Visualizza Versione Completa : Il costo inziale di un Vintage?
danielsax
31st August 2010, 20:08
Collegandomi ad un post in tecnica (6 pag) in cui si parla di sfogatura etc... emerge il fatto che non tutti i vintage sono stati suonati da maestri ma probabilmente anche da pricipianti bandisti etc...
Facendo una riflessione mi viene naturale chiedermi e chiedervi quale fosse il valore (in dollari) dei sax prodotti negli anni d'oro della produzione tra il 20 e il 55?
Chi poteva permettersi un Conn, un Buescher un King un Selmer e via dicendo?
Adesso esistono sax per tutti i livelli fatti a macchina o a mano dal cinese più scarso al pezzo unico fatto a mano su misura, ma allora com'era? ogni casa faceva più modelli o erano (in quanto fatti a mano) mono modello? e se erano mono modello ed erano tutti modelli professionali il non musicista poteva permetterselo? oppure esistevano i modelli per le scuole e i principianti apprendevano su quelli e poi pochi passavano ai professionali?
Attendo le vostre conoscenze
ciao :saxxxx)))
Tommy
10th September 2010, 14:30
A quei tempi c'erano eccome anche strumenti non professionali... Ovviamente avendo qualitÃ* meno ricercate e valore scarso è normale che di molti se ne sia persa traccia nei decenni...
Un esempio sono i Martin Indiana, marchio usato per indicare strumenti da studenti e intermedi. Leggendo un po' sul web ho saputo che alcuni modelli erano molto simili ai parenti professionali, mentre altri erano discretamente inferiori.
Altre volte addirittura il produttore proponeva come modello intermedio una versione meno curata di un sax professionale, oppure ancora la versione sostituita da una più recente e migliorata... Un esempio è il Martin Handcraft Standard: questo strumento altro non era che il Committee (strumento prof.), rinominato quando fu introdotto nel mercato il Committee II, giusto per offrire una doppia alternativa: lo strumento top di gamma e quello un po' meno
Strategie commerciali simili mi pare fossero adottate dalla Conn con i modelli Pan American e dalle altre marche storiche americane
tzadik
10th September 2010, 15:36
Per quanto riguarda i Selmer (gli strumenti "vintage" che hanno raggiunto quotazioni folli), le cifre erano in linea con il costo di un Selmer moderno...
Cioè non parlo di costo assoluto... parlo di costo rapportato in funziona al costo della vita...
Se ora per comprare un Selmer Serie II o Serie III ci vogliono 3 o 4 stipendi medi, al tempo era uguale... con la differenza che al tempo i Selmer avevano veramente una marcia in più rispetto agli strumenti sul mercato (sia per meccanica, sia per intonazione... e poi per il "suono").
cris war
10th September 2010, 18:07
ben detto tzadik , e adesso tali strumenti sono saliti alle stelle, comunque volevo fare un paragone recente. Mio padre mi comprò nell' ottantacinque un sax da studio (era uno steyr austriaco) un'ottimo sax che uso ancora oggi per esercitarmi, beh lo pagò all'epoca 900.000 lire, io non mi ricordo bene lo stipendio di allora ma secondo me non molto distante dal mensile. Per essere un sax da studio non male paragonato ai costi attuali di tali strumenti.......oppure è un signor sax................... :shock:
zagor.67
10th September 2010, 23:11
Per quanto riguarda i Selmer (gli strumenti "vintage" che hanno raggiunto quotazioni folli), le cifre erano in linea con il costo di un Selmer moderno...
Cioè non parlo di costo assoluto... parlo di costo rapportato in funziona al costo della vita...
Se ora per comprare un Selmer Serie II o Serie III ci vogliono 3 o 4 stipendi medi, al tempo era uguale... con la differenza che al tempo i Selmer avevano veramente una marcia in più rispetto agli strumenti sul mercato (sia per meccanica, sia per intonazione... e poi per il "suono").
Sinceramente, in termini di raffinatezza e calore del suono. un Balanced Action (tenore) è immensamente superiore a tutti i sax moderni oggi in circolazione. All'epoca, nel 1935-36 Selmer ha unito le due cose gran suono e meccanica rivoluzionaria in un solo strumento.
tzadik
11th September 2010, 05:05
Sinceramente, in termini di raffinatezza e calore del suono. un Balanced Action (tenore) è immensamente superiore a tutti i sax moderni oggi in circolazione. All'epoca, nel 1935-36 Selmer ha unito le due cose gran suono e meccanica rivoluzionaria in un solo strumento.
Il topic aveva un significato prettamente economico.
Di topic dove salta fuori il solito dibattito "MK-VI/SBA/BA miglior strumento ever, il resto merda" ce ne sono pure troppi...
15th September 2010, 01:54
i differenti modelli c'erano anche al tempo, ma più che altro cambiavano le finiture, in ordine dalla meno costosa c'era l'ottone "nudo", il nickelato, l'argentato, argentato con campana dorata all'interno, dorato, vari tipi di incisione, madreperla sui tasti etc... per quanto riguarda i "veri" nomi, poi c'erano gli "stencil" (l'equivalente degli odierni operatori virtuali di telefonia) che erano fabbriche che mettevano solo il nome allo strumento ma veniva costruito da fabbriche note (conn, buesher, martin etc...) che lo costruivano secondo le loro specifiche caratteristiche, ma in maniera più sobria ed economica (assenza di madreperla, assenza di alcuni secondi meccanismi es chiave del fa acuto, rifiniture più standard...) e quinid permettevano evidentemente di risparmiare qualcosa.
in fondo a questa pagina trovi il fattore di conversione per valutare il valore del dollaro al tempo:
http://www.saxpics.com/conn/new_wonder1.htm
e i relativi prezzi delle finiture disponibili al tempo.
qui invece vedi la pagina del catalogo Conn del 1927, e in fondo sempre i prezzi, che sono quelli di cui sopra:
http://www.saxpics.com/cpg143/albums/Co ... ca1927.jpg (http://www.saxpics.com/cpg143/albums/Conn/misc/catalogs/misc/ca1927.jpg)
tenuto conto che il dollaro ora vale 10 volte tanto di quello di 80 anni fa, ne vengono comunque prezzi paragonabili, anche se effettivamente al tempo erano in meno comunque a potersi permettere oggetti simili.
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