lucaB
20th April 2010, 10:56
Qua e lÃ* nei topic si legge spesso di questo fatto. Da quello che ho capito un sax sfogato è certamente meglio di un sax non sfogato. Ma il punto non é capire cosa vuol dire, il punto è capire come si sfoga un sax. Vorrei capire il processo.
Nel senso, suono per tanto tempo il sax, e a un certo punto diventa "sfogato", ma perchè? cosa è cambiato? Come riconosco un sax sfogato?
L'opinione che mi sono fatto è che questo termine abbia poco senso, e si riferisca piuttosto alla capacitÃ* del suonatore di far suonare "come-ci-si-aspetta" un determinato sax. Però volevo delucidazioni dagli utilizzatori del termine. Anche perché a volte leggo di gente che si é presa un vintage, e altra che gli risponde "e ma devi aspettare di sfogare un po' il sax e poi avrai il suono che cerchi", ma se è vintage! Dopo tutti quegli anni non si è ancora sfogato?
Domanda seria :D-:
Nel senso, suono per tanto tempo il sax, e a un certo punto diventa "sfogato", ma perchè? cosa è cambiato? Come riconosco un sax sfogato?
L'opinione che mi sono fatto è che questo termine abbia poco senso, e si riferisca piuttosto alla capacitÃ* del suonatore di far suonare "come-ci-si-aspetta" un determinato sax. Però volevo delucidazioni dagli utilizzatori del termine. Anche perché a volte leggo di gente che si é presa un vintage, e altra che gli risponde "e ma devi aspettare di sfogare un po' il sax e poi avrai il suono che cerchi", ma se è vintage! Dopo tutti quegli anni non si è ancora sfogato?
Domanda seria :D-: