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Visualizza Versione Completa : solfeggio si o no??



Josax
28th July 2010, 00:55
domandone da 100 milioni di dollari....
secondo voi il solfeggio è davvero così importante per imparare a suonare???

Jacoposib
28th July 2010, 00:57
Jo ma perchè questo topic??? lo sai benissimo che il solfeggio è SACROOOO!!! :ghigno:
va beh la mia idea la sai giÃ*! :D

Josax
28th July 2010, 01:04
così....per creare un pò di dibattito nel forum..... :ghigno:

ModernBigBand
28th July 2010, 01:18
Mi sembra evidente che senza solfeggio NON si può suonare. Si può discutere sul "quanto", ma sul "se" decisamente no...

Josax
28th July 2010, 01:21
quotissimo MBB!! :saputello
eppure c'è chi sostiene il contrario...... :mha!(

Jacoposib
28th July 2010, 01:26
si inizia così poi si va a finire alle minacce tramite MP!! :ghigno:
a parte gli scherzi un po' di solfeggio è utile, non si discute. il fatto è che la pratica di lettura dovrebbe, secondo me, essere strettamente legata alla pratica strumentale!! sai quante cose riuscivo tranquillamente a solfeggiare per poi scroccare penosamente appena prendevo lo strumento in mano!!! sono utili gli esercizi più ritmici... per quanto riguarda imparare l'altezza delle note un po' di solfeggio ci va...
@Modern: attenzione! non si può leggere! non è vero che non si possa suonare! il senso ritmico lo si sviluppa meglio in altri modi secondo me. anche il senso melodico. il solfeggio per alcune cose non ha senso!! solo in Italia lo si pratica perchè la nostra lingua è fatta di parole che finiscono con la vocale perciò ci viene naturale pronunciare il nome delle note! anche i cori italiani hanno questo orribile vizio! leggono le note! non le parole! studiare solfeggio secondo me serve solo a riconoscere l'altezza delle note. non è poco, per caritÃ*! però per alcuni aspetti è uno studio un po' incompleto... la penso così perchè ci sono passato. io ho il diploma di solfeggio ma avrei preferito affrontare fin da subito l'applicazione pratica.

ModernBigBand
28th July 2010, 01:47
Beh il senso della mia affermazione è chiaro, possiamo teorizzare quanto vogliamo sui metodi di apprendimento e sulle necessitÃ* del musicista ma è lapalissiano che se non sai leggere non puoi suonare, indipendentemente dal fatto che tu sia il bimbo alla prima lezione di strumento, il diplomando in conservatorio o l'artista di fama mondiale.
La domanda per come è posta richiede una risposta univoca e tale risposta può essere solo il SI. Le considerazioni che fai tu vanno oltre l'oggetto della domanda e tendono a rispondere ad altri interrogativi, interessanti quanto vogliamo, ma "terzi" rispetto a questa discussione. ;)

Jacoposib
28th July 2010, 02:05
no scusami ma non siamo d'accordo. il punto è che il solfeggio non è solo la pratica che aiuta il riconoscimento dell'altezza delle note! è una simulazione superflua e obsoleta della lettura musicale!

ModernBigBand
28th July 2010, 02:38
Jacopo non so perché ti stai ostinando con la filosofia piuttosto che con la musica...


io ho il diploma di solfeggio ma avrei preferito affrontare fin da subito l'applicazione pratica.

Se non sai leggere che cosa puoi applicare? Al bambino che deve prendere per la prima volta in mano lo strumento fai fare la "pratica strumentale" o pensi di insegnargli qualcosa in modo che possa riuscire ad emettere i primi suoni e ad essere cosciente di ciò che sta facendo? Quando il giorno del diploma (quello vero...) ti metteranno davanti la prova delle 3 ore, la prova di lettura a prima vista o la prova di trasporto...cosa farai? Teorizzerai con loro sulla valenza del solfeggio o penserai a "leggere" le note?
Quando in una sessione di registrazione ti metteranno davanti uno spartito penserai a "leggere" o a che cosa?
Non so per quale motivo vada di moda oggi complicare le cose semplici, si vuole rendere difficile e astratto un concetto che in realtÃ* è tra i più banali: si può suonare senza conoscere il "solfeggio" (inteso in senso lato)? Sicuramente no.
Che poi siano necessarie attivitÃ* complementari per il corretto sviluppo del proprio senso musicale, ecc...ecc... è indubbio, chi potrebbe mai negarlo?
Se sei analfabeta non puoi leggere la Divina Commedia, se sai leggere puoi "leggerla" e tentare di intuirne il contenuto, se sei un cultore della materia puoi capirla, se poi sei un illustre letterato puoi anche interpretarla e declamarla...ma per arrivare a questo livello è necessario passare prima per gli altri gradi.

Possiamo teorizzare quanto vogliamo ma secondo me la risposta a questa domanda "secondo voi il solfeggio è davvero così importante per imparare a suonare?" ha una risposta univoca. Se per te non è così ti prego di argomentare meglio la tua affermazione, io fino ad ora non ho capito del tutto la tua posizione in merito.

tzadik
28th July 2010, 03:20
Il solfeggio cantato mi è sempre sembrato una perdita di tempo nonché un esercizio logopedistico.

Riconoscere ritmi e figurazioni ritmiche invece è fondamentale. L'ear training è fondamentale per gli strumentisti a fiato.
Poi come ha detto Jacopisib, il senso ritmico e il senso melodico si sviluppano in altra maniera... ma qui si sta giÃ* facendo prendendo un certa direzione.

Poi per suonare a tempo, ci vuole "testa"... io ci ho messo anni!


Si può suonare a tempo o controtempo, ma mai fuori tempo...

Nous
28th July 2010, 08:29
Che mondo sarebbe senza solfeggio?
Toccatemi tutto, ma non il mio solfeggio :saputello !!

P.s. Jo ma che domande fai? Hai mai chiesto ad un pilota di formula uno se serve la patente per correre in pista?

Aktis_Sax
28th July 2010, 09:36
Rispondo a Jacopo: è vero, si può suonare anche senza sapere solfeggiare. Mi spiego meglio: quando ho iniziato a "studiare" pianoforte alle medie (in realtÃ* era solo un divertimento) e durante i primi due anni di sax, non ho mai studiato solfeggio. Quando ho iniziato pianoforte il maestro ha visto che assimilavo tempi e valori in fretta senza bisogno di troppe spiegazioni, e quindi non l'ho fatto. Quando poi ho iniziato sax in banda, anche questo maestro non ha approfondito l'argomento perchè sapevo giÃ* leggere qualcosina.

Quando poi ho iniziato a studiare solfeggio, prima in maniera marginale e negli ultimi anni in modo approfondito per prepararmi a dare l'esame, sono cambiate tante cose. Con il solfeggio si impara la lettura più immediata possibile (e tu dirai: ok, ma leggere non significa necessariamente saper suonare... allora rispondo che è vero per l'esperienza precedente, ma che sicuramente sapere leggere aiuta a suonare meglio!!), e, oltre a quello, ad avere un sicuro o quantomeno abbastanza preciso senso del ritmo. Poi è vero che tutto viene con l'esperienza, non bisogna fermarsi alla linea teorica ma mettere in pratica il più possibile tutto quello che si è imparato. Non sono d'accordo quando dici che il solfeggio serve solo a identificare l'altezza dei suoni. Serve anche, come dicevo prima, ad insegnare il ritmo, a stare a tempo, e se lo si studia in maniera approfondita con i cantati, i dettati e il setticlavio aiuta molto a sviluppare l'orecchio relativo e la capacitÃ* di trasporto. Come può essere tutto ciò inutile ed obsoleto?
certo, magari i metodi potrebbero essere rivisitati, sappiamo che all'estero esistono piani di studio molto più efficaci... ma questo è un altro discorso!

Rispondo anche a tzadik, dicendo che per me il solfeggio cantato, se fatto con un certo criterio, non è assolutamente un esercizio logopedistico. io ho lavorato tanto sul riconoscimento degli intervalli con l'ear training, abbinandoci i cantati, e non mi è sembrato assolutamente inutile!

AGOSTY 275
28th July 2010, 11:49
prima si solfeggia e poi si suona! sarebbe impossibile suonare senza saper solfeggiare...

gnoato
28th July 2010, 11:55
Poi è vero che tutto viene con l'esperienza, non bisogna fermarsi alla linea teorica ma mettere in pratica il più possibile tutto quello che si è imparato. Non sono d'accordo quando dici che il solfeggio serve solo a identificare l'altezza dei suoni. Serve anche, come dicevo prima, ad insegnare il ritmo, a stare a tempo, e se lo si studia in maniera approfondita con i cantati, i dettati e il setticlavio aiuta molto a sviluppare l'orecchio relativo e la capacitÃ* di trasporto. Come può essere tutto ciò inutile ed obsoleto?
certo, magari i metodi potrebbero essere rivisitati, sappiamo che all'estero esistono piani di studio molto più efficaci... ma questo è un altro discorso!

Rispondo anche a tzadik, dicendo che per me il solfeggio cantato, se fatto con un certo criterio, non è assolutamente un esercizio logopedistico. io ho lavorato tanto sul riconoscimento degli intervalli con l'ear training, abbinandoci i cantati, e non mi è sembrato assolutamente inutile!

Completamente d'accordo. Poi magri qualche talento naturale può anche suonare completamente ad orecchio senza saper leggere una nota o senza tanti esercizi ma rimangono delle eccezioni, non la norma.

tzadik
28th July 2010, 12:21
Rispondo anche a tzadik, dicendo che per me il solfeggio cantato, se fatto con un certo criterio, non è assolutamente un esercizio logopedistico. io ho lavorato tanto sul riconoscimento degli intervalli con l'ear training, abbinandoci i cantati, e non mi è sembrato assolutamente inutile!

Personalmente chiamare le note con il loro nome... non mi è mai sembrato molto utile per quello che faccio e quello che devo fare...
Poi ci saranno motivi a me ignoti perchè si insegnano ancora queste cose...

Ci sono ovviamente dei limiti nel chiamare le note per nome... quando hai dei sedicesimi a 140 bpm devi essere Al Jarreau... :lol:


Tutti quelli che hanno un certo tipo di memoria riescono a suonare a orecchio... il problema è abbinare un simbolo su carta a una nota con una determinata dura e e in un derminato punto della scansione ritmica...

Leggere non significa sapere suonare... anzi... Se poi non si va a tempo non immaginate quanto tempo si perde per allestire un repertorio.

ALE21
28th July 2010, 14:02
io aprirei un altro topic: " bastano 3 anni di solfeggio al conservatorio? "


secondo me il solfeggio, o meglio la teoria musicale fatta come si deve, si dovrebbe studiare non 3 anni ma almeno 5 o tutta la vita perché scale, accordi, arpeggi, abbellimenti ecc.. sono fondamentali ....... il solfeggio secondo me è importantissimo in quanto ci aiuta ad assimilare un brano più velocemente senza perdere tempo a cercare di capire come si suonino delle terzine, sestine o quintine con le pause o sincopi.......

Aktis_Sax
28th July 2010, 14:21
Secondo me per quello che si insegna durante il programma di solfeggio al conservatorio sono sufficienti tre anni. il problema è che poi si dovrebbe integrare il programma con altre cose, tipo l'ear training che per me è fondamentale ed in conservatorio non ti tocca, oppure si fa davvero poco. Per fare durare un corso di solfeggio al conservatorio 5 anni, per me bisognerebbe rivedere da capo l'impostazione didattica del programma.

Con questo ovviamente non voglio dire che non si debba andare avanti con lo studio dopo i 3 anni canonici.

ALE21
28th July 2010, 14:23
si infatti bisognerebbe continuare a studiare oltre ai 3 anni..... :saputello

Jacoposib
28th July 2010, 16:39
....
Possiamo teorizzare quanto vogliamo ma secondo me la risposta a questa domanda "secondo voi il solfeggio è davvero così importante per imparare a suonare?" ha una risposta univoca. Se per te non è così ti prego di argomentare meglio la tua affermazione, io fino ad ora non ho capito del tutto la tua posizione in merito.
no Modern tu intendi la lettura musicale come solfeggio. non è la stessa cosa!!! c'è differenza tra leggere e solfeggiare! non capisco perchè ogni volta che scrivo io, Jacoposib, devo sempre fare filosofia.... conosco persone che hanno 8-9 di solfeggio ma che appena metti loro una parte davanti ancora un po' non sanno da dove iniziare! quando mi metteranno davanti la prova delle tre ore potrò LEGGERLA con calma. magari qualcuno la solfeggerÃ*, io no! però quando mi mettono davanti la prova di prima vista che faccio??? solfeggio??? no! Leggo! io critico il concetto di solfeggio! cioè pronunciare le note!! ora spiegatemi, a cosa serve pronunciare le note?? a cosa?? ripeto. soleggiare e leggere, per me, sono 2 cose diverse! altro che teoria

Jacoposib
28th July 2010, 16:43
prima si solfeggia e poi si suona! sarebbe impossibile suonare senza saper solfeggiare...
ma per favore... non un componente della big band di Duke sapeva il solfeggio. eppure leggevano! e suonanvano! questi assolutismi mi mandano in bestia

Jacoposib
28th July 2010, 16:46
Rispondo anche a tzadik, dicendo che per me il solfeggio cantato, se fatto con un certo criterio, non è assolutamente un esercizio logopedistico. io ho lavorato tanto sul riconoscimento degli intervalli con l'ear training, abbinandoci i cantati, e non mi è sembrato assolutamente inutile!

Personalmente chiamare le note con il loro nome... non mi è mai sembrato molto utile per quello che faccio e quello che devo fare...
Poi ci saranno motivi a me ignoti perchè si insegnano ancora queste cose...

Ci sono ovviamente dei limiti nel chiamare le note per nome... quando hai dei sedicesimi a 140 bpm devi essere Al Jarreau... :lol:


Tutti quelli che hanno un certo tipo di memoria riescono a suonare a orecchio... il problema è abbinare un simbolo su carta a una nota con una determinata dura e e in un derminato punto della scansione ritmica...

Leggere non significa sapere suonare... anzi... Se poi non si va a tempo non immaginate quanto tempo si perde per allestire un repertorio.
suvvia Tzadik con questa filosofia... :mha...:
(QUOTO E STRAQUOTO)

Jacoposib
28th July 2010, 16:48
Secondo me per quello che si insegna durante il programma di solfeggio al conservatorio sono sufficienti tre anni. il problema è che poi si dovrebbe integrare il programma con altre cose, tipo l'ear training che per me è fondamentale ed in conservatorio non ti tocca, oppure si fa davvero poco. Per fare durare un corso di solfeggio al conservatorio 5 anni, per me bisognerebbe rivedere da capo l'impostazione didattica del programma.

Con questo ovviamente non voglio dire che non si debba andare avanti con lo studio dopo i 3 anni canonici.
bisognerebbe insegnare TEORIA MUSICALE. che intende molte cose! il solfeggio offre una preparazione incompleta.

tzadik
28th July 2010, 16:53
Ci sono ovviamente dei limiti nel chiamare le note per nome... quando hai dei sedicesimi a 140 bpm devi essere Al Jarreau... :lol:


http://www.youtube.com/watch?v=NDBaqbj6nD4
http://www.lyricsfreak.com/a/al+jarreau ... 93700.html (http://www.lyricsfreak.com/a/al+jarreau/spain+i+can+recall_20293700.html)

Jacoposib
28th July 2010, 17:01
oh si lo conosco bene quel video!!! :yeah!) cattivissimo! beh lui si che è un maestro del bettinelli!! :lol:

Jacoposib
28th July 2010, 17:05
tra parentesi che bestie di musicisti.... la fanno mezzo tono sotto!

tzadik
28th July 2010, 17:09
Si sa... che i cantanti arrivano a prove... "possiamo farla mezzo tono sotto/sopra?"
Sabato scorso ho suonato Night and Day mezzo tono sotto... :muro((((

Personalmente, non mi piacerebbe stare a contatto con Jarreau, non sa sa mai... :lol:

Jacoposib
28th July 2010, 17:12
:ghigno:
comunque la tonalitÃ* è più facile per un sassofonista!

ModernBigBand
28th July 2010, 17:19
no Modern tu intendi la lettura musicale come solfeggio. non è la stessa cosa!!! c'è differenza tra leggere e solfeggiare! ...io critico il concetto di solfeggio! cioè pronunciare le note!! ora spiegatemi, a cosa serve pronunciare le note?? a cosa?? ripeto. soleggiare e leggere, per me, sono 2 cose diverse! altro che teoria

Adesso capisco per quale motivo le nostre posizioni sono apparentemente divergenti. Il motivo per cui stiamo parlando in questa discussione di "solfeggio=lettura" (cosa che tu non condividi) è dato dal fatto che in un determinato contesto (come quello delle bande di cui si discute qui) il "solfeggio" è il primo approccio allo studio della musica, approccio che di norma viene prima di quello strumentale.
Durante il corso di studi (anche in conservatorio accade), la capacitÃ* di leggere solitamente è superiore alla capacitÃ* esecutiva, la riprova puoi averla chiedendo ad un qualsiasi frequentante del III anno di solfeggio di suonare con il proprio strumento quello che leggono...nel 99,9% dei casi non ci riescono.
Questo accade perché lo sviluppo della tecnica strumentale quasi mai procede di pari passo allo studio del solfeggio: un motivo di fondo c'è ed è ravvisabile nella necessitÃ* di conoscere il "che cosa" suonare (ovvero saper leggere) PRIMA di passare al "come suonare" (ovvero saper eseguire). Fare entrambe le cose insieme richiede energie che generalmente gli allievi non hanno o comunque non vogliono utilizzare.
Detto ciò, per permettere all'allievo di sviluppare una lettura adeguata, è necessario che si eserciti con l'unico strumento a sua disposizione...la voce. E' sfruttando questo mezzo che alla fine si costruisce e consolida la lettura, obiettivo principale del solfeggio (parlato).
Tanto per fare un esempio...se prendi un solo difficilissimo lo ascolti 3 volte, alla quarta sei in grado di riprodurlo quasi perfettamente con la voce: a meno che tu non sia una bestia non credo che ciò sia possibile farlo in così poco tempo con lo strumento.
Per questo è importante non demonizzare il solfeggio, magari può essere studiato in maniera più "moderna" e completa, ma in ogni caso ritengo di fondamentale importanza saper solfeggiare bene, dove non si arriva ancora lo strumento bisogna arrivarci con il solfeggio, inteso come capacitÃ* di lettura.
Se solfeggi bene vuol dire che hai sviluppato un'ottima lettura e questa capacitÃ* dovrebbe permetterti di affrontare senza problemi uno spartito qualsiasi che dovesse capitarti per le mani.
Per quanto riguarda il discorso della prova delle 3 ore, è ovvio che tu non ti metterai con la manina a scandire il tempo come i bambini ma, se sei ad un buon livello, lo "leggerai" direttamente con lo strumento.
Mi sembra evidente che attraverso il solfeggio si sviluppa la lettura, quando poi la lettura sarÃ* arrivata ad un livello sufficiente, si potrÃ* passare ad altri approcci come quelli auspicati da te, ma all'inizio saper solfeggiare è secondo me inevitabile.

Jacoposib
28th July 2010, 17:29
tutto quello che dici Modern è condivisibile però resta il fatto che il vecchio retaggio del pronunciare le note sia secondo me inutile e addirittura dannoso! le note sono appunto NOTE! è un simbolo che indica l'altezza della nota! gli esercizi con la voce dovrebbero essere associati al canto! non al parlato!


Durante il corso di studi (anche in conservatorio accade), la capacitÃ* di leggere solitamente è superiore alla capacitÃ* esecutiva, la riprova puoi averla chiedendo ad un qualsiasi frequentante del III anno di solfeggio di suonare con il proprio strumento quello che leggono...nel 99,9% dei casi non ci riescono.
Questo accade perché lo sviluppo della tecnica strumentale quasi mai procede di pari passo allo studio del solfeggio: un motivo di fondo c'è ed è ravvisabile nella necessitÃ* di conoscere il "che cosa" suonare (ovvero saper leggere) PRIMA di passare al "come suonare" (ovvero saper eseguire). Fare entrambe le cose insieme richiede energie che generalmente gli allievi non hanno o comunque non vogliono utilizzare.

è proprio questa la cosa sbagliata! farsi il c**o fa davvero la differenza!

tzadik
28th July 2010, 17:35
Durante il corso di studi (anche in conservatorio accade), la capacitÃ* di leggere solitamente è superiore alla capacitÃ* esecutiva, la riprova puoi averla chiedendo ad un qualsiasi frequentante del III anno di solfeggio di suonare con il proprio strumento quello che leggono...nel 99,9% dei casi non ci riescono.
Questo accade perché lo sviluppo della tecnica strumentale quasi mai procede di pari passo allo studio del solfeggio: un motivo di fondo c'è ed è ravvisabile nella necessitÃ* di conoscere il "che cosa" suonare (ovvero saper leggere) PRIMA di passare al "come suonare" (ovvero saper eseguire). Fare entrambe le cose insieme richiede energie che generalmente gli allievi non hanno o comunque non vogliono utilizzare.


Tutto vero... però in alcuni casi, se parliamo di solfeggio cantato cioè chiamare le note con il loro nome (do, re mi...), ci sono brani più complicati da cantare che non da suonare...
Credo che Jacoposib farebbe il solfeggio cantato di Chromazone con la stessa facilitÃ* con cui suona il brano con lo strumento... http://tzadik.xoom.it/TFRAbpd52.gif

Michy
28th July 2010, 17:43
Il solfeggio rimane sempre basilare. Per avere la padronanza di leggere ed eseguire a prima vista, bisogna aver letto tanta musica. Ho sempre pensato che ci sono delle tappe da fare, ci sono persone che suonano ad orecchio e sono veramente brave, allo stesso modo ci sono buoni lettori ed esecutori di musica ma non riescono a spiccicare nota se non leggono. Per essere completi serve un mix, è importante tutto, anche saper trasportare in diverse tonalitÃ* a prima vista. Ciao

mix
28th July 2010, 17:45
eccomi... (mix) :lol:

Jacoposib
28th July 2010, 21:19
[
Tutto vero... però in alcuni casi, se parliamo di solfeggio cantato cioè chiamare le note con il loro nome (do, re mi...), ci sono brani più complicati da cantare che non da suonare...
Credo che Jacoposib farebbe il solfeggio cantato di Chromazone con la stessa facilitÃ* con cui suona il brano con lo strumento... http://tzadik.xoom.it/TFRAbpd52.gif
ahahahahah!! :lol: una bazzecola!

ModernBigBand
28th July 2010, 22:02
Tutto vero... però in alcuni casi, se parliamo di solfeggio cantato cioè chiamare le note con il loro nome (do, re mi...), ci sono brani più complicati da cantare che non da suonare...

Beh però qui si prendono casi limite come esempio.
Prendi 50 allievi a caso in conservatorio (al terzo anno di solfeggio) e chiedi loro di suonarti sullo strumento un qualsiasi solfeggio delle prove manoscritte di Gentilucci: nella migliore delle ipotesi si fermano dopo la prima battuta, solfeggiandolo con buona probabilitÃ* arrivano alla fine senza particolari errori.
Cosa vuol dire?Che la pratica strumentale non è a livello del solfeggio...e fin qui stiamo parlando solo di solfeggio "parlato".
La cosa diventa ancora più grave con il trasporto: è difficilissimo che un allievo del terzo anno di solfeggio non riesca a solfeggiare in chiave di tenore e contralto ma provate a fargli fare sul proprio strumento questo tipo di trasporto e osservate cosa ne viene fuori...

Detto ciò, concordo con voi sulla necessitÃ* di un approccio più "moderno" allo studio...

Filippo Parisi
28th July 2010, 22:27
Se mi posso permettere credo che i punti di vista alla fine coincidano, ma sono considerati da due ambiti diversi.

Chi suona, e per suonare intendo proprio suonare, non solfeggia, ovviamente. Legge direttamente con il suo strumento e visto che chi Suona probabilmente ha smesso da molti anni di solfeggiare, certamente avrebbe più difficoltÃ* a solfeggiare, che so, senza andare troppo sul difficile, un brano tutto sommato "semplice" come Well, you needn't mentre probabilmente lo potrebbe suonare a prima vista (posto che giÃ* non lo conosca). Identico discorso per il trasporto. Se mi metti davanti uno spartito in chiave di tenore o lo stesso in chiave di violino o lo stesso in chiave di basso, te li suono senza problemi (per il mio livello ovvio) trasportando "al volo" mentre sono certo che avrei difficoltÃ* a "switchare" come faccio con lo strumento. Perchè? Beh, perchè ovviamente ho smesso da tempo sia di solfeggiare sia di tenere a mente e ripetere il setticlavio, mentre il suonare ciò che è scritto con il tempo è diventato quotidiano.

Mentre invece chi inizia, come ben dice MBM, ha un risultato esattamente opposto. Questo perchè la tecnica strumentale deve ancora progredire ed il solfeggio è funzionale a questa, oltre che ovviamente a riconoscere sì l'altezza delle note )come dice Jacopo) ma anche le differenti figurazioni ritmiche, le sincopi, gli abbellimenti, i gruppi irregolari, ecc. E' come parlare.....quando iniziamo a studiare la grammatica dobbiamo consultare i libri (si spera...) per le coniugazioni dei verbi, i condizionali ed i congiuntivi. Quando poi invece parliamo da tanti anni ed abbiamo lasciato i libri ci viene naturale utilizzare la grammatica in modo appropriato (sempre si spera...) e ci sembrerebbe anche strano dover aprire un libro di grammatica e sintassi per esprimerci.

E' necessario il solfeggio? Ovvio. Si può migliorare lo studio e l'utilizzo dello stesso? Altrettanto ovvio....ma qui entriamo nel terreno minato di un'istituzione che è molto restia ai cambiamenti...

Josax
28th July 2010, 23:18
mamma che polverone.... :shock:
vi spiego da cosa nasce la domanda.... ultimamente ho scoperto che il nostro maestro per le ance non sta facendo fare più solfeggio agli allievi..risultato bambini che fanno a mala pena note lunghe e se continuano così usciranno in banda alla calende greche..... :doh!:
io ammetto di aver fatto un corso molto accellerato perchè un minimo di basi musicali le avevo dalle scuole medie.... però quel pochino di solfeggio a qualcosa mi è servito ....ed è comunque vero che se si trova difficoltÃ* in un brano solfeggiando lo si capisce meglio.... ;)

lucaB
28th July 2010, 23:19
io preferisco andare al mare piuttosto che solfeggiare :fischio:

Josax
28th July 2010, 23:32
bè nessuno sta dicendo di passare l'estate a solfeggiare..... :BHO:

ginos77
28th July 2010, 23:45
Si Jo è importantissimo....quindi studialo!!!!

Josax
28th July 2010, 23:47
veramente io l'ho fatto a suo tempo...... :BHO:

ginos77
28th July 2010, 23:52
Ma dai lo abbiamo capito che ti vergogni a dire che non sai leggere la musica e ti sei invantata sta storia

Josax
28th July 2010, 23:56
ma va!!! :evil: :lol:

ginos77
28th July 2010, 23:58
:ghigno:

tzadik
29th July 2010, 02:29
L'importante è in casi disperati avere vicino un batterista o uno che sia più bravo di te a solfeggiare... così si evitano i problemi! :lol:

Qualsiasi cosa tu sappia fare, ci sarÃ* sempre qualcuno più bravo di te a farla... :lol:

FaX
29th July 2010, 10:38
Vorrei fare un collage di quote di tutti i post di jacopo ma mi limito a questo:


prima si solfeggia e poi si suona! sarebbe impossibile suonare senza saper solfeggiare...
ma per favore... non un componente della big band di Duke sapeva il solfeggio. eppure leggevano! e suonanvano! questi assolutismi mi mandano in bestia
Mi trovi perfettamente d'accordo su tutto! bisognerebbe parlare di teoria musicale a 360 gradi..il solfeggio fine a se stesso per come lo intendiamo noi secondo me fa questa grande differenza..

lucaB
29th July 2010, 11:05
ma julian adderley quanto tempo dedicava al solfeggio? vorrei suonare come lui, ma sento che l'unica cosa al momento che impedisce di raggiungerlo è la mancanza di un adeguato piano di studio del solfeggio

gnoato
29th July 2010, 11:51
Uno dei miei insegnanti era un jazzista (tra l'altro anche abbastanza noto), però il solfeggio lo riteneva importante.

