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Visualizza Versione Completa : Recensione François Louis per baritono (-basso)



David Brutti
11th July 2010, 01:06
Salve a tutti,

dopo aver provato questa "new entry" nel catalogo FL in quel di Quarna e soprattutto dopo aver valutato attentamente le caratteristiche del bocchino donatomi direttamente da François (me l'ha pure firmato col mio nome :pray: ), mi sono deciso a fare una recensione dettagliata di queste nuovissime imboccature.

Premessa:

Tutte le caratteristiche interne (curvatura, camera, facing, tetto) delle imboccature FL vengono completamente ridisegnate al variare dell'apertura del becco. E' una peculiaritÃ* delle imboccature FL non riscontrabile in altri produttori in quanto si allungano di molto le ore di sperimentazione necessarie a equilibrare ogni singola apertura.
Questo per avere un prodotto calibrato, estremamente preciso e che possa dare il massimo a livello di facilitÃ* d'emissione qualunque sia l'apertura utilizzata.
In questo senso quindi, suonare con una determinata apertura piuttosto che con un'altra non diviene un'esigenza dovuta alla maggiore-minore fatica che si fa a gestirla, in quanto anche le aperture più estreme risultano molto facili da gestire come vedremo, ma alle esigenze di volume e di suono che si cercano.

Di conseguenza, parlerò in modo approfondito dell'imboccatura che io posseggo attualmente (FL B365 ML) e in modo un pò più superficiale delle altre che ho potuto testare a Quarna.

Premetto che mi sono concentrato sulle aperture più grandi dalla B345 alla B365 in quanto abitualmente suono con uno Slant Otto Link 9*. Le varie aperture sono state testate nelle 2 camere proposte da François (la Sphere e la Medium-Large).

Il materiale:

Come forse saprete François utilizza un materiale brevettato da lui stesso e a quanto pare segretissimo per costruire le sue innovative imboccature. Si chiama "Grounds" ed è una resina (a quanto sembra...) particolare che vuole imitare le caratteristiche timbriche e di trasmissione delle vibrazioni del legno senza tuttavia avere gli evidenti inconvenienti che questo materiale comporta (deformabilitÃ* a seconda delle condizioni atmosferiche, porositÃ* del materiale, deperibilitÃ* nel tempo, etc...). la cosa che si nota subito al tatto è una sorta di "granulositÃ*" della superficie. Ora non saprei dare una risposta alla domanda "i becchi FL avrebbero suonato meglio se fossero stati realizzati con materiali tradizionali?", dico solo che l'idea che una nuova forma comporti l'utilizzo di nuovi materiali mi piace e mi sembra corretta.
Sono le stesse motivazioni che accompagnarono i "pionieri" della fabbricazione delle imboccature degli inizi del '900 che apportarono modifiche sostanziali sia alla forma che ai materiali introducendo il metallo e l'ebanite, laddove i becchi per sax e clarinetto erano tradizionalmente fabbricati in legno, con camere esageratamente grandi e aperture chiusissime.

Andiamo con ordine:

B345 "Sphere chamber":

Bocchino estremamente potente e facile da controllare. La Sphere chamber conferisce una proiezione di suono impressionante che rende questo becco maggiormente adatto a stili moderni (lo vedo bene per baritonisi che suonano in una marching band, per musica Funky ed consimili). Per equilibrare l'apertura piuttosto grande (equivalente a un 9*) si è ricorso a un facing medio lunga che permette l'utilizzo di ance piuttosto dure (io lo testai con una Rigotti 3 prestatami gentilemente da François). Incredibile la risposta sugli armonici: tale becco permette filtraggi di ogni tipo e permette di estrarre multifonici semplicemente lavorando la posizione del gruppo laringe-gola. Inutile dire che un simile prodotto è indirizzato comunque a un'utenza di musicisti professionisti in quanto questa estrema duttilitÃ* a livello di timbro e armonici potrebbe ritorcersi contro al musicista stesso qualora non abbia le idee estremamente chiare in testa.

Mi è piaciuto, ma sul sax basso snaturava eccessivamente il suono rendendolo troppo chiaro. Siccome a me serve un becco che faccia il "doppio lavoro" ho preferito passare ad altro. Ritengo tuttavia che sul baritono possa raggiungere equilibri diversi e maggiormente favorevoli.

B325 "Sphere chamber":

Caratteristiche timbriche molto simili al precedente becco. Vista la curvatura meno pronunciata risulta resistente più o meno allo stesso livello del precedente becco nonostante l'apertura sia inferiore (8 - 8*). Invariate le caratteristiche che permettono multifonici e filtraggi di armonici. Forse è il becco che si discosta più di tutti dal mio modo di concepire il suono. Anche l'apertura più chiusa rispetto a mio Slant abituale non ha favorito l'approccio con questo becco.

B365 "Medium Large chamber":

L'apertura più grande fabbricata da François (eccetto roba custom). E' equivalente a un 10* "tradizionale" eppure il becco in questione riesce a supportare tranquillamente ance medio dure. Sul basso l'ho testato con una Rigotti 3, mentre sul baritono ho sentito presto l'esigenza di montare una 3,5. Questo è dovuto sicuramente al fatto che il buon François ha, come giÃ* detto, riequilibrato la curvatura del becco studiandone una ad oc (in questo caso molto lunga) la quale favorisce l'utilizzo di ance medio dure.

La cosa ha dei vantaggi innegabili in quanto ance più dure permettono una maggiore duttilitÃ* nel registro sovracuto, un suono più compatto e meno zanzaroso e favoriscono l'uso di tecniche avanzate come i filtraggi di armonici, i multifonici e i suoni distorti.

La camera in questo caso è di tipo tradizionale, piuttosto larga e presenta delle incredibili similitudini con il mio Slant. La peculiaritÃ* del becco è insita nel tetto interno che in modo piuttosto brusco tende ad abbassarsi notevolmente rispetto alla camera. L'attaccatura tra la camera interna e il tetto è arrotondata e ogivale. Sulla punta ( baffle) si denota una lavorazione simile a un Roll Over convesso, tipico appunto dei vecchi link ed in generale lavorazione che porta innegabili vantaggi a livello di suono soprattutto se applicata a una camera larga la quale potrebbe facilmente dare un suono ovattato. Applicando questa delicatissima lavorazione si mantiene il suono scuro e profondo della camera larga e allo stesso tempo si favorisce un buon equilibrio di armonici favorendo una maggiore proiezione del suono.

Il becco in questione possiede un suono estremamente profondo nel grave e ricco e potente nel registro acuto e sovracuto. Facilissimo, nonostante l'apertura, l'attacco delle note; un caratteristica spesso spiacevole del baritono-basso-contrabbasso è insita nell'attacco che quasi sempre risulta "slappato". In questo caso è possibile ottenere attacchi morbidi e delicati anche sulle note gravi.

La camera piuttosto grande e l'apertura importante ne favoriscono un utilizzo anche sul sassofono basso, cosa per me fondamentale in quanto spesso mi trovo a dover alternare i due giganti della famiglia del sassofono e contare su di un unico setup è di una grandissima comoditÃ*. Senza parlare poi delle ance: utilizzando un becco da baritono sul basso posso utilizzare ance da baritono con evidente risparmio economico e soprattutto con una maggiore varietÃ* e scelta di marche e modelli.
Inutile aggiungere che un'apertura cosìgrande sia indirizzata a musicisti avanzati dotati di una meccanica respiratoria impeccabile in quanto per saturare una bestia simile è comunque necessaria una grande quantitÃ* d'aria. Concordo inoltre con quanto affermato da François nel suo sito: è un becco indirizzato a coloro che necessitano una totale libertÃ* d'espressione e che sono preparati a impiegare una grande quantitÃ* d'aria.

Veniamo ora al paragone col vintage ovverosia il mio vecchio Link Slant 9* originalissimo.
La cosa che più mi ha impressionato al confronto con la mia vecchia gloria è che la profonditÃ* di suono del FL rimane pressoché identica a quella dello slant, guadagnando semmai qualcosa in più nel registro grave (cosa probabilmente dovuta alla grande apertura probabilmente).
L'FL risulta invece innegabilmente superiore per quel che riguarda il controllo del registro acuto e sovracuto ed in generale la sensazione principale che si ha con questo becco è di totale libertÃ* d'azione e chi era con me mentre testavo il 365 a Quarna ne è testimone. Sullo Slant tutte le tecniche basate sull'alterazione e/o filtraggio dello spettro armonico (sovracuti, distorti etc...) risultano sempre rischiose. Diciamo che è un becco adatto ad essere utilizzato in modo più "tradizionale".

Conclusione:

i giganti della famiglia del sax sono da sempre stati bistrattati da produttori di accessori e imboccature. Ad oggi trovare un buon becco per baritono è un'impresa ardua vista l'esiguitÃ* di produttori che si dedicano seriamente a questi strumenti. Anche marche ed artigiani blasonati, pur producendo prodotti pregiati per i tagli tradizionali, spesso commettono grossolanitÃ* nel trattare questi strumenti.

In questo caso siamo di fronte a una completa inversione di marcia: se i becchi per alto, soprano e tenore sono ottimi, i modelli per baritono risultano ancora più performanti rispetto ai suddetti.

Il bocchino FL B365 in particolare mi ha lasciato di sasso soprattutto per il fatto che riesce ad eguagliare le caratteristiche del mio Slant ma con l'aggiunta di una duttilitÃ* estrema che nemmeno il mio Link possiede. E considerate che ve lo dice uno che sulle imboccature è molto tradizionalista...

KoKo
11th July 2010, 01:22
grande...non ho capito solo na cosa.
quello che ti ha mandato poi è quello stock per baritono o ha fatto delle modifiche (come accennava a quarna) per farlo rendere meglio anche sul basso?

David Brutti
11th July 2010, 10:31
Non so.
Ora glielo chiedo.

Jacoposib
11th July 2010, 15:58
yes grandissimo François! :D

Isaak76
11th July 2010, 18:15
Complimenti David per la recensione e per il nuovo becco!

Avevo provato quelle per Tenore (non ricordo bene l'apertura, ma credo fosse paragonabile a un 8 Ottolink) e non ne rimasi particolarmente colpito a parte il timbro particolare, questo perchè in quel momento stavo usando un'ancia Marca Superieure 3, dove anche con altri becchi mi dava una sensazione di stoppositÃ* .... avrei dovuto provarlo con altre ance! ... sarÃ* per la prossima.

Per curiositÃ* che legatura stai usando?

David Brutti
11th July 2010, 18:56
Ti dirò di più: non sono un grande fan delle imboccature FL per gli altri tagli di sax. Forse perché ho necessitÃ* di avere dei becchi molto plastici e standard che mi consentano facilmente di passare tra i 1000 generi che suono abitualmente.

Se cmq posso azzardare un commento ulteriore penso che i becchi FL da baritono siano ampiamente una spanna sopra agli altri i quali, bada bene, sono davvero ottimi ma peccano a mio parere personale di plasticitÃ*. Con questo qui invece, nonostante sia un bestione molto aperto, il suono lo plasmi come vuoi tu!

E' chiaro come ho giÃ* detto che un prodotto siffatto è indirizzato per un'utenza avanzata e professionale in quanto un'apertura così ti da davvero la sensazione di libertÃ* assoluta. Il che vuol dire che se non hai le idee chiare in testa il rischio di fare delle ca...ate è altissimo. Probabilmente le imboccature meno spinte della serie risulteranno maggiormente appetibili ai più, anche perché la camera ML è davvero molto simile a quella di un vecchio Link (confrontato con il mio super becco) e di conseguenza può tornare utile per il discorso affrontato durante la master a Quarna: in fase di studio è meglio concentrarsi su imboccature standard semplici e che ti fanno concentrare esclusivamente sull'auto-miglioramento.

Sto utilizzando su questo becco una "scandalosa" fascetta da c-melody anni '20 che però fissa molto bene l'ancia; se lo sa François mi strozza!!! Appena potrò mi procurerò una fascetta originale in quanto i prodotti FL sono studiati per dare il massimo SOPRATTUTTO se utilizzati in combinazione (sono tra l'altro curioso di provare le ance FL non appena verranno prodotte anche per bari).

Ciau!


Ps.: 'mo metto le foto...

AGOSTY 275
12th July 2010, 00:33
aspettiamo foto :amore::

jasbar
12th July 2010, 08:51
Grazie David per la recensione, molto interessante... foto,foto,foto!
:bravo:

Jacoposib
12th July 2010, 22:45
Ti dirò di più: non sono un grande fan delle imboccature FL per gli altri tagli di sax. Forse perché ho necessitÃ* di avere dei becchi molto plastici e standard che mi consentano facilmente di passare tra i 1000 generi che suono abitualmente.

Se cmq posso azzardare un commento ulteriore penso che i becchi FL da baritono siano ampiamente una spanna sopra agli altri i quali, bada bene, sono davvero ottimi ma peccano a mio parere personale di plasticitÃ*. Con questo qui invece, nonostante sia un bestione molto aperto, il suono lo plasmi come vuoi tu!

E' chiaro come ho giÃ* detto che un prodotto siffatto è indirizzato per un'utenza avanzata e professionale in quanto un'apertura così ti da davvero la sensazione di libertÃ* assoluta. Il che vuol dire che se non hai le idee chiare in testa il rischio di fare delle ca...ate è altissimo. Probabilmente le imboccature meno spinte della serie risulteranno maggiormente appetibili ai più, anche perché la camera ML è davvero molto simile a quella di un vecchio Link (confrontato con il mio super becco) e di conseguenza può tornare utile per il discorso affrontato durante la master a Quarna: in fase di studio è meglio concentrarsi su imboccature standard semplici e che ti fanno concentrare esclusivamente sull'auto-miglioramento.



Ps.: 'mo metto le foto...
secondo me non è questo il motivo... Emanuele Cisi conosce François da un sacco di anni e lo conosce molto bene. il suo ragionamento secondo me è azzeccato. FL è probabilmente il più grande esperto del settore esista al mondo. plasma i suoi strumenti sulla base delle specifiche caratteristiche del singolo sassofonista! anche a me non hanno fatto impazzire i suoi becchi quando li provai... Manu infatti dice che c'è una differenza ABISSALE tra i becchi messi in commercio normalmente e quelli che lavora lui personalmente (anche per pochi minuti). ATTENZIONE non sto parlando dei modelli signature ma di certosini lavori di perfezionamento (I DETTAGLI CHE FANNO DAVVERO LA DIFFERENZA) che servono a trasformare un bocchino "base" in un bocchino "da paura" :cool:
David... è probabile che per realizzare i becchi che hai provato François abbia speso i fatidici 5 minuti in più... ;)
del resto non sei uno sconosciuto, tutt'altro!

David Brutti
12th July 2010, 23:44
Possibile, Jacopo. Il becco che mi ha mandato è praticamente una specie di prototipo (firmato tra l'altro sulla tavola) ed è esattamente quello che provai a Quarna. Un modello "0" insomma. E di conseguenza posso supporre che su questo becco FL abbia speso del tempo visto che protrebbe essergli servito sia da tester che da prototipo.

Spero comunque che le caratteristiche del becco possano essere riprodotte sull'intera serie.
Ora che me l'hai detto penso di provare la prima infornata di becchi da bari quando salirò di nuovo da Claudio a Quarna (tanto li ordinerÃ* a breve di sicuro).

Jacoposib
13th July 2010, 01:11
facci sapere poi!!! :ghigno: comunque io avevo provato il suo prototipo per il becco da soprano... assolutamente superbo.

Saxyvagni
13th July 2010, 12:54
in fase di studio è meglio concentrarsi su imboccature standard semplici e che ti fanno concentrare esclusivamente sull'auto-miglioramento.


Faccio quindi bene io da completo neofita...(più neo che fita :smile: ) ad utilizzare uno Yamaha5C per il mio
Conn (che tra l'altro è ancora in manutenzione :\\: :cry: )

Grasssie

tzadik
13th July 2010, 15:22
... io avevo provato il suo prototipo per il becco da soprano... assolutamente superbo.

Maledetto! :muro((((

David Brutti
19th July 2010, 11:15
Fatto!

Testato a Umbria Jazz con la Unknown Rebel Band! Ci ho fatto un solo in duo con Petrella + tutto il resto.
Confermo quanto detto nella recensione: mi piace. Tanto!

Una pecca? Mi distrugge letteralmente le ance. Dopo circa un'ora di concerto trovo l'ancia (Marca Superieure 3, il taglio "tosto" in punta) letteralmente triturata con delle crepe e spaccature anche di diversi mm. Ciò è probabilmente dovuto all'apertura estrema che obbliga l'ancia a lavorare molto di più e alle sevizie a cui sottopongo il mio beneamato sax.

Ora provo a passare alle 3,5 e vi tengo aggiornati...

Jacoposib
20th July 2010, 00:54
... io avevo provato il suo prototipo per il becco da soprano... assolutamente superbo.

Maledetto! :muro((((
eh eh eh :cool:
non li hai ancora provati??

tzadik
20th July 2010, 09:54
Per provarli dovrei farmi più di 1000 km... ok, che è meglio provare prima di acquistare, ma farsi 1000 km, non è il caso!

Jacoposib
20th July 2010, 17:51
ammazza ma non c'è nessuno che li distribuisca da te?

tzadik
20th July 2010, 18:31
Il più vicino è GranPartita-Vicenza (400 km)...
Certo però che i prezzi degli FL che fa Matthew's Music (NL, distributore ufficiale FL) sono imbattibili... :-leggi-:

Jacoposib
21st July 2010, 12:25
caspita dei bei chilometri!! sono magnifici ma in effetti dovresti provarli!

tzadik
21st July 2010, 13:21
Si... per andare a Vicenza mi vanno via 50 euro tra gasolio e autostrada e più di mezza giornata (che in estate non ho)...

tzadik
24th July 2010, 14:39
Una pecca? Mi distrugge letteralmente le ance. Dopo circa un'ora di concerto trovo l'ancia (Marca Superieure 3, il taglio "tosto" in punta) letteralmente triturata con delle crepe e spaccature anche di diversi mm. Ciò è probabilmente dovuto all'apertura estrema che obbliga l'ancia a lavorare molto di più e alle sevizie a cui sottopongo il mio beneamato sax.


Potresti provare l'ance Hahn (http://www.hahnreeds.com.ar/)... hanno un suono "classico" tipo Vandoren Blu/Marca Superieure... il taglio è quello!
Io ne avevo provata una... apparte la consistenza (avevo preso una 2,5 ed era una vera "perlina"), il suono era troppo "classico" per l'uso che dovevo farne io...

Non sono ance di canna... sono ance in kevlar: le fibre sono tessute come se fosse un'ancia vera, non sembra di suonare un'ancia sintetica come sono le Bari o le Legere (o per qualcuno anche le Fibracell).

Anche le Bari non sono male...
Io ho provato una Bari normale per baritono (l'avevo comprata per tenore, mi era arrivata per baritono) era facile anche se un po' "plastica", cioè era piatta come colore, rispetto alle dinamiche rispondeva bene... però il suono era un po' "hyped", cosa che a te immagino che non serva.
Forse la Bari Star (quella con taglio classico) potrebbe andare meglio... è verosimile che durano 10/15 volte quella che è la normale durata.

Con la Hahn invece mi sembrava di usare un'ancia di canna, probabilmente per merito di come sono disposte le fibre dell'ancia.
Con un'ancia simile ovviamente i problemi di durata si annullano definitivamente.

http://sax.co.uk/acatalog/info_2837.html