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Visualizza Versione Completa : Claudio Carboni - "Secondo a nessuno"



Alessio Beatrice
22nd April 2010, 17:57
Claudio Carboni
Secondo a nessuno


da un’ idea di Andrea Bonacini e Claudio Carboni



sax - Claudio Carboni
clarinetto - Michele Marini
violino - Davide Bizzarri
voce e chitarra - Maurizio Geri
fisarmonica - Daniele Donadelli
contrabbasso - Felice Del Gaudio


http://www.saxforum.it/temporanei/secondo.jpg


Andrea Bonacini e Claudio Carboni sono impegnati da anni nel recupero e nella valorizzazione
della musica da ballo emiliano-romagnola, del Liscio com’è comunemente chiamato. Da strade
diverse si sono trovati a lavorare assieme in alcuni progetti di recupero di questa tradizione e, su
commissione del festival Biennale del Paesaggio 2008 organizzato dalla Provincia di Reggio
Emilia, hanno deciso di porre mano alla letteratura musicale di colui che viene definito il creatore
principe del fenomeno “liscio”, entrato di diritto a far parte della tradizione e del costume italiani:
Secondo Casadei, padre fondatore dell’omonima orchestra. Abbandonate le storiche reticenze e i
falsi luoghi comuni su questa tradizione, grazie al prezioso aiuto della Casadei Sonora di Riccarda
Casadei, figlia di Secondo, Claudio Carboni ha messo le mani nell’archivio di famiglia (circa 1200
brani, di cui 1078 incisi) ponendo le basi per questo progetto di recupero. Il complesso a cui si fa
riferimento in questa produzione è quello nato nel 1928 che ha rappresentato per l’epoca un
incredibile innovazione per l’orchestra romagnola. Accanto al clarinetto, al violino, al contrabbasso,
alla fisarmonica ed alla chitarra, organico della tradizione, viene introdotto un nuovo strumento
preso direttamente dalla tradizione swing americana: il saxofono. Anche il repertorio, quindi,
risente di questi nuovi balli d’oltre oceano, i foxtrot, i onestep… La necessitĂ* di costruire una
produzione filologicamente corretta,ma regolata della necessitĂ* di non creare un concerto da balera,
ha portato a pensare l’organico di questa produzione in funzione di un’atteggiamento rigoroso verso
il passato ma al contempo creativo. Dalla Toscana, Claudio Carboni, quindi, si è portato Maurizio
Geri, compagno in Banditaliana di Riccardo Tesi, insieme giĂ* protagonisti di splendidi progetti di
recupero di tradizioni importanti e Michele Marini un giovanissimo clarinettista di sicuro avvenire.
Dall’Emilia, Shéhérazade ha coinvolto Davide Bizzarri, violinista e fondatore del gruppo I Violini
di Santa Vittoria, Daniele Donadelli, l’altro giovane del gruppo, fisarmonicista diplomato del locale
istituto musicale Merulo e giĂ* attivo non solo nei repertori classici e da ballo e un bolognese
d’adozione, un noto ed esperto musicista jazz come Felice del Gaudio al contrabbasso.



Il 19 aprile 2010 è uscito il secondo numero della collana TACADANCER (Egea distribuzione), SECONDO A NESSUNO, autore CLAUDIO CARBONI, parte di un progetto più ampio di rivisitazione, del recupero e nella valorizzazione della musica da ballo emiliano-romagnola, del Liscio com’è comunemente chiamato.

SECONDO A NESSUNO, nato su commissione del festival Biennale del Paesaggio 2008 organizzato dalla Provincia di Reggio Emilia, si rifĂ* alla letteratura musicale di colui che viene definito il creatore principe del fenomeno “liscio”, entrato di diritto a far parte della tradizione e del costume italiani: Secondo Casadei, padre fondatore dell’omonima orchestra.

Non è stato un progetto facile. Ha costretto SHEHERAZADE con Andrea Bonacini, la produzione, e Claudio Carboni a lottare contro storiche reticenze e a sopprimere i soliti falsi luoghi comuni su questa tradizione. Lo sguardo progettuale di TACADANCER non è esclusivamente musicale, bensì storico e spettacolare, l'obiettivo è far emergere gli aspetti culturali e sociali (collettivi ed individuali) delle genti che hanno abitato e vissuto i territori della musica del ballo popolare di coppia. La attenzione è andata, seguendo gli sviluppi di questa tradizione, agli anni centrali della trasformazione che vide il passaggio da un'Italia pre-moderna a un' Italia assolutamente inclusa nei processi internazionali dell'economia moderna.
Contadini, proletari e piccoli artigiani, mossi dall'esigenza di emancipazione e di sopravvivenza, rielaborarono (in molte zone d’Italia) una tradizione musicale che funzionò come colonna sonora di un'intera epoca e rappresentò, per molti di essi, l'opportunitĂ* reale per realizzarsi professionalmente come musicisti per il nuovo mercato dell'intrattenimento musicale e da ballo.

All'interno di questo discorso, SECONDO A NESSUNO può essere considerato filologicamente corretto: riprende le prime musiche di Casadei, datate prima della Seconda Guerra Mondiale che raccolgono pienamente il clima musicale di quegli anni, ma nasce soprattutto dalla volontĂ* di non creare un'esperienza musicale da ballo, quindi realizzata avendo un atteggiamento rigoroso verso il passato ma al contempo creativo. Nell'impostazione di questo e degli altri lavori che nasceranno all'interno di questa collana, SECONDO A NESSUNO è sicuramente figlio dell'esperienza artistica di RICCARDO TESI, della sua estrema intelligenza nel conoscere una tradizione e nel saper farla propria senza mai violentarla, magari tradirla, ma sempre con coscienza artistica.

Infine l'organico; Claudio Carboni si è portato dalla Toscana, dove ora risiede, Maurizio Geri, compagno in Banditaliana di Riccardo Tesi, insieme giĂ* protagonisti di splendidi progetti di recupero di tradizioni importanti e Michele Marini, un giovanissimo clarinettista di sicuro avvenire, giĂ* allievo di Claudio; dall'Emilia ha coinvolto Davide Bizzarri, violinista e fondatore del gruppo I Violini di Santa Vittoria, Daniele Donadelli, l’altro giovane del gruppo, fisarmonicista di cui sentirete ancora parlare, giĂ* attivo non solo nei repertori classici e da ballo e un bolognese d’adozione, un noto ed esperto musicista jazz come Felice del Gaudio al contrabbasso. Da ultimo non può essere dimenticato l'apporto professionale di Stefano Melone (coproduttore anch'egli della collana e conosciuto ai piĂą per le sue collaborazioni con Fossati e De Andrè), non solo come esperto tecnico, ma come musicista completo, invidiabile socio di questa e delle altre produzioni TACADANCER che verranno.


CURRICULUM CLAUDIO CARBONI
Claudio Carboni (1 febbraio 1966), bolognese, è il figlio musicale della valle del Reno; nato come musicista nella banda del suo paese, Riola di Vergato, ha poi, giovanissimo, intrapreso la carriera nelle orchestre bolognesi del liscio. Questo suo passato, mai rinnegato, tornerĂ* a guidarlo verso altri mondi musicali.
Sassofonista apprezzato per il suo fraseggio secco e preciso, dal ballo passa allo studio del jazz: con Giorgio Baiocco, prima, e frequentando i corsi d’alta qualificazione professionale Siena Jazz (fino a III livello), poi.
Il 1992, a 26 anni, è l'anno dell'incontro con Riccardo Tesi; da allora è, insieme a Tesi e Maurizio Geri, l'animatore di Banditaliana, formazione più valutata di certo all'estero che nel nostro paese. Banditaliana, infatti, in pochi anni, arriva ai vertici della world music europea, guadagnandosi ampi consensi in tutta Europa, in Nord-America, in Asia e fino in Australia: a Parthenay, a Lisbona Expo98, a Clusone, in Cornovaglia, a Saint Chartier, al Folkest, al Festival d’été de Québec, a Tokio e al Blues Festival di Ottawa solo per non citarli tutti. Banditaliana, Tapsos e Lune sono i titoli delle successive produzioni discografiche (Manifesto prod.).
SarĂ*, appunto, la collaborazione con Riccardo Tesi a caratterizzare la sua esperienza professionale, a dirigerlo decisamente verso i lidi della cosiddetta musica etnica, a trovare in questo nuovo approdo un nuova propria cifra stilistica. Sono gli anni di diverse partecipazioni che si muovono fra il recupero della tradizione popolare, atmosfere sinuosamente mediterranee e suggestioni piĂą decisamente jazz.
Sono gli anni di Un ballo liscio (Silex prod.), il progetto forse piĂą famoso di Riccardo Tesi: un meraviglioso prisma di echi di liscio e sonoritĂ* etno-jazz a cui hanno partecipato Gabriele Mirabassi, Mauro Grossi, Patrick Vaillant, Piero Leveratto, Maurizio Geri e Ettore Bonafè.
Seguiranno poi altri progetti simili e al contempo diversissimi: Acqua Foco e Vento (Manifesto prod.) e Crinali (Felmay prod.).
Acqua foco e Vento, diretto da Riccardo Tesi e Maurizio Geri, è un progetto sulle canzoni tradizionali dell'Appennino Pistoiese con Nando Citarella, Mauro Palmas, Damiano Puliti, Valerio Perla, Daniele Mencarelli, Anna Granata e Devis Longo. Crinali è invece un 'ritorno a casa', insieme a Riccardo Tesi ne è il co-autore e il co-arrangiatore: La tradizione musicale dell’Appennino Bolognese in cerca di mare…, così recita il sottotitolo; a questo progetto prendono parte Ginevra di Marco alla voce, Nico Gori ai clarinetti, Maurizio Geri alla chitarra e alla voce, Stefano Melone alle tastiere, Roberto Melone al basso, Ettore BonafĂ© al vibrafono e percussioni, Marco Fadda alle percussioni (nel disco) e Paolo Corsi alla batteria (nello spettacolo). Nell'autunno 2003 ha affiancato sul palcoscenico Massimo Wertmuller nello spettacolo Musica e Poesia (prodotto dall'UniversitĂ* di Bologna) di cui è anche il curatore e compositore delle musiche. Insieme ai componenti di Banditaliana, partecipa nel 2005 al film Liscio! di Claudio Antonini con Laura Morante (Premio N.I.C.E. e Premio K12 al Festival di Roma)
Nel ottobre 2006 con Luiz Lima, Ricardo Da Silva e Marco Cattarossi lavora sulla musica strumentale brasiliana unendo contemporaneitĂ* e tradizione, elementi etnici e jazz: il debutto nel marzo 2007 col nome di BZ4 e nel mese di Maggio 2008 il loro primo album Cem Saudades per l’etichetta Radar-Egea con ospiti Gabriele Mirabassi e Riccardo Tesi. Nello stesso periodo, per la prima di Boletus Edulis di Alvin Curran, dirige un ensemble di 50 fiati nella chiesa di Alto a Riola (BO). Il 2008, un anno densissimo di nuove progettualitĂ*, è anche l'anno della sua partecipazione, insieme all'amico Riccardo Tesi, alla nuova produzione de I Violini di Santa Vittoria, un particolare progetto sulla tradizione della musica da ballo emiliana di settant'anni fa. L'anno successivo questo lavoro prenderĂ* forma nella produzione discografica Osteria del Fojonco per ShĂ©hĂ©razade (Elytra Ed. - Egea Distr.). Stravagante e al contempo geniale si configura, nello stesso periodo, la collaborazione col duo vocale occitano Trobairitz D’Oc di cui, nel 2010, è atteso il loro primo lavoro discografico: Lo Mal D’Amor per l’etichetta Felmay. Su incarico della Provincia di Bologna, cura ed è il direttore artistico di Infrasuoni (dal 2001) e Parole e Musica (dal 2009), rassegne musicali itineranti tra le valli dell'Appennino bolognese. Dal 1986 svolge un'intensa attivitĂ* didattica non solo in Italia.