FaX
29th July 2010, 12:13
Non è questione di essere jazzisti o no.. non capisco coma mai c'è l'idea diffusa che se uno suona jazz va solo a sentimento, come se la teoria musicale non dovesse studiarla..
Avevo anch'io un insegnante di sax (jazzista e abbastanza noto) che quando si mise a guardare il nerina poltronieri disse "qual'è il senso di queste frasi scritte qui?"

lucaB
29th July 2010, 12:23
http://www.ciao.it/Lezioni_di_teoria_musicale_N_Poltronieri__Opinione _736309
sembra un buon testo, ma non mi sembra abbia a che fare con il solfeggio. Che la teoria musicale sia indispensabile mi pare ovvio, è come leggere un manuale tecnico senza conoscere il gergo. Leggere la musica pure è indispensabile, solfeggiare ninzò

FaX
29th July 2010, 13:12
http://www.mercatinomusicale.com/mm/a_nerina-poltronieri-esercizi-progressivi-di-solfeggi-parlati-e-cantati_id1537800.html
Prima di postare informarsi please! :saputello

Saxyvagni
29th July 2010, 14:58
Josax cosa hai combinato? Hai scatenato una diatriba tra solfeggiatori e non...

Per quanto possa valere la mia...(suono in banda da 15 anni ma sono semplicemente un musico e non un musicista...) credo che sia indispensabile conoscere la teoria musicale (Solfeggio, scale, e armonie) sia per interpretare che per improvvisare....

Josax
29th July 2010, 22:39
mai l'avessi aperto sto topic...... :roll:
:lol:

gnoato
30th July 2010, 10:12
Ma non ti lamentavi che il Forum era un po' spentino? :D

lucaB
30th July 2010, 10:15
in quanto donna è avvezza alla contraddizione, alla mutabilitÃ*, e a questo genere di domande ::saggio:: :ghigno:

Aktis_Sax
30th July 2010, 10:21
non cominciamo a fare l'analisi psicologica dell'universo femminile...

gnoato
30th July 2010, 10:23
Giusto. E' un groviglio inestricabile, una battaglia persa in partenza ... :D

Aktis_Sax
30th July 2010, 10:32
e magari evitiamo di andare OT.

digos80
9th August 2010, 11:59
trovo ottimo l'esempio di MBB sulla Divina Commedia.. prima di dire a un ragazzino "imbocca così..soffia... stringi di meno.. stringi di +.. non gonfiare.. se metti le dita così dovrebbe venire fuori una cosa che si chiama DO" conviene che abbia una minima idea di cosa sia quel foglio a 5 righe che si troverÃ* davanti per tutta la sua carriera.
Personalmente preferisco concentrare l'attenzione sull'aspetto ritmico del solfeggio, più che sull'azzeccare i nomi di tutte le note; mi è capitato di avere a che fare con principianti dotati giÃ* di una discreta tecnica che mettevano in fila le note di uno spartito senza sbagliarne una ma in modo ritmicamente sconnesso, confondendo i valori, schizzando via sui padelloni per poi inchiodarsi su ottavi e sedicesimi, ignorando le pause, ecc... nel momento in cui chiedevo di solfeggiare quello che avevano appena suonato lo facevano allo stesso modo, con velocitÃ* della pulsazione proporzionale a valore della nota, fermandosi e ripartendo ad ogni battuta, bloccandosi al primo lapsus sul nome di una nota, come se fosse stato loro insegnato che l'unica funzione del solfeggio fosse quella di pronunciare il più velocemente possibile i nomi di tutte le note; chiedendo agli stessi allievi di focalizzare l'attenzione sulla scansione e divisione ritmica, del solfeggio, anche volutamente esagerandola, ho notato che migliorava anche la precisione ritmica dell'esecuzione.

corvo50
9th August 2010, 14:09
io ritengo che il solfeggio è piu che necessario,ma non è tutto.Non si puo imparare qualcosa che non si conosce se non lo si sa leggere, e spesso la partitura serve per ricordarci qualcosa che non conosciamo a memoria.Non va altresi dimenticato che quello li davanti è un pezzo di carta , e la carta non suona,il musicista suona. e dalla partitura al risultato finale chi fa la differenza è l'esecutore, la sua mente , e la musica come la sente lui.Mi è capitato spesso di dover solfeggiare qualcosa perchè non capivo che fosse, poi una volta afferrato il senso sono passato al suono, il risultato è venuto quando ho afferrato di che musica si trattasse,qual era il senso della frase,che cosa cercava di trasmettere chi l'aveva scritta.Ecco perchè solfeggiare non basta, se ti ritrovi a suonare qualcosa che elude completamente dal genere di musica che hai ascoltato , praticato ,amato, cio che riuscirai a fare sarÃ* sempre a dir poco mediocre.una partitura per ben scritta che sia, non puo indicare tutto, diventerebbe tutta nera di segni d'espressione che diventerebbero incomprensibili.chi è carente per natura di senso del ritmo, di intonazione,orecchio, potrÃ* migliorare con l'allenamento, ma sara sempre svantaggiato rispetto ad altri che hanno il dono musicale nel dna.se non credete a questo , provate a spostare musicisti in un genere che non hanno mai amato e praticato,la loro abilitÃ* e qualitÃ* verrÃ* perlomeno dimezzata se non di piu.Mi ricordo di un pianista che ha suonato con me tempo addietro,diplomato al conservatorio a pieni voti,una preparazione notevole,ma suonava come avrebbe suonato un compiuter, per metterlo al muro bastava chiedergli di interpretare quel brano ,di metterci qualcosa di suo,di adattarlo al suo stile. sembrava di sentire il sottoscritto al pianoforte che non distingue i tasti neri da quelli bianchi.

Josax
9th August 2010, 22:59
ok non sempre la conoscenza della teoria fa di un uomo o di una donna un musicista eccezionale... ma serve comunque..... :saputello

faby
16th August 2010, 08:18
Per quel poco che può servire al tuo sondaggio, la mia esperienza in loco è la seguente:
- la banda della mia cittÃ* insegna solfeggio nel modo classico col Bona;
- la banda attuale lo insegna ugualmente e con il medesimo presidio, ma ha tentato un approccio diverso tempo fa riducendo la corpositÃ* del solfeggio (solo la prima parte del Bona). Purtroppo i risultati sono stati deludenti perchè tt il gruppo aveva difficoltÃ* nella lettura e quindi nel suonare gli spartiti correttamente, per cui si è tornati indietro :mha!( ;
-nelle medie musicali fanno un'ora tt le settimane il primo anno e lo riducono, man mano, negli anni successivi;
-l'insegnante di Vale, che è diplomato anche in didattica dell'insegnamento ed ha esperienze americane, dice che in generale nn si insegna più alla vecchia maniera, ma lo si associa man mano all'insegnamento dello strumento :saxxxx))) per nn annoiare troppo e scoraggiare gli allievi.
Tt qui..! ;)

Josax
16th August 2010, 21:33
insomma ci son troppe teorie sul solfeggio....... :mha!(

faby
17th August 2010, 07:22
risultato bambini che fanno a mala pena note lunghe e se continuano così usciranno in banda alla calende greche.....
Beh, ci ho riflettuto a lungo e su questo, se l'insegnante sa quel che fa, potrei nn essere d'accordo.
Valerio, infatti dopo solo un mese di insegnante privato (che nn gli fa solfeggio!), con un'ora la settimana di pratica/teoria, conosce quasi tt le note sullo strumento e suona giÃ* brani con note di valore superiore alle crome, che stava cmq affrontando prima della pausa ferragostiana.
Nella banda niente strumento per non si sa ancora quanto tempo e, se non fosse per il carisma dell'insegnante, chissÃ* il suo entusiasmo dove sarebbe..(è da aprile che solfeggia..!! :sonno: ).
Ho idea che il solfeggio meriti sempre un posto dignitoso, ma forse andrebbe rinnovato il metodo, magari proprio a partire dalle bande cittadine che sono gruppi dinamici e svincolati da obblighi ministeriali.
Nelle ns medie, parlando di obblighi, per esempio, nn si potevano prendere provvedimenti contro chi nn studiava lo strumento e, nn essendo all'altezza dei compagni, li penalizzava nell'orchestra. Hanno dovuto pestare i piedi (no comment..!) per ottenere il permesso dalla direzione di escluderli dalla stessa!
Cm vedi, quindi, a livello scolastico cambiare qualcosa è arduo! :zizizi))
E allora aspettiamo di vedere cm si comporteranno le nuove leve della tua banda, magari ti stupiranno piacevolmente.. :saxxxx)))

Josax
17th August 2010, 14:37
fabi il problema è che questi bambini stanno frequentando il corso da uno o anche 2 anni... E non sanno fare quasi nulla...Si lo so il solfeggio può risultare noioso...Ma anche avere uno strumento in mano e non poter fare molto perché non ti viene insegnato può risultare stancante....i bambini di oggi cambiano facilmente idea....e se non son stimolati capace che decidano di mollare... :mha...:

faby
17th August 2010, 21:33
stanno frequentando il corso da uno o anche 2 anni...
Ops, non avevo idea fossero delle "leve" stagionate..! :shock:
In qs caso, però, ho il sospetto che l'insegnante abbia tentato un azzardo senza avere le conoscenze adeguate.
Cm dicevo prima Vale con l'insegnante privato nn fa solfeggio, ma suona benino e nn è un genietto, il prof. proprio nn lo insegna a nessuno dei suoi allievi privati (con i quali nn deve rispettare direttive didattiche come con gli allievi della scuola media).
Per contro, invece, il maestro della banda attuale nn è riuscito nell'intento (ma nn è diplomato, nn so se può incidere).
Boh, io sono una sostenitrice del solfeggio :amore:: , ma nn ho alcuna autorevolezza in materia, per cui capisco il tuo sconforto ma, ahimè, nn possiedo una capacitÃ* di analisi maggiore. :zizizi))

P.S= quanto tempo occorre in media per preparare un allievo a suonare in banda?
Nella ns vecchia banda nn ti inserivano prima di due anni di corso, in questa nn so.

Josax
17th August 2010, 22:19
no l'insegnante è diplomato in clarinetto e ce l'abbiamo da molti anni...ultimamente però un pò con la scusa che ci son molti allievi sta trascurando l'insegnamento del solfeggio ecc.... :mha!(
ah per l'ingresso in banda dipende dal grado di apprendimento dei ragazzi.... c'è gente che può metterci anche 2 anni e altri che in pochi mesi riescono a suonare e seguire gli spartiti.... ;)

faby
18th August 2010, 07:21
ho il sospetto che l'insegnante abbia tentato un azzardo senza avere le conoscenze adeguate.
Forse nn mi sono spiegata bene. :zizizi)) Intendevo che gli manca la capacitÃ* di insegnare prescindendo il solfeggio.
Se nn ho capito male il solfeggio è un pò come l'alfabeto, per cui penso che chi sostiene di nn insegnarlo, in realtÃ* applichi solo una metodica diversa, nella quale l'allievo nn ha la percezione di solfeggiare.
Forse il vs. insegnante, semplicemente nn sa "far entrare dalla finestra ciò che prima entrava dalla porta..!" ;)
In sintesi: la sua idea potrebbe essere ottima ed innovativa, ma nn possiede il metodo necessario per attuarla! :BHO:

Josax
18th August 2010, 22:35
non saprei..secondo me se la sta prendendo con calma coi corsi...della serie tanto l'organico più o meno c'è e non è così necessario formare allievi subito...poi con il fatto che son tanti c'è anche la scusa che magari non ce la fa a seguirli tutti bene...però queste son solo mie supposizioni...

marins
15th October 2011, 21:16
ho visto ora questa discussione un po' vecchia, ma sempre attuale.
Vorrei intervenire per sottolineare che lo studio del solfeggio è completamente diverso dallo studio della grammatica, come di solito si sostiene.
I bambini imparano a parlare conrrettamente nella lingua materna ben prima di studiare grammatica: il processo di apprendimento è naturale, se l'esposizione alla lingua materna è continua e efficace.
La grammatica semmai interviene dopo, per offrire una riflessione sulla lingua, tanto più specialistica quanto più lo saranno gli interessi culturali del soggetto.
Proprio il paragone con l'apprendimento linguistico mostra del resto come sia assurdo insegnare la musica partendo dal solfeggio, come avvine di solito nelle bande: sarebbe come se a un bambino di un anno, invece di semplicemente parlargli e dirgli : vieni a casa?, noi dicessimo: vieni, voce dek verbo venire, 4 coniugazione, diatesi attiva,modo indicativo, tempo presente , 2 pers.singolare; a : preposizione semplice; casa nome femminile di cosa, concreto, femminile singolare.
Meditate, gente, meditate...

Josax
16th October 2011, 21:59
bè mi pare invece che sia una cosa diversa.... il solfeggio è molto utile ad allenare i bambini a riconoscere le note.... e a prendere confidenza coi tempi musicalie col ritmo... non dico che si debba stare un anno intero a fare solfeggio... ma strumento e solfeggio sono complementari... ecco tutto... ;)

Aktis_Sax
17th October 2011, 17:32
Proprio il paragone con l'apprendimento linguistico mostra del resto come sia assurdo insegnare la musica partendo dal solfeggio, come avvine di solito nelle bande: sarebbe come se a un bambino di un anno, invece di semplicemente parlargli e dirgli : vieni a casa?, noi dicessimo: vieni, voce dek verbo venire, 4 coniugazione, diatesi attiva,modo indicativo, tempo presente , 2 pers.singolare; a : preposizione semplice; casa nome femminile di cosa, concreto, femminile singolare.
Meditate, gente, meditate...

Io non so che tipo di esperienza tu abbia e sicuramente è più ampia della mia; dal basso delle mie competenze ti posso però assicurare che gli allievi entrati nella mia banda a cui non era stato curato l'aspetto del solfeggio fin dall'inizio, ora hanno gravi lacune anche sulle figure musicali più elementari.
Certamente, se si tratta di bambini molto piccoli, bisogna cominciare con un impatto più soft e adatto appunto alla loro età, ma quando si comincia a suonare è necessario anche camminare pari passo con il solfeggio (chiaramente senza esagerare... ho visto allievi scappare perchè l'insegnante appunto faceva solfeggiare per delle ore).

Josax
18th October 2011, 23:57
Io non so che tipo di esperienza tu abbia e sicuramente è più ampia della mia; dal basso delle mie competenze ti posso però assicurare che gli allievi entrati nella mia banda a cui non era stato curato l'aspetto del solfeggio fin dall'inizio, ora hanno gravi lacune anche sulle figure musicali più elementari.


è proprio quello che ho notato pure io negli allievi della mia banda... :muro((((

red
11th December 2011, 01:55
tornando alla domanda iniziale: si, il solfeggio è necessario e fondamentale. non ci sono dubbi, è oggettivo! si può filosofeggiare quanto si vuole, ma è la pura realtà! senza solfeggio non si suona, al massimo si strimpella. non si è mai musicisti ma solo musicanti (quando va bene)

un red molto testardo e un po alticcio dopo un sabato sera allegro!! :D

Bracc
11th December 2011, 21:20
Mio nonno mi insegnò a suonare, nel modo che credo essere il più giusto per i ragazzi e bambini....ovvero un solfeggio legato alla teoria e alla pratica strumentale sin da subito.....ad esempio lui strutturava le lezioni in tre parti, una di pura teoria musicale( suono timbro estensione etc), una parte ad un esercizio di solfeggio manuale e vocale, e poi eseguire lo stesso esercizio di solfeggio allo strumento, in modo che ci fosse la gioia di praticare da subito lo strumento, non annoiando appunto il giovane allievo. Una volta imparate le varie figure ritmiche e tempi, io ho continuato a suonare senza portare alla fine il solfeggio, ovvero solfeggi cantati setticlavio e menate varie..... E ora riesco a leggere tranquillamente, certo devo dire che se avessi fatto il solfeggio dalla a alla z sarei diventato un bravo lettore più velocemente invece che arrivarci con la pratica ecco. Conclusione il solfeggio se uno ha tanta passione e voglia è meglio che lo faccia subito che tanto il solfeggio è uno e per sempre, altrimenti lo fa solo un pochino come me giusto per iniziare a suonare e poi affronta le difficoltà mano a mano che gli si presentano davanti....tipo sette ottavi , sestine e cose strane

gf104
11th December 2011, 22:05
quando una cosa è o diventa "pallosa" dalle mie parti si dice sovente: "oh ma che solfa!".
dato che studio solfeggio da 2 anni solo adesso capisco il perchè della frase "oh ma che solfa"!
comunque solfeggio sì dato che serve a progredire ;) ...però che palle :smile:

Saxsoprano99
11th December 2011, 22:15
A me piace!Anche se con il nostro maestro di solfeggio dopo tre anni non siamo manco arrivati alla seconda parte del bona,rifacendo sempre tutti gli esercizi(per la prossima volta devo studiare tutti i salti in sediciesimi che ormai so a memoria dopo averli fatti anche l'anno scorso!).Per fortuna che la mia insegnante di sax mi fa 10 minuti in più per farmi solfeggiare un pó.Con lei sono abbastanza avanti nella seconda parte del Bona.

Aktis_Sax
14th December 2011, 12:01
Se ti senti pronto ad andare un po' più avanti della tua classe, potresti prenderti un insegnante privato, anche solo un paio di volte al mese, no? anche io studiavo in una classe, ma dovevo preparare l'esame al conservatorio in circa un anno, e quindi mi sono tolta dal corso (a malincuore) per studiare da sola.

Saxsoprano99
14th December 2011, 19:09
È quello che sto pensando per il sax di prendere un insegnante privato soprattutto per il jazz,un genere di musica che non conosco nel quale mi piacerebbe molto buttarmi!