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Visualizza Versione Completa : Scale relative a 7#9b13



MyLadySax
1st October 2010, 17:58
Esercitandomi sulle estensioni degli accordi di dominante, ho fatto caso che sull'accordo di 7#9b13 non esiste alcuna scala utilizzabile che comprenda tutte le note dell'accordo. Mi sbaglio? E che scale posso utilizzare? Frigia, superlocria? Grazie.

SaxRooster
1st October 2010, 19:25
Che io sappia dovresti utilizzare la superlocria, che contiene le alterazioni di none e quinte. Intendendo quindi #5=b13 l'accordo e' "rappresentato"!

MyLadySax
1st October 2010, 20:29
Concordo sulla superlocria, perché in effetti ci sta benone.
Ma, correggetemi se sbaglio, l'accordo, ad esempio, di C7#9b13 è così composto: C-E-G-Bb-D#-Ab; l'accordo di C7#5b13, invece, è così composto: C-E-G#-Bb-Ab.
Sono simili, ma :ehno: non sono lo stesso accordo.
La superlocria comprende effettualmente tutte le note dell'accordo di C7#5b13, ma non dell'accordo di C7#5b13, perché non comprende il G :muro(((( .
Naturalmente, appurato che comunque la superlocria va bene, è solo una disquisizione teorica.

FabioAltoSax
2nd October 2010, 14:37
puoi suonare la scala di Lab maggiore armonica partendo da Do

Do Reb Mib Mi Sol Lab Sib Do

tzadik
3rd October 2010, 14:58
Allora... non facciamo confusione... un #5 è la stessa di un b6, però la funzione è diversa...
Per dire, se vogliamo fare la prova pratica... C7#5 e C7b6 sono accordi diversi... se poi andiamo a costruire le scale... la C7#5 è una semplice esatonica, mentre la C7b6 è una scala alterata...

Come ha scritto MyLadySax... l'accordo è esteso su più di una ottava.
La scala che scritto FabioAltoSax approssima molto bene l'accordo però bisogna sempre ricordarsi come è messo giù l'accordo (il voicing preciso).
L'accordo C7#9b13 comunque non esclude l'uso di una seconda giusta (D) e di una sesta giusta (A, magari però con un po di attenzione...).

A volere essere pignoli se sviluppiamo l'accordo in maniere "lineare" C E G Bb D# Ab, c'è un po' di sospensione sia tra Bb e D# (Eb) e tra D# (Eb) e Ab...
Se poi lo si sviluppa in maniera non lineare ovviamente possono venire fuori altre "sospensioni" che possono "risolvere" da qualche parte... creando "colore"...
... mi sono lasciato prendere troppo, sono considerazioni un po' troppo pianistiche, però se si capisce come lavora il proprio pianista di fiducia, si va via più tranquilli.

MyLadySax
4th October 2010, 15:27
Grazie.

3rd November 2010, 00:29
ragazzi ha ragione fabioaltosax! un C7#9b13 si trova sempre in un giro con dominante F- se voi fate questi due accordi di fila con una tastiera lo notate che bell effetto! quindi basta usare la scala del F-(Ab) mettendoci la sensibile ossia il MI!! poi non so sono un comune improvvisatore nient altro pero ricorda che quando ti trovi in difficolta un buon cromatismo risolve tutto :)

Filippo Parisi
3rd November 2010, 00:52
puoi suonare la scala di Lab maggiore armonica partendo da Do

Do Reb Mib Mi Sol Lab Sib Do

Infatti è perfetta (provata stasera con il piano....).

Che poi sembrano anche dei pezzettini delle semitono-tono, dal C sino al E, e dal G al Bb.....potrebbe essere un'altra variante sulla quale giocare.

3rd November 2010, 01:10
eggia..e poi bisogna inventare! come diceva il vecchio davis bisognia suonare quello che non c'è, non quello che c è.. è stato un piacere :)

gene
3rd November 2010, 09:07
superlocria ......, ed udite e provate, esatonali e esatonali pentatoniche, usate bene, con pattern tipicamente pentatonici creano la giusta tensione....

Paolo Mannelli
7th January 2011, 22:46
Ma è "7/#9/b13" oppure "7#/9b/13". Concordo con la prima mia versione (in questo caso l'undicesima come sarebbe? naturale o aumentata?). Uno però potrebbe anche decifrare l'accordo come nella mia seconda seconda errata interpretazione. Sbaglio?

KoKo
7th January 2011, 22:51
penso che sbagli, visto che l'hai interpretato solo te cosi' finora =)

Paolo Mannelli
8th January 2011, 00:48
Ho detto: concordo con la prima versione. Non mi hai risposto però riguardo all'undicesima, se è vero, come dice Bill Russo (grande!), che nella costruzione degli accordi non devono esistere vuoti armonici.