siti internet ed ho scoperto che è senza dubbio un Early Babbit :shock: .
Ha indubbiamente un bel timbro e, in maniera commisurata all'apertura, anche un bel volume e proiezione (fra l'altro molto migliore dell'altro Link moderno che ho che, pur essendo un 7*, è una vera ciofeca), però per me è troppo chiuso.
Ora la domanda che pongo è la seguente, conviene farlo aprire oppure il pezzo, che è naturalmente originale in tutto e per tutto, perderebbe troppo di valore da un punto di vista puramente "collezionistico"?

P.S. Curiosità: la perdita di qualità dei Link moderni si vede anche dalla legatura, quella del Babbit è molto più pesante e più precisa di quella moderna.

tzadik
18th October 2010, 09:59
Se l'operazione di "apertura" è ben fatta... il bocchino mantiene la sonorità originale e di conseguenza anche il suo valore.
Come per tutti i bocchini "d'epoca", più sono aperti in origine, più sono costosi...

Se lo vuoi tenere ed usare, ti conviene farlo aprire... se vuoi venderlo puoi anche venderlo così com'è...

AndreamarkVI
18th October 2010, 10:13
nel limite del possibile un buon bocchino vintage va lasciato originale secondo me.
a meno che sia davvero troppo chiuso da renderne impossibile l'utilizzo.....5* è chiuso e io lo farei aprire perchè faticherei a suonarci ma c'è gente che si trova bene con aperture chiuse quindi devi valutare tu come ti trovi ;)

a me è capitato di pentirmene; perchè anche con dei lavori fatti a regola d'arte non avrai più le stesse caratteristiche. in ogni caso sappi che una volta lavorato non sarà più lo stesso :\\:

gene
18th October 2010, 10:16
Ha gia detto tutto tzadik...sono veramente ottimi bocchini fossi in te lo farei aprire e non lo venderei, a patto che ti piaccia il timbro dei vecchi Link, altrimenti lascialo così e vendilo, sarà cura di chi lo compra eventualmente valutare la possibilità di farlo aprire.
Un bocchino originale vale sempre di più di uno non originale ........

tzadik
18th October 2010, 10:19
Diciamo... che molto dipende da come viene effettuato il lavoro di apertura, qualche refacer garantisce che le caratteristiche rimangano inalterate (nei limiti dei cambiamenti che un cambiato di apertura comporta), altri no...
Effettivamente però c'è sempre un range in cui, il bocchino può certamente mantenere le caratteristiche originali... ovvio se da 5* vuoi passare a 10*, difficilmente otterai un suono simile.

Quanto più le modifiche sono mimime, quanto più il bocchino preserverà le caratteristiche originali.

Poi c'è un discorso da fare su sui refacing di lusso, un bocchino d'epoca revisionato da Brian Powell o da Ed Zentera o da Mojo... vale molto di più di quanto vale da originale.

Mad Mat
18th October 2010, 10:35
E' vero che i grandi refacer, ai quali si riferisce TZ, fanno dei lavori eccezionali, rendendo il bocchino quasi sicuramente migliore per quanto riguarda l'emissione.

Anche se sarà migliore, sarà però un bocchino con caratteristiche che, per quanto poco, saranno comunque diverse da quelle dell'originale.

Non sarà più un early babbit bensì un early babbitt refaced by Brian Powell o Ed Zentera (Mojo è un grande ma, per quanto riguarda gli otto link, è un gradino sotto agli altri due - la sua specilità sono i dukoff).

A mio parere i piccoli difetti dei vintage ottimi, possono contribuire a conferire il loro particolare carattere; anche se magari l'imboccatura originale è un pò meno free blowing di un pezzo refaced da Zentera o da Powell.

Per questo motivo, personalmente preferisco non far aprire i vintage.

Se io fossi in te (... ma non lo sono ...) venderei l'early babbitt - sottolineando mell'inserzione il fatto che è assolutamente originale - e con il ricavato ne comprerei un altro più aperto.

Penso che la differenza ricavo e costo, sarebbe comunque minore del prezzo di un refacing.

tzadik
18th October 2010, 11:59
Dipende però se l'apertura originale consente al bocchino di essere suonato...
Io sto vendendo un EB 4 (che è aperto tra i 0,075" e i 0,080": sto aspettando che venga misurato) ed così come... mi viene difficile suonarlo.
Sicuramente ha maggior valore se viene aperto ad un'apertura "moderna" umana...

David Brutti
18th October 2010, 12:09
Nessun becco vintage reworkato acquista valore rispetto all'originale. In genere i vintage si deprezzano di circa il 40-50% (poi ovviamente bisogna vedere come suona...).

Sappi in ogni caso che se lo farai aprire perderà gran parte del suo valore e visto che parliamo di un becco che così com'è può valere anche 300 euro valuterei attentamente la faccenda.

Forse, se hai necessità di aperture maggiori e se questa tipologia di becco ti piace, lo venderei e ne acquisterei uno più aperto ma originale.

tzadik
18th October 2010, 14:22
Dipende se il bocchino vintage originale non ritoccato è "suonabile"...
Se non è suonabile, è semplicemente un pezzo di plastica molto costoso (ovviamente esistono persone disposte a comprare bocchini vintage a cifre "folli", anche se il bocchino non "suona").

C'è da considerare anche che c'è una buona percentuale di bocchini vintage originali che richiedono manutenzione: bocchini vecchi di 50/60/70 anni con l'uso possono essersi non danneggiati ma "deteriorati". Come per un sassofono anche un bocchino dopo un tot di tempo può avere bisogno di "manutenzione".

David Brutti
18th October 2010, 14:33
Manutenzione non vuol dire aprire un becco da 5* a 7 o più.
Significa normalmente aggiustare la tavola ed eliminare piccoli difetti che negli anni si possono accumulare. Queste non sono modifiche invasive (anche se un occhio esperto potrà notare senz'altro queste operazioni ed attaccarsi a questo per tirare sul prezzo).

Il becco in questione a detta del nostro collega, SUONA BENE e non è un semplice pezzo di plastica vintage, di conseguenza non divaghiamo.

pumatheman
18th October 2010, 15:46
t'avrei proposto uno scambio prova se non avessi venduto mesi fa un stm early babbitt 8, personalmente mi sono attestato su aperture "ridotte" (6 o 6*)

per restate IT: se il suono di stò 5* ti fa impazzire e sei troppo abituato ad aperture più ampie allora rischia aprilo un poco dipo max 7. Se il suono non t'ha fatto impazzì allora scambialo.

MarcoC
18th October 2010, 19:14
Grazie a tutti per le risposte, il bocchino in questione è un Super Tone Master in metallo e non ha alcun segno di usura o di deterioramento anche perché, come ripeto, per più di venti anni non è stato usato.
La sonorità è molto bella anche se il pezzo non è per me propriamente free-blowing, probabilmente proprio per l'apertura per me troppo stretta (motivo per cui è stato tutti questi anni nel cassetto).
La mia apertura ideale sui link è 6* - 7, ci penserò un po' ma penso che lo farò aprire.

tzadik
18th October 2010, 20:01
Manutenzione non vuol dire aprire un becco da 5* a 7 o più.
Infatti...

Entro certi limiti però, aprendo, il suono rimane quello (io ho fatto aprire un JJ HR* per soprano e il suono è rimasto quello, se nonchè è diventanto ancora più facile da suonare).
Oltre certi limiti, bisogna toccare il baffle e il suono "cambia"... non è detto che peggiori, però cambia... e il fatto che c'è un cambiamento nel suono fa perdere valore al bocchino.
Il suono del bocchino cambia aprendolo ma la variazione è appena percettibile e comunque in funzione della quantità di materiale rimosso... considerando anche che la camera del STM non è per niente complessa come geometria.
Il bocchino, essendo stato ottimizzato (perchè è vero che gli Ottolink di un tempo erano fatti meglio degli odierni ma comunque non erano finiti alla perfezione). Anche Coltrane (e non era l'unica) usava farsi "sistemare" gli Ottolink da un tale di nome Frank Wells (tutto questo 60 anni fa').

L'STM EB è in generale l'STM più proiettivo poi vengono i Florida e poi a scendere gli Ottolink moderni... se capitalizzare al massimo (un STM EB lo vendi abbastanza rapidamente sul forum di SOTW), puoi sempre venderlo e prenderti una copia in cera persa dei Florida o dei Ottolink modificati da "personaggi famosi".

MarcoC
28th October 2010, 21:51
Ok! L'ho fatto aprire a 6* da Simone Doc Sax che, con qualche ulteriore piccolo ritocco mi ha ridato un pezzo che ora suona veramente bene.