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Visualizza Versione Completa : Diesis o Bemolli???



APOLLO CREED
5th March 2007, 16:36
Riesco a suonare discretamente anche con 4 diesis, ma quando si tratta di farlo con più di due bemolli le mie dita vanno in tilt. La mia è proprio un'intolleranza verso i bemolli, oppure anche voi altri sassofonisti odiate quella malefica alterazione???

5th March 2007, 16:39
E'che tu sicuramente suoni un sax in Eb e quindi sei abituato a leggere i diesis e non i bemolli...devi solo farci l'occhio....

6th March 2007, 00:12
Diesis o bemolli hai toccato un tema scabroso per un autodidatta principiante come me e cioè: alterazioni in chiave come diminuirle il più possibile , o anche, fino a quante se ne possono usare agevolmente (non rispondetemi studiati le scale , datemi qualche dritta invece !!!)

6th March 2007, 03:36
purtroppo escamotage per ridurre i bemolli non ce ne sono l'unica via è la maestria...........tecnica studio e conoscenza di tutte e 7 le scale da 0 a 7 bemolli o diesis.è dura ma la soddisfazione è tantissima

6th March 2007, 09:36
credo che trucchi non ce ne siano.

bestie nere da imparare ci sono in tutti gli strumenti...
la cosa migliore da fare credo sia esercitarsi prprio sulle scale almeno 15 minuti ogni volta che si prende lo strumento...

ma soprattutto non arrabbiarsi se non vengono.
per tutto ci va tempo ... dopo qualche settimana o mese incomincerai a vedere i risultati.

Saxmachine
7th March 2007, 13:09
e invece io te lo dico: STUDIA LE SCALE!!!
tutte tutti i giorni, per sempre....
ti servirÃ* tantissimo e non ci vuole molto tempo per suonare 12 scale.

9th March 2007, 17:32
Grazie , io comunque ci avevo provato

10th March 2007, 21:10
eeheheh Stravientu nn te va giù la cosa eh...........cmq di trucchetti per diminuire le alterazioni converrai che non esistono.se ti capita una parte a 7 diesis che fai?
c'è da dire ke però con lo studio e parlo di uno studio radicale il cervello a mano a mano crea delle scorciatoie automaticamente.è programmato per questo.a quel punto ti verrÃ* voglia anche di studiare con 50 diesis in chiave.

ricordo una storia.....due trombettisti che hanno fatto la storia del jazz Gillespie e Davis.quest'ultimo non riusciva a suonare nel registro acuto del collega e gli chiedeva insistentemente come fare a suonare come lui.allora gillespie rispose"tu suoni come me ma un ottava sotto.quando sentirai di suonare anche su quel registro lo farai.ora non lo senti".
importantissima...........connessione tra spirito e musica.sensazione e sviluppo interni e melodia.

volendo escludere l'amore per la musica nello studio di tutte le scale.................ma a me solo lo sfoggio di una tecnica mostruosa e l'abilitÃ* camaleontica di adattarsi ad ogni fraseggio musicale attizza da spavento! :cool:

10th March 2007, 23:22
Tutto vero quello che dici Saxello, ma mi dirai anche che alcune scale impongono diteggiature difficilissime per chi non è bravo

13th March 2007, 00:07
anche voi altri sassofonisti odiate quella malefica alterazione???

Confermo l'odio... per i diesis e' facile vederla come nota alterata, parti dalla diteggiatura della nota naturale e la cambi un po'. Coi bemolli e' un macello ricordarsi che diteggiatura devi usare!!!

13th March 2007, 00:22
assolutamente si...........nonostante la meccanica e gli sviluppi del nostro strumento ancora alcuni passaggi risultano parekkio ostici.
confido comunque nella pratica e nell'applicazione.
una cosa devo dire........ke ascoltare i mostri della tecnica è fonte di grande stimoli....

13th March 2007, 02:12
...ke ascoltare i mostri della tecnica è fonte di grande stimoli....
Be, volendo anche di grandi frustrazioni ;-) ma forse basta non pretendere di scoprirsi da un giorno all'altro un nuovo Trane...

13th March 2007, 13:51
frustrazione....quando c'è bassa autostima di se stessi.in quel caso è necessaria una cura.infatti nn si dovrebbe cercare di essere un nuovo Coltrane ma di essere un nuovo se stesso.
il culto dei miti è una cosa pericolosissima...........

13th March 2007, 14:37
quoto saxello!
ed in ogni caso bisognerebbe gioire di ciò che si è imparato (e sfruttare questa energia per migliorare) piuttosto che disperarsi per ciò che non si sa ancora fare.

13th March 2007, 14:37
il culto dei miti è una cosa pericolosissima...........
Sono daccordo al 200%, anche se tendo a caderci

2nd April 2007, 09:02
Diesis o Bemolli penso che sia una quasi tragedia per tutti.
L'unica cosa da fare e' continuare a fare le scale in continuazione per tutta la vita.
Io tutte le volte che prendo lo strumento nei primi 10-15 minuti faccio in continuazione le tre tonalita' di Do. DO naturale, DO# e DOb.
A volte le 2 cose (# e b) non le devo mischiare, altrimenti faccio una gran confusione. Se faccio solo # o solo b riesco a farli tutti e 7 tranquillamente.
Se li alterno mi incasino.
Vedremo se la situazione migliorera' da sola.
Saluti.

5th April 2007, 18:14
Dob? = Do bemolle?

Il Dob non esiste!

Comunque per non fare sembrare pallosi gli esercizi sulle scale basta procurarsi delle basi per chitarra o piano ad esempio in La o in Mi....e i chitarristi suonano tutti in la e in mi...che convertiti in Sax in Sib (tenore) corrispondono rispettivamente alle scale di Si e di Fa# che guarda caso sono le scale con più diesis possibili...
Poi con queste basi ci suoni sopra le scale e fai un TRIPLO esercizio...sviluppi la diteggiatura sui quei meccanismi del sax in cui non si è abituati, si inizia ad improvvisare su nuove scale, e inoltre nel caso vi trovaste ad improvvisare con amici bassisti/chitarristi non vi troverete spiazzati!
(come è successo a me la prima volta)
Secondo me sta cosa è ottima!

pizzic77
6th April 2007, 00:44
Io per imparare a fare le scale le suonavo tutte in ordine cromatico, per quarta e per quinta...
Sarò masochista, ma è un esercizio che mi piace e che faccio spesso per riscaldamento...

PallaDiCannone
6th April 2007, 08:51
Dob? = Do bemolle?

Il Dob non esiste!



Dob=Si

Comunque ottimo il metodo di pizzic77, fare le scale per terze, quarte e quinte è un esercizio più che utile a dita, memoria ed orecchio. Può sembrare palloso, ma lì sta a noi cercare di renderli ogni giorno diversi, cambiando le articolazioni ad esempio

6th April 2007, 10:03
Non ho ben capito questo metodo di pizzic77....
Potreste spiegarmelo senza usare le parole terze quarte e quinte?

pizzic77
6th April 2007, 13:14
Per cromatismi: fai la scala di C, poi C#, poi D e via dicendo...
Per quarte: fai la scala di C, poi F, poi Bb, poi Eb e via dicendo (che stanno cioè ad un intervallo di quarta dalla precedente...)
Per quinte: C, poi G, poi D, poi a e via dicendo (l'intervallo è di una quinta...)
E' un pò più chiaro così :smile: ?

PallaDiCannone
6th April 2007, 13:37
Per variare ancora puoi evitare di suonare le scale per grado congiunto(Do-Re-Mi-ecc..)ma, appunto, farle a salti: di terza (Do-Mi-Re-Fa-Mi-Sol-ecc..), di quarta (Do-Fa-Re-Sol-Mi-La-ecc...)
Divertiti :smile:

pizzic77
6th April 2007, 14:46
Certo...e poi variarle ritmicamente...altrimenti sai che noia...
Puoi farne una ad ottavi, una a terzine, una a sincopi....

22nd December 2007, 11:07
STUDIA LE SCALE, STUDIA LE SCALE, STUDIA LE SCALE, STUDIA LE SCALE, STUDIA LE SCALE, STUDIA LE SCALE, STUDIA LE SCALE, STUDIA LE SCALE, STUDIA LE SCALE, STUDIA LE SCALE, STUDIA LE SCALE, STUDIA LE SCALE......bene, ora che avrai capito cosa devi fare ti do anche una dritta, formuleggia i passaggi difficili... ripetili 10, 100, 1000 volte finchè il cervello, e le dita di conseguenza, non abbiano automatizzato tutto!!!.... quindi mi raccomando SCALE E FORMULE!!! Le scale magari falle con articolazioni diverse in modo da variare il ritmo (una volta a terzine, poi passi alle quartine legate, poi quartine con 2 note staccate e 2 legate, poi ancora staccate solo la prima e l'ultima, e così via con varie combinazioni... poi quando srai arrivato ad una buona conoscenza delle scale passa ad eseguirle x terze, quarte e via dicendo... forse non sarÃ* più tutto così noioso!... certo, sarÃ* più complicato!) ....e poi sarÃ* pure vero che non si vive di sola tecnica, ma quando c'è quella tutto il resto viene più facile... Solo con una padronanza perfetta dello strumento si può arrivare ad esprimere quello che si sente dentro suonando.... ;)

APOLLO CREED
22nd December 2007, 20:56
raga ho seguito il vostro consiglio....l'avversione x i bemolli c'è sempre, ma i miglioramenti sn davvero tanti :grin:

Nous
23rd December 2007, 02:32
Uh...ma sono l'unico a non vedere il problema? Diesis, Bemolli o Naturali sempre note sono...muovi le dita al momento giusto nel modo giusto ed il problema e risolto :idea:
Tra l'altro, se il Mib ti da fastidio pensalo come un Re# e per magia ti darÃ* meno fastidio :lol:

Poi..non so se te l'hanno giÃ* detto...comunque...STUDIA LE SCALE (tonalitÃ* maggiore e relative minori, oltre alla cromatica) :lol: :lol:

Aggiungo una cosa che non ti hanno detto ... divertiti con gli arpeggi in tutte le tonalitÃ* (Nota Fondamentale - Terza- Quinta - Ottava), il Giampieri ne è pieno e anche se sembrano delle cagate servono ;)

23rd December 2007, 13:39
Sudia le scale, è l'unico modo. Solo alla fine te ne rendi conto..

dodo_dj
24th December 2007, 20:16
bemolli :muro((((

Nous
24th December 2007, 20:20
bemolli :muro((((

Non bisogna essere razzisti con le note...bemolli, diesis o naturali, hanno tutte lo stesso diritto di essere suonate bene :roll:

26th December 2007, 14:53
Con i diesis non ho grandi problemi ma con i bemolli dopo il 3°...sono rognosi!

APOLLO CREED
26th December 2007, 17:43
Con i diesis non ho grandi problemi ma con i bemolli dopo il 3°...sono rognosi!

giÃ* :sad:

Tonio
26th December 2007, 18:18
Credo che gran parte della colpa sia dei nostri insegnanti.
Ci hanno insegnato le sette note e poi le cosiddette alterazioni.
Negli Stati Uniti agli allievi gli dicono subito che le note sono 12 e cominciano con l'armonia.
La prima volta che ho sentito parlare di una scala minore avevo quasi venti anni.......le difficoltÃ* che abbiamo con # e b sono più che altro psicologiche e purtroppo sono dure da superare.

Nous
26th December 2007, 18:37
Credo che gran parte della colpa sia dei nostri insegnanti.
Ci hanno insegnato le sette note e poi le cosiddette alterazioni.


Io credo che la colpa sia del metodo di insegnamento, a me va bene che mi si dica che le note sono 7 + 5 alterazioni...a patto che poi mi si faccia giocare con tutte e 12 e non solo con un sottoinsieme minimale.
Insomma...se tutti si facessero da subito tutte le scale maggiori e minori, se si facessero esercizi complessi con 4 o 5 alterazioni in chiave poi al momento di suonare spartiti con un minimo di divertimento non ci si troverebbe nell'angoscia più totale....

27th December 2007, 09:39
Secondo me è vero.
Il fatto stesso che vengano definite "alterazioni", giÃ* le mette in cattiva luce in partenza. Probabilmente viene più naturale eseguire correttamente un diesis rispetto ad un bemolle perchè il diesis è di un semitono sopra la nota d'origine, e quindi ne prende anche il nome, mentre per i bemolli occorre scalare di una nota, e quindi sono forse un pelo più macchinosi.
Poi, vabbè, chiaro che una partitura in cui ci sono due o al massimo tre alterazioni in chiave, non causa problemi a nessuno, tutti se li ricordano il fa#, il do# o il sol#. Stesso discorso per il sib, il mib o il lab. E' quando cominciano ad essere troppi che se ne sentono di tutti i colori!

Overtone
28th December 2007, 11:21
L'unica cosa è iniziare lo studio partendo subito con le progressioni dei diesis e dei bemolli. Secondo me è giusto fare proprio come gli americani, non ci sono 7 note e 5 alterazioni, ma 12 note punto e basta. E con quelle si suonano tutte le scale. E poi l'improvvisazione si fa sui mezzitoni no?

29th December 2007, 02:58
STUDIA LE SCALE, STUDIA LE SCALE, STUDIA LE SCALE, STUDIA LE SCALE, STUDIA LE SCALE, STUDIA LE SCALE, STUDIA LE SCALE, STUDIA LE SCALE, STUDIA LE SCALE, STUDIA LE SCALE, STUDIA LE SCALE, STUDIA LE SCALE......bene, ora che avrai capito cosa devi fare ti do anche una dritta, formuleggia i passaggi difficili... ripetili 10, 100, 1000 volte finchè il cervello, e le dita di conseguenza, non abbiano automatizzato tutto!!!.... quindi mi raccomando SCALE E FORMULE!!! Le scale magari falle con articolazioni diverse in modo da variare il ritmo (una volta a terzine, poi passi alle quartine legate, poi quartine con 2 note staccate e 2 legate, poi ancora staccate solo la prima e l'ultima, e così via con varie combinazioni... poi quando srai arrivato ad una buona conoscenza delle scale passa ad eseguirle x terze, quarte e via dicendo... forse non sarÃ* più tutto così noioso!... certo, sarÃ* più complicato!) ....e poi sarÃ* pure vero che non si vive di sola tecnica, ma quando c'è quella tutto il resto viene più facile... Solo con una padronanza perfetta dello strumento si può arrivare ad esprimere quello che si sente dentro suonando.... ;)

la soluzione sta qui.non posso che quotare

29th December 2007, 12:13
Cavolo!... allora i miei consigli riscuotono almeno un pò di successo!!!.... ed io che pensavo di essere una da catalogare come troppo precisa!!!... :lol:
xò purtroppo questi metodi credo siano i migliori x andare avanti anche se potrebbero risultare un pò noiosi x chi non ama gli studi solo tecnici... :grin:

Nous
29th December 2007, 12:16
Cavolo!... allora i miei consigli riscuotono almeno un pò di successo!!!

Solo qualcuno, solo qualche volta :lol: