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Visualizza Versione Completa : Sax Professionali: maggior peso = miglior qualitÃ*?



AGOSTY 275
23rd January 2010, 23:39
ciao saxofonisti! ho notato che i sax piu professionali sono piu pesanti sono. anche se è cosa di poco, 300 o 400 grammi. mi sapreste spiegare il motivo?? :mha!(

Alastor
23rd January 2010, 23:49
Penso la lastra e la meccanica più robusta

Isaak76
24th January 2010, 00:11
Non penso sia un rapporto direttamente proporzionale!
Una lastra più spessa può modificare sensibilmente il timbro, ma non è detto sia migliore!
pensa un po' al Selmer Mark VI, è considerato tra i migliori Sax mai prodotti, ma confrontandolo con altri modelli (per esempio un R1 Jazz, visto che probabilmente la tua domanda nasceva dallo spunto di un altro topic), risulta più leggero.

Per cui non si può ritenere che un sax professionale sia migliore in base al peso ... altrimenti tutti farebbero sax in ghisa! eheh!

24th January 2010, 00:35
i primi Conn,Buescher,i Selmer Blanced,Super Balanced e Radio Improved sono leggerissimi, e sono tra i migliori sax mai prodotti,in parte grazie ad una lastra più sottile,ed in parte grazie ad una meccanica più semplice e quindi meno pesante.Tra l'altro meccanica semplice non è da confondere con delicata!

tzadik
24th January 2010, 04:43
Il peso non è correllato con la qualitÃ*... se provi un Balanced (da 8000€) e un Super Action Serie II, noterai una enorme differenza di peso e il Balanced ti risulterÃ* leggerissimo.

La meccanica dal Balanced in poi... a livello di leverismi è praticamente rimasta immuta, è cambiato qualcosa nella regolazione della giuntura C#/B/Bb bassi... nelle regolazioni della "corrispondenza" tra mano sinistra e mano destra... regolazioni sulla corsa del F acuto rapido.

È cambiata invece l'orientazione... è migliorata l'ergonomia... ma spesso la meccanica dei vecchi vintage francesi (più semplice) risulta quella più robusta! :zizizi))

eugene
24th January 2010, 10:01
E' vero, io ad esempio ho un Super Balanced, meccanica comoda e funzionale ed è veramente leggero! :smile:

24th January 2010, 10:51
Ciao,
in effetti teoricamente non è così, perõ poi in pratica le cose sono un pochino diverse, i sassofoni più leggeri suonano meglio dei sassofoni più pesanti, specie sul tenore,
es:mark vI e r1jazz il mark VI suona molto meglio dell' r1jazz.
Sul soprano è un pochino diverso.
Se prendiamo uno Yamaha 62(leggerissimo) e un selmer Super action, lo Yamaha 62 suona meglio, se invece lo mettiamo a confronto con un mark VI a livello di timbro il mark VI è migliore, anche se poi ci sono una serie di problematiche, intonazione meccanica che pendono verso lo Yamaha.

gene
24th January 2010, 11:14
i vecchi sax hanno una lastra meno spessa di quelli moderni. Il motivo è semplice, venivano battuti a mano.
La lastra veniva prima riscaldata e dopo martellata e spianata, oggi viene "tirata con forza" e non martellata, quindi deve essere per forza più spessa, altrimenti si strapperebbe.
Quello che rende il suono degli strumenti vintage più caldo e scuro e dovuto sia alla lastra, ma anche dal fatto che presentavano una differente proporzioni della colonna d'aria interna in rapporto al corpo dello strumento che è quello che la differenza.
generalmente montavano meccaniche più leggere (non meno resistenti sia chiaro)
Un'altro aspetto fondamentale rispetto al timbro è dato dal collo.
Sia la Conn che la King erano all'avanguardia nel capo della ricerca in questo campo (Conn faceva colli molto pesanti, King colli e campana d'argento....ma la storia si complica).
Ultimo aspetto, la laccatura, i vintage avevano laccature leggere permettendo alla lastra di vibrare maggiormente, quindi maggior risonanza.

AGOSTY 275
24th January 2010, 11:40
ok allora il peso non centra niente con la qualitÃ*! :ehno:

però ho visto sul sito degli R&C che R1 e piu pesante del deluxe che a sua volta e piu pesante del super (parlando di tenori).

Fabrysax
24th January 2010, 12:23
Accredito la tesi di GENE,infatti se noi prendessimo un sax professionale attuale e gli venisse fatto un lavoro di slaccatura e infine di lucidatura senz'altro il suo suono migliorerebbe in risposta e in intensitÃ*,previo il fatto che questa pratica è assolutamente antieconomica,con la stessa cifra (sax nuovo + slaccatura e inevitabile ritamponatura) si può avere un vintage di ottima qualitÃ*,anche se comunque l'ergonomia non è la stessa.
Se avessi dei soldi da buttare lo farei sul mio serie III.
Dunque vediamo 3400 € di sax + 250 € slaccatura + 350 € ritamponatura e registro ,mi sa che non conviene!
Alla fine siamo più o meno a 4000 e con quella cifra si prende un MARK VI!

tzadik
24th January 2010, 13:31
ok allora il peso non centra niente con la qualitÃ*! :ehno:

Però ho visto sul sito degli R&C che R1 e piu pesante del deluxe che a sua volta e piu pesante del super (parlando di tenori).

Esatto, il peso non è un elemento per valutare la qualitÃ* di uno strumento....

E nemmeno la eventuale laccatatura o scrostatura... gli strumenti più "preziosi" (vedi Mark VI Five Digit, Balaced Action e Super Balanced Action) hanno tutti la finitura originale più o meno integra e/o sono stati rilaccati direttamente dalla Selmer: a testimonianza di questo: Mark VI Room (http://www.robertoswinds.com/mark_six.php?subcat_id=0s.com/michicko_room.php).

Altre considerazioni su: slaccatura, Selmer vintage vs. resto del mondo... rimangono considerazioni personali, soggettive che rispetto al titolo del thread possono risultare un po' fuorvianti. Anche tantissimi strumenti compresi i Rampone, Mauriat, Cannonball sono battuti a mano.

fcoltrane
24th January 2010, 13:52
ho sempre considerato il peso un limite per il sassofonista non un valore aggiunto.
invertirei quindi: minor peso= maggiore qualitÃ*( dove qualitÃ* sta per qualitÃ* di vita del sassofonista e della sua schiena :lol: )
ciao fra

24th January 2010, 14:03
es:mark vI e r1jazz il mark VI suona molto meglio dell' r1jazz.



Ci risiamo. Mi ricorda qualcuno... :BHO:

Il MkVI e l'R1j da mia esperienza pesano "al collo" allo stesso modo, sicuramente sulla pesatrice avranno valori diversi, ma come sensazione sono uguali.

Al contrario ci sono sax che hanno un peso percepito nettamente diverso, come detto un Balanced o un MKVI.

24th January 2010, 16:17
New york... Ti ricorda qualcuno?
In che senso scusami?
Riguardo il peso, non è una questione di percezione, è una questione di peso reale dello strumento in grammi

FrankRanieri
25th January 2010, 11:32
es:mark vI e r1jazz il mark VI suona molto meglio dell' r1jazz.


Per me funziona al contrario, pensa un pò... :twisted:
Quasi una volta a settimana ho la possibilitÃ* di provare il Mark VI del mio insegnante, un 5 cifre per la cronaca...
Ebbene, sono sempre più convinto delle mie scelte saxofonare, R1 Jazz tutta la vita...
Vi ostinate a comparare il Mark VI con i R&C R1 Jazz, ma è assolutamente sbagliato.
Sono due strumenti diversi, ognuno con delle sue specifiche peculiaritÃ*, che senso ha continuare a dire questo suona meglio di quello...mah... :BHO: :mha!(
Come dire...quella ferrari del '65 va meglio della lamborghini Murcielago o di una Pagani Zonda....
Frank.

25th January 2010, 11:51
Si in fondo hai ragione non bisognerebbe fare paragoni tra due ottimi strumenti...
Quoto, si parlava di peso e mi era venuto spontaneo il paragone mark VI r1jazz.
Che poi c e anche molta differenza di prezzo l r1jazz costa molto meno di un mark VI,
ed è rivendibile come un mark VI quindi al giorno di oggi è preferibile comprare un r1 jazz piuttosto di un blasonato mark VI.
Riguardo il peso, la maggior parte delle volte lo strumento più leggere suona meglio ma le r1 jazz ribalta questa tesi

salsax
25th January 2010, 18:41
qualcuno ha tenuto in mano un SML ?

giosuei
25th January 2010, 22:30
io, è leggero

salsax
25th January 2010, 23:30
hai un GM prima o seconda serie ? :BHO:

giosuei
25th January 2010, 23:34
SN 19240, i primi serie II? :BHO:
ma ha i rolled tone holes ad anche i feltrini aggiustabili (innovazione n.20) tipici del MKI :BHO:

digos80
26th January 2010, 00:48
di seguito la mia personale analisi tecnica e fisica del problema, che mi porta a sostenere l'equazione maggior peso=maggior qualitÃ*:
1-una meccanica + pesante avrÃ* probabilmente maggior inerzia (richiedendo + forza per essere azionata) ma sarÃ* sicuramente più rigida, quindi più precisa, meno soggetta ad acquisire giochi indesiderati e di conseguenza più duratura
2- con uno strumento dalla lastra sottile c'è il rischio che quest'ultima abbia delle frequenze di risonanza coincidenti con armonici di questa o quell'altra nota; il risultato è quello di avere dell'energia spesa per far vibrare la lastra invece che per sostenere la colonna d'aria e quindi mandare lontano il suono; inoltre si possono avere squilibri di timbro e intensitÃ* non appena cambiando nota sparisce questo effetto di risonanza. uno strumento spesso (quindi pesante) avrÃ* frequenze di risonanza molto più alte, per cui l'energia immessa dall'esecutore andrÃ* tutta ad alimentare la vibrazione della colonna d'aria, senza dispersioni.

Jacoposib
26th January 2010, 00:57
io amo l'R1 Jazz ma devo dire che è pesante... però ovviamente preferisco un sax che suona bene ed è pesante ad un altro leggero ma che suona male...

Cannibale
26th January 2010, 13:06
per digos...spiacente ma la tua equazione è semplicemente sbagliata, infatti più "pesante" non coincide quasi mai con più rigido e nemmeno con qualitativamente più valido, questi due fattori dipendono soprattutto dalla lega utilizzata e da come viene lavorata e non dalla quantitÃ* di materiale utilizzato.... una moderna auto da corsa pesa circa 600 kg ed è infintamente più rigida di una normale buona vettura da 1200 kg. prova a guardare le imbarcazioni a vela da regata Il carbonio ad esempio ha un peso specifico ridicolo rispetto all'alluminio ed è molto più rigido. E' appunto in questi casi (ma quasi sempre) che vale l'equazione : minor peso=maggiore qualitÃ*. Per non parlare poi di uno strumento che si regge al collo...in questo caso la qualitÃ* (della vita) inevitabilmente deve andare verso il più leggero.
Paragoni con le auto (Ferrari anni 60..) io non ne farei proprio, appare fin troppo evidente che anche un'onesto padre di famiglia con una Pagani Zonda potrebbe facilmente stare davanti ad Hamilton o Schumacher in Ferrari anni 60, al contrario tutti questi fantastici sax moderni (e pesanti) non li vedo "girare intorno" ad Hamilton (in questo caso gente come Steve Grossman, Joshua Redmann, Kenny Garret Jan Garbarek o uno qualunque di questi mostri che appunto si ostinano a suonare vintage. Ho letto un'intervista di Max Ionata (che suona un moderno Borgani) su "Jazzitalia"che appunto dichiarava che " ogni musicista vorrebbe suonare con strumenti costruiti prima degli anni 60...".
Buona giornata
Cannibale

26th January 2010, 13:22
Sono d'accordo con Cannibale in merito alle questioni tecniche e per esperienza personale posso affermare che il Balanced Action, ad esempio, è super leggero, anche come meccanica ma nonostante ciò molto robusto.

Parlando di sax moderni evidenzio inoltre che i Custom Yamaha sono anch'essi molto leggeri, la Yamaha ha infatti effettuato diverse ricerche ed investimenti in merito.

....poi la qualitÃ* o meno di un sax è anche un fattore estremamente personale ma mi pare chiaro ed indiscutibile che leggero non significa bassa qualitÃ* e che al titolo della discussione occorra rispondere NO.

gene
26th January 2010, 13:53
........i vecchi sax hanno una lastra meno spessa di quelli moderni. Il motivo è semplice, venivano battuti a mano.
La lastra veniva prima riscaldata e dopo martellata e spianata, oggi viene "tirata con forza" e non martellata, quindi deve essere per forza più spessa, altrimenti si strapperebbe........
Mi senbra che il concetto sia stato ribadito.......l'equazione peso=maggior qualitÃ* non regge, per i motivi sopra citati.
Che poi i sax moderni, in peso complessivo, siano notevolmente più pesanti dei vari Conn etc. è dovuta ad una meccanica più sofisticata, quindi più pesante.
Vi è un'ulteriore elemento da aggiungere.
L'ottone per la costruzione degli strumenti era solitamente quello binario (70 rame, 30 zinco).
L'ottone che si produce oggi è ternario (70 rame, 28 zinco, 2 alluminio).
Quel 2% di alluminio serve (così mi è stato spiegato) per aumentare la duttilitÃ* della lastra, che altrimenti essendo "tirata con forza" non garantirebbe risultati ottimali.
Va da se che lo spessore della lastra è per forza maggiore, non essendoci intervento umano per la battitura della stessa.
Questo è uno dei motivi del successo dei MK VI ante 1963.
Infatti lo spessore della lastra era circa di 0,625 mm, spessore che dagli inizi degli anni 70 è arrivato a 0,695.
Aggiungo e chiudo, che invito a visionare un matricolario selmer, spesso dietro i numeri si celano le risposte che cerchiamo.
Infatti prendiamo come esempio proprio il MK VI, anno 1954= 4.000 sax costruiti, mediamente fino al 1963 sui 7.00 circa/anno.
Dal 1963 al 1973 (ovvero la fine dei MK VI) la produzione cresce fino a 12.000. Per brevitÃ* fino alla metÃ* degli anni 80 la produzione si è assestata sui 15.000 circa all'anno ( quasi il triplo).
Andate a vedere dalla fine degli anni 80 ai goirni nostri quanti sax produce l'anno la Selmer.
Verificate quanti sono e secondo voi SONO DELLA STESSA QUALITA'.....?

Cannibale
26th January 2010, 14:12
E infatti come dice gene è "aumentato lo spessore della lastra da 0,625 a 0,695" ergo è aumentato il peso ed è diminuita la qualitÃ*. più peso =meno qualitÃ*.

tzadik
26th January 2010, 14:23
Il parallelo con le barche in carbonio non tiene per niente: lì la ricerca è finalizzata a trovare una distribuzione di peso ottimale, infatti sott'acqua ci sono zavorre da 20 e passa tonnellete... proviamo a dare una martellata su un foglio di carbonio e proviamo a dare una martellata su un foglio di alluminio della stesso spessore: rigiditÃ* è diverso da resilienza.

La battitura non tiene nemmeno: pure i sax cinesi vengono battuti a mano.
L'aggiunta di alluminio serviva più per avere meno problemi di corrosione... un 2% in più in una lega fa poco, per evitare l'incrudimento da lavorazione, penso che i metalli da aggiungere per rendere la lavorazione più semplice siano altri.

Sulla storia delle lastre dei Mark VI, c'era un aneddoto che diceve che la fabbrica che forniva le lastre di ottone alla Selmer era andata a fuoco e che si era persa la ricetta magica della lastra dei Mark VI ante 1963... o possiamo anche interpretare il tutto con una logica di businness (si abbasano i costi di produzione risparmiando sulla manodopera e/o sui materiali).

"... gente come Steve Grossman, Joshua Redmann, Kenny Garret Jan Garbarek o uno qualunque di questi mostri che appunto si ostinano a suonare vintage" non suona con "strumenti moderni e pesanti" perchè non ha bisogno di suonare con "strumenti moderni e pesanti": è dall'inizio del thread che stiamo dicendo che il peso non è indice di qualitÃ*, né per strumenti "leggeri" né per strumenti "pesanti".

Se Ionata dice che tutti vorrebbero suonare con strumenti costruiti prima del 1960 (e che suona con un Borgani) sono considerazioni personali. Personalmente penso di essere in grado di fare le mie considerazioni personali.

gene
26th January 2010, 15:04
Citazione: Le opinioni sono come le palle; ognuno ha le sue. (Clint Eastwood).........concordo con molti di voi, un dato però è oggettivo.
Perchè la maggior parte dei professionisti o dei mostri sacri, come qualcuno li ha definiti, suona con un matk Vi?
Perchè oggettivamente è reputato il miglior sax mai prodotto, oppure perchè se fai quel mestiere quello strumento rappresenta lo stato dell'arte, ovvero è un must, devi avere quello strumento!!!!
Quanti di voi, conoscono professionisti che suonano con Martin, SML, Buescher, Conn, King e tra i moderni Yamaha, Yanagisawa, Keilwerth, e ci metto pure i nostri Rampone e Borgani.......
Quasi tutti usano Selmer, pochissimi Keilwerth, qualche altro Conn.......il resto fanno finta di avere quel sax X, per motivi commerciali.......
Personalmente non sono ne per il vecchio o per il nuovo, ognuno fa quello che vuole, ma rimanendo in tema
" Sax Professionali: maggior peso = miglior qualitÃ*? ", personalmente ho espresso la mia opinione.......
p.s. suono lo stesso sax dal 1988 (prima ne avevo altri), ne ho sempre almeno un'altro che alterno, ma se vado a suonare, vado sempre con lo stesso, in fondo per essere felici, basta accontentarsi di quello che si ha !!!!

26th January 2010, 15:13
E infatti come dice gene è "aumentato lo spessore della lastra da 0,625 a 0,695" ergo è aumentato il peso ed è diminuita la qualitÃ*. più peso =meno qualitÃ*.

Ragazzi....con il misuratore (non so come si chiami)...le soprese sarebbero tante...questi valori che riportate e che conoscevo anche io....non sono quelli reali, ho visto con i miei occhi :zizizi))

Queste misure che girano per internet sono sballate

salsax
26th January 2010, 18:42
Infatti prendiamo come esempio proprio il MK VI, anno 1954= 4.000 sax costruiti, mediamente fino al 1963 sui 7.00 circa/anno.
Dal 1963 al 1973 (ovvero la fine dei MK VI) la produzione cresce fino a 12.000. Per brevitÃ* fino alla metÃ* degli anni 80 la produzione si è assestata sui 15.000 circa all'anno ( quasi il triplo).
Andate a vedere dalla fine degli anni 80 ai goirni nostri quanti sax produce l'anno la Selmer.
Verificate quanti sono e secondo voi SONO DELLA STESSA QUALITA'.....?
secondo questa teoria i migliori sax di sempre sono gli SML , ho letto che ne costruivano 200 l'anno e in un secolo 26.000 :shock: .... e da quanto ne sò io hanno la lastra molto spessa , e come ha confermato Giosuei ......
.... è leggero ( come mi ha spiegato in MP , a suonarlo si ha la sensazione di leggerezza e prontezza al suono ::saggio:: )
:BHO:

AGOSTY 275
26th January 2010, 20:53
grazie ragazzi! dopo aver letto tutte le vostre opinioni ho capito che se un sax e piu pesante non è detto che sia di migliore qualitÃ*. :-leggi-:

digos80
27th January 2010, 00:29
sia chiaro che la mia era una semplice e quasi banale considerazione meccanica che nulla vuol togliere ai meritatamente blasonati strumenti vintage; la pasta sonora di questi ultimi può essere dovuta a qualche ricetta magica nelle percentuali di lega (cosa che dubito), ma credo soprattutto alla bontÃ* del progetto e alla qualitÃ* e attenzione con cui venivano costruiti; una meccanica leggera ma costruita con materiali di qualitÃ* avrÃ* un comportamento migliore di una massiccia ma realizzata con materiali o procedimenti economici; allo stesso modo una lastra anche sottile ma uniforme e perfettamente distesa avrÃ* una risposta elastica migliore di una lastra spessa ma disomogenea o con importanti tensioni residue.
parlando però di strumenti moderni, tenete presente che tra i modelli da studio, quelli intermedi e quelli top di una stessa casa (2 esempi: Yamaha ed R&C) ci sono differenze di peso anche del 20%

David Brutti
29th January 2010, 11:18
Quasi tutti usano Selmer, pochissimi Keilwerth, qualche altro Conn.......il resto fanno finta di avere quel sax X, per motivi commerciali.......


Perdonami ma sinceramente queste sono semplicemente baggianate!
Il mondo del sax è a mio parere così variegato che non si possono fare casistiche. Basta guardare un semplice elenco di setup per vedere che questa predominanza di uno strumento su altri è pura invenzione. Qualche esempio?
Garbareck che suona principalmente un sop curvo Orsi fabbricato su sue specifiche (anche se possiede un curvo Borgani e un R1 Jazz).
Lovano che alterna un Super Balance a un Borgani, Cisi che suona solo Rampone.
Moltissimi suonano Conn Chu Berry e serie M principalmente (Mulligan, Webster, Lester Young e il ostro italianissimo Gianni Basso), ma anche connstellation e connqueror.
Altri preferiscono l'SML, per non parlare dei buescher i quali baritoni sono al top. Ovviamente molti sono gli estimatori di Super Balance e Mark VI, i quali sono strumenti eccellenti, ma se vai a vedere non sono poi così predominanti rispetto alla varietÃ* enorma di setup.
Personalmente penso che la varietÃ* sia una delle caratteristiche di maggior spicco del sassofono e che la multiformitÃ* dei suoni (e di conseguenza dei setup) sia una cosa estremamente positiva.

Questo per dire di non banalizzare le questioni generalizzando con affermazioni tipo "se tutti suonano X ci sarÃ* un motivo".

Tornando IN TOPIC, lo spessore della lastra è un elemento che va calibrato e scelto in base al canneggio dello strumento, al tipo di materiale impiegato, al diametro dei fori e a tutto ciò che influenza il suono di uno strumento. Di conseguenza dire lastra più pesante/leggera uguale suono orribile/migliore è un'affermazione generica e soprattutto non vera.
Ci sono eccellenti sassofoni a lastra pesante anche nel vintage (ad esempio i Martin chiamati addirittura "Tank" ovvero carroarmato!), come pessimi strumenti a lastra leggera.
Altra affermazione sbagliata è quella che associa alla lastra leggera una battitura a mano della stessa: come giÃ* ribadito i Martin sono sassofoni a lastra "spessa" ma allo stesso tempo venivano battuti a mano e hanno un suono incredibile. Una lastra spessa può venire battuta a mano o no così come una lastra più sottile.

Aggiungo semmai che attualmente per molti strumenti "mediocri" si utilizza una lastra più spessa poichè l'ottone impiegato è spesso di qualitÃ* inferiore e di conseguenza per far si che il sassofono non risulti malleabile come la carta stagnola si ricorre a una lastra spessa e massiccia ma poco atta a vibrare.

gene
29th January 2010, 14:30
Non per entrare in polemica......ma chi suona con SML ?, chi suona con Buescher ?, chi suona King ? citi Conn e Selmer, e li ho citati anch'io, chi fuori dall'italia suona con Rampone o Borgani (e sono un manipolo di musicisti) , citi Garbarek ma quello di Garbarek, è fatto appositamente per lui.
Citi Lovano l'ho visto 5 volte, sempre con lo stesso Conn o Selmer, poi se fa una marchetta col Borgani si sta pure quella, ma i suoi strumenti sono Conn e Selmer.
Aggiungo chi suona Yamaha (alto e tenore)? chi suona Yanagisawa ? Pure Phil Woods fa marchette per Yamaha ma lui ha il suo Selmer, Andy Sheppard pubblicizza i Mauriat, ma suona Selmer.
Nel momdo del professionismo internazionale, cì sono Conn e Selmer e qualcuno Keilwerth.
Aggiungo che il soprano migliore è lo Yahama ed infatti molti lo usano ( ci sara un motivo, oppure no?).
Concordo con la tua affermazione .........Personalmente penso che la varietÃ* sia una delle caratteristiche di maggior spicco del sassofono e che la multiformitÃ* dei suoni (e di conseguenza dei setup) sia una cosa estremamente positiva......
Rimango dell'avviso che fondo per essere felici, basta accontentarsi di quello che si ha, anche perchè quello che conta alla fine è il manico di chi suona.

tzadik
29th January 2010, 15:01
Gene, con il tuo pensiero connaturato nelle persone... la Selmer ha continuato a fare tantissimi soldi anche se sappiamo tutti che la qualitÃ* degli strumenti con il marchio francese mediamente sta scendendo, piano piano.

Se a uno piacciono certi timbri... allora va verso alcuni strumenti: fine!
Se a te piace un timbro di soprano nasale, di sicuro andrai verso un Selmer o un un Yamaha 62.
I professionisti che usano il Yamaha 62 sono sempre una frazione di quelli che usano un soprano Mark VI, il soprano Mark VI è il migliore?


Non penso che sia un dovere di un sassofonista, provare tutte le novitÃ* del mercato, se uno è soddisfatto di quello che ha in mano, perchè deve cercare di cambiare!? :BHO:

salsax
29th January 2010, 15:02
.....siamo alle solite :mha...:
ragÃ* ognuno suoni il sax che preferisce , quÃ* si parla di peso :saputello

David Brutti
29th January 2010, 15:05
Yanagisawa? Greg Osby ad esempio.
King? Parker (che tra l'altro passò in rassegna tutte le marche del periodo alternandosi tra Buescher True tone e Conn 6M), Cannonball Adderley, Roland Kirk (saxello e tenore)
Yamaha? James Carter ha utilizzato tutto il quartetto in numerose incisioni
SML? Coleman Hawkins (scusa se è poco)
Buescher? il re dei sopranisti Sidney Bechet oltre che Roland Kirk (alto dritto), Garbareck prima di passare all'Orsi "customizzato" e il mitico quartetto di sassofoni Sigurd Rascher (il migloor quartetto di sax al mondo probabilmente), Johnny Hodges

Nel mio piccolo anche io sono un "professionista" (in quanto campo con la mia attivitÃ* da concertista) e non suono Mark VI anche se li ho utilizzati per anni.
Mi fermo qui per non risultare verboso ma ce ne sono davvero tanti che suonano roba diversa da quella che tu dichiari.
Sul soprano mi dispiace contraddirti ma lo Yamaha non è assolutamente il miglior soprano sulla piazza, almeno non per me, e posso confermarlo visto che praticamente ho avuto in scuderia un Yama 62 (oltre che il Mark VI che tuttora posseggo e il 3a serie). Ripeto: le tue affermazioni su quale sax sia il migliore sono puramente soggettive e starei attento nel non renderle assolute in quanto tali non sono. Tale atteggiamento non può portare a null'altro che alle guerre di religione che infestano questo forum.

Sul manico concordo appieno!

Ciao

29th January 2010, 16:03
Greg Osby attualmente è endorser di Muriat!

Vorrei però evidenziare una cosa, se prendiamo il sax baritono nessuno dei grandi del passato suona Selmer. SarÃ* una questione di costi o che, ma nessuno lo suonava nonostante il MKvi fosse veramente grandioso.

Oggi nessuno o quasi dei grandi baritonisti in attivitÃ* suona Selmer...che forse siano meno condizionati e più liberi mentalmente di scegliere? Per me sì.

Oggi un venditore che ti vende un MK o uno SBA (ce ne sono una infinitÃ* in giro) ci guadagna molto di più piuttosto che venderti un Conn o un Buescher....hanno tutto l'interesse affinchè Redman, Potter e altri suonino Selmer Vintage, Tenor Madness o Roberto Romeo (luoghi frequentatissimi dai big di oggi) hanno prezzi molto elevati sul vintage Selmer, a me sembra chiaro che stiamo parlando di un mercato bolla grande come il grattacielo di Dubai!

Sono sempre più convinto che la Selmer debba fare un monumento a Coltrane, prima di lui il mercato era molto più vario, dopo avere Selmer è stato un must. In quel periodo, primi anni 60, Hawkins, Rollins, Young, Parker e moltri altri erano tutti orientati su altri strumenti.
Dopo a Love Supreme è stata rincorsa al MK (di cui John faceva anche la pubblicitÃ*)

Che i Selmer vintage siano grandi strumenti, con le dovute eccezioni, sono il primo a dirlo, ma non si può licenziare la faccenda ritenendo che siano i migliori e basta.

29th January 2010, 16:18
Aggiungo una cosa,
A love Supreme è stato registrato con il SBA, nonostante Coltrane avesse giÃ* da un paio di anni un MKvi,
quando Coltrane ha cominciato a pubblicizzarlo si sono tutti buttati sul Mk, questo perché, sebbene condizionati, non erano ancora malati di vintage me accettavano di buon grado il presente e quanto in quel momento il mercato aveva da offrire.

In una intervista trovata in interne Wayne Shorter ha dichiarato di esser stato accompagnato da Coltrane ad acquistare quello che secondo lui era un vero becco, un Otto Link Florida ovviamente, ed successivamente anche il sax, lo stesso dicasi per Archie Shepp!
Ora, Coltrane lo credeva sul serio, e di ferri ne capiva sicuramente, ma se non è condizionamento questo!

Scusate il mio insistere, ma sono convinto che la storia, come tutte le cose, sia fatta con i piccoli eventi che poi condizionano la massa ed i grandi eventi, e secondo me quanto sopra sono piccoli eventi che ci condizionano anche oggi.
SarÃ* mai possibile che un Mkvi costi quasi 8.000 euro se tutto originale ed in buone condizioni quando in giro è possibile trovarlo in tutte le colorazione e conformazioni??????

tzadik
29th January 2010, 16:30
...
SarÃ* mai possibile che un Mkvi costi quasi 8.000 euro se tutto originale ed in buone condizioni quando in giro è possibile trovarlo in tutte le colorazione e conformazioni??????

È quello che mi chiedo anche io... :zizizi))

FrankRanieri
29th January 2010, 16:42
quando Coltrane ha cominciato a pubblicizzarlo si sono tutti buttati sul Mk, questo perché, sebbene condizionati, non erano ancora malati di vintage me accettavano di buon grado il presente e quanto in quel momento il mercato aveva da offrire.

Quoto!
All'epoca i saxofonisti (e non solo) hanno scelto il presente, non il vintage!! In quel momento Selmer era molto più aggressiva di altri marchi che erano o falliti o se passavano male o in ultimo assorbiti dalla stessa Selmer...

In una intervista trovata in interne Wayne Shorter ha dichiarato di esser stato accompagnato da Coltrane ad acquistare quello che secondo lui era un vero becco, un Otto Link Florida ovviamente, ed successivamente anche il sax, lo stesso dicasi per Archie Shepp!

Questa vicenda secondo me rivela un fatto, che oggi la gente ne sa infinatamente di più di quanto si sapesse un tempo circa lastra, meccaniche, sax, ance, bocchini, ecc. ecc.
Certo quelli che citi sono I Grandiosi Maestri ma forse Trane era quello che ne sapeva di più in termini di "consapevolezza del ferro in cui sto soffiando".

SarÃ* mai possibile che un Mkvi costi quasi 8.000 euro se tutto originale ed in buone condizioni quando in giro è possibile trovarlo in tutte le colorazione e conformazioni??????

No, assolutamente! La stessa cosa della mania del vintage succede però in qualunque settore musicale e non, qualche esempio ?
Una Gibson Les Paul del '58 può valere come un monolocale in centro a Milano, per non parlare di Stromberg, D'acquisto, D'angelico, ecc. ecc....
Per i Piano uno Steinway degli anni 20-30 come un bell'appartamentone, ancora di più per Bosendorfer, ecc. ecc...
Quindi credo che il discorso del vintage, intendo quello che non ha acquisito valore perchè è stato suonato da un musicista X, vada un pò ridimensionato...
Negli anni 70 mio padre mi raccontava che le fender stratocaster e telecaster te le tiravano dietro per quattro soldi, gli strumenti non li comprava più nessuno.
Poi come tutte le mode, i corsi e ricorsi storici, sono tornati in auge i vecchi strumenti, perchè venivano suonati dai grandi.
Però forse questa gente non ha ancora colto che almeno in italia (con la i minuscola apposta...) ci sono due eccellenze nella produzione di sax che le danno di santa ragione a kiunque oggi, nel mio modestissimo parere. Però se vogliamo vedere gli ufo anche quando non ci sono fate vobis...
Frank

tzadik
29th January 2010, 16:56
OT: Beh... per i pianoforti...
Jarrett gira con un il suo Steinway (si porta dietro il pianoforte e lo fa riaccordare prima di ogni concerto!)... tra l'altro Jarrett gira anche con il suo "letto" personale.
Hancock invece si porta un Fazioli (http://www.fazioli.com/it/), che costruiscono a Sacile (in provincia di Pordenone).
Fate un paio di conti di cosa costa portarsi in giro per il mondo un pianoforte gran coda... :shock:


Anche per i pianoforti... c'è una certa preferenza di taluni musicisti per alcune marche piuttosto che altre...

Frank ha centrato il punto: all'epoca di Coltrane il Mark VI non era un vintage...
Archie Shepp su parecchi video su YouTube: usa un Serie II... :BHO:

giosuei
29th January 2010, 19:02
Archie Shepp su parecchi video su YouTube: usa un Serie II... :BHO:
Archie Shepp è grande ma non fa testo: l'ultima volta che l'ho visto a BG ha suonato un vecchio soprano dalla voce stellare, la sua di voce chè è bellissima e un tenore orribile che suonava secco come un giocattolo e che luccicava come se fosse stato appena tolto dalla confezione (prestatogli in loco? :mha...: ).
Archie si divertiva a tenere aperto i tamponi con le dita ..................secondo me si era dimenticato di noi e giocava a far suonare "strano e straniante" un cinese da 350 euri :mha!(

gene
29th January 2010, 20:34
La chiudo qui altrimenti diventa una guerra di religione, e
io sono per la libertÃ*
si dice ....Yanagisawa? Greg Osby ad esempio.
King? Parker (che tra l'altro passò in rassegna tutte le marche del periodo alternandosi tra Buescher True tone e Conn 6M), Cannonball Adderley, Roland Kirk (saxello e tenore)
Yamaha? James Carter ha utilizzato tutto il quartetto in numerose incisioni
SML? Coleman Hawkins (scusa se è poco)
Buescher? il re dei sopranisti Sidney Bechet oltre che Roland Kirk (alto dritto), Garbareck prima di passare all'Orsi "customizzato" e il mitico quartetto di sassofoni Sigurd Rascher (il migloor quartetto di sax al mondo probabilmente), Johnny Hodges.............
IO PARLO di sassofonisti viventi, che suonano OGGI....mi sembra chi capire che soltanto Osby suoni (così si afferma) con uno Yana, gli altri sono tutti defunti......CHI SUONA con uno Yana? , chi suona con uno Yamaha?, chi suona fra i sassofonisti in circolazione, con SML, Buescher, King, Martin (che adoro ...), mi sembra di capire che quasi tutti usano i vari modelli Selmer, qualcuno i Conn, qualche altro Keilwerth.... un motivo ci sarÃ*?????
A voi le opportune riflessioni.......
non ho mai difeso Selmer e concordo che i serie 3 non siano degli strumenti degli di tale reputazione, resto dell'idea che il custom soprano Yamaha sia il top, ma si sa queste sono opinioni personali.

David Brutti
29th January 2010, 20:48
Non c'è peggior sordo...
Ok mi hai convinto TUTTI suonano Mark VI perchè è il miglior sax del mondo tutte le altre marche non le suona nessuno perchè fanno schifo, così magari la finiamo qui e torniamo IN TOPIC.
Anzi, vado subito a buttare dalla finestra i miei R&C e i miei Holton dopo che mi hai illuminato.













io però continuo a suonare i miei ramponazzi e del resto del mondo non me ne importa una ceppa

Aktis_Sax
29th January 2010, 22:13
Anzi, vado subito a buttare dalla finestra i miei R&C e i miei Holton dopo che mi hai illuminato.

ASPETTA!!! non vorrai farli cadere bruscamente... vengo a recuperarne qualcuno :ghigno:

Alastor
29th January 2010, 22:33
non sarai sola :ghigno:

gene
30th January 2010, 11:46
.....Non c'è peggior sordo...
David SICURAMENTE è colpa mia, non mi sono spiegato bene.
Io parto da un dato di fatto, che è quello giÃ* scritto.
Non ho mai difeso Selmer, ne i MK VI.
Personalmente uso lo stesso sax dal 1988, un Serie II Selmer, accanto al quale, hanno ruotato nel corso degli anni altri strumenti, un Martin (the Alto) etc.
Non sono mai stato fissato per lo strumento X, e trovo che ogni strumento abbia i suoi pregi e i suoi difetti, punto.
Per la mia esperienza, ho provato negli anni tanti MK VI ..e mica suonavano tutti....il mio rimpianto più grande è stato un Mk VII che ho avuto, per anni a metÃ* anni 80, e pure la fama di questo modello è pessima.
Altro esempio, trovo (per esperienza personale) che i Martin siano grandi strumenti, ma in Italia non sono presi in comsiderazione, come peraltro i Keilwerth, sia i vecchi che i nuovi.
Se dovessi comprare uno strumento nuovo oggi, comprerei certamente un Keilwerth SX90R ( opinione personale ovviamente).
Basta parlare di me, molto spesso si parla per sentito dire, per miti, perchè probabilmente oggi c'è troppa informazione, che spesso invece di orientare, alla fine disorienta.
Quando ho iniziato in Italia si trovavano Grassi e Borgani (per iniziare), Selmer (per chi faceva il grande passo).
Oggi la situazione è diversa, si trova tutto, ma chi è veramente capace di orientarsi......
Questo è il problema...quante volte si legge nel forum come è il sax Y rispetto al sax X, faccio bene a comprare A o B, ho pochi soldi ma vorrei Z, il bocchino G e meglio del K e via discorrendo.
Chiudo dicendo che per iniziare, se si hanno pochi soldi va tutto bene (tranne i cinesi), è importante un buon bocchino e via studiare...col tempo uno si fa le ossa affina il gusto e cambia strumento, si fa così passo dopo passo.
Se invece uno investe all'inizio (ha un po di soldini) su un buon strumento di livello
intermedio, ne avrÃ* immediato beneficio, farÃ* meno fatica a studiare..
Questo è il modesto parere, amen.

alto23
30th January 2010, 16:41
.....siamo alle solite :mha...:
ragÃ* ognuno suoni il sax che preferisce , quÃ* si parla di peso :saputello Sal, vedo che sei stato ascoltato... :lol:

David Brutti
31st January 2010, 09:25
x gene: il problema è che tu parti da un dato di fatto che non è reale in quanto come ti ho giÃ* detto le difformitÃ* dei setup sono acclarate, basta scaricare una delle tante tabelle. Mi dispiace ma resto della mia idea, anche perchè di marche e modelli di sax durante la mia carriera ne ho passati diversi, di conseguenza so perfettamente di cosa parlo.

31st January 2010, 15:03
Sinceramente queste discussioni le ritengo sterili per una svariata serie di motivi.
Quando si parla di "migliore" si cade inevitabilmente nel relativismo..
Purtroppo le variabili in gioco sono talmente tante e talmente poco univocamente identificabili che non è che possiamo fare un'analisi Anova e una classificazione dei sax in maniera scientifica (maledetta ingegneria!! :lol: ).
I dati storici poi (tizio suonava con questo, tizio con quell'altro) a mio avviso hanno poca significativitÃ*..per il semplice fatto che, ad esempio Coltrane ok usava un markvi...ma all'epoca non esistevano mica i Rampone, Borgani o Yanagisawa... :lol:

Poi si sa, il sax è come la propria donna...ognuno è convinto di avere la migliore... :amore::

David Brutti
31st January 2010, 16:52
x yardbird: concordo al 100%

AGOSTY 275
31st January 2010, 17:10
concordo anche io! il sax migliore di tutti e il nostro! cioe con il sax con cui ci troviamo meglio :cool: