Visualizza Versione Completa : evitare un cambio set up prematuro
13th September 2010, 13:25
Io suono da un anno e mezzo e utilizzo un bocchino selmer soloist E, come da firma.
Una domanda però mi viene spontanea: Dato che io tenderò a suonare jazz o comunque roba moderna tra quanto potrò approdare ad un bocchino con un'apertura maggiore, tipo 8?
Premetto che il mio suono non mi dispiace affatto col selmer, però volevo qualcosa di più aperto.
La mia paura è quella di fare il passo più lungo della gamba, penso sia un po' presto per cambiare set up, forse è meglio mettere altri chilometri sul soloist...
lucaB
13th September 2010, 13:28
il maestro che dice?
13th September 2010, 19:39
lo vedo sabato e chiederò, però prima volevo sentire anche il parere dei forumisti che è sempre interessante!
Comunque la mia non è un'intenzione imminente, era giusto per farmi un'idea del giorno in cui dovrò mettere mano al portafoglio :\\:
tzadik
22nd September 2010, 14:23
Vai avanti con il Soloist ancora per qualche anno... :zizizi))
KoKo
22nd September 2010, 14:26
secondo me col soloist E puoi suonare praticamente tutto...
vai tranquillo :ghigno:
tzadik
22nd September 2010, 14:56
Kenny Garrett usa un Soloist "aperto" e senti quello che fa...
gene
22nd September 2010, 15:03
Mi associo a quanto detto da altri, quello che hai va bene, se vuoi sperimentare altro è lecito, ma dovresti avere le idee chiare su cosa cercare, una cosa non capisco.....dici:
........Una domanda però mi viene spontanea: Dato che io tenderò a suonare jazz o comunque roba moderna tra quanto potrò approdare ad un bocchino con un'apertura maggiore, tipo 8? ...............
Perchè questa esigenza di approdare a bocchini molto aperti, suoni l'alto, non il tenore.....la quasi totalitÃ* dei sassofonisti altisti suona tra il 5 ed il 7 (parlo di numeri cosa si comprende meglio), e comunque tra 0.70 -0.80.......il selmer E è 0.79, è gia abbastanza aperto ........
tzadik
22nd September 2010, 15:19
Beh... l'apertura influenza il suono... Garrett usa un Soloist aperto a circa 0,090", penso che un Soloist più chiuso, il suono sarebbe un po' più medioso.
Garrett però è fuori dal comune... :zizizi))
KoKo
22nd September 2010, 15:27
Tzadik, io non so dove reperisci queste info...
Garrett ha suonato praticamente per tuta la carriera con un soloist E long shank, normale...
da qualche anno usa un H (parole sue).
Chris Potter, sempre sull'alto, usava un F.
Poi ovviamente ognuno sceglie quello che è meglio per lui, ma è sbagliato pensare (non so sulla base di cosa) che un'apertura E non vada bene per suonare jazz.
gene
23rd September 2010, 08:53
Se è per questo, l'ho citato più volte, il grande Phil Woods ha un tiro pazzesco, udito svariate volte con le mie orecchie e non mi sembra che usi bocchini particolarmente aperti.....
Vorrei sottolineare che molto spesso non si tenga in particolare considerazione (anche sul forum) il cambio di ancia al posto del cambio del bocchino. A mio parere si ottengono uguali risultati, anche migliori, montando un'ancia più dura e mantenendo lo stesso bocchino. Per me è sempre stato fondamentale il controllo, la flessibilitÃ*, l'intonazione, in poche parole la gestione del suono, e con bocchini troppo aperti non è così facile, soprattutto sull'alto, sul tenore è un'altra storia ......
tzadik
23rd September 2010, 12:33
Tzadik, io non so dove reperisci queste info...
Google ---> "Kenny Garrett setup" o "Kenny Garrett gear"...
Io non ho detto che un Selmer E non vada bene per il jazz! viewtopic.php?p=178584#p178584 (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?p=178584#p178584)
Ognuno sceglie il suono che più gli aggrada, tra i Selmer moderni, per suonare jazz... io forse sceglierei il Super Session (è un bocchino fatto con i piedi però... (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?p=126973#p126973))
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