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Visualizza Versione Completa : Imboccatura in ebanite per tenore per classica e jazz



davidbova
29th January 2010, 23:14
Ragazzi ho la necessitÃ* di comprare un becco in ebanite per sax tenore abbastanza versatile.
La richiesta nasce dal fatto che col quartetto dove suono abbiamo un prg. con parecchi arrangiamenti Jazz ma al tempo stesso ci sono anche pezzi di classica, quindi mi servirebbe una imboccatura gestibile per i 2 generi, pensavo in primis a un Meyer 7 voi cosa mi consigliate di provare? :BHO:

sax111
29th January 2010, 23:29
Vandoren Java T 45-
Ragazzi ho la necessitÃ* di comprare un becco in ebanite per sax tenore abbastanza versatile.
La richiesta nasce dal fatto che col quartetto dove suono abbiamo un prg. con parecchi arrangiamenti Jazz ma al tempo stesso ci sono anche pezzi di classica, quindi mi servirebbe una imboccatura gestibile per i 2 generi, pensavo in primis a un Meyer 7 voi cosa mi consigliate di provare? :BHO:

Isaak76
29th January 2010, 23:35
I Meyer hanno un timbro centrato e rotondo, quindi versatili anche per la classica e per di più sono molto facili, valuta anche un 7* o un 8.
Prova anche dei Jody Jazz Classic, che di classic non hanno nulla a che vedere, togliendo lo spoiler e utilizzando la legatura avvolgente in dotazione (la Rovner Dark), viene smorzata un po la sua brillantezza.

davidbova
30th January 2010, 01:42
I Meyer hanno un timbro centrato e rotondo, quindi versatili anche per la classica e per di più sono molto facili, valuta anche un 7* o un 8.
Prova anche dei Jody Jazz Classic, che di classic non hanno nulla a che vedere, togliendo lo spoiler e utilizzando la legatura avvolgente in dotazione (la Rovner Dark), viene smorzata un po la sua brillantezza.

Ok Grazie Isaak76 per le info soprattutto in merito ai Jody Jazz ;)


Vandoren Java T 45-
Ragazzi ho la necessitÃ* di comprare un becco in ebanite per sax tenore abbastanza versatile.
La richiesta nasce dal fatto che col quartetto dove suono abbiamo un prg. con parecchi arrangiamenti Jazz ma al tempo stesso ci sono anche pezzi di classica, quindi mi servirebbe una imboccatura gestibile per i 2 generi, pensavo in primis a un Meyer 7 voi cosa mi consigliate di provare? :BHO:


...il Vandoren Java T45 me ne aveva parlato un amico molto entusiasta di questa imboccatura...in effetti non c'avevo pensato!
Il più ora rimane trovare un negozio abbastanza fornito! ;)

tzadik
30th January 2010, 03:37
Se per "quartetto" intendi "quartetto di sax"... la tua richiesta ha poco senso.
Ha poco senso perchè in un "quartetto di sax" o si predilige l'omogeneitÃ* timbrica o si va verso il "colore" (insieme di timbri ben diversi).

Quindi se il repertorio è tanto variegato, scegliete di comune accordo a tavolino, quale strada adottare... non necessariamente ti serve cambiare bocchino.
La differenza puoi sempre farla nel modo in cui suoni/soffi...

Per quanto riguarda i Meyer hanno una scala diversa dagli Ottolink un Meyer 7 equivale più o meno a un Ottolink 5*, quindi bocchino "chiuso".
Il Jody Jazz Classic è una buona via di mezzo...

davidbova
30th January 2010, 19:03
...si intendevo quartetto di sax mi sono spiegato male, in effetti il tuo ragionamento è più che logico! ;)
Abbiamo recentemente cambiato il repertorio spostandoci prevalentemente su arrangiamenti Jazz originali per questa formazione riducendo il repertorio classico.
Gli altri si sono automaticamente regolati sostituendo i buon vecchi Rousseau Classic e Selmer C** , da li la domanda su quale becco forse abbastanza versatile nell'universo delle imboccature per sax da provare.
In comunue accordo si è deciso di sostituire la sonoritÃ* omogena e classica con una più soffiata e " moderna " concedimi questo termine visto il maggior numeri di pezzi in scaletta, l'epoca dei concorsi l'abbiamo ormai abbandonata da tempo! :ghigno:

tzadik
30th January 2010, 21:45
Adesso il cerchio si chiude... :ghigno:

Certamente passare da bocchini tanto "classici" (specie se ci si ha studiato sopra anni) a bocchini meno "classici" non è una cosa indolore... ma superato quel problema... il più è fatto!

