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Visualizza Versione Completa : Mouthpiece Only Exercise - Link



lucaB
12th January 2010, 12:39
Ho trovato questa pagina e la volevo condividere con gli altri beginners del forum. A me è stata molto utile

http://www.bobrk.com/saxfaq/2.6.html

spiega come studiare con il solo bocchino, e fornisce una serie di "strumenti" utili per capire come "memorizzare" le posizioni "giuste" e riprodurle "sempre".

Confrontiamoci qui ;)

AGOSTY 275
24th February 2010, 00:16
peccato sia in inglese :doh!:

Federico
27th April 2010, 23:01
Bravo LucaB visto che hai trovato questo splendido link lo puoi anche tradurre sicuramente io e Agosty te ne saremmo grati :ghigno: e magari anche qualcun altro

alto23
28th April 2010, 10:06
e magari anche qualcun altro :fischio:
Comunque ottima segnalazione!

lucaB
9th June 2010, 11:54
lo posso tradurre, non c'è problema. Adesso c'è di mezzo la masterclass a Quarna (chi non viene è una sacripante) ma vi faccio avere la traduzione al più presto

lucaB
9th June 2010, 18:23
allora, ho fatto la traduzione! Non ho fatto una traduzione di precisione (diciamo che è libera), ma il contenuto è rispettato al 100%, dove ritenevo di non aver tradotto abbastanza accuratamente ho messo tra parentesi la parola in inglese. Non ho tradotto tutto (ma quasi), ho tradotto la parte (quasi tutto praticamente) dove spiega come fare l'esercizio.

edit: ho rimosso momentaneamente la traduzione, come mi ha fatto notare Alessio, sarebbe meglio avere prima il consenso dell'autore

lucaB
10th June 2010, 09:40
Con il benestare dell'autore



Hello Luca,

That is quite all right. I'm most happy for you to have translated the exercise. It joins many other translations — including Chinese — which others have done.
Thanks for the note. It is good that it reaches more people who have a chance to learn the key to controlling the saxophone, which without this key can be a very difficult instrument!

condivido la traduzione sperando che finalmente se ne possa parlare insieme.



E' piuttosto semplice, e non dovrebbe mai diventare motivo di ansia.
Se hai un'emissione poco flessibile, potrebbe essere frustrante inizialmente, ma scoprirai
la tecnica corretta attraverso la pratica. Inizialmente dovrai dedicarci un po' di tempo, quindici o venti minuti sono eccessivi,
dieci minuti sono più che sufficienti, in ogni caso dopo averci preso la mano saranno sufficienti un paio di minuti
di riscaldamento per ottenere risultati.

L'obiettivo di questo esercizio è renderti consapevole dei muscoli che controllano l'emissione e insegnarti a coordinare i movimenti necessari per controllare intonazione e timbro a qualsiasi volume (ragionevolmente parlando). Userò di seguito il termine Velocity , in riferimento alla velocitÃ* del flusso d'aria (emissione), non al tempo.

Insieme alla coordinazione muscolare e al controllo, impareremo un metodo per ricordare le posizioni specifiche che assumono i muscoli, in modo da poterle richiamare velocemente durante lo studio di passaggi difficili. Per fare questo uso un sistema fonetico, dato che tutti abbiamo imparato un sistema fonetico fin da piccoli che ci consente di mettere in atto le miracolose acrobazie muscolari del linguaggio. La lingua è un muscolo a forma libera (free-form muscle), e pochi di noi hanno un'idea di quale forma assuma in un determinato momento. Ho visto gente fare foto e video della lingua con cavi in fibra ottica al fine di determinare queste forme, ma questi studi lasciano il tempo che trovano per tre ragioni:

1) le persone che fanno gli studi non sanno necessariamente quali siano le posizioni corrette per l'emissione

2) i soggetti sottoposti allo studio potrebbero avere difficoltÃ* a produrre le posizioni corrette con un apparato in bocca

3) anche se i due punti precedenti fossero corretti, una foto non ci fornisce nessuna connessione con il mezzo fisico necessario a riprodurre le posizioni nelle foto

Pertanto, ho cercato metodi per individuare e coordinare le posizioni del flusso d'aria (airstream, emissione) necessarie a suonare il saxofono, e metodi per poterle descrivere e ricordare. La soluzione è semplice, é giÃ* nelle nostre bocche: il bocchino e l'abilitÃ* di parlare.

Ecco l'esercizio, e a seguire la descrizione degli strumenti fonetici idonei a richiamare le posizioni, e infine una discussione su come applicare l'esercizio ai normali esercizi e canzoni.

Per chi comincia: con il solo bocchino, suona una nota, tenendo le mani lontane dal foro di uscita. SarÃ* tutto controllato dall'emissione. Trova una nota comoda da suonare e ripeti quella nota un paio di volte con diverse Velocity. Ora che hai confidenza con il bocchino, prova ad abbassare la nota. All'inizio puoi provare a imitare una "scivolata" (slide) finché non riesci a ottenere un po' di controllo. Appena riesci ad ottenere questo piccolo glissando avanti (verso il basso) e indietro (verso la nota di partenza) dovresti essere conscio di almeno due cose:
- qualcosa succede a livello della lingua e della gola
- devi supportare il suono usando molto il diaframma

Avrai bisogno di un flusso di aria bello "largo" (broad airstream) e di forti muscoli addominali/stomaco (stomach muscles).
Successivamente imparerai a farlo con il minimo sforzo, per ora siamo solo all'inizio.

Ora sei un esperto fischiettatore-suonatore-di-richiami-per-uccelli soffiatore di bocchino, è ora di cominciare a imparare controllo e coordinazione.
Suona una nota comoda (comfortable). La nota che suonerai dipende dalla dimensione del bocchino:
- per il soprano qualcosa tra LA e DO
- per il contralto un LA
- per il tenore tra il FA e il SOL
- per il baritono non mi ricordo

Assicurati che la nota di partenza sia intonata e incomincia a suonare una scala a scendere. Cerca di suonare ogni intervallo il più precisamente (intonato) possibile. [l'autore consiglia di usare un intonatore durante questa fase, o una tastiera] Prova a suonare un'intera ottava. Quando superi circa una sesta verso il basso la posizione della mandibola (jaw) varierÃ* e adotterai un imboccatura simile a quella necessaria per i subtones. Queste note gravi richiedono estrema flessibilitÃ*, ma servono allo scopo. Non ti sentire sconfitto se non riesci a ottenerle; questo esercizio porta benefici anche se riesci a suonare solo una quinta o una sesta.

Ora che riesci a suonare la scala, o almeno l'inizio di essa, concentriamoci sul lavoro vero, la parte che ti dÃ* controllo e coordinazione: il controllo delle dinamiche (o forse controllo dinamico nel senso di flessibilitÃ*).
Suona la scala di nuovo a un tempo di circa 126 per quarto. Ogni nota lunga 8 colpi (o anche più lunga se ti va). Attacca ogni nota a un volume forte e stai attento all'intonazione. Ora suona un decrescendo fino al pianissimo nei primi 4 colpi e poi un crescendo fino al volume iniziale nei successivi 4. Mantieni l'intonazione! Ripeti l'esercizio per ogni nota della scala sempre prestando attenzione all'intonazione. Un'intonazione precisa (ripetibile, costante) è la chiave di questo esercizio.

Ok, non c'è altro. Hai finito! Fai questo esercizio come riscaldamento, ogni giorno, prima dello studio degli armonici.

Ok, ora che hai imparato a suonare le scale (e magari anche qualche canzone) sul bocchino, che cosa puoi fare adesso a parte sorprendere i tuoi amici con una serenata di solo bocchino? Un sacco di cose! Se hai padronanza del controllo della Velocity/intonazione allora hai ottenuto molto. Hai giÃ* scoperto che la Velocity dell'emissione diminuisce man mano che la nota sale e vice versa. Hai imparato che puoi controllarla senza nemmeno sapere cosa stai facendo. E' una compensazione naturale e intuitiva. Hai anche imparato che fare affidamento sulla sola pressione della mandibola (morso) è il nemico del controllo dell'emissione ma allo stesso tempo é una parte importante di tutta l'azione. Imparare a coordinare queste azioni é ciò che farÃ* di te un virtuoso.

A questo punto potrei lanciarmi in una lunga dissertazione di cosa esattamente succede nella bocca e dare descrizioni della posizione della lingua, e questo e quello, fai così e non cosÃ*, e se non è esattamente come dico io allora non è giusto, e bla bla bla. Ma non lo farò, per una buona ragione. Non lo so!
Bene...in qualche modo dopo tutti questi anni lo so, ma non è veramente importante, e di certo non voglio che nessuno se ne vada in giro dicendo "Shooshie dice che bisogna fare così" e cominciare una nuova scuola di pensiero. Le scuole di pensiero sono buoni modi di chiuderti e inibire la tua abilitÃ* di apprendimento. Appena qualcuno cerca di importi una scuola di pensiero sii pronto a fuggire o a rimanerci sotto. Quello che ti direbbero non è necessariamente sbagliato, ma giÃ* solo per il fatto che pensano che sia l'unico modo è fallace. La scuola in questo senso si traduce in culto.

Quindi, invece che raccontarti com'è, ti dirò come usare l'esercizio per trovare cosa funziona per te.

Cosa rende possibile cambiare nota sula bocchino? E' rilassare il labbro? (lip down) No. Posso mordere l'ancia fino a quasi chiuderla e ancora suonare la scala. Le labbra sono coninvolte e devono essere supportate dai muscoli, ma sarebbe scorretto dire che stiamo rilassando il labbro (lip down). Stiamo chiudendo o aprendo la gola? Forse. Non è così importante saperlo, perché qualsiasi cosa succede avviene automaticamente. Ma una cosa è sicura. La lingua e altre cose di muovono quando passi da suono piano a un forte, o cambi nota, o correggi l'intonazione, e lo fanno alla stessa maniera di quando sei sullo strumento, in una danza coordinata. Questo range di movimento, di qualsiasi cosa si tratti, e le posizioni delle cose nella tua bocca e nella gola, sono tutte cose importanti per trovare cosa funziona in un determinato contesto musicale.

Per esempio, stai suonando nel registro medio a fai un salto veloce nel registro altissimo e poi torni indietro. Puoi suonare la nota nel registro altissimo bene da sola. Puoi suonare la nota nel registro medio bene da sola. Ma mettendole insieme produci sempre degli squeak e diventi teso. Come puoi gestire la cosa come se niente fosse? semplice. Ricordati le posizioni di ogni nota. Riduci il cambiamento tra queste posizione al minimo indispensabile per suonarle. E' un cambiamento molto più piccolo di quello che puoi immaginare se stai suonando correttamente. Ecco il trucco.

Determina le posizioni fonetiche della tua bocca per quei due differenti registri sullo strumento al volume a cui vuoi suonarli.
Adesso mettili insieme. E' facile come pronunciare una frase tipo "any ann". Nota cosa succede quando pronunci "any ann", la lingua si porta in due posizioni differenti e poi torna a posto. non è difficile ma produce due suoni differenti. Dovrebbe essere così facile anche sul sax. Ma sembrerai un bambino quando si tratta di parlare sul sax. Ci vuole tempo per imparare pertanto dovresti praticare l'esercizio lentamente, finché non lo afferri per bene. Presto parlerai a piena velocitÃ*. Torniamo all'esercizio con il bocchino. Mentre suoni la scala, determina le posizioni fonetiche per ogni nota e volume. Nota che userai tre parti della lingua, almeno è così che io le divido: dietro, mezzo, punta.

Il dietro della lingua sta più o meno nella stessa posizione tutto il tempo. Hai sentito gente dire che apri la gola e altra dire che la chiudi. Qualcuno parlerÃ* di flusso d'aria calda o fredda, aria veloce o lenta. C'è molta confusione su questo e nessuno sembra essere d'accordo. C'è una buona ragione per questo. Nessuno davvero sa cosa succede lÃ* dietro. Ma tu lo sai, anche se non puoi metterlo in parole, perché hai fatto gli esercizi con il bocchino. Invece che speculare su queste dicotomie, concentriamoci sull'aspetto pratico. Per eseguire con successo l'esercizio col bocchino, il dietro della lingua deve trovarsi in una posizione simile al suono di una K. E' qualcosa tra una K e una G dura (come in "gate"). Puoi produrre un suono in questa posizione. E' molto utile, quando cominceremo il double tounguing la nostra lingua saprÃ* giÃ* come posizionarsi.
La posizione non è proprio quella delle consonanti K o G, ma useremo K o G per descriverla, dato che la approssimano bene.
Ricorda, usiamo le lettere per descrivere qualcosa che stiamo facendo, non stiamo cercando di far corrispondere quello che facciamo alle lettere. L'esercizio con il bocchino è la massima autoritÃ* alla quale rivolgersi per capire se ci stiamo posizionando correttamente. Dobbiamo solo applicare i simboli fonetici come strumenti per consentirci di ricordare le posizioni.

Saltiamo il mezzo della lingua, ci torneremo dopo. Osserviamo la punta. Sembra agire da punto focale del flusso d'aria prima che entri nel bocchino. Quando è focalizzata prende una forma appuntita, tra una R e una L. Al momento giusto può alzarsi verso l'ancia e assumere una posizione tra una T e una D. Di nuovo, ricordati di prendere quello che funziona sul bocchino e usare la fonetica per descriverlo, non vice versa.

OK! Per quanto riguarda il mezzo della lingua, abbiamo a disposizione le vocali. Tutte! Puoi provare da te con il bocchino. Suona una nota e bloccati in quella posizione. Togli immediatamente il bocchino dalla bocca e vocalizza qualsiasi cosa esca senza alterare la posizione. Questa è la tua posizione fonetica per quella nota. Puoi anche scriverla! Almeno, puoi scrivere una approssimazione che abbia senso per te. Questo ti aiuta molto quando dovrai ricordare come fare quel salto nel registro altissimo su dei sedicesimi.

Un'altra posizione importante da tenere in considerazione riguarda i lati della lingua. Quando posizionati correttamente, i "binari" della lingua scivolano avanti e indietro tra i molari superiori. Non è un movimento grande, solo quanto basta. Questo aiuta a create la camera attraverso la quale il flusso d'aria si sposta.
Mentre fai tutte queste cose con la lingua, hai creato una camera di risonanza che aiuta i suoni desiderati a emergere da quell'altra camera di risonanza...il sax. Metti queste camere spalla a spalla e rinforzerai gli armonici. La tua camera di risonanza [la bocca] può anche agire in senso negativo, non rinforzando gli armonici nella nota che stai cercando di produrre
Sul solo bocchino questo causerÃ* fischi, grunts (suono rauco), o semplicemente un suono molto alto che non riesci a controllare.
Dare forma a questa camera è molto subdolo (subtle, sottile, richiede un lavoro di fino) ma di vitale importanza.
Senza di essa non potresti fare i sovracuti, suonare nel registro altissimo, o correggere l'intonazione. Avresti problemi a articolare (tonguing) certi resgistri del sax. Avresti problemi a suonare in velocitÃ* intervalli molto ampi. Ti sembra uno scenario familiare? Hai proprio bisogno di fare questo esercizio per un po'!!

Riepiloghiamo le posizioni fonetiche. Se mettiamo insieme le posizioni del dietro, mezzo e punta otteniamo qualcosa come [K(G)] + [a,o,u,e,i] + [R(L)]. Non ti offenderai se semplifico una posizione in qualcosa tipo [KAR]. E che ne dici di [KIR]?
Sappiamo che K non è davvero una K e che R in realtÃ* è più una L. Stiamo usando questi simboli come una scorciatoia per ricordare le posizioni.

Adesso hai uno strumento che ti aiuta a ricordare specifiche posizioni per l'emissione, e hai un esercizio, il bocchino, per coordinare l'emissione per un uso pratico.

Successivamente applicherai le stesse posizioni agli esercizi sugli armonici. Semplicemente fai la stessa cosa. Suona ogni armonico sullo strumento e modifica la Velocity. Crescendo e descrescendo, e nota i cambiamenti. Lavora per ottenere il timbro che desideri. Nota le posizioni fonetiche. Ora suona la diteggiatura regolare e applica le stesse posizioni fonetiche. Potresti avere bisogno di compensare, ma poco.

Adesso sei pronto a usare questi esercizi quando suoni. Dovresti notare un grande miglioramento sull'intonazione, correzione dell'intonazione, attacco di lingua, vibrato, controllo delle dinamiche, registro altissimo, e in generale in tutti i registri.
Se dovessi trovare dei problemi, ora hai gli strumeti per isolarli e correggerli. In ogni caso:
1) individua in cosa consiste il problema
2) suona individualmente le note che ti danno problemi
3) determina la posizione ideale per ogni nota
4) annotati le posizioni fonetiche e i cambiamenti tra le note
5) esercitati per ottenere il minimo cambiamento tra le posizioni
6) rendi il cambiamento fluido come quando parli
7) applica il tutto alla musica, aumenta la velocitÃ* finché non sei perfetto

Abbiamo parlato molto di cambiamenti. Non sei stato sempre ossessionato dall'idea che niente deve cambiare? Che possiamo suonare tutto in una sola posizione? Che mi dici di Daniel Deffayet (e altri) che deliziano il pubblico con dimostrazioni nelle quali uno studente soffia nello strumento e un professionista sta dietro di lui a diteggiare le note? E' incredibile vedere come lo studente può suonare la musica se qualcun altro esegue la diteggiatura per lui. Questo perché lo studente non può prevedere il cambiamento e rispondere ad essere come al solito (cioè male).

Quanto viene dimostrato è che gli studenti tipicamente cambiano le cose sbagliate e le cambiano troppo. Anche io posso fare questo trucco, ma se qualcuno lo facesse per me lo fregherei non cambiando niente. Prova a suonare un Bb grave e fermarti in questa posizione. Dopodiché suona un G nel registro altissimo e un F acuto. Non uscirÃ* la maggior parte delle volte. Il segreto sono le tre parti della lingua. Il dietro e la punta non cambiano. E' qui che prendiamo l'idea che niente cambi. Ma questo è sbagliato, il mezzo cambia. Il trucco della dimostrazione [di deffayet] è possibile perché
se il dietro e la punta non cambiano, con il mezzo in posizione neutrale e possibile suonare quasi ogni nota. Infatti, parte del corretto cambiamento avverrÃ* naturalmente. Ma il controllo sull'intonazione e la velocity rappresentano un insieme di problemi non dimostrati da questa esibizione. Questo insieme di problemi è affrontato dall'esercizio con il bocchino applicato agli armonici e allo studio del registro altissimo, e in ultimo applicato alla musica in generale.

Quello che se ne deduce è che, una volta trovate le giuste posizioni, una piccola porzione della lingua (la stessa che produce i suoni delle vocali) è di grande importanza nell'aiutarti a ottenere flessibilitÃ* sullo strumento. Essa determina il timbro, l'intonazione, e il rinforzo armonico del suono [suono con più armonici]. Ed è naturale come parlare o fischiare. Infatti, potresti pensare a tutto il discorso come "fischiare mentre lavori"

fcoltrane
10th June 2010, 16:18
sostanzialmente concordo con l'autore dell'articolo .
molti dei punti fondamentali sono ben spiegati .
:bravo: lucab per l'ottima traduzione per chi come me non conosce l'inglese :muro(((( .

ciao fra

lucaB
10th June 2010, 16:48
grazie fra! spero che adesso che la lettura è accessibile a tutti se ne potrÃ* parlare. Io personalmente ho un po' di problemi a usare i simboli fonetici sullo strumento.

fcoltrane
10th June 2010, 21:31
io ho un approccio sostanzialmente diverso.
proprio la parte dei simboli fonetici mi sembra la più fumosa.
magari domani avremo la possibilitÃ* di parlarne di persona è sarÃ* tutto più semplice.
considero lo studio con il solo bocchino uno studio avanzato e prosecuzione dello studio con il collo.
in pratica con il collo si impara a sostenere il suono e a rinforzare la " muscolatura" intendendo con questo termine tutto ciò che è utile per suonare.
(respirazione relax labbro e viso stabilitÃ* nel modo di imboccare .)
quando questi aspetti sono relativamente a loro posto.
si impara prima a fare la stessa cosa con il bocchino
produrre un suono tenuto lungo e cosa più importante (e relativamente difficile) imparare respirando in relax a replicarlo.
quando questo è assodato (relativamente conosciuto) si impare a modificarne l'altezza.
e qui son dolori.
ci sono molti modi per modificare l'altezza ma uno solo è veramente utile per il sassofonista .
(qui sono integralista)
se si capisce il procedimento poi modificare l'altezza sino ad una ottava e poi proseguire non sarÃ* altro che una normale conseguenza dello studio.
ciao fra

gf104
29th June 2010, 18:48
@lucaB: grazie 1000 per la traduzione :half: