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Visualizza Versione Completa : come si sta davanti al microfono?



irsassofano
18th June 2010, 19:02
Scusate le domande ma come si deve stare davanti al microfono? ovvero dove è meglio puntare la capsula del microfono? Se non si usa una clip come si sfruttano le dinamiche? Cioè: Se devo fare una frase che sta 'sotto' la voce del cantante (oltre che suonare più piano) da quale parte è meglio puntare la campana? basta allontanarsi oppure (per non perdere completamente la presenza di suono) è meglio stare un pò di sbieco?

forse i cantanti potrebbero dare lezioni...


Grazie

Federico
18th June 2010, 19:13
Dipende sempre da che mic usi, e anche da che posizione tieni suonando, per darti un consiglio teorico, dovrei almeno sapere che tipo di microfono usi :BHO:

irsassofano
18th June 2010, 19:28
ieri sera mi hanno messo un SM57...all'inizio non sapevo bene come stare ma poi mi ci sono messo proprio in linea e mi hanno sentito meglio...la capsula di questo microfono va posizionata alla campana o verso il sol centrale? chi dice una cosa e chi ne dice un'altra...parlo ovviamnte di microfoni direzionali

Federico
18th June 2010, 21:52
Un direzionale è meglio se lo tieni verso la campana, perchè in ogni caso non sarebbe in grado di prendere tutto il suono del sassofono, con il condensatore è ben diverso ;)

irsassofano
18th June 2010, 21:56
infatti da quando l'ho inclinato verso la campana è andata meglio...quindi una clip che è a condensatore va messa verso il sol centrale? grazie ancora

tzadik
19th June 2010, 11:41
Davanti al microfono bisogna stare possibilmente fermi...

L'inclinazione del microfono rispetto allo strumento... si può variare e come detto dipende dal microfono che utilizzi.

Io generalmente preferisco utilizzare sempre microfoni fissi (e dinamici, perchè il tenore Rampone è rognosissimo da microfonare con i clip, qualsiasi clip), punto il microfono verso la campana, con la capsula del microfono allineata con l'asse della campana (magari inclinando verso il microfono verso l'alto). In questa fase valuta tu anche in funzione della tua postura mentre suoni o devi movimenti che devi fare... poi ci pensa il fonico a regolare tutto.

Per avere un'idea di come varia il suono in funzione della posizione del microfono scarica:
http://www.audiovideomusic.it/avm/1/dow ... f.asp?ID=4 (http://www.audiovideomusic.it/avm/1/download_pdf.asp?ID=4) rivista in pdf
http://www.audiovideomusic.it/avm/1/dow ... i.asp?ID=4 (http://www.audiovideomusic.it/avm/1/download_allegati.asp?ID=4) allegati mp3
Non sono registrazioni professionali, però l'articolo su come registrare il sax è ben fatto, anche se chi suona il sax è inabile e i risultati a sentirli così sono abbastanza inattendibili, però la tecnica è interessante!

Nel caso particolare del SM57: è un microfono molto molto direzionale e poco sensibile, quindi utilizzando quel microfono (indipendentemente dal suono che ti hanno cavato fuori) appena ti sposti un momento, hai una attenuazione di volume evidente: il SM57 è un microfono che da il meglio se la sorgente è fissa.

Per un microfono a clip, le considerazioni sono le stesse, ovviamente il posizionamento è vincolato dalla lunghezza del braccio del clip... se hai qualche minuto durante il check prova (se utilizzi un microfono a clip) a cambiare orientamento (senza che ci siano interventi da parte del fonico sul suono) e sentire che effetti ci sono sul suono... scegli il posizionamento che ti da il suono che preferisci.
Generalmente è sempre meglio puntare la clip verso la campana, più che altro per una questione di isolamento.

docmax
19th June 2010, 11:50
Ma la rogna più grossa è quando devi cambiare sax frequentemente, o nello stesso brano utilizzare sax diversi... questa una vera rogna!

tzadik
19th June 2010, 12:01
Mixer digitale... cambi preset sul canale. tempo dell'operazione: dai 5 ai 10 secondi.
Altrimenti meglio usare un microfono per sax (se non si ha un digitale).