Il suono di sassofono "classico" per come lo intendiamo di solito, è molto "nasale", tanti medi... morbido e assolutamente poco percussivo, poco armonico (ma sta cosa è dovuta più alla vibrazione della lastra): io lo percepisco come suono "piccolo", sicuramente è un suono che all'interno di un ensemble non classico, viene fuori comunque però sembra estraneo.

Usando bocchini più aperti e ance con taglio diverso e a camera più larga, il risultato è di ottenere suoni progressivamente meno "nasali" e più "percussivi": tra i jazzisti penso che ci sia la più grande varietÃ* di setup esistente... :lol:

Ovviamente se metti a confronto un sax alto con un Dukoff e un violino... a livello di attacco, avere o non avere il violino, cambia poco nel suono di insieme.
Certo è che per ottenere un buon controllo con bocchini progressivamente più aperti richiede studio ma niente è impossibile: quello che faceva Brecker in Delta City Blues con un Guardala 8* se vogliano ne è la prova... o meglio un caso limite molto estremo.

Il suono deve rimanere morbido... e anche nel jazz ci sono suoni molto morbidi, basta pensare genericamente ai sassofonisti della West Coast ma anche a Joe Henderson (suono scurissimo e di classe).

Quindi forse la differenza può farla l'apertura... e lo studio. Se dovessi pensare a un bocchino adatto e versatile io penserei o a un Jody Jazz Classic (camera larga squadrata) o a un Francois Louis Spectruoso "Sphere chamber" che a paritÃ* di apertura ha una grandissima facilitÃ* di emissione che non fa rimpiangere nessun bocchino chiuso: a me il Francois Louis ha dato una grande sensazione di morbidezza. :mha!(
Certo è che la complessitÃ* della camera può fare un po' a pugni con l'impostazione: è un bocchino che forse a livello di pasta sonora non è versatile ma è molto facile (secondo me)... purtroppo non è uno di quei bocchini che si possono comprare a scatola chiusa... è troppo "particolare".

David Brutti
31st January 2010, 09:43
Siamo passati su questa fase anche noi dell'Atem Quartet, dovendo coltivare 3 filoni principali di repertorio: l'avanguardia estrema, il "repertorio" classico e i progetti "cross-over" (tipo quello con Girotto e compagnia bella). Di conseguenza come segnali nel tuo post, abbiamo avuto la necessitÃ* di trovare becchi adattabili a più situazioni.
La scelta del tenorista è caduta, a mio parere con successo, su di un soloist long-shank di apertura medio-grande (un F se non sbaglio), con il quale riesce a gestire tutto il nostro repertorio.
una annotazione: siccome nella ricerca di un suono di quartetto "personale" e di setup più estremi non tutti e 4 i tagli di sax rispondono alla stessa maniera, non dovete necessariamente adottare lo stesso tipo di setup. Ad esempio: io sul soprano utilizzo un Tone Edge 8*; se il tenorista avesse adottato questa configurazione, avrebbe un suono esageratamente scuro che magari farebbe fatica a passare su alcuni registri e situazioni, mentre invece il TE per soprano tende a limitare la componente "nasale" del suddetto rendendo la sonoritÃ* a mio parere più interessante.

La scelta del tenorista è caduta su questo becco in quanto è reputato uno dei più versatili della storia del sax: basta cambiare un poco l'impostazione dell'imboccatura e subito il becco risponde con sonoritÃ* più apertoe e graffianti.
Proverei anche uno short-shank (apertura non superiore al'E in quanto poi tali becchi possono creare problemi nel registro grave e di conseguenza limitarti un pò nel repertorio classico), il quale ha una grande versatilitÃ* ma anche un suono meno "tondo" e più nasale.

Eviterei in ogni caso becchi troppo "spinti" i quali sono ingestibili nella classica (tipo Dukoff, Bari e compagnia bella). Per quel che riguarda l'FL, pur essendo un ottimo becco, lo step sulla punta e la sfera all'interno lo rendono assolutamente ingestibile su repertori classici (abbiamo provato ad adottarlo non appena uscì nelle due versioni per tenore). Lo sconsiglio fortemente in quanto assolutamente poco versatile! Stessa cola per il Jody Jazz "classic" (nomenclatura che non ha nulla a che vedere con la musica classica) i quali sono becchi super spinti (e anche un pò acidelli). Se vuoi tentare la via dell'ottimo Jody Espina, tenterei semmai con l'HR ma occhio che sul tenore può dare gli stessi problemi del Link (è davvero scurissimo).

Altro consiglio: siccome trovare questi becchi a prezzi decenti è quasi impossibile (gli short E originali si aggirano attorno ai 400 euro), consiglierei di testare le numerose copie di becchi storici (tipo: mouthpiece café, aizen e compagnia bella).

Spero di esserti stato d'aiuto,

David

tzadik
31st January 2010, 12:53
Ovviamente per il Jody Jazz Classic, io intendevo la configurazione senza spoiler... non l'ho provato, sulla carta dovrebbe essere un bocchino "tutto fare" ma potrebbe anche non esserlo.

Il Jody Jazz HR*, secondo me, è un bocchino troppo jazzistico... è vero che ha una "fondamentale" molto più "strong" del Tone Edge, ma anche un bel "buzz" difficile da trovare in bocchini in ebanite con la camera così larga.

Io ho un Jody Jazz HR* per soprano... rispetto al Bari HR ha la camera di qualche frazione di millimetro più larga e a sua volta il Bari HR (sempre per soprano) aveva la camera più larga del Tone Edge (in sto caso sul sughero settato sul Bari bisogna ingrassare bene per fare entrare l'Ottolink).
Queste proporzioni generalmente si ripresentano anche sui bocchini per gli altri tagli di sassofono.

Bari HR e Jody Jazz HR* hanno molto timbri simili... il Jody Jazz HR* ha poca poca proiezione in più (del Bari) e un suono lievemente più presente nella parte alta dello spettro di frequenze.

Sta caratteristica del "buzz" penso che sia dovuta al tipo di ebanite usata: esclusa la finitura che è opaca (ebanite opaca) l'impressione è che l'ebanite del Jody Jazz sia molto più dura. :mha!(

David Brutti
31st January 2010, 16:57
Sta caratteristica del "buzz" penso che sia dovuta al tipo di ebanite usata: esclusa la finitura che è opaca (ebanite opaca) l'impressione è che l'ebanite del Jody Jazz sia molto più dura. :mha!(

Guarda, all'ultimo musikmesse abbiamo acquistato 4 Jody Jazz classic e posso assicurarti che sono dei becchi favolosi ma estremamente poco versatili: il suono è estremamente acido e proiettato il che li rende adatti solo in poche situazioni.
L'HR l'ho utilizzato sul soprano e sul tenore per qualche tempo e non riscontro questo "buzz" che tu denoti. A parere mio (uno che fa quartetto di sax da circa 12 anni su per giù) trovo che nessun Jody Jazz sia particolarmente adatto a questa formazione soprattutto se non si deve perdere il controllo necessario a suonare classica. L'HR è forse il modello che più si avvicina a questa idea, anche se a mio parere resto dell'opinione che un buon soloist sia il becco più adatto a situazioni del genere.

AGOSTY 275
31st January 2010, 17:08
soltanto i selmer soloist sono molto versatili? :BHO: cioe ci sono moltissimi becchi e gli unici sono i soloist? :mha!( ce ne sono altri?

David Brutti
31st January 2010, 17:43
soltanto i selmer soloist sono molto versatili? :BHO: cioe ci sono moltissimi becchi e gli unici sono i soloist? :mha!( ce ne sono altri?

Bada bene, non fraintendere: la domanda è molto specifica. Al nostro davidbova serve un becco versatile e allo stesso tempo che si inserisca bene in una formazone particolare come il quartetto di sax che ha degli equilibri ben precisi e definiti. Non si tratta di conseguenza di consigliare un buon becco in assoluto (altrimenti non avrei consigliato per nulla un soloist, sinceramente), ma un becco versatile e allo stesso tempo "da quartetto". Di conseguenza mi sembra chiaro che il campo si restringa a poche opzioni.

Si è probabile che ce ne siano altri, tuttavia non ne conosco nessuno di pari livello e per tanto preferisco tacere.
Anche i Vandoren con aperture "medie" dovrebbero garantire una buona versatilitÃ*. Il fatto è che i Vandoren proprio non mi piacciono per nulla sono opachi e con un suono davvero poco personale (gusti miei ovviamente). Di conseguenza non me la sento di consigliarli a nessuno.

tzadik
31st January 2010, 18:04
///
L'HR l'ho utilizzato sul soprano e sul tenore per qualche tempo e non riscontro questo "buzz" che tu denoti. A parere mio (uno che fa quartetto di sax da circa 12 anni su per giù) trovo che nessun Jody Jazz sia particolarmente adatto a questa formazione soprattutto se non si deve perdere il controllo necessario a suonare classica. L'HR è forse il modello che più si avvicina a questa idea, anche se a mio parere resto dell'opinione che un buon soloist sia il becco più adatto a situazioni del genere.

Penso che in parte il buzz sia dovuto al fatto che io utilizzo ance molto più morbide di quelle usi tu... in più uso la solita legatura FL Ultimate, con il piattello leggero.
Questo potrebbe contribuire al "buzz"... effettivamente quando usavo sul tenore la FL con il piattello pesante anche dal bocchino estremo che usavo (Dukoff sul vecchio Selmer) il suono risultava molto più rotondo.
Penso dipenda dal setup... comunque il Jody Jazz HR*, secondo me, è un grosso passo in avanti sui bocchini "ToneEdge style".

Quoto anche io sul fatto che i Jody Jazz possono non essere versatili, certo è che a quel prezzo di bocchini fatti veramente bene (in ebanite) ce ne sono pochi.

David Brutti
31st January 2010, 18:15
Tzadik: si, i JJ sono comunque davvero ottimi!

davidbova
31st January 2010, 18:40
Al nostro davidbova serve un becco versatile e allo stesso tempo che si inserisca bene in una formazone particolare come il quartetto di sax che ha degli equilibri ben precisi e definiti.

davidbrutti hai centrato pienamente la questione e aggiungerei che gli equilibri a volte son fin troppo precisi! :muro(((( :ghigno:


Altro consiglio: siccome trovare questi becchi a prezzi decenti è quasi impossibile (gli short E originali si aggirano attorno ai 400 euro), consiglierei di testare le numerose copie di becchi storici (tipo: mouthpiece café, aizen e compagnia bella).

Guarda i becchi che hai elencato ti garantisco che non sono un'impresa trovarli, ma sono un'impresa comprarli .....sparano dalle mie parti certe cifre che superano ben oltre i 400€.
Per quanto riguarda le copie dei becchi storici in effetti sarebbe un'idea da considerare! ;)


Ovviamente per il Jody Jazz Classic, io intendevo la configurazione senza spoiler... non l'ho provato, sulla carta dovrebbe essere un bocchino "tutto fare" ma potrebbe anche non esserlo.

tzadik, mi hai incuriosito parecchio con questo Jody Jazz Classic (senza spoiler) anche se davidbrutti dice essere un pò acidino per il contesto.......spero di riuscire a provarlo giusto per farmi un'idea! ;)


In tanto ringrazio entrambi per i consigli dall'alto del Vs. sapere! ::saggio:: ;)

tzadik
31st January 2010, 18:53
Trova un negozio ben fornito per provare un po' di roba... e schiarisciti le idee: non c'è altro da fare credo! :mha!(

31st January 2010, 19:21
Ciao David!

Io ti consiglio di provare un Vandoren V16, un Link TE classico o un bel Link TE new slant! :saputello

David Brutti
1st February 2010, 00:01
tzadik, mi hai incuriosito parecchio con questo Jody Jazz Classic (senza spoiler) anche se davidbrutti dice essere un pò acidino per il contesto.......spero di riuscire a provarlo giusto per farmi un'idea! ;)

In tanto ringrazio entrambi per i consigli dall'alto del Vs. sapere! ::saggio:: ;)

Provalo è davvero un ottimo becco!
Come dichiarato dal produttore la dicitura "classic" non ha nulla a che vedere con la musica classica. Venne fuori quando Jody Espina iniziò a produrre i primi becchi in metallo. Un suo cliente gli disse: dammi uno dei tuoi becchi, non il DV (in metallo) ma il tuo modello classico". La dicitura nacque da questo aneddoto soltanto per distinguerlo da altri modelli.
Confermo comunque che è un becco super-spinto (tipo Runyon et similia al quale si ispira anche nel materiale) anche senza spoiler e che è fatto davvero molto bene (e costa pure poco).

Tra le copie dei soloist d'epoca, ho da poco provato un Aizen per tenore. Messo a confronto con il mio short-shank originalissimo e MAI ritoccato devo dire mio malgrado che l'Aizen sonava meglio! Che non si sappia troppo in giro sennò le quotazioni del vintage scendono; acqua in bocca. :\\:

Per quel che riguarda il Tone Edge, a meno che non si vada su roba vintage o su becchi ritoccati ad arte, il rischio di avere un suono cupo e poco proiettato in quartetto è grande: il rischio del TE è che il suono si impasti eccessivamente con il baritono. Di consguenza se da un lato tale caratteristica può risultare ben voluta, dall'altro potrebbe causare problemi in repertori diversi dove magari il tenore deve talvolta uscirsene con qualche "solo". Ricordo come sopra che stiamo pur sempre parlando della scelta di un setup da utilizzare in una formazione specifica (quartetto di sax), non stiamo semplicemente consigliando un buon becco "tout court".
Il V16 lo vedo giÃ* un pò meglio (l'ho utilizzato un periodo sul soprano addirittura): è un pò più chiaretto del Tone Edge e potrebbe rappresentare un buon equilibrio.

Inutile aggiungere che la cartina tornasole di tutto il discorso è rappresentata dal testare tali setup direttamente in quartetto. Sarebbe magari il caso di andare tutti insieme a provare becchi in qualche negozio ben fornito testando i singoli cambiamenti sul repertorio che dovrete eseguire.

davidbova
1st February 2010, 02:16
Inutile aggiungere che la cartina tornasole di tutto il discorso è rappresentata dal testare tali setup direttamente in quartetto. Sarebbe magari il caso di andare tutti insieme a provare becchi in qualche negozio ben fornito testando i singoli cambiamenti sul repertorio che dovrete eseguire.

Sacrosante parole le tue se non fosse per il Baritonista che da quando ha adottato il suo Berg Lasern non se ne vuole più disfare! :ghigno:
....comunque sia sarebbe sicuramente la scelta migliore da fare!

Vi farò sapere appena riuscirò a provare un pò di roba!

Grazie a tutti per i consigli particolarmente esaustivi.
David ;)

tzadik
1st February 2010, 22:28
Colto da deliurium tremens... mi sono ricordato di una cosa.
Il Tone Edge RG!!!

http://www.jjbabbitt.com/otto-rg.htm

L'ho avuto ed era ottimo... il suono era quello di un Tone Edge normale ma con un po' di definizione extra...
Il facing è più corto dei Tone Edge normali e questo agevola nell'articolazione: con il facing corto si ha l'impressione di suonare con un bocchino parecchio più chiuso, la finitura sull'esemplare che avevo io era più che buona e infatti era molto molto spontaneo.

AndreamarkVI
1st February 2010, 22:32
con il facing corto si ha l'impressione di suonare con un bocchino parecchio più chiuso

scusa Tza ma non dovrebbe essere il contrario?? io ho sperimentato che quando il facing è più lungo l'ancia flette di più e quindi si ha l'impressione di suonare con un bocchino più chiuso....dico bene? :BHO:

tzadik
1st February 2010, 23:36
No... perchè di solito più si va verso la parte non lavorata dell'ancia più in quella zona l'ancia diventa dura.

A paritÃ* di durezza di ancia con il facing lungo, bisogna imprimere una forza maggior per fare aderire l'ancia ai binari e a produrre suono.

Quello che dici tu, va bene... se apertura e facing sono correlati: cioè aperture piccole/facing lunghi, aperture ampie/facing corte.
Anche se di solito all'aumentare dell'apertura sui bocchini più sofisticati viene allungato anche il facing: penso per una questione di omogeneitÃ* di suono.

davidbova
2nd February 2010, 00:57
L'ho avuto ed era ottimo... il suono era quello di un Tone Edge normale ma con un po' di definizione extra...

.....quale apertura mi consigli nel caso? :BHO:

tzadik
2nd February 2010, 01:34
La più piccola... 108 che corrisponde a un 7* o anche a qualcosa in meno.
Io avevo il modello 118 ed era anche troppo poco resistente rispetto ai bocchini che uso di solito.... :mha!(

davidbova
2nd February 2010, 12:12
La più piccola... 108 che corrisponde a un 7* o anche a qualcosa in meno.
Io avevo il modello 118 ed era anche troppo poco resistente rispetto ai bocchini che uso di solito.... :mha!(

Grazie tzadik, .....per l'info non mi resta che trovare un pò di materiale e provarlo ora ho tutte le informazioni che cercavo! ;)

David Brutti
2nd February 2010, 14:05
.....quale apertura mi consigli nel caso? :BHO:

dal 6 al 7*. Oltre non andrei in quanto ho verificato che gli HR con aperture estreme sono molto duri, difficili da controllare ed aggressivi nei gravi. I gravi rotondi nel tenore e nel baritono di un quartetto di sax sono una caratteristica che non deve mai venire meno a mio parere.

tzadik
2nd February 2010, 14:58
Qui se vuoi c'è qualche foto grossolana del ToneEdge RG che avevo giusto per farti un'idea... (all'epoca ero inabile con la macchina fotografica digitale)
http://fotoalbum.virgilio.it/tzadik/ottolinkrg/

davidbova
2nd February 2010, 15:58
I gravi rotondi nel tenore e nel baritono di un quartetto di sax sono una caratteristica che non deve mai venire meno a mio parere.

concordo pienamente!



Qui se vuoi c'è qualche foto grossolana del ToneEdge RG che avevo giusto per farti un'idea..

......a vederlo dalle foto mi sembra addirittura di averlo provato quando acquistai un ottlink in metallo circa 20anni fa! :muro((((

tzadik
2nd February 2010, 16:10
Penso che sia stato messo in mercato nel 2004 (il Tone Edge RG)... :mha!(

davidbova
2nd February 2010, 16:31
Penso che sia stato messo in mercato nel 2004 (il Tone Edge RG)... :mha!(


.....mi ricorda qualcosa di molto simile, probabilmente era il mod. normale!! :BHO: la vecchiaia inizia a dare i primi segnali!
Nello specifico in merito l'anno di prod. forse il buon davidbrutti riuscirÃ* a svelare l'arcano!

A proposito rimanendo in tema.....qualcuno ha testato l'imboccatura Ottolink Vintage in ebanite fatta in occasione del 90° anniversario?
Da come lo vendono sembrerebbe riprodurre il suono dei primi bocchini avendo modificato la camera, punta e diaframma.
Considerando che costa il doppio rispetto a un normale Tone Edge RG, non è per caso la classica " ciofeca "? :BHO:

tzadik
2nd February 2010, 16:41
Il Tone Edge RG non costa il doppio del Tone Edge normale:
http://www.wwbw.com/Otto-Link-Hard-Rubb ... 19742.wwbw (http://www.wwbw.com/Otto-Link-Hard-Rubber-RG-Tenor-Saxophone-Mouthpiece-468176-i1419742.wwbw)
http://www.wwbw.com/Otto-Link-Hard-Rubb ... 21323.wwbw (http://www.wwbw.com/Otto-Link-Hard-Rubber-Tenor-Saxophone-Mouthpiece-473313-i1421323.wwbw)

... ci sono circa 5€ di differenza. In Italia, tanti venditori sono farabutti... e di conseguenza gonfiano i prezzi.... attenzione a non confodersi con il Super Tone Master RG (che l'equivalente in metallo) che costa ovviamente di più

Sugli Ottolink New Slant (versione anniversario), sul forum se scorri la sezione setup trovi tutte le informazioni che vuoi.
A livello di finitura, questi nuovi modelli sono esattamente come i Tone Edge normali: fatti male... però se ci metti le mani sopra diventano una figata, se guardi tra le firme qui nel forum in parecchi li usano (dopo averli fatti sistemare)
memberlist.php?mode=viewprofile&u=1363 (http://www.saxforum.it/forum/memberlist.php?mode=viewprofile&u=1363)
memberlist.php?mode=viewprofile&u=1225 (http://www.saxforum.it/forum/memberlist.php?mode=viewprofile&u=1225)
memberlist.php?mode=viewprofile&u=574 (http://www.saxforum.it/forum/memberlist.php?mode=viewprofile&u=574)
... e ce ne sono altri.

http://www.wwbw.com/Otto-Link-Vintage-S ... 77804.wwbw (http://www.wwbw.com/Otto-Link-Vintage-Series-Hard-Rubber-Tenor-Saxophone-Mouthpiece-583770-i1477804.wwbw)

davidbova
2nd February 2010, 16:56
Il Tone Edge RG non costa il doppio del Tone Edge normale:

... ci sono circa 5€ di differenza. In Italia, tanti venditori sono farabutti... e di conseguenza gonfiano i prezzi.... attenzione a non confodersi con il Super Tone Master RG (che l'equivalente in metallo) che costa ovviamente di più




....scusami tzadik mi sono spiegato male, :half: intendevo il Tone Edge RG paragonati ai nuovi Vintage (alias New Slant) per quanto riguardava il prezzo!!!

Grazie per i link sto giÃ* leggendo!

tzadik
2nd February 2010, 17:49
Ah... ok! :lol:

Tutti possessori dei nuovi Ottolink "vintage" (in termini, in effetti è un ossimoro... sia quelli in ebanite sia quelli in metallo) potranno confermarti la scarsa qualitÃ* nella fattura e contemporaneamente gli ottimi risultati sonori dopo il refacing. Però il costo è abbastanza importante (considerando che ci sono da aggiungere dai 50€ in su per il refacing).

davidbova
2nd February 2010, 18:43
.....per quanto riguarda il refacing i prezzi cambiano in base?

tzadik
2nd February 2010, 19:16
In base all'entitÃ* del lavoro, del materiale... informati con il nostro Simone (http://www.saxforum.it/forum/memberlist.php?mode=viewprofile&u=8)... fa ottimi lavori, tanti utenti mi pare che abbiamo fatto modificare i loro "nuovi Ottolink vintage" tant'è che qualcuno vende il Florida che usava prima: viewtopic.php?f=46&t=12063 (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=46&t=12063)

I lavori che ha fatto Simone per me sono sempre stati eccellenti, ma può confermartelo chiunque qui nel forum abbia fatto sistemare/aggiustare i bocchini da lui (e non sono pochi!)... :zizizi))

davidbova
2nd February 2010, 23:18
Buona a sapersi!!!
Mi avete dato talmente tante informazioni che spero di approfondire i test con il maggior numero di imboccature possibili!

Ora non mi resta veramente che :saxxxx))) !!!

Grazie

tzadik
3rd February 2010, 02:47
http://fulvio1950.interfree.it/drink.gif