Visualizza Versione Completa : dopo una settimana di sosta.......
just
14th March 2010, 01:09
ebbene si.... lo confesso!!!
ho lasciato lo strumento per una settimana :???:
a causa di impegni di vario genere non ho 'soffiato' per ben sette giorni di seguito
Oggi ho ripreso lo strumento, queste sono state le..... impressions:
- pessima qualitÃ* di suono e difficoltÃ* ad 'affinarlo'
- arpeggi un pò legnosi
- buon ricordo di quei 4/5 standards che studio quasi tutti i giorni ed una apparente migliore capacitÃ* nella parte..... improvvisativa :oops: (perdonatemi questa licenza.....) boh, forse la pausa mi ha liberato la mente.... giÃ* libera di suo visto l'esiguo numero di neuroni sopravvissuti.....
Nel complesso....non male, pensavo peggio
Comunque... è preferibile non mollare e studiare tutti i giorni o il più possibile
Vi è mai capitata una sosta forzata?
re minore
14th March 2010, 08:54
Si', e non solo con il sax visto che ho anche altri interessi. Ho notato anche io che dopo una pausa - io sto parlando di mesi, pero', non di settimane - quando riprendi hai la sensazione di comprendere meglio la materia... come se la mente avesse usato il periodo di pausa per "mette in ordine" le conoscenze acquisite...
just
14th March 2010, 11:09
interessante teoria reminore....
ho avuto la medesima impressione ad eccezione, come detto, del suono
AGOSTY 275
14th March 2010, 16:46
bè io non faccio pause di settimane da quando lo comprato! (quasi 2 annetti) però quando lo mollo per 3 giorni mi pare di fare sempre meglio anche io concordo con la teoria di re minore! :yeah!)
lucaB
15th March 2010, 10:46
che anche per la mente sia valida la teoria della supercompensazione? sarebbe da rivedere completamente il modo di studiare... :twisted:
Aktis_Sax
15th March 2010, 11:15
Io per vari motivi lavorativi e condominiali alcuni giorni non posso suonare, purtroppo (di sera non è consentito, dopo le 20.00); altri potrei suonare ma arrivo a sera talmente stanca che non ce la faccio. Le uniche volte però che non ho suonato per lunghi periodi sono state durante le vacanze (max una settimana...) e quando sono stata operata alle tonsille (2 settimane). Quando ho subito l'operazione ero una principiante estrema, avevo cominciato da pochi mesi, e ho notato un miglioramento: credo che però questo sia dovuto al fatto che avevo una voglia tremenda di ricominciare a suonare. Stare senza studiare può far bene per alcune cose (es. assimilare un esercizio particolare e/o uno standard: un pezzo lasciato a "decantare" qualche giorno, quando viene ripreso spesso viene meglio!!), ma male per altre.
irsassofano
15th March 2010, 23:48
anch'io a volte ho questa sensazione che non so se sia oggettiva o soggettiva...ovvero forse è la voglia di suonare che ti fa percepire di suonare meglio di prima ma in realtÃ* così non è(insomma risentire la meraviglia dei suoni è come vedere la tua fidanzata dopo un po' di tempo? :lol: )...a parte gli scherzi: perchè dopo un periodo di studi seri sembra di suonare peggio? come se,mentre suoni o improvvisi, la testa fosse troppo carica di informazioni (scale da usare su un relativo accordo; pattern studiati ecc...) e quindi lontana dalla musica in se stessa?
Io a volte mi sento così e ho cercato di darmi delle risposte che non so se sono vere:
1) forse ho bisogno di maturare le cose che sto studiando e insisto
2) Mi deprimo ma non serve a nulla...
3) magari è meglio prendersi una pausa perchè, come dicono gli sportivi, anche il riposo è allenante
Insomma i punti sollevati in questa discussione sono interessanti e sono contento di non essere il solo a farmi queste domande....Chi ha la veritÃ* la sputi! :BHO:
re minore
16th March 2010, 09:45
Io la verita' non ce l'ho, ovviamente, ma una cosa la so: non e' "la voglia di suonare che ti fa percepire di suonare meglio". Anni fa giocavo a scacchi a livello agonistico, e mi allenavo una o due ore al giorno (ho smesso anche per suonare il sax - non si puo' fare tutto! ;) ). Beh, un paio di volte ho avuto un periodo di "ferma" di tre o quattro mesi e tutte e due le volte quando ho riiniziato avevo perso gli automatismi di tipo "meccanico" (tipo la conoscenza a memoria delle principali aperture) ma ne avevo guadagnato in comprensione del gioco. E negli scacchi i risultati sono misurabili, non e' una impressione soggettiva.
Perche' succede? Non lo so, ma azzardo una ipotesi: nel mentre che si studia il cervello e' impegnato ad imparare cose nuove, e non ha tempo per "mettere in ordine" il materiale di cui gia' dispone. Se si smette per un periodo di studiare, il cervello razionalizza le conoscenze acquisite, ovvero "mette in ordine, ovvero "indicizza" il materiale acquisito, che entra a far parte del vissuto e dell'essenza stessa della persona. Diciamo che mentre si studia si impara come fare una cosa, ma con il tempo si capisce il senso profondo della cosa che si sta facendo.
Del resto non potrebbe essere questo il processo che rende alcuni di noi piu' saggi ::saggio:: , positivi e felici :smile: con il passar degli anni?
Ah, un'ultima cosa che puo' essere importante per chi studia sax o altro: una parte importante del processo di apprendimento avviene di notte, mentre il cervello dorme: nel sonno il cervello "cancella" la memoria a breve, ovvero gli avvenimenti e le info insignificanti della giornata, facendo spazio (il termine e' inesatto ma tanto per capirci) ai collegamenti neurali che debbono invece consolidarsi, che sono quelli che si vogliono attivare con lo studio. Quindi e' importante anche dormire il giusto!
lucaB
16th March 2010, 10:42
beh da questo mini campione di esperienze e dalle parole che scrivete mi sembra proprio che anche per l'apprendimento del sax è valida la teoria della supercompensazione. Pari pari quello che descrivete.
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/5/53/Supercompensationgraph.JPG
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