Il tenore Rampone è veramente una rogna da microfonare (fatto la prova con il fonico di fiducia (http://www.marcolive.it/)), purtroppo o per fortuna ora posso utilizzare solo microfoni fissi. :mha!(

pumatheman
19th June 2010, 12:02
e per un mic a condesatore (tipo cardinal)?

tzadik
19th June 2010, 12:20
Vale lo stesso ragionamento per il microfono fisso...

I microfoni a condensatore sono più sensibili quindi puoi avere la stessa dinamica anche tenendoli più lontani, tenendoli più lontani capti più suono dal corpo dello strumento e il suono risulta più "vero". Però dipende da quanto casino hai intorno... il condensatore se lo posizioni più lontano (tipo a 20 cm) prende anche tanto ambiente e può non andare bene come cosa.

pumatheman
19th June 2010, 12:29
e col sop?

tzadik
19th June 2010, 12:35
Con il soprano dritto le problematiche sono un po' differenti...
L'effetto di prossimitÃ* dei microfoni può aiutarti nel dare "corpo" al suono: generalmente se utilizzi un microfono lo posizioni contro la tastiera tra la mano sinistra e quella destra (a metÃ* strumento).

In questo caso puoi suonare vicino senza problemi... ovviamente evitando di non andare a toccare il microfono con le mani.

Se puoi utilizzare 2 microfoni, ne usi uno all'imbocco della campana e l'altro contro la tastiera (mantendendo il posizionamento citato).

Ovviamente più microfoni hai, maggiori sono le complicazioni, perchè devi equalizzarli diversamente, devi comprimerli diversamente e devi creare un bilanciamento tra il suono dei due microfoni (poi fai un subgruppo e alzi tutto il subgruppo se serve). Ovviamente anche la posizione che devi tenere diventa più vincolata, proprio dall'utilizzo dei 2 microfoni.
Potendo sul soprano... magari sarebbe meglio avere un clip sulla campana e un microfono fisso contro la tastiera... poi se devi cambiare strumento... il soprano lo appoggi da qualche parte e utilizzi il microfono che era puntato sulla tastiera per l'altro sax, indirizzato sulla campana (per un alto o per un tenore).

docmax
19th June 2010, 12:48
Posso dirvi come mi regolo io:
prima faccio un setup con il soprano, microfono posizionato a centro sax (tra le mani) piuttosto vicino;
fatto questo provo il tenore e regolo l'angolo del mic (mettendolo in direzione della campana) orientativamente a 10 cm da essa;
poi il contralto (più rognoso) regolo solo altezza del mic con l'asta (la parte verticale, senza modificare l'angolo del mic) ma se ti metti con la campana come fai con il tenore è troppo vicino quindi è troppo forte, se stai a 30 cm perdi l'omogeneitÃ*, una distanza di 20 cm (suonando delicato) potrebbe essere ideale.
:sonno:

Federico
22nd June 2010, 23:28
e bravo Doc, come dice Peppino con Totò...ho detto tutto :lolloso:

tzadik
23rd June 2010, 00:48
Eheheh... un microfono senza prossimitÃ* rende tutto più semplice sia per chi suona, sia per chi sta dietro al mixer... :ghigno:

Filippo Parisi
23rd June 2010, 07:38
:roll: ma quant'è bello suonare acustico....

docmax
23rd June 2010, 10:16
Se suoni con le chitarre... non c'è storia, devi essere amplificato e bene!

SaxRooster
26th June 2010, 12:31
Posso dirvi come mi regolo io:
prima faccio un setup con il soprano, microfono posizionato a centro sax (tra le mani) piuttosto vicino;
fatto questo provo il tenore e regolo l'angolo del mic (mettendolo in direzione della campana) orientativamente a 10 cm da essa;
poi il contralto (più rognoso) regolo solo altezza del mic con l'asta (la parte verticale, senza modificare l'angolo del mic) ma se ti metti con la campana come fai con il tenore è troppo vicino quindi è troppo forte, se stai a 30 cm perdi l'omogeneitÃ*, una distanza di 20 cm (suonando delicato) potrebbe essere ideale.
:sonno:

Doc manca giusto il bari! :)

docmax
26th June 2010, 13:30
Vero! Dimenticavo il Bari, per il quale adotto un piccolo artificio utilizzo anche il microfono con il quale tento di cantare (dopo l'intervento alla tiroide non riesco a salire oltre il portavoce, mi manca un'ottava), in genere un sm58, tengo sulla campana l'EV raven (non vario l'angolo agisco sull'altezza), il 58 lo "piazzo" sulla parte destra bassa del sax dove serve rinforzare la ripresa del suono.
Mancava il Bari! Ora c'è...

SaxRooster
26th June 2010, 22:27
Wow Doc 2 microfoni :) Io non mi sono mai osato, non sono sicuro di sapere come gestirli!

docmax
27th June 2010, 01:50
Guarda che non c'è da osare ma da usare quel che hai per poter suonare al meglio o, nel mio caso, alla meno peggio! :lol:

niky sax
28th June 2010, 10:12
SarÃ* che ci suono da anni ma non ho piu problemi di amplificazione, suono però solo con l'alto
un yas 65 becco meyer 6.
Ieri ero ad una comunione di parenti,
mi hanno invitato a suonare,
porto le basi, porto tutto, collego il mio microfono un AKG a clip,
collego il cavo, inizio a suonare e sento le basi distorte, il sax bassissimo di volume,
insomma chi doveva gustarsi i miei bei suoni curati, ha sentito solo le basi distorte e non il sax.
Essendo ospite non me la son sentito di mettere le mani sul mixer, ho scoperto solo dopo che aveva un compressore dove venivano pesantemente esaltati bassi e alti a discapito di medi,
il contralto ha indubbiamente un suono medioso, vi giuro non si sentiva, la gente al posto di applaudire è rimasta allibita a sentire il fracasso delle distorsioni, qualche applauso l'ho avuto per compassione.
Faccio questa considerazione per mettere in evidenza chi circola, la maggiorparte delle persone che mettono le mani sul mixer non sanno cosa fanno.
Io ora in orchestra suono con l'SM57.
Dopo anni di affezionato utilizzo abbiamo provato ad escludere la clip per il suono delle chiavi.
Suonando con la stessa orchestra da anni ci siamo messi un po alla volta ad esaltare solo i suoni alti e medi del sax tanto ci pensava il mixer a darci i bassi, alla fine i troppi bassi producevano un bombardamento continuo per ogni nota schiacciata.
Provato lSM 57 con il clarinetto, il contralto, la voce, devo die che va tutto benissimo.
Non è la direzionalitÃ* il problema che hai tu ma la potenza, se non dai volume hai problemi al minimo movimento che sia direzionale o meno.
Come amplificare il proprio sax senza avere grossi sbalzi di volume al minimo movimento?
Bisogna abituarsi a non sentire il resto del gruppo e fare silenzio attorno, spessisismo i musicisti fanno tantissimo rumore sul palco con grossi rischi di ritorni ai microfoni.
Quindi meno suono si ha sul palco e più si può alzare il microfono,
se ben tarato e ben alto escono tutte le frequenze ed il suono è bello anche di lato,
io spesso uso l'effetto spostando di lato il sax e avvicinandomi un po di piu,
così riesco a fare note forti ed acute senza assordire il pubblico e restando con il volume sotto la voce.
Purtroppo si aquistano microfoni mixer casse compressori e non si studiano i manuali.
il mixer non è una radio che giri il volume ed è fatta,
ci sono tantissime cose da leggere e capire, il difficile è proprio il capirle, solo con molta esperienza ed approfondimento si capiscono gli errori e si risolvono, spessisismo i deficit o gli eccessi nella piazza o nel locale in cui si suona sono dovuti all'orientamento sbagliato delle casse e invece ci si ostina a girare le manopole sbilanciando i suoni.
Ci si accorge di essere diventati capaci quando da sera a sera si spostano di pochissimo i pomelli,
quando l'equalizzazione è quasi uguale da sera a sera allora vuol die che finalmente si sa giocare con l'impianto, logicamente spesso i volumi sono da rifare ma spostare e sole manopole del volume di mezzo punto è poco rispetto allo stravolgerle di sera in sera tutto l'impianto. :saxxxx)))

tzadik
28th June 2010, 10:41
Equalizzazione e regolazione dei volume sul palco e fuori dal palco vanno rifatte ogni volta, se gli ambienti sono diversi!

Per il rumore dei tasti: non tutto i clip riprendono del vibrazioni della meccanica, gli AKG non filtrano la meccanica ma ci sono microfoni a clip che non lo fanno.

L'SM57 è un microfono decisamente poco sensibile e molto direzionale (all'inizio era pensato per certi usi, se dopo è stato preferito per altro è un altro discorso), quindi non è una questione di volume prodotto in partenza ma proprio di come ci si suona dentro

L'SM57 può andare bene per suoni "dolci" perchè è molto presente nella zona medio alta: con un YAS62 e Meyer dubito che riesca a generare un "muro" di armonici, quindi il fatto che l'SM57 sia tagliente può aiutare a far uscire i suoni "dolci"...
Anche il microfono andrebbe scelto in base al suono che si deve amplificare.

Più il palco è grosso migliore dovrÃ* essere il monitoraggio, ma il volume di palco (se lavori con fonici professionisti) non aumenta in funzione delle dimensioni del palco... e non aumenta nemmeno il rischio di feedback, perchè (giustizia vorrebbe) che le spie andassero equalizzate!!!

Riguardo all'equalizzazioni e compressioni...
Ho visto tanti fonici che vanno a memoria: io non ho mai detto loro cosa fare ho solo messo in chiaro che non usciva il suono che doveva uscire, sperando che loro avessero conoscenze tali da riuscire a risolvere i problemi (cosa che non succede sempre, anzi con determinati fonici non succede mai, sul sax se non ti parte almeno dell'ascolto acustico dello strumento non si va mai da nessuna parte!).
L'errore che fanno i fonici non professionali è quello di essere professionisti e di imputare ogni problema a chi è sul palco.

Quando un fonico inesperto vede degli strumenti a fiati, la sua prima paura è quella della dinamica (e quindi va ad agire su un compressore magari rischiando la over-compression) e poi i medio-alti (che se usi un SM58 o un SM57, con molto facilitÃ* "bucano" e la maggior parte dei service medio piccoli va avanti usando 57/58 dappertutto... e dopo ci si lamenta perchè i suoni sono duri... :mha...: ) ma se levi troppi medio alti perdi intelligibilitÃ* e definizione e poi per uscire sei costretto ad aumentare i volumi sia dento che fuori dal palco).

docmax
28th June 2010, 10:50
Dici delle cose sacrosante niki ma quello che raccontavi all'inizio(la storia della base distorta e del suono brutto del sax) è solo una "betise" come dicono in Francia. In quel caso la posizione davanti al mic e il tipo mic non c'entrano...
Il tuo SM57 è una scelta, condivisibile o no (a me non dispiace), una scelta che però è come dico io "di quÃ*" dal mixer: il problema nel tuo caso è stato "di lÃ*" e potresti piazzarci su anche il migliore dei mic mai costruiti e il problema sarebbe rimasto tale e quale.
Nella domanda del thread però era posto il problema di come si sta davanti al mic, quindi torniamo "di qua" dal mixer ;) ma era solo (almeno credo) per discutere sulla posizione, supponendo (ahimé, parlo per me, non sempre è così) di essere noi tutti capaci di produrre un suono adatto ad essere amplificato.

niky sax
11th August 2010, 04:37
Correggo dicendo che uso l'sm 58 e non 57.
A mio avviso per ovviare all'utilizzo di 3 microfoni è una buona idea se ci si accontenta di quello che esce,
non è malaccio.

QUesto è un'altSu coms stare dietro al microfono è un'altro serio problema.
Per anni studiavo a casa e quando andavo sul palco avevo problemi,
il suono era diverso le dinamiche pure e spesso facevo il contrario di quello che invece il microfono mi permetteva,
insomma tutto vano,
addirittura avevo pensato di studiare a casa con un impianto e microfono similari a quelli che uso sul palco.
Non è un problema da poco se consideri che spesso chi mette le mani al mixer pensa solo a quello che vuole far uscire e non a quello che produci e che vuoi far uscire,
potrebbe succedere che cerchi un suono caldo e potente mentre sei costretto a combattere con un microfono basso e povero di armonici, oppure così potente e pieno da dover controllare la ben minima dinamica,
questo a casa non puoi prevederlo mai, è anche uno dei validi motivi perchè non vorrei mai cambiare gruppo, so quello che esce e devo fare ora e ricominciare da capo mi farebbe venir la febbre di nuovo.
l'idea di tornare a discutere con chi mette le mani sul mixer non mi viene proprio in mente.
Il sax è un solista così come la voce , invece viene snobbato,
c'è da dire che è molto difficile da equalizzare, sia sul palco che in studio,
se non lo conosci allora lo tieni basso e approssimativo e vai.
E' sicuro però che, se non si ha esperienza e certezza di sapere cosa farÃ* il presunto fonico, il rischio di peggiorare con lo studio a casa c'è.
Credo si debba partire con la conoscenza di cosa deve fare il sax e cosa deve fare il presunto fonico,
messo in chiaro questo puoi iniziare ad affrontare il problema a casa e poi dietro al microfono, pensare che esca fuori quello che hai in mente è un'utopia se ti aspetti che lo capisca chi non è al posto tuo ( il fonico )

tzadik
11th August 2010, 09:59
Se non c'è un buon ascolto sul palco è difficile suonare bene... non molti fonici sono in grado di gestire bene palco e sala.
Spesso un digitale aiuta... però pochi sanno usare un digitale (esempio un semplice 01V96) in maniera completa.

Studiare a casa amplificati non ha senso perchè l'ambiente è diverso e comunque si tende a non sentire correttamente.
Ogni persona deve riconoscere i propri limiti spesso fonici non capaci non ammettono i loro limiti... e ti rovini la serata (a me è successo spesso)!
Un fonico non capace purtroppo si riconosce abbastanza in fretta.

Una cosa che un sassofonista che impara con il tempo invece... è come comunicare bene con il fonico: io se ho problemi so consigliare al fonico dove intervenire (questo in genere è molto apprezzato, se il fonico accetta un tipo dialogo).
La figura professionale del fonico comunque dovrebbe sempre garantire un certo livello... i fonici professionisti di solito sono molto molto attenti perchè l'addetto ai lavori sa che se fuori si sente male è colpa del fonico.

corvo50
11th August 2010, 11:37
mi piace questo topic.vi spiego come mi sono docuto arrangiare per cercare di risolvere il problema.Premetto che sia ai concerti di altri che dove suonavo io ,raramente ho sentito risultati eccellenti sui fiati,vale a dire che fonici che abbiano l'orecchio giusto sono rari.ho cominciato comprandomi un mic a clip, un shure beta98, e a fissarlo sul clip con un anello elastico di gomma, la cosa ha ridotto drasticamente il rumore della meccanica.poi mi sono fatto un rack con mixerino makie, piu alcuni effetti , e un sonic maximizer bbe.ora siccome per poter sentire come era il mio suono dovevo uscire o scendere dal palco ho dovuto aggiungere un radiomicrofono.Visto che ogni volta l'impianto veniva equalizzato ,o compresso in modo diverso,ad ogni volta il suono faceva pena, salivo sul palco e... mo vi aggiusto io fonici maledetti, una regolatina sul mio rack evia.Chiaro che per imparare come smanettare ce nè voluto di tempo.col fonico nuovo mi limitavo a dirgli , tu sul mixer tienimi tutto flat, nessun riverbero ,nessuna equalizzazione ,poi mi arrangio io, la cosa ad alcuni non è piaciuta ma a me si.Forse che valga il vecchio detto chi fa da sè fa per tre ?non pretendo di qualificarmi come fonico , non oso tanto,ma per quanto riguarda il mio sax ho dovuto per forza maggiore arrangiarmi. per quanto riguarda l'ascolto monitor mammamia anche li un altra impresa. non riuscivo a far capire al fonico che volevo sentire il suono tale e quale come si sentiva fuori dall'impianto, questo perche a me piace sapermi regolare se devo suonare piu forte o piu piano, un fonico non puo mica stare sempre li col dito sullo slider per alzare o abbassare il tuo volume ad ogni frase che fai.per non parlare di cosa usciva dai monitor, se ci penso divento giallo.termino qui anche se dovrei continuare , ma mi sta venendo l'itterizia. ciao gente

docmax
11th August 2010, 12:33
:lol: Corvo sottolinei con dovizia di vita vissuta quello che ci capita spesso.
" Mettimi tutto flat e niente effetti" questa è la frase che nelle condizioni di versioni live per così dire light, cioè senza impianti digitali e con fonici meno "studiati", rendono la vita del saxofonista meno itterica.
Auguro a tutti di trovare questo livello di karma musicale... :smile:

tzadik
11th August 2010, 13:30
Il fonico ha un ruolo fondamentale...
Non esiste che il suono sia settato dal sassofonista... sul palco al massimo senti il suono sul palco che esce da un certo tipo di casse...
Il suono fuori (suono di sala) è necessariamente diverso... il suono va quasi sempre equalizzato non soltanto in funzione del singolo suono di sax (quello lo riusciamo a fare tutti... dico tutti). Equalizzare/comprimere il sax, fuori, in modo che esca insieme al resto dei suoni che arrivano dal palco è un mestiere.

Stupidaggine... un fonico bravo per settare un gate su una batteria ci mette un quarto d'ora, un fonico non bravo lo fa in 5 minuti: la differenza che una batteria con un gate settato a puntino (non è difficile settare un gate, soltanto che ci vuole tempo) viene fuori da cd.

corvo50
11th August 2010, 22:42
eh certo quando si trova qualcuno che ci sa fare ,ci si puo mettere nelle sue mani,ma al nostro livello i fonici erano sempre improvvisati,gente che aggiustava impianti e pretendeva di fare il fonico.fonici professionisti non potevamo permetterceli ,il budget era sempre limitato,forse potete capire perchè mi veniva l'itterizia.potevo regolarmi il mio sax perchè grazie al radiomicrofono ci andavo io di fronte alle casse. poi se il posto si riempiva di gente l'acustica cambiava e magari andava tutto a p.. ma almeno qualcosa di accettabile ne veniva fuori.eh tzadik se dovesse capitarmi di suonare in pubblico ,cosa che dubito,vieni tu a fare il fonico, di te mi fido ciecamente,ma come paga ti devi accontentare di una pizza :lol:

docmax
12th August 2010, 11:52
Io mi ripeto: non si può combattere con chi sul palco ha i potenziometri.
Finito il sound check va tutto bene? Iniziamo il concerto e la manopolina degli amplificatori si alza progressivamente fino a sovrastare tutto e tutti quelli che non hanno potenziometri... quelli come noi o accusano una crisi itterica oppure, come ho fatto ieri, scendono dal palco e si mettono a suonare in mezzo al pubblico.
Quindi il mio è un'amaro sfogo per l'ennesima delusione di ieri; pertanto ho deciso di fregarmene, con questi presupposti suono senza ascoltare un cavolo di quel che faccio (pensate ad intonare il soprano così o a fare i cori con seconde voci) pregando, in caso di risultato deludente, coloro che giustamente criticano di fare una prova al mio posto con lo stesso settaggio.
Gesù mio come si fa? :muro((((

Filippo Parisi
12th August 2010, 13:21
Semplice Doc. Si suona con chitarristi che utilizzano semi-acustiche oppure senza chitarristi, ahahahhaha.

Scherzi a parte, magari non a tutti deve piacere il jazz ma se questi musicisti elettrificati provassero a fare prove e concerti con qualche formazione "acustica" capirebbero cosa vuol dire "adeguare" i volumi, oltre al giovamento indubbio che ne trarrebbero dal punto di vista della dinamica.

tzadik
13th August 2010, 04:19
@docmax: forse non sono abbastanza mature le persone che suonano con te... :zizizi))

docmax
13th August 2010, 12:26
:zizizi))
:mha...:
:muro((((

mario
13th August 2010, 13:51
Quoto Phil :bravo: altrimenti cosa parliamo a fare ... e il Marco VI,e il bocchino rewor
kato ,e il setup che costa un botto e le palle che ti fai a studiare , e la ricerca del suono personale, quando poi un "pistola" qualunque che armeggia alla console ti manda tutto a putt.e ti rovina la serata ,la salute e il divertimento, secondo me sarebbe da prendere mooolto sul serio la questione e piuttosto non andare a suonare, ma ci vogliono anche li le palle , mentre invece pur di suonare ci si mette se non proprio a 90° magari a 120 ma l'effetto è lo stesso :ghigno: succede anche in banda di rompersi a lle prove con il direttore che ti rompe con "suonate pianooooo...." poi vai a fare il concerto in piazza e la gente se ne va perchè non sente niente, personalmente comincio ad essere stufo e medito di suonare a casa mia per me e pochi amici.

corvo50
19th August 2010, 11:04
:lol: a ricordarmi ste cose mi fate ribollire il sangue,come un lupo mannaro in caso di luna piena,sarÃ* anche per questo che sto suonando solo a casa ?posso capire i dilettanti perchè non hanno molta esperienza,ma gente che sta sul palco da piu di vent'anni non la giustifico.è mai possibile che musicisti ,anche raffinati,non capiscano che la musica è come cucinare un piatto raffinato,basta un pizzico di sale in piu e il piatto è rovinato ?la smania di protagonismo forse li rovina,senza considerare che se il tuo volume e troppo alto rispetto al resto ,stai suonando da solo ,perdendo il grande pregio di fusione e amalgama di tutto il suono.un ottimo risultato è fatto:Basso+armonia+melodia+ritmica,ma nei giusti equilibri di volume intendo, spiegatela voi sta cosa a certi fonici o musicisti,ti dicono,si si si certo esatto,poi sul palco,alè su alla manetta,e arrivederci

corvo50
19th August 2010, 11:07
Semplice Doc. Si suona con chitarristi che utilizzano semi-acustiche oppure senza chitarristi, ahahahhaha.

Scherzi a parte, magari non a tutti deve piacere il jazz ma se questi musicisti elettrificati provassero a fare prove e concerti con qualche formazione "acustica" capirebbero cosa vuol dire "adeguare" i volumi, oltre al giovamento indubbio che ne trarrebbero dal punto di vista della dinamica.

fili.. quelli che vanno a 220 sono un po meglio di quelli che vanno a 380 :lol: