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Visualizza Versione Completa : Fuzzy Bird sonata



JazzJackRabbit
18th July 2010, 19:58
Avete mai ascoltato/suonato questo brano?
Di TAKASHI YOSHIMATSU (dedicato a Nobuya Sugawa) - FUZZY BIRD SONATA, sonata a 3 tempi per sax contralto e pianoforte.

Per puro caso, trovandola su internet, mi è capitato di ascoltarla, ho poi trovato lo spartito in un negozio a Roma e vi posso assicurare che sono soldi ben spesi: E' UN PEZZO ECCEZIONALE!!
Ci sono vagonate di cose da commentare su Fuzzy bird; comprende degli elementi e figurazioni di stampo contemporaneo ma mantiene un rigore metrico e ritmico ( come ad esempio la sonata di Creston) soprattutto il primo tempo; c'è una battuta sempre del primo tempo con un glissato da eseguire con gli armonici :shock: oppure la cadenza finale del terzo tempo che è completamente da improvvisare!
Il tema principale del primo tempo è a dir poco allettante, energico ed elettrico, è questa forse a mio parere una delle più belle composizioni per sax scritte negli ultimi decenni ( credo sia del 1995 ma non ne sono sicuro, sulla partitura non è specificato).
Provate Fuzzy bird, ascoltatela insomma procuratevela assolutamente, è un brano che merita veramente! ;)

David Brutti
19th July 2010, 11:20
No mai suonata dal vivo.
Abbiamo provato diverse volte a leggerla con il mio storico duo ma dopo le prime misure ci sembra un brano davvero tamarro (e anche un pò volgare) e l'abbiamo sempre accantonato.
Ovviamente è un mio giudizio personale che non vuole togliere nulla alla bontÃ* dell'opera in questione

Comunque è un brano non privo di interesse di sicuro anche se l'approccio all'improvvisazione e agli effetti è affrontato dall'autore in modo piuttosto naif.

Aktis_Sax
19th July 2010, 12:39
In che senso tamarro e volgare? Non è una battuta, è una domanda seria... vorrei capire cosa intendi.

David Brutti
19th July 2010, 13:03
Quelle che seguiranno sono soltanto alcune mie constatazioni e opinioni personali. Non me ne voglia chi ama questa musica:

Beh diciamo che è una composizione che sfrutta gli effetti più volgari (glissando, growl, slap) senza nessuna apparente giustificazione musicale ma con la pura volontÃ* di stupire il pubblico. Tral'altro la maggiorparte delle effettistiche sono inserite in cadenzone libere prive di ogni apparente legame con le sezioni che le precedono.

Non male il secondo tempo che ha una sua liricitÃ* sempre sporcata da volgari glissandi (e qui conta molto la pessima capacitÃ* interpretativa della maggiorparte degli interpreti sul tubo che trasformano questa pagina minimamente poetica in una specie di brano lisciarolo con glissandi inascoltabili e suoni chiari negli acuti)

A mio parere il sax ha faticato oltre 100 anni a togliersi questa etichetta "circense" che ha portato l'esclusione dello strumento nei più alti circoli della musica classica e non solo. Di conseguenza alcune scelte musicali operate dal compositore in questo brano mi sembrano azzardate, naif e poco pertinenti.

Andando più a fondo, un'opera concepita interamente su un paio di scale modali (che potrebbe pertanto benissimo venire improvvisata) e con una concezione cameristica praticamente vicina allo zero assoluto (il piano che fa delle fasce di suoni mediante arpeggi e il sax che "impreca" sopra) fanno si che sia una musica che non riesco ad apprezzare.

Se si vuole trovare un approccio jazzistico e moderno nella musica colta a mio parere sono altre le pagine alle quali dobbiamo rivolgere la nostra attenzione. Prima fra tutte la sonata di Denisov, Gate di Graham Fitkin. Ma per fare questa roba occorre studiare DAVVERO!

Ripeto mia opinione personale! Se vi piace studiatela: tutto serve!!!