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Visualizza Versione Completa : Perchè i sax li usiamo traspositori?



30th March 2007, 12:23
Non so se la domanda va bene piazzata qui, però io lo chiedo perchè una risposta esauriente non l'ho ancora trovata.

I sassofoni sono tagliati in Sib o in Mib, All'inizio ce n'erano anche tagliati in Do e Fa (resta il Cmelody, ma difficele da trovare). Ma perchè non semplificare la vita dei sassofonisti iniziando a studiare lo strumento con una diteggiatura che ci dica le note reali, cioè quelle che corrispondono alle stesse note del pianoforte?(Per interderci, la posizione del si in un tenore, perchè non chiamarla La, che è la nota reale?)
Si eviterebbero noiose e difficile trasposizioni.
Il fatto che in quel modo i sassofoni non avrebbero tutti la stessa diteggiatura non mi convince molto, infatti si avrebbero poi solo due tipi di diteggiatura differenti, quella per i soprani e i tenori e quella per i contralti e i baritoni, non sarebbe poi un grosso problema...

Datemi una soluzione che ne sto uscendo matto!!! :cry: :cry:

30th March 2007, 14:56
Qual'è la prima regola? (dal "Silenzio degli Innocenti")
SemplicitÃ* :grin:

Leggere le note reali significa leggere note con tanti tagli (quindi scomode) e imparare anche la chiave di basso. Questo oltre alle doppie diteggiature per sib e mib. Inoltre le ottave non corrisponderebbero (es. alto e bar) alle stesse note reali.

...tutto è per leggere sempre in chiave di violino e con le stesse note suonate! Il problema è per chi trascrive o trasporta, per chi legge è solamente più facile. ;)

31st March 2007, 23:57
Io ho imparato a suonare il sax alto imparando la diteggiatura delle note reali e leggendo gli spartiti in chiave di basso...certo mi riesce difficile suonare il soprano e il tenore perchè le note a cui penso non sono quelle reali, quindi ho deciso di suonare solo ed escusivamente l'alto. Avendo un certo orecchio, mi risulterebbe difficile improvvisare o pensare di suonare soltanto una nota chimandola in un modo diverso...perchè se sto suonando un mib lo devo pensare come un do?
A mio parere se si pensa alla nota reale si ha + confidenza con lo strumento, si ha + certezza di quello che si suona e non stai li a trasporre o ad incasinarti il cervello!!!

PallaDiCannone
1st April 2007, 00:04
Il tenore in Do, come il soprano, si sono estinti perchè non avevano "carattere". La necessitÃ* di avere quella lunghezza del canneggio per avere uno strumento in Do ha portato a degli strumenti che non riuscivano a reggere il confronto con gli altri fratelli dal punto di vista della ricchezza del suono

4th April 2007, 08:41
Una cosa però a me non è chiara....

Se il mio tenore è in sib...vuol dire che il mio sib corrisponde al do della chitarra...E' giusto fin qui??

Ma allora...Perchè nella tabella per trasporre di Simone Borgianni presente nel sito c'è scritto che dal C del pianoforte (Do) si passa al D (Re) del sax tenore e al A (La) del sax contralto???

Non dovrebbe passare dal Sib e dal Mib?

...

4th April 2007, 08:56
forse sarebbe meglio partire al contrario.
il tuo Do corrisponde al Sib...
di conseguenza puoi trovarti tutte le note naturali

5th April 2007, 10:22
si si...è vero....ke svista...

Teosax
17th April 2007, 14:07
Come ha detto Big Jack i sassofoni nel passato hanno avuto due tipi di tagli:

1- Sib e Mib
2- Do e Fa

Il problema è che inizialmente Adolph sax ha pensato al sassofono come strumento per le bande militari e sinfoniche e che avesse la dolcezza del clarinetto e la potenza degli ottoni.
L'intonazione del taglio è dovuto ai rapporti che ci sono nelle misure di fabbricazione, di come la colonna d'aria attraversa il fusto, ecc... è una cosa fisica e scientifica.
I tagli in Sib e Mib sono gli originali e solo nei primi anni del 900 si è sentita l'esigenza di fabbricare tagli non traspositori per la grande divulgazione e il grande sviluppo della "Musica d'uso e di consumo" spesso associata a scopi anche dilettantistici.
Questo tipo di musica e di esecutori avevano come utilitÃ* di semplificare tutto e quindi anche la trasposizione.
Tale musica però ha preso talmente tanto piede parallelamente ad altri generi che si è deciso di fabbricare ufficialmente anche tagli in Do e Fa (quello in Fa soprattutto per i compositori sinfonici che lo utilizzavano nell'organico, vedi Strauss).
Il C-Melody è l'esempio più grande supportato poi dal grande Rudy Widoeft che lo usava regolarmente.
Grandi compositori come Hindemith lo hanno anche utilizzato in composizioni da camera (vedi Trio di Hindemith per viola, Tenore in C e pianoforte, uno dei pezzi più belli di Hindemith).

Sper di aver tolto qualche dubbio.

Ciao

22nd November 2007, 04:08
una volta che hai imparato la diteggiatura di uno li sai suonare tutti poi.questo è giÃ* di per sè un grosso vantaggio altrimenti si dovrebbe riniziare di nuovo il solfeggio.
e se non erro esistono tanti tipi di chiavi per quanti sax esistono.quindi ogni volta riniziare.....

22nd December 2007, 10:16
Volevo rispondere ad un post di un pò di tempo fa... la chitarra anche è uno strumento traspositore!!! molti non se ne rendono conto xchè è traspositore di un ottava, quindi il DO della chitarra non è propriamente il DO centrale del piano, ma quello all'ottava sotto...

31st December 2007, 15:02
Ti rispondo con una cosa moolto semplice...

VA ACCATTATI UN C-MELODY se non ti piace il sax ! XD

PallaDiCannone
31st December 2007, 17:00
Ma il C-melody non ha un "gran" suono :roll:

31st December 2007, 17:10
X me è un incrocio fra tenore e contralto che va bene...il suono nn sarÃ* caldo cm quello del tenore...ma almeno è in C e ti risparmia un sacco di problemi

Lanjazz
1st January 2008, 19:47
Boh! da quando sono passato dal piano alla tromba e al sax non mi sembra di avere avuto grossi problemi... se il mio Do corrisponde al sib del piano ma lo spartito dice che è un Do e la diteggiatura anche, sono a posto.... Infatti prima a orecchio cantavo un Do abbastanza preciso... ora da un paio d'anni se mi dicono di cantare un Do, a orecchio canto un Re... :grin:
E quando suono con della gente chiedo la tonalitÃ* e l'alzo di un tono.