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Visualizza Versione Completa : Tecniche dall'esperienza:suonare con ogni ancia



17th February 2007, 03:26
Capitai per caso molto tempo fa su un forum di sax americano.una sera cosi...un forum cosi.
di tutta la pagina una frase fece centro.più o meno suonava..."smettila di chiederti cosa non va bene o a dare la colpa alla tua ancia troppo consumata o troppo nuova.suona e basta".
nonostante l'ovvietÃ* e la praticitÃ* della frase nessuno si prende la responsabilitÃ* del proprio suono.troppi ne ho visti steccare una nota e mandare a fanculo il proprio sax.
è una frase decisa un approccio maschio allo strumento.ma ne troveranno giovamento anche le donne.senza mezze parole.

detto questo vorrei scrivere qualche tecnica per arrivare a padroneggiare qualsiasi ancia dalla più debole alla più estrema.queste tecniche semplici ma come tutto ciò che è semplice,efficace funzionano indipendentemente dal bocchino usato.
ve lo dice uno ke suonava con le 1-1/2 rico blu ed ora gli vanno in iperventilazione le 4 vandoren.

innanzitutto 2 cose.la muscolatura delle labbra e la respirazione.
la prima va abituata e allenata quindi ben vengano tutte le tecniche per renderle più elastiche e resistenti(si pensi al vibrato in cui si mastica l'ancia...o gli armonici) mentre la seconda eseguita correttamente ci aiuta ad alleggerire il peso dell'ancia sulle labbra.ricordate però di rilassarle e farle riposare dopo notevoli sforzi.nn ve le dovete mica spaccare!

ora prendete la vostra ancia montatela.se avete dei problemi a suonarci potete indebolirla(anche se nn me piace sto sistema) oppure compratene una di durezza minore.se non sapete da dove partire partite dal basso.una 1.
dovreste essere in grado di eseguire tutta la scala cromatica dal fortissimo al pianissimo e di suonarci senza fatica prima di poter cambiar ancia.
ora mano a mano che suonate e si adattano le labbra quando sentite il bisogno di crescere di più e volete cambiar ancia si crea sempre il solito problema...dolori tagli sforzi.......il passaggio in realtÃ* deve venire naturale.quindi niente passaggi da 1 a 3 repentini.cambiate di mezzo grado alla volta la forza dell'ancia.è basilare partire con ance basse.si rischiano labbri rotti e vizi duri da togliere.e nn si usano le potenzialitÃ* massime dello strumento.
è il principio della progressione nell'allenamento che non si adatta solo ai culturisti.

c'è però un trucco per accelerare i progressi........spesso diventa difficile e tedioso cambiare di poco ogni volta.se volete dare una spinta alla vostra ascesa alla durezza mettete un ancia ancora piu dura.questo viola in parte il principio precedente ma darÃ* nuova linfa ai vostri sforzi.
esempio avete problemi con una 2?mettete una 2 e mezzo o una 3...forse non suonerete o farete piangere il sax.ma tornate poi alla 2......durerÃ* il tempo di una marcia.
1 piccolo esercizio ke aiuta a rinforzare le labbra è tenere una matita per il fondo tra le labbra.poi passate alle penne e alle stilografiche fino ad arrivare ai tondini di ferro del 10.... :lol:

di importanza assoluta è la respirazione.profonda completa continua diaframmatica deve essere esplicata in tutti e tre i modi(diaframmatica clavicolare intercostale).riempite il sax e inondate tutta l'ancia.so esercizi mentali ke funzionano sempre.fate lavorare l'aria per voi sarÃ* più facile salire di grado.è questione di labbro solo al 10%.

nn fate l'errore...più è dura l'ancia più stringo.allentate la presa e aumentate il volume dell'aria(non il flusso).

siccome nel sax a variare non è solo l'ancia ma anche il bocchino questi consigli valgono anche quando sono tutti e due i parametri a variare.invece della parola ancia(1 variabile) mettete la parola apertura(2 variabili) il discorso appena fatto vale allo stesso modo.

buona potenza.......... :cool:

17th February 2007, 09:18
Saxello ma secondo te è proprio così importante avere un volume cosi potente???
Anche a me piace, quando ho voglia, farmi sentire...ma se voglio suonare un pianissimo devo poterlo fare...e con un ancia che è una suola di scarpa si fa un po fatica no??

Alessio Beatrice
17th February 2007, 12:59
Ottimo Saxello, davvero un ottimo articolo. ;)

17th February 2007, 20:27
Grazie alè... ;)

Alesax...quasi me l'aspettavo una domanda cosi :grin:
premetto che sono un amante del sax e degli strumenti in genere completo.nel senso che non monterei mai un ancia da 5 avendo come obiettivo solo far vergognare gli ottoni a discapito magari delle dinamiche o della tecnica(a volte l'ho fatto ma la situazione lo permetteva....).

quindi questa "guida" pratica vÃ* un pò più in lÃ* della potenza cruda nonostante ce l'abbia dentro.

per esempio suonare per breve tempo anche non bene magari con un ancia di forza più elevata ti consente un maggior controllo poi quando torni alle tue ance di sempre.
oltre all'eccitazione di montare una 5 sul bocchino e saperla padroneggiare come pochi c'è anche una completezza del sassofonista.
infatti se fai caso ho scritto ke per passare da un'ancia all'altra come minimo ci devi saper fare tutte le note e tutta la dinamica dal pppp all ffff e oltre.
sperimentare mi affascina.tra un saxman che ha provato(con criterio) ance di tutti i tipi e misure e uno che non ha mai cambiato setup in vita sua chi pensate sia meglio avere al proprio fianco per un consiglio?

un'altra cosa va detta poi.le ance deboli hanno senz'altro i loro vantaggi.ma lo sapete meglio di me....quando si cerca un suono più personale più completo di armonici più pieno.....ricco...si deve aumentare di livello.

più frecce abbiamo nel nostro sax più possiamo raccontare di noi.

18th February 2007, 00:54
Io non concordo con questo tipo di approccio fisico allo strumento. Una volta che hai trovato il suono che ti piace che senti "tuo" fermati e perfezionati. Questo lavoro di ricerca del suono che ti piace lo devi fare subito o prima possibile e con un buono strumento (insegnanti permettendo). Poi trovato il tuo setup prendi un accordatore e fai NOTE LUNGHE tantissime solo così verifichi l'efficacia del setup. Poi fai i salti d'ottava legati discendenti e verifica ancora. Se cambi ancia di continuo oltre a cambiare il suono di contunuo difficilmente riuscirai a fare questo lavoro. Quando usi ance più pesanti sarai calante e vicecersa con le leggere. Dici che problema c'è infilo o sfilo il becco. SBAGLIATISSIMO ricordati che il punto di accordatura dello strumento è uno solo. Se ti muovi da quel punto fai crescere o calare lo strumento in maniera disomogenea su tutta l'estensione. Gli americani dicono "the non-changing embouchure" e di queste teorizzazioni se ne intendono. Insomma il mio concetto è di trovare il proprio equilibrio il giusto compromesso tra potenza e controllo. Con un'ancia da 5 e un'apertura da 9 si riesce solo a fare le segnalazioni alle navi in porto.

18th February 2007, 09:25
Non per accanirmi contro saxello ma sono d'accordo con Cleveland....
Non tutti possono suonare con le 5 ognuno ha i suoi parametri....

Saxmachine
18th February 2007, 13:40
la penso anche io così...
e lo dice uno che usa ance abbastanza dure, però mica bisogna usarle per forza. anzi a volte un'ancia troppo dura può compromettere il la propria esecuzione. ognuno suona con il numero con cui va più comodo, per le le tre e mezzo per te le 5 ma per qualcun altro magari andranno bene le 2 o addirittutura le 1 e mezzo.
se guardi nella tabella dei setup famosi ti renderai conto che pochissimi sassofonisti vanno oltre le numero 3/2 massimo si arriva alle 4.

18th February 2007, 16:40
non esiste solo la 5 per suonare.ma perchè non provarla mai?
il punto è ke nn puoi sapere se un setup ti si addice finche nn nè provi un numero discreto.se no non hai parametri con cui fare la stima.e oltre a provarli ti ci devi abituare.
è un lavoro che nn va fatto all'inizio però come dice cleve.piuttosto alla fine puoi permetterti di sperimentare.all'inizio devi suonare per forza con un setup ridotto.
la specializzazione piace pure a me ma nn se deve trasformÃ* in sclerosi.

se uso sempre il mio selmer soloist con ance da 2 per fare anche il funky perchè me ce trovo bene sono ovviamente limitato.lo stesso se uso un bocchino ribassato e ci faccio il carnevale di venezia.

con la scusa ke il bocchino si adatta al sassofonista si riskia ke nn se sperimenta più nn se raccolgono sfide nuove.

penso un approccio eclettico allo strumento.poi ognuno cha il suo succhiotto preferito.... :grin:

