Visualizza Versione Completa : SaxQuiz: StarEyes
Filippo Parisi
3rd July 2010, 14:46
E' facile facile. Lo stesso tema ripetuto (male) tre volte, con tre sax differenti: Il mio Selmer, Il Sequoia Lemon ed il Sequoia Booster, ovviamente non è dato sapere l'ordine, anche se io ... lo so ;). Le percentuali di indovniarne almeno uno sono molto alte, sopratutto visto che due su tre sono strumenti prodotti in Taiwan (orrore...? :D ) e quindi son certo che vi sarÃ* chi quanto meno individuerÃ* il sax "pregiato" alle prime due note.......o no? :mha!(
http://www.filippoparisi.net/music/stareyesquiz.mp3
Avrei voluto farlo più complicato con l'aggiunta di un Yamaha 82Z ed un MarkVi ma sarebbe stato chiedere troppo. Magari più in lÃ*...o magari invece poi proveremo su una ballad, magari una che non devo leggere.
Filippo Parisi
3rd July 2010, 14:59
Ah, ovviamente tutto uguale. Livelli identici, stesso microfono, l'AT35 a clip, stesso bocchino ancia e legatura (un saxscape Uptown Xtra Dark 120, una La Voz Medium ed una BG Tradition L40), nessuna compressione o altre diavolerie, tutto a flat.
eheh, non è facile per niente...
sarebbe meglio dal vivo =) secondo me poi il becco non aiuta mi da l'idea di un becco che tende molto ad uniformare...
non conosco pe niente i sequoisa, ma da quello che avevi scritto mi butto
booster, lemon, selmer =)
mi espongo alla figuraemmerd...
il secondo e il terzo comunque mi suonano piu' vicini...
docmax
3rd July 2010, 15:56
booster selmer lemon
il secondo sembra più il tuo ma il terzo non è da meno.
figuremmerd anche a me!
Filippo Parisi
3rd July 2010, 18:35
Venghino siore e siori, venghino. :ghigno: Stavo pensando di dare risposte a mò di "Master Mind" ridotto -ossia se ne è beccato almeno uno o più- ma poi sarebbe troppo facile arrivarci....per coloro i quali verranno...
Ctrl_alt_canc
3rd July 2010, 19:08
anche per me il selmer è il secondo...gli altri due non saprei proprio,non ho presente in cosa differiscono,ma sembrano i suoni più simili
AGOSTY 275
3rd July 2010, 19:54
secondo me ... lemon selmer booster ... ora dicci filippo... almeno uno ha indovinato? :ghigno:
Filippo Parisi
3rd July 2010, 20:26
Mi piiacerebbe intervenissero anche altri....prova a indovinare... :ghigno:
AGOSTY 275
3rd July 2010, 20:55
me finora nessuno ha indovinato? :BHO:
Filippo Parisi
3rd July 2010, 21:30
no
Alastor
3rd July 2010, 22:18
selmer lemon booster
Filippo Parisi
3rd July 2010, 22:55
Beh, mi sembra ovvio che si vada a indovinare. E stiamo parlando di un sax Selmer di 25 anni fa che, inutile dirlo, suona da favola, messo a confronto con due Sequoia, costruiti in Taiwan su progetto e controllo finale del produttore italiano, Roberto Buttus, che sono immacolati avendoci soffiato dentro non più di 1 ora ciascuno. Poi, per questa prova, l'ho effettuata dopo aver studiato un paio d'ore con il mio strumento. Ho scelto un tema a caso che ho dovuto leggere ed ho registrato. Per registrare con i Sequoia li ho usciti dalla custodia, montati, messo su il becco e suonato direttamente -buona la prima- senza alcun tipo di riscaldamento o altro. Consideriamo che per il mio sax -usato e strausato- mi avevano offerto 2.500 Euro e che i due sax del confronto costano, nuovi, uno 1.550 (il Lemon) ed uno 1.800 (il Booster).....a voi le considerazioni.
La mia è che questa è una delle dimostrazioni pratiche che a paritÃ* di soffiatore e setup le differenze "effettive" tra vari strumenti siano veramente minime e totalmente soggettive e spesso e volentieri dettate più da (auto)condizionamenti che non hanno alcun riscontro nella realtÃ* ma che spesso (purtroppo) hanno devastanti effetti sul portafogli. A maggior ragione quando ci si formano preconcetti e pregiudizi dovuti a marchi, nomi, e considerazioni -inevitabili- da bar. :D
La sequenza esatta: Lemon, Booster, Selmer
In realtÃ* non conoscendo i Sequoia si potrebbe dire che l'unico che ci ha in parte preso è KoKo... :bravo: comunque Marco se il becco è uguale "uniformerÃ*" senza dubbio sin quando non si cambia becco. Ma forse, e mi ripeto, ciò che realmente uniforma, sempre, è anche ciò che caratterizza realmente il suono, ossia chi ci soffia dentro.
P.S.: Probabilmente in settimana dovrei allargare il test con un paio di professionisti...stay tuned...
P.P.S.: Spero ora non se ne esca qualcuno con le solite stupidaggini tipo "ah, ma è ovvio, non senti la sonoritÃ*, la 'proiezione'", ecc. ecc. perchè ove così dovesse essere potrei proporre una veria e propria "sfida" a costoro, con i file wav magari se necessario ;)
eheh, non ho mai sentito un sequoia non so cosa cambi tra lemon e booster, avevo detto booster il primo perchè da come ne parlavi sembrava quello piu' particolare e fra tutti è quello con il suono meno selmer secondo me, si sente bene che è un sax piu' moderno il primo come concezione di suono...si capisce che ha un'emissione molto spontanea e che tende a suonare facile e con un buon volume da subito.
uniformare intendo che mi sembra un becco con poche "sfumature", non so bene come spiegarlo ma mi da l'idea di essere molto dritto.
Anche lui sembra facile ed omogeneo, ma per il mio gusto il tuo suono era piu' interessante con il becco dei vecchi sample (credo il menaglio). ma sono gusti eh...
la mia impresisone genreale è che il selmer abbia un suono piu' complesso (in senso postiivo) ma che sia meno facile da suonare...
tzadik
4th July 2010, 03:15
Le differenze in cuffia si sentono abbastanza...
Registrando con un microfono a clip si capisce un po' pochino perchè alla fine si riprendere un suono molto "a spot".
Il bocchino usato uniforma molto... io avrei fatto il test con il Berg Larsen. :mha!(
Avendo avuto un Serie II per 11 anni... io riconosco nettamente il registro basso più "asciutto" del terzo sample, più asciutto e più definito e sicuramente viene fuori di più se c'è casino in giro.
Suonati con un bocchino dal suono molto scuro, non avrei riconosciuto subito il Booster e il Lemon, ho provato un Booster un mese e mezzo fa' (e anche un Lemon che sfiatava) ed effettivamente il Booster ha un suono un po' più acidulo quando si spinge tanto, sul Lemon non mi ricordo se succedeva la stessa cosa: valgono tutti i soldi che costano però!!! :zizizi))
Filippo Parisi
4th July 2010, 09:25
Ok, prossimo saxquiz con il berg larsen...
tzadik
4th July 2010, 10:53
;)
docmax
4th July 2010, 10:57
La mia sequenza era ricavata da impressioni sul feeling con il sax (con il secondo era maggiore quindi per me era il tuo selmer) ho battezzato come booster quello che sparava di più, il lemon era quel che restava.
Quindi secondo me tieniti il selmer cha ha più spinta sonora, se devi prendere un sequoia prenditi il booster, sembra fatto per te.
Filippo Parisi
4th July 2010, 13:50
Ma io il Selmer me lo tengo si.....mai detto il contrario... :D
maurisax
4th July 2010, 22:36
bravissimo, Filippo: hai reso un grande servizio alla veritÃ*! :bravo:
speravo che qualcuno prima o poi dimostrasse quanto poco valgano certe cose rispetto allo studio dell'emissione;
certo che per comprare un nuovo sax basta aprire il portafoglio, per fare gli esercizi del Rascher ci vuole costanza, pazienza, etc...
ti incoraggio a provare con varie imboccature e magari a provare ad ottenere suoni diversi con lo stesso setup.
Intanto grazie mille per aver condiviso questi esperimenti :saxxxx)))
ciao
Maurizio
tzadik
5th July 2010, 00:50
Se dovessi comprare un muletto... tra i 2 Sequoia prenderei sicuramente il Lemon, più che altro perchè è slaccato e il risultato sonoro è sicuramente più originale del Booster.
Penso che anche alla prova "acustica"... il Lemon valga più dei 1550€ che costa... :zizizi))
piigii
5th July 2010, 23:53
Devo ringraziarti perchè stavo cercando proprio questo tipo di impressioni.... perfetto
Devo dire che mi ha colpito il suono del Lemon, molto più del Booster; sinceramente avrei pensato che le impressioni sarebbero state inverse, e invece no. Ottimo.
Sapete per caso se si possono provare in zona Milano/Varese anzichè dover affrontare 400 Km di viaggio?
il nero
7th July 2010, 15:15
ciao
bella storia Filippo:ormai conosco la sequenza e nemmeno avrei provato a dare l'ordine"secondo me",ma per certo avrei detto la mia sulla qualitÃ*.....mi piacciono tutti tre,ma il secondo mi pareva più bello.
ho un'idea tutta mia riguardo ai preconcetti ed ho visto "figureemmè" di professionisti che si sbilanciavano convinti tra un violino e un altro,tra un cello ed un altro.....clarinetti....sax pianoforti.....
poi ci sono sensazioni che non si sanno spiegare:ascolto un concerto Jazz suonato col cannone di paganini da una violinsta di cui non ricordo il nome :sono arrivato tardi,dopo la presentazione e sono delusissimo dal suono:forte ma ordinario....mi dico che tante volte ho sentito quel violino e mai suonato con voce così dozzinale.....arriva l'intervallo,parlo con uno sconosciuto vicino che dice che è bello,gli piace......sdegnato gli dico :"nemmeno sembra il violino di Paganini"....e quello:"sarÃ* perché non è quello....solo la seconda parte sarÃ* suonata col cannone". Si trattava d'un violino argentino di proprietÃ* della violinista: buono ma non grande. Quel che voglio dire è che non saprei dire di cosa fosse composto l'abisso che separava i due strumenti......non ne so abbastanza,forse l'orecchio.....insufficiente
Questi tre sax,invece,sono comparabili ,dicamo più allo stesso livello;forse ascoltandoli per la durata di un disco magari uno,due o tutti e tre diventano inascoltabili.......insomma può essere che per poche note vadano bene ma che non siano adatti a fornirti tutte le possibilitÃ* per dare le sfumature che servono ad esprimere la tua voce e musicalitÃ*.
comunque ,Filippo,questo è secondo me l'unico modo per decidere quale strumento è meglio ,sembra superfluo ricordarlo,ma l'ascolto è fondamentale e l'ascolto "cieco",che molti rifiutano,è sincero e schietto anche se talvolta porta a disillusioni!
grazie
il nero :saxxxx)))
tzadik
7th July 2010, 15:45
La metafora dei violini non l'ho capita.
Per quanto riguarda i tre sax... i Sequoia sono degli strumenti con filosofia jap, hanno quel suono e avranno quel suono per sempre (come gli Yamaha e gli Yanagisawa), che poi il canneggio sia stato ripreso dal Mark VI per ottenere una pasta sonora simile è un altro discorso.
Il Serie I non è costruito secondo filosofia jap, dinamicamente risponde sicuramente in maniera diversa, non è uno strumento ispirato al Mark VI (il chiver è diverso è la campana pure).
Il resto è una pura semplice questione di gusti.
Considerazione economica: a 1550€, come tenori non c'è praticamente niente di meglio del Lemon in giro... :zizizi))
il nero
7th July 2010, 16:40
ciao
nessuna metafora:volevo solo dire che,forse,nessuno di quei tre sax è il migliore del mondo e che poche note son troppo poche per sentire le possibili sfumature a disposizione del musicista. Con questo non volevo sminuire il valore della prova,anzi.....
ho anche io un Taiwanese con buona voce ed intonato e,nel caso del mio Taiwanese questo non è sufficiente per parlare di valori assoluti:l'utilizzo continuo,la sua conoscenza lo riporta dove deve stare....tra ottimi sax con gran rapporto prezzo qualitÃ* ma solo questo....
insomma ,chiedevo a Filippo se ,dopo un utilizzo più quotidiano i tre sax restavano sullo stesso "pari"
un saluto
il nero :saxxxx)))
La metafora dei violini non l'ho capita.
Per quanto riguarda i tre sax... i Sequoia sono degli strumenti con filosofia jap, hanno quel suono e avranno quel suono per sempre (come gli Yamaha e gli Yanagisawa), che poi il canneggio sia stato ripreso dal Mark VI per ottenere una pasta sonora simile è un altro discorso.
Il Serie I non è costruito secondo filosofia jap, dinamicamente risponde sicuramente in maniera diversa, non è uno strumento ispirato al Mark VI (il chiver è diverso è la campana pure).
Il resto è una pura semplice questione di gusti.
Considerazione economica: a 1550€, come tenori non c'è praticamente niente di meglio del Lemon in giro... :zizizi))
tzadik
7th July 2010, 17:19
Ogni strumento produce le sue vibrazioni, ci vuole poi un po' per capire per capire come farlo vibrare al meglio.
I tre strumenti provati sono diversi (non radicalmente diversi ma comunque diversi) quindi non c'è meglio o peggio... di sti tempi poi la qualitÃ* non è sempre legata al solo valore economico (per fortuna).
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