PDA

Visualizza Versione Completa : se si facesse tutto in piena regola....



Danyart
3rd May 2010, 21:16
ho contattato un' associazione che rilascia il certificato d'agibilitÃ* per 29 euri totali...questo prezzo comprende il versamento dei contributi minimi (14,80), 5 euro all'inps (perchè?) e 5 all'inail (assicurazione)...questo se si dichiara solo il minimo, cioè 43,80, il che è davvero assurdo, significherebbe che io mi metterei in tasca solo 14/15 euri...se invece si facesse tutto in totale reghola, esempio, 150 euro lordi, ne dovrei pagare 70, cioè, quasi 50 di contributi, 5 inail, 5 inps, 10 di commisione all'associazione più la benzina per lo spostamento che comunque è una spesa...quanto mi rimane??? ma come si fa?? cioè, fare il musicista è quasi impossibile di per se, a queste condizioni è come se ti dicano, venditi tutto e lascia perdere, o suona solo in cantina, se ce l'hai...e io, sto valutando di abbandonare, seriamente...
:sad:

re minore
3rd May 2010, 21:37
Ma... non capisco... che io sappia l'agibilita' la deve fare il titolare del locale, a favore dei musicisti, e non te! Sei sicuro di aver capito bene? Non e' che pensavano che tu fossi l'imprenditore?

Quello che si fa di solito e' che il titolare del locale fa l'agibilita per il minimo (i 43,80 E da te citati), e poi paga di piu' i musicisti. Ma il minimo basta a coprire in caso di ispezione. La agibilita' serve, tra l'altro, per la pensione dei musicisti, e' per quello che una parte va all'inps.

Danyart
4th May 2010, 08:20
certo, solitamente si fa così, però spesso negli hotel più in chiedono fattura e pretendono che sia il musicista a far tutto, e poi, quello che volevo dire è che versando il minimo la pensione ipotetica sarebbe davvero ridicola...

tzadik
13th May 2010, 19:32
ho contattato un' associazione che rilascia il certificato d'agibilitÃ* per 29 euri totali...questo prezzo comprende il versamento dei contributi minimi (14,80), 5 euro all'inps (perchè?)


Fidati è meglio l'Inps che non l'Enpals...

In soldoni:
I contributi previdenziali all'Enpals li versi a prestazione (cioè sul concerto) all'Inps li versi a durata (anni di lavoro e li paghi mese per mese): ovviamente l'Inps non credo che verifichi che il tuo lavoro sia "continuativo", l'Inps intasca i soldi e a 70/80 anni ti da la pensione.

Tutti i professionisti che conosco o hanno una partita IVA ai minimi regimi (30000€/anno) o hanno partita IVA come idraulico, muratore etc etc: rilasciano regolare fattura, però alla fine versano i contributi all'Inps.
Nessuno ha una partita IVA come "operatore dello spettacolo" (che sarebbe soggetto all'Enpals).

Altrimenti anche per uno molto attivo (ho amici che fanno più di 200/250 concerti all'anno) con la pensione che ti arriverebbe non ti paghi neanche il telefono.

Conviene l'Enpals se ti pagano dai 1000€ a concerto in su... e se ne fai tanti (più di 200 al anno).
Poi ovviamente se sei un Jarret o un Shorter (ti basta l'incasso di un concerto per fare una vita da borghese, specie Jarret che chiede 200000/250000€ a concerto e infatti suona solo a Umbria Jazz).


Io tanti concerti li faccio in regola: suono in un paio di formazioni che sono "associazioni", loro mi rilasciano un "certificato dei compensi assoggettati a ritenuta d'acconto": così loro su quello non versano IVA e siamo tutti più contenti. :lol:
Quel certificato poi eventualmente lo usi per fare la dichiarazione dei redditi...

almartino
13th May 2010, 23:21
confermo che l'agibilitÃ* spesso la fa il titolare del locale ma è vero anche che alcuni (specie grandi Hotel ecc ecc) preferiscono una fattura per la prestazione artistica e che l'artista si veda tutto l'iter burocratico, per questo motivo sto vedendo di regolare l'enpals direttamente io, ho giÃ* contattato l'ufficio Enpals di zona per la pratica.

docmax
14th May 2010, 11:50
Vedrai che tra poco tutti i gestori scaricheranno sull'artista (o nel mio caso presunto tale) l'affaire ENPALS.
Io non ci capisco niente e mi sono iscritto ad un'associazione (ma sono sicuro che una volta nella m...da non mi salverÃ* nemmeno questa iscrizione).
Piccola proposta a chi ci capisce del forum o a chi come Al si stÃ* adoperando per adempiere agli obblighi previsti: mettete in un thread specifico oppure in un articolo, la prassi per quanto riguarda il suonare in regola a seconda delle diverse tipologie di musicista (professionista, dilettante che giÃ* paga le porpie tasse e la propria INPS EMPAM ENASARCO ecc., dilettante studente, dilettante disoccupato, ecc.)...
Fare una piccola consulenza (aggratrise) ai forumisti: anche questo è sostenere il forum. ;)

tzadik
14th May 2010, 12:12
Sono iscritto anche io all'Enpals, non ho mai usato il libretto...
Suonando sia per associazioni che per gruppi: per le associazioni mi avvalgo "della ritenuta d'acconto", per i gruppi fattura uno del gruppo e poi si spartisce: l'Enpals non ha modo di verificare che uno suoni "per soldi".

Tutti i musicisti professionisti con cui suono aggirano l'Enpals fatturando non come prestazione musicale e nessuno vieta loro di scegliere un altro ente previdenziale (Inps)... :zizizi))

dragon14
1st June 2010, 18:40
Vedrai che tra poco tutti i gestori scaricheranno sull'artista (o nel mio caso presunto tale) l'affaire ENPALS.
Io non ci capisco niente e mi sono iscritto ad un'associazione (ma sono sicuro che una volta nella m...da non mi salverÃ* nemmeno questa iscrizione).
Piccola proposta a chi ci capisce del forum o a chi come Al si stÃ* adoperando per adempiere agli obblighi previsti: mettete in un thread specifico oppure in un articolo, la prassi per quanto riguarda il suonare in regola a seconda delle diverse tipologie di musicista (professionista, dilettante che giÃ* paga le porpie tasse e la propria INPS EMPAM ENASARCO ecc., dilettante studente, dilettante disoccupato, ecc.)...
Fare una piccola consulenza (aggratrise) ai forumisti: anche questo è sostenere il forum. ;)
quoto per quanto riguarda il thread specifico...io suono solo in banda per ora però sono curioso di capire la legislazione in merito cosa dice e quali sono le procedura da seguire

Danyart
18th August 2010, 14:50
sono andato sul sito della SIAE...sono rimasto depresso, praticamente io sono un vero e proprio delinquente, e con quello che faccio (suono anche in solo con basi "scaricate", fatte da me o da amici e/o qualcosa del genere) rischio fino a 15 mila euro di multa più qualche mese di galera, oltre al fatto che se dichiaro di percepire per esempio 150 euri, il gestore dovrebbe pagare circa 190 ma a me rimarrebbero, facendo tutto alla perfezione, circa 40-50 euri...da domani suono per strada, sempre che non m'arrestino anche per quello!

KoKo
18th August 2010, 14:52
in teoria si, anche per strada dovresti pagare la siae =)

Danyart
18th August 2010, 15:09
comunque, ragazzi, è davvero assurdo, per fare il musicista bisogna partire da essere milionari...tra l'altro, i locali mi stanno sempre più chiedendo ( e imponendo) di arrangiarmi io con la burocrazia, il che significa che vogliono pagare uguale a prima ma in più mi di devo fare ENPALS, INPS; INAIL, ed eventualmente, IRPEF, benzina (perchè mi devo sempre spostare tra i 50 e i 200 km) ecc... suonerò/suoneremo per la gloria, pagando noi??
Deprimente, depresso, basta, mi è impossibile, sono figlio di operaio morto a 60 anni e fratello di operaio che si fa un culo come una capanna per riuscire a pagarsi il mutuo di una casetta da ridere...armiamoci di zappa e la musica diventerÃ* un hobby...a meno che...

mario
18th August 2010, 16:54
Se ne è giÃ* parlato, hai tutte le ragioni del mondo e tutta la mia comprensione,ma purtroppo vale sempre la regola della domanda e dell'offerta,o riesci a fartene dare un pò da Jarret che sembrano perfino " tantini" oppure cambi genere,mi risulta che i lisciaroli abbiano una paga onesta come da operaio in fabbrica ma almeno sono in regola (è meglio informarsi bene su quanto percepiscono di pensione) perchè conosco delle storie veramente allucinanti. Visto che sei bravissimo nel disegno ,facci un pensierino,sempre mondo dell'arte è. ;) Non volermene ti prego ,non è assolutamente mia intenzione scherzare su cose serie ma la realtÃ* l'hai toccata con mano prorpio tu.

tzadik
18th August 2010, 17:19
È più comodo se vai via in duo o trio... secondo me...

corvo50
18th August 2010, 18:50
MAH tasto dolente.posso dirvi come era una volta,l'organizzatore pagava la siae ,e chiunque poteva suonare in quel posto.oggi non so dove vogliano arrivare,non credo che sia spremendo come un limone quei quattro poveracci che ancora hanno voglia di suonare che si rinpingueranno le casse della siae o enpals,credo invece che si otterrÃ* l'effetto opposto,cioè sempre meno gente che suona e organizzatori che pagano.il problema nasce a monte; il pubblico non spende piu una lira per la musica ,ne per comprare dischi ne per biglietti d'ingresso, il discorso non comprende i grandi concerti.il risultato sarÃ* che tutti i musicisti di piccolo calibro non potranno piu suonare a meno che non siano disposti a tirare fuori soldi di tasca loro oltre a non prenderne, il che mi sembra assurdo.l'unica soluzione che vedo fattibile,ma qui qualcuno che vive di rendita non sarÃ* d'accordo,è che si passi ad un mercato libero come in USA .dove se vendi dischi o fai concerti guadagni se no non prendi nulla, e per la previdenza ti fai una pensione privata sulla quale versi in base a quello che puoi permetterti.
di tutto si puo pensare sugli USA , ma non si puo certo dire che li musica e musicisti siano alla fame, in italia invece ,nonostante tutta la tutela ,tantissimi se non hanno un altro lavoro non so come farebbero a mangiare.

Morelli Bruno
4th September 2010, 14:18
Ciao a tutti. Ogni cooperativa o associazione musicale ha i suoi prezzi per quanto riguarda il rilascio dell'agibilitÃ* Enpals per suonare ed il conseguente modello Cud a febbraio. Dove io sono inscritto raduna la maggior parte dei gruppi musicali in Liguria e prende 15 euro per ogni agibilitÃ* (versando 14 euro circa all'Enpals) su un imponibile di euro 45 ad elemento facente parte il gruppo con fattura + iva 20% e chiede solo la tessera annuale di iscrizione Endas che è di euro 50. Perciò il guadagno della cooperativa e di 1 euro a contributo, nulla se lavori in "nero". Senza fattura non è possibile versare nessun contributo perchè non c'è la prova che quel giorno tu ti sia esibito nel locale esclusi i lavoratori dipendenti presso altra azienda, i pensionati oltre i 65 anni e gli studenti che sono esenti dal chiederla. Se alla fine del'anno non superi i 5000 euro non paghi nulla come cumolo. Bruno.

Danyart
21st June 2011, 13:28
Gentile artista,
anche se fai parte del gruppo musica dal vivo NON hai diritto all’esenzione enpals. ( legge 188 del 2008 ).
Dovresti avere un’altra attività, o essere uno studente inferiore ai 25 anni.
Sei obbligato dalla stessa legge a versare i contributi enpals ANCHE PER PRESTAZIONI GRATUITE.
Ricordati inoltre che versare l’enpals non è sufficiente per essere in regola, per percepire compensi correttamente è necessario rilasciare regolare fattura o ritenuta d’acconto
Il rischio più grosso è legato alla compilazione del permesso SIAE sul quale sono facilmente rintracciabili i tuoi dati: nome, cognome, codice fiscale …
Una pezza giustificativa ( fattura o ritenuta ) per ogni permesso firmato sarebbe consigliabile.
questa la risposta di un'associazione...ma non era il locale a dover fare il tutto e quindi a rischiare???

SaxRooster
22nd June 2011, 08:45
E' semplicemente ridicolo! In pratica o si fa in nero ( quando si puo' ) o si fa la fame e ci si ipoteca il futuro ( con l'enpals ) oppure si dichiara il falso ( tramite partita iva ).

Grazie Italia!

Chopin75
22nd June 2011, 11:01
Anche in questo caso leggendo l'intero thread, considero la posizione italiana rispetto agli altri paese (almeno in UK) antiquata...la mia esperienza qui è questa:incuriosito da questo post mi sono informato, qui in UK, in tutto il territorio (anche oltre oceano) se una persona vuole fare l'artista professionista (musicista, attore e chi più ne ha piu ne metta) deve fare un'audizione presso una commissione governativa, se la commissione ritiene l'individuo idoneo, oltre ad una sorta di certificato di abilitazione, costui dovrà pagare una cifra fissa all'ufficio competente all'anno, che comprende tasse e previdenza sociale (attenzione però, questo vale anche se si incassa 1 euro durante l'anno) cioè le tasse vanno pagate comunque (mi è stato spiegato che questo è un deterrente affinchè tutti gli artisti siano consapevoli che il governo non mantiene nessuno)

Insomma, concludendo, qui il "lavoro" di artista è considerato tale, come qualsiasi altro lavoro (avvocato, idraulico, operaio, ingegnere ecc)

docmax
22nd June 2011, 11:30
A quanto ammonta il fisso che, dopo aver superato l'audizione, si deve versare in UK?

re minore
22nd June 2011, 12:11
Non sapevo che in UK funzionasse in questa maniera... e tutto sommato non mi sembra per niente sensato. In primis se voglio fare l'artista non dovrei avere l'approvazione di nessuna commissione, l'unica necessaria e' quella del mio pubblico (e forse neanche quella), in secundis questa storia del fisso mi piace poco. Secondo me le tasse si devono pagare in proporzione al reddito. E' pazzesco che un idraulico che non lavora non paga tasse e un artista che non lavora si'.

E comunque per assurdo cosa succede se fai l'esame, non lo passi, e poi ottieni un ingaggio come musicista? Non lavori? Lavori ma non paghi le tasse? :BHO: Mi sembra un sistema un po' campato in aria :zizizi))

tzadik
22nd June 2011, 12:59
... il sistema penso serva per evitare l'evasione fiscale. Probabilmente paghi una quota previdenziale minima e il resto lo fai privatamente (parlo sempre di previdenza). A livello di gestione è un sistema che ha senso... o meglio, sicuramente non porta ai problemi che per esempio ha l'INPS.

Il problema in Italia è che un operatore dello spettacolo è pagato a prestazione e non a tempo (come un normalissimo lavoratore). Per ovviare a questo uno si fa un partita iva come idraulico, piastrelllista e quando va a suonare fattura come idraulico o piastrellista. Di base non c'è niente di illegale, lo fanno in tanti.

Per evitare di pagare l'Enpals basta farsi pagare il rimborso spese e non la prestazione musicale... e per avere ancora meno problemi essere nei requisiti minimi per l'esenzione dall'Enpals. Per la SIAE è un altro paio di maniche.

Danyart
22nd June 2011, 13:25
non piace proprio per niente neanche a me la descrizione di chopin, per quanto riguarda la situazione da noi ( o meglio da me) è che, anche volendo, ho difficoltà estreme a versare i contributi, sia perchè mi pagano troppo poco (e tra l'altro non si suona certo ogni giorno) sia perchè addirittura alcuni non vogliono pagare nemmeno il permesso SIAE, veramente incredibile, anche se in parte capisco che son spese a volte eccessive...per quanto riguarda l'esenzione, purtroppo la legge è abbastanza assurda (a me sembra tale), cioè chi ha un altro lavoro può fare serate fino a ben 5000 euri senza versare enpals ( e quiani ne fa qualnte ne vuole perchè tanto viene pagato in contanti) mentre chi fa il musicista dovrebbe versare anche per 50 euri...
Che significa farsi pagare il rimborso spese??

tzadik
22nd June 2011, 13:45
... in tutti i contesti dove suono si fa tutto in regola: ogni concerto viene fatturato a nome di un associazione senza scopo di lucro.
Se sei esente dal versare l'Enpals basta che compili un autocerficazione (fornita da chi ti paga il concerto) e ti fai pagare con una ritenuta d'acconto come rimborso spese: in questo modo sei completamente in regola!

Danyart
22nd June 2011, 13:47
sì, ma io non sono assoltuamente esente...il problema è che i locali non vogliono pagare...nei concerti è diverso, come quando venivo assunto dall'agenzia, mi versavano, almeno al minimo, enpals, inps e inail

Chopin75
23rd June 2011, 00:16
Non sapevo che in UK funzionasse in questa maniera... e tutto sommato non mi sembra per niente sensato. In primis se voglio fare l'artista non dovrei avere l'approvazione di nessuna commissione, l'unica necessaria e' quella del mio pubblico (e forse neanche quella), in secundis questa storia del fisso mi piace poco. Secondo me le tasse si devono pagare in proporzione al reddito. E' pazzesco che un idraulico che non lavora non paga tasse e un artista che non lavora si'.

E comunque per assurdo cosa succede se fai l'esame, non lo passi, e poi ottieni un ingaggio come musicista? Non lavori? Lavori ma non paghi le tasse? :BHO: Mi sembra un sistema un po' campato in aria :zizizi))

Comunque tengo a precisare che anche un idraulico qui deve pagare le tasse, ovviamente una piccolissima percentuale, ma le deve pagare, per quel che riguarda l'artista professionista, e ripeto professionista è come ho detto viene ritenuta una professione con tanto di abilitazione chi non ce l'ha non può esercitare...che poi agli angoli di stradaci sia gente che canta e suona ecc. questo è un altro fatto (la legge cè, poi che la si rispetti è un altra cosa)

@Docmax:ci sono vari tetti da superare per pagare queste tasse (ovviamente un artista di strada non paga come che so un artista del calibro di Coltrane) ma il minimo credo siano 180£ all'anno anche se non lavori

Morelli Bruno
23rd June 2011, 13:48
Ciao. Io dividerei i posti dove si fà musica: dancing,circoli ricreativi Arci od altro sagre e feste estive pianobar,concerti dove c'è una medio o grossa organizzazione. Nei dancing dove si stacca il biglietto di ingresso quasi tutti i gestori pretendono la fattura quasi sempre intera e di conseguenza ti devi pagare il contributo Enpals anche perchè qui vengono gli ispettori della Siae a controllare il programma Siae e chiedono l'agibilità del gruppo che suona in quel momento e se questi non l'hanno richiesta anticipatamente fanno il verbale a tutti i componenti del gruppo (o alla cooperativa se questo gruppo è inscritto) e al gestore del locale. Rischi di non andar più a suonare in quel locale. Raramente dal gestore è accettata la ritenuta di acconto al 20% per una loro semplificazione fiscale.
Nei circoli e sagre all'aperto dove non sempre c'è il biglietto di ingresso i gestori quasi tutti non vogliono assolutamente la fattura perchè non hanno partita iva e non se la possono scaricare e di conseguenza tu non puoi marcare i contributi perchè la cooperativa o associazione dove tu sei inscritto ti chiede la fattura. Rischia molto in caso di verifica negli anni della Siae il firmatario del programma musicale Siae e sono dolori molto forti (evasione fiscale e contributiva). Puoi chiedere saltuarialmente dove lo spettacolo viene fatto senza scopo di lucro la prestazione gratuita con rimborso spese ma devi dichiararlo all'Enpals con un apposito modulo loro anticipatamante. E' meglio richiederla pochissime volte perchè al Siae che ormai ha poteri di finanza ha già contestato i gestori dei circoli per non veritiera attività.
Nei pianobar dove normalmente ci sono uno o due musicisti e non c'è biglietto di ingresso la Siae viene pagata a forfait molti gestori mettono a libro paga i musicisti come personale dipendente all'Enpals o altrimenti anche lì bisogna fare fattura.
Nelle grosse organizzazioni di concerti dove quasi sempre ci sono dei service ogni elemento ha la sua personale partita iva e di conseguenza può rilasciare la fattura. In tutti i modi è sempre un gran casino per il musicista perchè i soldi sono sempre pochi per tutto quello che hai speso in strumentazione e le ore che passi fuori casa. Bruno.

SaxRooster
27th June 2011, 20:50
Sono iscritto anche io all'Enpals, non ho mai usato il libretto...
Suonando sia per associazioni che per gruppi: per le associazioni mi avvalgo "della ritenuta d'acconto", per i gruppi fattura uno del gruppo e poi si spartisce: l'Enpals non ha modo di verificare che uno suoni "per soldi".

Tutti i musicisti professionisti con cui suono aggirano l'Enpals fatturando non come prestazione musicale e nessuno vieta loro di scegliere un altro ente previdenziale (Inps)... :zizizi))

Che vuol dire suonare per associazioni? Posso costituire un'associazione no profit ( che in pratica e' il gruppo ) e far fatturare all'associazione? E se si, la cosa esenta per qualche strano motivo i musicisti dall'Enpals? ( a che condizioni? )

Sapevo che gli ispettori SIAE adesso controllano anche l'agibilita' in delega all'Enpals, se li trovi in una serata come risolvi se fatturi come piastrellista? :)

tzadik
28th June 2011, 01:30
I dettagli precisi non li conosco. Periodicamente mi arriva un blocco di carte da firmare... come ho scritto successivamente a quel messaggio (ora suono solo per "enti") rientro in una delle categorie per cui sono esente dall'Enpals (secondo la normativa vigente).

Per buttarla sul ridere... visto che si parla di dare spazio ai giovani... l'attuale presidente della SIAE (eletto quest'anno) ha più di 90 anni...

Danyart
28th June 2011, 09:29
tu rientri nella categoria esenti perchè sei studente sotto i 25 anni, questo fino a ipotetici 5000 euri di suonate, oltre pagheresti, così come i pensionati ultra 65enni e i lavoratori che versano INPS, INPDAP, CIP e CIOP

Nous
28th June 2011, 11:09
ogni concerto viene fatturato a nome di un associazione senza scopo di lucro.

Magari riesci ad applicare questo : http://www.bandagverdisinnai.it/documen ... Profit.pdf (http://www.bandagverdisinnai.it/documenti%20vari/Norme%20Fiscali%20Enti%20No%20Profit.pdf)

E a risparmiare la ritenuta, che è comunque un discreto numero di palanche in uscita.

tzadik
28th June 2011, 11:41
@Danyart: sono esente proprio per quel motivo... infatti il libretto Enpals me l'avevano fatto prima di informarsi su quei dettagli.
Molti musicisti con cui suono hanno una regolare "posizione" INPS e versano tutto all'INPS.
C'è un decreto che addirittura ti permette di versare i contributi previdenziali mentre studi (se hai soldi... e se sei regolarmente iscritto all'università/conservatorio) e questi contributi valgono doppio (vengono conteggiati come doppi).