19th February 2007, 02:18
Saxello il cambio totale del setup è un discorso ancora più complicato del primo. Se si suona "tra amici" va tutto bene ma è diverso se ne vuoi fare una cosa seria. Premesso che fossilizzarsi non è utile anzi è l'antitesi dell'artista e sperimentare è l'essenza della musica e dell'innovazione in genere, bisogna capire cosa si vuole fare. Petrucciani non è Pollini e Brecker non è Glazunov. Prima sai quello che ti piace, a cosa sei portato, e meglio è per l'allievo e per il suo insegnante. Se invece vuoi cambiare setup all'interno di uno stesso percorso musicale puoi e devi farlo. Ma anche quì non puoi cambiare setup ogni giorno. Se poi vuoi cambiare impostazione dell'imboccatura da variabile a statica, questo richiede tanto tempo e tanti sforzi per poi alla fine non riuscire. Il concetto del "non-changing embouchure" è importante e gli allievi lo devono sapere al più presto cosa gli piace, solo così puoi impostarli e dargli le basi per quello che vorranno fare. Poi sperimenteranno, potranno provare anche a suonare il flauto col bocchino del soprano. :idea:

19th February 2007, 17:38
il concetto americano di no changing embocure ha la sua ragion d'essere è indubbio.certo ke nn se possono pretende progressi estremi cambiando bocchino ogni 5 minuti.manca l'adattamento.
una buona programmazione non la escluderei però restando nella variabilitÃ*.
ve confesso...volevo provare a mettere il bocchino della tromba sul sax....cho provato sto sviluppando... :grin:

cmq a parte gli skerzi esiste un trombone ke ho il bocchino del sax.provate a digitare su google Saxobone.......poi me dite....

19th February 2007, 17:55
saxello, con l'alto ovviamente è possibile ma è più semplice suonare un tenore con l'imboccatura della tromba o simile...

suonare il sax come la tromba dovrebbe essere un pò più complicato dato che a paritÃ* di nota emessa (pari hz), la colonna d'aria del sax è più corta.

però, mi piacerebbe approfondire la cosa.
se ne può parlare in privato o aprire un topic apposta?

19th February 2007, 19:22
E una cosa semplicissima, anche se non serve a niente:
1 - togliete il bocchino
2 - digitate un Bb grave
3 - suonate il sax come una tromba (semplicemente dal chiver)

Naturalmente usciranno solo gli armonici... :cool:

20th February 2007, 02:35
giÃ* solo l'averlo pensato è indice di audacia mentale.....

la sperimentazione avviene dal caso o da un'idea folle............poi la scoperta viene da sola

20th February 2007, 10:50
suonate il sax come una tromba (semplicemente dal chiver)

è stata la prima cosa che ho fatto dopo aver emesso il primo rumore con l'ancia... 30 minuti dopo aver comprato il sax nuovo. :-)


giÃ* solo l'averlo pensato è indice di audacia mentale.....

:-) idee strampalate ne ho spesso e volentieri.
In questo caso è semplicemente deformazione professionale.
Il mio primo strumento è ad ancia labiale... (didgeridoo)

Probabilmente lo strumento più indicato per le sperimentazioni che vorrei portare avanti è il baritono... ma aimèh il costo non è da poco.

potrei suonarci parti ritmiche e melodiche con overdub utilizzando una loop station... e sarebbe molto più semplice di alcune cose che giÃ* faccio attualmente.

http://www.andreaferroni.it/mp3/abstait%203550k.mp3
questo pezzo è realizzato con due tubi, il primo in legno in FA, primo armonico in FA... il secondo con un tubo di plastica telescopico che crea una melodia. questo secondo tubo permette dei morbidi glissati ma è lento nei salti di nota...

col sax potrei risolvere.

Simone Borgianni
20th February 2007, 12:09
V'hÃ* preso questo argomento :lol: :lol:

22nd February 2007, 15:50
Mi permetto di segnalare anche la mia esperienza : per il gusto di provare e cambiare , stavo perdendo quasi la voglia ed il piacere di suonare !!
Ho cominciato a mescolare i tre bocchini che piu o meno uso solitamente ( yanagisawa 6 metallo + ebanire = meyer 7 in ebanite ) con vari tipi di ance : partendo dalle La Voz MS che uso normalmente , ho iniziato a provare Vandoren blu da 2 , poi dietro consiglio sono passato alle 2,5 ed in seguito alle ZZ da 2,5 e poi da 3 .
Finivo certe serate del tutto scontento ed anche del tutto confuso , con 3 bocchini e 4-5 ance sul tavolo !!
Concordo nel non fossilizzarsi su un solo set-up , ma si deve cambiare quando se ne sente un'esigenza o si riscontrano dei limiti nel set-up in uso , non tanto x provare : il tempo perso x sperimentare è perso anche x il miglioramento della tecnica e del proprio suonare in generale : sopratutto il provare non puo' mai, almeno x un dilettante di basso livello come sono io , andare a scapito del divertimento e del piacere di suonare .
Ciao A.

23rd February 2007, 00:23
è notevole la tua esperienza hai fatto benissimo a precisarla.ankio avevo sensazioni simili quando in una sera provavo due tre bocchini diversi.
ma qui il discorso cambia perkè tu(e io allora) non hai avuto il tempo di abituartici al bocchino.quando dico di cambiare non dico dopo 5 minuti!!!!!!!!!!!
devi far tuoi ancia e bocchino e solo dopo ke hai una simile padronanza del campo puoi tirarne fuori tre o quattro dalla custodia giocandoci a giro.
una cosa cosi la puoi fare a livelli avanzati.ve pareva che sto post ke ho fatto fosse solo potenza cruda senza cervello eh.................!!!!!!!!!!!!

23rd February 2007, 01:00
Quando si va a fare una serata bisogna lavorare all'80% delle capacitÃ*. Se suoni continuamente al limite diventi insicuro e ti viene quello che i motociclisti chiamano "il braccino". Se affronti una serata con l'insicurezza del setup "il braccino" ti viene a fare le minime e anche le pause. Almeno sul setup non devono esserci dubbi, è la prerogativa per potere suonare. Poi Saxello riesce a cambiare 4/5 setup buon per lui e per il pubblico che lo sente che può variare l'ascolto da Coltrane a Papetti. Comunque è bene precisare che la maggior parte dei grandi professionisti non riescono in questo lavoro. Probabilmente Saxello ha una marcia in più nei setup e potrebbe essere una grande carta a suo vantaggio se ben gestita.

Adalberto, non ti definire mai di basso livello. Il mondo della musica è pieno di invidie e i musicisti modesti (qualitÃ* apprezzabilissima) hanno avuto sempre difficoltÃ*. Sai quanta gente vende fumo? (per fumo intendo il contrario dell'arrosto)

23rd February 2007, 01:21
ehehhehe ma quale variazione de genere...!
no ho provato setup diversi ma nn me so mai azzardato ad un concerto sempre alle prove.
credo una volta sola lo feci ma era per pura necessitÃ* si ruppe l'ancia o nn ricordo bene quale fosse il problema.
dico questo perkè da quando osservo musicisti eccezionali come i polistrumentisti mi si sono aperte frontiere ke prima credevo ankio impensabili.......provate a pensare a suonare con una tromba e con un trombone allo stesso concerto.....come suonare prima co un baritonopoi con un sopranino......

23rd February 2007, 15:46
Io ho suonato durante la stessa serata baritono e contralto e non mi sembra poi ste gran che.... :cool:

29th March 2007, 18:59
Cari colleghi,
mi rivolgo a voi nella speranza che mi diade qualche consiglio otile su come portare il tempo,seguire le note ed isolarsi dal contesto in cui si svolge la vicenda.confido nella vostra infinita saggezza. :oops:

Alessio Beatrice
29th March 2007, 19:02
Ciao Claudio, bel nick e bella provenienza... :grin: Il post però non è adatto credo, qui si parla di ance...

SEM20
30th March 2007, 10:12
Personalmente sono daccordo con quello che ha scritto saxello... A me è capitato di dover suonare nella stessa giornata boheme in orchestra (con il clarinetto...) e fare tributo a Vasco con i sax subito dopo... Vi assicuro che se non avessi fatto un lavoro come quello che ha descritto saxello su tutti gli strumenti non ne sarei uscito vivo!!!

Sul cambio di set up durante i concerti a me è capitato di farlo se dovevo cambiare genere... ad es in un concerto (con il clarinetto) dovevo fare la rapsodia di debussy e preludio fuga and riffs di bernstein e mi sono aiutato cambiando set up... il fine giustifica i mezzi cmq cambiare set up deve risultare un aiuto, non una distrazione

18th April 2007, 15:18
Questa sezione a proposito delle ance mi ha fatto venire qualche dubbio.... :???: mi spiego meglio. Io uso da molto tempo le ance La Voz Medium-Soft perchè sono leggere si suona subito e con un suono pulito. Non ho più avuto bisogno di provare tutte quelle tecniche di immersione, tagli, abrasioni ecc per ammorbidirle. In più devo ammettere che sono un po' pigra nelle sperimentazioni perciò mi sono fermata a quel tipo di ance. Però vorrei capire se il fatto di aumentare la durezza migliora la qualitÃ* del suono. Io non sono una professionista e non riesco a studiare tutti i giorni però mi capita spesso di suonare dal vivo e vorrei migliorare il suono. Devo partire dalle ance o muovermi su altri fronti ? :roll:

18th April 2007, 15:43
.... volevo anche chiedervi che ne pensate delle ance Plasticover della Rico. :?:

18th April 2007, 16:00
Dipende da cosa e come vuoi suonare.
Io inizialmente ti consiglierei un bocchino medio-chiuso con ance medio-morbide, tipo un selmer classico o un vandoren classico con ance vandoren 2,5-3 Diciamo un approccio classico.
Questa è una buona base di partenza per un ottimo suono timbrato. Poi se ti interessa il jazz (o un suono più potente) proverai bocchini più aperti con ance più morbide.

Personalmente eviterei di raschiare e tagliare le ance. Forse pochi sanno che tutte le ance di una stessa serie sono uguali; è la durezza della fibra a darne la durezza, non lo spessore. (per sempio una vandoren classica 3 è tagliata esattemente nello stesso modo e ha quindi le stesse dimensioni di una vandoren 4 o 2...)

gene
19th April 2007, 06:58
Clarencina, secondo me le Plasticover sono ottime..le uso spesso. come sono ottime le Fiberreed.
qualcuno le ha mai usate ? e sopratutto, che ne pensa.

19th April 2007, 11:43
Nienmte male le Plasticover......anche se appena appena piu' brillanti del legno....ottime !!!!
Le Fibracell invece squillano da paura specie dal registro medio in su...troppo squillanti......non mi piacciono ....buone pero' nei subtone.....

gene
19th April 2007, 12:22
io avevo chiesto se qualcuno ha provato le Fiberreed.

19th April 2007, 13:36
Personalmente non ho mai provato le ance sintetiche.
Forse ho anche dei pregiudizi a riguardo... :???: ...da quello che mi dicono sparano e basta; da liscio! :grin:

31st August 2007, 22:37
non esiste uno stretto rapporto tra qualitÃ* sonora e durezza delle ance.Steve Lacy suonava con le 1 e mezzo mentre James Rotter con le vandoren 5.

le Harry Hartsmann's Fiberreed sono ance che costano care ma sono eccezionali.il materiale sintetico con cui sono costruite è morbido quasi legnoso al contatto col labbro e il suono prodotto è morbido e allo stesso tempo potente continuo e lineare su tutto il registro.ho avuto modo di provarne qualcuna e il mio giudizio è pienamente positivo.

idem per le plasticover,praticamente uguali a quelle di legno ma il rivestimento consente una durata maggiore e una protezione dall'umiditÃ* e dallo sporco.

ho provato anche le bari (sia sul sax che sul clarinetto).se usate impropriamente strillano più delle ance di legno con un suono che sulle prime è più squillante.usate con dovizia non hanno praticamente alcuna differenza con quelle di legno(se non forse una leggera difficoltÃ* in più nel controllo) per il resto sono più igieniche e durature resistono anche molto bene ai colpi involontari che spesso spezzano le ance normali in legno(fanno eccezione quelle dalle 4 in su :grin:).

Lanjazz
19th November 2007, 20:11
Mamma mia..... lette tutte le opinioni mi sono fatta la mia...
Il suono dipende da come e cosa sputi dentro lo strumento. Tutto il resto fa variare di così poco che solo chi veramente ha voglia di ascoltare lo sente... Io suono da poco il sax ma ho avuto esperienza con altri strumenti e sono convinto che se a gente come Coltrane o Shorter gli cambiate i settaggi, magari il suono cambierÃ* un pò ma saranno sempre le note che fanno e l'enfasi che trasmettono a renderli grandi... ora vado a fare le mie scale :smile:
Ciao a tutti

20th November 2007, 16:08
Secondo me l'imboccatura e l'ancia servono per avere una tranquillitÃ* maggiore quando si suona...
Nel senso che col giusto set up ho il suono che mi piace e non devo impegnarmi a controllare troppe cose, mi sento più a mio agio...
Ma sicuramente so suonare anche con un set up completamente diverso!

juggler
24th November 2007, 13:39
Mi risulta estremamente difficile comprendere una "necessitÃ*" come quella che Saxello ha sollecitato con questo topic...è probabile che possa avere maggior senso quando si suoni un solo sax...ma non ne sono convinto!

Essendo un polistrumentista (alto, soprano, flauto, bansuri e una moltitudine di strumenti etnici a imboccatura libera e a doppia ancia) e dovendo spesso durante un concerto e a volte durante lo stesso brano cambiare strumento...l'unico criterio a cui mi sono ispirato è la morbidezza e facilitÃ* emissiva...usare un setup durissimo col sax contralto e poi passare al flauto è cosa improbabile ed ardua...il labbro perde di elasticitÃ* e l'emissione risulterebbe pessima e di scarsa qualitÃ* timbrica e sonoriale...

E poi...cambiare...cambiare...ha un senso se necessitÃ* esecutive o di stile in qualche modo lo impongono...ma se hai trovato il tuo equilibrio, la tua "voce"... puoi concentrarti al 100% sulla musica e non certo sull'emissione ed altri "topoi sassofonistici"...

E' vero...c'è anche chi ha un grande livello di adattabilitÃ*...ma se io "perdo" quella che conosco come mia "voce", sinceramente non riesco piu' a suonare...è come parlare con una "voce" che non mi appartiene...
invece, c'è chi in qualche modo ci riesce...è sempre e solo un fatto molto soggettivo...e per quanto mi riguarda al primo posto viene sempre la musica e non il contrario...

26th November 2007, 01:57
Ciao juggler.....complimenti per la tua vasta conoscenza strumentistica "etnika"...
suonare con ance diverse è un pò come suonare con strumenti diversi.dici ne può bastare uno certo.....ma saperlo fare aumenta le possibilitÃ* tecnico artistiche che sono nel bagaglio di ogni strumentista.

te ne potrei fare 1000 di esempi e altrettanti ne potresti trovare tu.....ne faccio uno molto semplice.ad un musicista classico non serve suonare con un'ancia da 4 poichè tranne in alcune eccezioni i volumi raggiunti dal sax che pur essendo un legno è fatto di ottone bastano e avanzano in orchestra.se lo stesso strumentista si ritrovasse in big band a competere con una sezione di trombe......ecco che la necessitÃ* di un volume sonoro maggiore si affaccia.

il fatto poi di suonare con setup hardcore non dovrebbe far pensare che sia causa di perdita di elasticitÃ* o di facilitÃ* di emissione.....anzi quello che ho scritto mirava all'acquisizione di morbidezza e facilitÃ* di emissione,di forza nelle labbra e resistenza, proprio con tutti i tipi di ancia per evitare i problemi citati.in pratica padronanza di ogni ancia.

poi non è certo un obbligo.....ho voluto soltanto dare una più vasta possibilitÃ* tecnica che si risolve in una più ampia possibilitÃ* di espressione allo strumentista sperimentatore.

senza tralasciare l'ego del sassofonista che si gonfia a dismisura quando si trova a padroneggiare un sax che è una fucina da guerra :grin: ;)

juggler
26th November 2007, 03:35
caro Saxello...va bene tutto...ma ognuno trova il suo equilibrio: il fine deve essere sempre quello di fare della buona musica...beato te...che hai tanto tempo per verificare bocchini a destra e ance a sinistra... io mi dibatto tra studi di registrazione, concerti e scrittura (composizione e di musicologia soprattuto etnomusicologia)

Metti a frutto questa tua passione ed esperienza...mettila al servizio di chi non si sa orientare...o di chi inizia...ma non "estremizzare" il tuo "sistema"
ovvero se per te è stato un bene...non è detto che lo sia per tutti...ma se riesci a risolvere i "problemi" di chi alle prime armi...comprendendo dopo averlo sentito suonare un po'... quale setup può facilitargli la vita...un senso tutta 'sta ricerca...di sicuro ce l'ha...

26th November 2007, 23:46
ke intendi per estremizzare?
sei un professionista a quanto mi sembra di capire......di certo se hai giÃ* trovato il tuo suono come dici forse non ti serve sperimentare ancora.
certo è che il fine ultimo è sempre la buona musica......anche se sai anche tu quanto è ampio il significato di "buona musica".
se qualcuno trarrÃ* giovamento non posso che esserne più che felice e soddisfatto.anzi dove fosse necessaria ben vengano correzioni e ampliamenti.
chiunque credo le sue sperimentazioni le faccia quando è il caso di provare ance nuove o bocchini e perkè no anche sax diversi quando ce ne sia possibilitÃ*.
voglio trovare un senso a questo topic....anche se questo topic un senso non ce l'ha :grin: ;)

juggler
27th November 2007, 00:49
Si è "estremi" quando ci si chiude solo su un' idea, un percorso, uno stile ecc...quando si diventa insomma fondamentalisti...non credo tu lo sia...c'è la possibilitÃ* del percorso contrario ovvero ottenere un range espressivo di altissima qualitÃ* con tutte le "possibili" sfumature e cambiamenti da te ampliamente descritti una volta che si è trovati il proprio giusto setup...sai credo che il sax proprio per questa sua natura "sfuggente"...renda alcuni strumentisti decisamente nevrotici in questa affanosa e forse mai placata ricerca di qualcosa che c'è o forse non c'è...riduco in sintesi...quando si hanno troppe possibilitÃ*, il difficile è fare una scelta... pensare che le possibilitÃ* siano infinite...sai, diventa un modo per scaricare "eventuali problemi" o se vuoi responsabilitÃ*... sempre su qualcosa altro che non siamo noi...ma questo non vale solo per il sax...è un po'...una lezione di vita...non credi?

28th November 2007, 01:38
No anzi il mio proposito era aggiungere qualcosa più che ridurre.......quello che hai scritto è veramente interessante,ti riferisci credo alla ricerca infinita del bocchino o dell'ancia perfetta,cosa che di per sè non è necessariamente un male.
può succedere che si incolpi il sax o il bocchino o l'ancia quando qualcosa non va..... :grin:
cercare qualcosa che non c'è in effetti non credo sia utile se giÃ* sai che non c'è.....

15th December 2007, 10:55
La durezza dell'ancia è inversamente proporzionale all'apertura dell'imboccatura. Imboccatura aperta, ancia debole... imboccatura chiusa ancia dura. X lo meno x me è così... io preferisco suonare con ance un pò più dure su imboccatura chiusa (AL3). Ma ovviamente anche il labbro conta. E forse ancora di più conta la pressione interna dell'aria... è quella che permette di dare potenza al suono, ma anche di addolcirlo (ma non farlo morire!!!) nei vari piani o pianissimi... Cmq il vero sassofonista non sarÃ* mai contento e continuerÃ* a fare prove e porsi domande x ricercare un'utopica perfezione, il perfetto connubio tra ancia ed imboccatura! Voi che ne pensate? ;)

17th December 2007, 14:46
fammi indovinare....sei romana.
il tuo primo post qui mi sento quasi lusingato...non potevi fare entrata migliore. :lol: benvenuta



Cmq il vero sassofonista non sarÃ* mai contento e continuerÃ* a fare prove e porsi domande x ricercare un'utopica perfezione, il perfetto connubio tra ancia ed imboccatura!

mi piace questa frase......anke se va un pò in contrasto con la prima riguardo la relazione ancia imboccatura che non è una legge.

Lanjazz
17th December 2007, 18:38
Il vero sassofonista suona da dio e basta.....

AndreamarkVI
17th December 2007, 19:46
ooh ...ecco :grin: :yeah!)

Lanjazz
17th December 2007, 19:56
Invidio chi riesce a "perdere tanto tempo" (notare le virgolette)... a me il tempo non basta mai... non sono mica giovane come AndreamarkVI che rischia ogni volta una rappresaglia sul suo SELMER.... :evil:

17th December 2007, 22:58
Grazie 1000 x l'accoglienza, cmq non sono proprio romana, diciamo che però mi avvicino... Volevo fare una piccola puntualizzazione... la mia non era una legge, era un "secondo me"... significa solo che mi trovo bene a suonare con quel criterio, se così si può chiamare... :smile: x il resto ho scritto solo ciò che penso, dopotutto da sassofonista so quanto riusciamo ad essere pignoli!!! Cerchiamo una perfezione che probabilmente non esiste...

AndreamarkVI
17th December 2007, 23:00
Invidio chi riesce a "perdere tanto tempo" (notare le virgolette)... a me il tempo non basta mai... non sono mica giovane come AndreamarkVI che rischia ogni volta una rappresaglia sul suo SELMER.... :evil:

addirittura rappresaglie :shock: :shock: .....gli dirò di guardarsi le spalle! :lol:

Lanjazz
17th December 2007, 23:10
Grazie 1000 x l'accoglienza, cmq non sono proprio romana, diciamo che però mi avvicino... Volevo fare una piccola puntualizzazione... la mia non era una legge, era un "secondo me"... significa solo che mi trovo bene a suonare con quel criterio, se così si può chiamare... :smile: x il resto ho scritto solo ciò che penso, dopotutto da sassofonista so quanto riusciamo ad essere pignoli!!! Cerchiamo una perfezione che probabilmente non esiste...

Ciao Reasilvia.... (nick inquietante... ricorda Reasilva), non ti preoccupare delle osservazioni "spigolose".... Qui abbiamo delle vere e proprie enciclopedie di sapienza... e come tutti i grandi si inalberano facilmente... però sono forti e hanno sempre dei buoni consigli da dare... L'importante è non contraddirli.. :lol:
Pena, risposte chilometriche con emendamenti e leggi sul sax..... è il bello del forum..
Ciao e benvenuta..

Nous
17th December 2007, 23:22
Grazie 1000 x l'accoglienza, cmq non sono proprio romana, diciamo che però mi avvicino...

Magari Como :lol: ?
Comunque, io concordo con quanto espresso da Silvia.

Lanjazz
17th December 2007, 23:24
Il vero sassofonista suona da dio e basta.....

Io concordo con questo vecchio arteriosclerotico....... :lol:

18th December 2007, 17:04
Reasilvia ho detto legge perkè il tuo è un adagio molto diffuso.non mi sembri pignola...ma precisa.
e ti sei guadagnata subito un alfiere a tua difesa che probabilmente ce l'ha con me per qualche post innocente...... :grin:

18th December 2007, 18:55
Ma.... veramente ReaSilvia era una dea, precisamente la madre di Romolo e Remo, non voleva essere un nick inquietante come qualcuno lo ha definito... e poi a suggerirmi questo nick è stato il mio nipotino che sta studiando questa leggenda a scuola!!! Cmq non ho bisogno di alfieri che mi difendano, sono abbastanza "tosta" (sono sassofonista d'altronde!)... ed inoltre non trovo che le varie puntualizzazioni siano spigolose, sono solo modi diversi di osservare una stessa realtÃ*... La musica è fatta di queste cose, di piccole o grandi differenze di pensiero, e solo con il confronto si può crescere, quindi grazie delle vostre risposte xchè dalle varie esperienze di ogniuno si può raccogliere sempre un qualcosa di positivo, chiunque può insegnare qualcosa all'altro... :smile:

Lanjazz
18th December 2007, 20:58
Reasilva era una vestale.... poi ha avuto qualche scappatella con niente popò di meno che Marte in persona..... dal quale ha avuto Romolo e Remo.... Sta poveretta era superstite da un tentativo di uccisione nel quale era morto suo fratello........ Una storia del genere non è inquietante????? :lol:
Comunque tranquilla, tu sei la benvenuta, non voglio che pensi che io ce l'abbia con te..... Ho solo scherzato sul nome. :grin:

18th December 2007, 21:21
Tranquillo lanjazz, non ho mai pensato che ce l'avessi con me ;) Mi sono accorta subito che in questo forum siete tutti carini e disponibili... :grin: E noi sassofonisti siamo tutti simpatici, un pò pazzi, ma cmq simpatici... usciamo proprio così dalla fabbrica!!! :lol: SALUTI A TUTTO IL FORUM!

Lanjazz
18th December 2007, 21:27
Non carini...... ma proprio belli.... sai che fascino con quel tubo piegato o dritto che emette note celestiali?

PallaDiCannone
18th December 2007, 22:04
Cmq il vero sassofonista non sarÃ* mai contento e continuerÃ* a fare prove e porsi domande x ricercare un'utopica perfezione, il perfetto connubio tra ancia ed imboccatura! Voi che ne pensate? ;)

Ma ragazzi...le leggi di Murphy parlano chiaro, andate a rivederle se le avete dimenticate :lol: :lol: :lol: :lol:

19th December 2007, 01:58
Cmq non ho bisogno di alfieri che mi difendano, sono abbastanza "tosta"

io lo so spiegalo a chi non lo sa....

21st December 2007, 23:01
:???: mi sa che a furia di chiacchiere abbiamo un pò deviato da quello che era l'argomento principale!!! :lol: Cmq x tornare in tema, ho comperato un pacchetto di ancie che fanno a dir poco pena, inizialment ono durissime, poi, dopo soli 10 minuti si sono assottigliate tanto da fischiare ad ogni nota... strano no?.... eppure uso sempre lo stesso tipo da anni... boh!!! Spero che almeno mi aiutino a migliorare x adattabilitÃ* visto che partendo da una 3e1/2 poi ti ritrovi a suonare con una 2!!! A questo punto diventa davvero indispensabile saper suonare con ogni ancia... Peccato che con cambi così rapidi è un pò precaria l'intonazione :sad: .... CIAO RAGA!!! fatemi sapere se anche voi avete avuto pene di questo genere...

21st December 2007, 23:25
:cry:...... emh...... scusate l'analfabetismo ma nel commento di prima ho dimenticato qualche lettera..... opssssssss! :neutral: