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Visualizza Versione Completa : respirazione diaframmatica: parliamone per bene



29th December 2009, 23:51
Ciao a tutti.
Ho fatto un po' di ricerche sull'argomento e non ho trovato nessun topic che tratti l'argomento pienamente o che magari parlavano più di come prendere fiato che di come respirare correttamente.
Spero di non creare un doppione.

Allora...vorrei sapere di più della respirazione diaframmatica perchè tutti hanno capito che bisogna respirare con la pancia, gonfiarla per prendere aria senza alzare le spalle, comprimere gli addominali per sgonfiarla. Ma la questione è molto più complicata per un neofita come me (e magari non solo).
Some si fa ad essere sicuri di soffiare veramente in modo corretto e non solo parzialmente corretto? Che il sax suoni purtroppo non è una prova (dato che i primi due giorni l'ho imboccato con entrambe le labbra arrotolate senza poggiare i denti ad esempio eppure in qualche modo suonava). Soffiando forte suona anche con la respirazione toracica...

dunque volevo capire più in dettagli come eseguire una buona respirazione diaframmatica con tutte le accortezze del caso...la gola aperta...ecc...

ho capito che bisogna pensare di fare uscire aria calda, tenendo la gola come se avessi un uovo in bocca per dire, come se dovessi appannare un vetro. Eppure se provo anche senza strumento non riesco effettivamente a soffiare forte espirando in questa maniera e alla fine mi ritrovo con molta probabilitÃ*, con lo strumento, ad effettuare una respirazione diaframmatica errata, forse una respirazione mista oppure proprio una respirazione toracica.

Qualche anima pia mi illumina?

Mandrake
30th December 2009, 00:04
cercando diaframma nel forum principianti ho trovato 38 risultati.
penso potresti leggerli e poi eventualmente porre domande precise.
Hai gia fatto gli esperimenti col mattone sulla panza?

ciao

30th December 2009, 03:12
.
....
Some si fa ad essere sicuri di soffiare veramente in modo corretto e non solo parzialmente corretto?
....


Ci vuole tempo e pazienza, Piero. Devi solo continuare a suonare "di pancia". Il neofita, generalmente, suona in modo poco rilassato perchè ha parecchie preoccupazioni aggiuntive, oltre alla respirazione: deve coordinare i movimenti, pensare all'imboccatura e all'intonazione, battere il piedino, leggere lo spartito, dare il colpo di lingua, eccetera.

A poco a poco, insistendo, aumenta il relax, diminuisce la tensione e la fatica, migliora l'esecuzione.

Quando sarai sicuro di soffiare correttamente? Beh... tutto sommato la risposta mi pare facile: quando respirerai normalmente "di pancia" anche se non stai suonando il sax. E cioè quando non avvertirai più alcuna differenza nella modalitÃ* di respirazione, che tu stia suonando o andando in bicicletta o svolgendo una qualsiasi altra attivitÃ*. A quel punto avrai "naturalizzato" il tuo strumento.

30th December 2009, 11:37
@mandrake avevo cercato respirazione diaframmatica. Effettivamente con diaframma esce qualcosina in più, ma non è ancora quello che cercavo. Vorrei una spiegazione tecnica e dettagliata passo passo.
Mattone sulla panza mai sentito parlare. Mi spiegheresti meglio?

@emiliosansone mi è stato detto più volte che devo stare il più rilassato possibile, ma come hai giustamente detto tu per un neofita non è affatto semplice rilassare tutto e allo stesso tempo controllare tutto

poi non ho capito una cosa: il labbro superiore deve solo non fare uscire l'aria e devo appoggiare i denti e ok. Il labbro inferiore qualcuno dice che deve essere arrotolato a coprire i denti inferiori, altri (vedi anche lezione di bergonzi mi pare) dicono che il labbro deve stare in fuori come in posizione di riposo, come quando lo strumento esce dalla bocca. Che devo fare?

grazie ;)

Bracc
30th December 2009, 12:02
anche io sto affrontando l'argomento....
quando mi accorgo di non aver fiato magari nelle frasi lunghe, allora capisco che sto respirando con i polmoni e concentro di piu l'aria nel ventre, e il fiato sembra essere infinito....funziona sul serio...
Però come si diceva prima è proprio questione di tempo e pratica, come su tutto del resto

David Brutti
30th December 2009, 12:07
poi non ho capito una cosa: il labbro superiore deve solo non fare uscire l'aria e devo appoggiare i denti e ok. Il labbro inferiore qualcuno dice che deve essere arrotolato a coprire i denti inferiori, altri (vedi anche lezione di bergonzi mi pare) dicono che il labbro deve stare in fuori come in posizione di riposo, come quando lo strumento esce dalla bocca. Che devo fare?

grazie ;)

Nessuna delle due impostazioni è sbagliata in assoluto. Hanno delle modalitÃ* di applicazioni differenti.
L'imboccatura con il labbro completamente in fuori, è consigiabile se si utilizzano bocchini con aperture estreme (dal 7 in su) e per chi cerca una sonoritÃ* non "classica". Lo svantaggio di questa imboccatura è che il controllo dello strumento (pulizia dell'attacco, intonazione, omogeneitÃ* di suono) diventa piuttosto complesso non avendo alcuna base di sostegno del labbro inferiore, il quale tra l'altro non ha una muscolatura "forte" in grado di sostenere forti stress.
L'imboccatura con il labbro sopra i denti (clarinettistica e con molto labbro che copre l'arcata inferiore) permette al contrario un suono molto meno "espressivo" ma molto più controllato anche se anche in questo caso l'intonazione non sarÃ* buona in quanto l'azione del labbro troppo rigida non permette a quest'ultimo la flessibilitÃ* necessaria atta a correggere i suoni nelle varie ottave.
Per quel che mi riguarda, consiglio una via di mezzo tra le due estreme imboccature che permette di cogliere i vantaggi di entrambe.
il labbro dovrÃ* posizionarsi sopra i denti secondo la seguente modalitÃ*: apri la bocca e appoggia il pollice (o l'indice o lo stesso bocchino del sax) sul labbro inferiore senza modificare la tua posizione "naturale". Noterai che una minima porzione di labbro va a posizionarsi sopra l'arcata dentale permettendo così di sostenere il labbro inferiore e allo stesso modo non ostacolerÃ* l'azione dell'ancia liberando allo stesso tempo una grande quantitÃ* di armonici. Aggiungo che tale impostazione rispetta la fisionomia dell'allievo e non "impone" un sistema di imboccare unico ma estremamente rispettoso della fisionomia di ciascuno.

Ciao

30th December 2009, 14:12
Concordo con l'impostazione labiale che ti è stata suggerita da Davidbrutti. Tieni presente che quando riuscirai a suonare più rilassato troverai spontaneamente dei micro-aggiustamenti che ti consentiranno di conseguire ulteriori miglioramenti. Ad esempio il labbro inferiore può essere spostato leggermente più dentro o più fuori in funzione dell'apertura del bocchino e/o della durezza dell'ancia impiegata. Abituati ad ascoltare la nota: l'impostazione migliore è quella che riesce a renderla più "bella" al tuo orecchio.

Riflettiamo anche sul fatto che non si finisce mai di imparare. Come diceva, più o meno, Dizzy Gillespie: "Ogni volta che suoni, a volte vinci tu e a volte vince la tromba. Poi muori. A quel punto chi ha vinto? La tromba, naturalmente..." :D

30th December 2009, 15:16
per il labbro proverò e vi farò sapere visto che finora ho provato in entrambi i modi, ma non in quello intermedio. Con il labbro arrotolato, come avete "previsto" voi, schiacciavo parecchio la povera ancia. Con il labbro in fuori il suono mi piaceva di più però spesso il suono non usciva immediatamente, ma magari si sentiva il soffio per un secondo su qualche nota (ovviamente non tutte, non sono ridotto così male!) e poi il suono.

@bracc ecco questa è una prova che respiro male. Perchè proprio quando faccio caso ad utilizzare il diaframma è il momento in cui ho meno fiato e la nota la tengo molto poco.

Per le labbra adesso provo, per la respirazione qualcuno mi può spiegare tutti i passaggi e i dettagli per bene?

grazie!

Jacoposib
30th December 2009, 18:46
pensaci. i polmoni sono a tronco di cono. il volume maggiore, cioè la base maggiore, è in basso. con la respirazione diaframmatica (o trifasica perchè coinvolge prima i fianchi, poi il ventre e per ultime le reni) sfrutti al massimo la tua capacitÃ* polmonare. poi con la respirazione toracica ti irrigidisci.

fabiosupersax
30th December 2009, 20:57
(dato che i primi due giorni l'ho imboccato con entrambe le labbra arrotolate senza poggiare i denti ad esempio eppure in qualche modo suonava)



mah.... io suono regolarmente così perchè mi dÃ* fastidio sentire ogni tanto qualche scossa sui denti... eppure, con una grande dose di modestia, mi esce fuori un suono della M........a.

qualche volta penso che bisogna essere più elastici in queste teorie e guardare piuttosto come uno si trova meglio...
si vede che non sarò mai un professore? :lol:

comunque posso dire che sono un musicista da 20 anni.


per la respirazione ti posso dire che ti verrÃ* solo con tanto esercizio.
poi ti viene in automatico anche quando parli. (ti consiglio di usarla anche perchè ti cambia il tuo timbro di voce, da stridula ti passa a un timbro molto caldo e gradevole).poi se una volta prendi fiato con i polmoni non ti lincia nessuno. :lol:

30th December 2009, 20:59
@jacoposib sisi, sono assolutamente daccordo nel praticare la respirazione diaframmatica. Ci credo eccome che è molto meglio. Il problema è che non so come applicarla per bene!
la mia risposta di prima era da intendere come: "infatti! Sicuramente respiro male dato che, nonostante la respirazione diaframmatica dia una riserva d'aria maggiore, quando sto attento a farla mi sembra di avere meno aria: dunque è migliore, ma la eseguo male".
probabilmente avevo scritto in maniera un po' confusionaria!

31st December 2009, 01:58
Ti devi rilassare, Piero. Per farlo devi acquistare maggior sicurezza. Non avere fretta. Attacca gli esercizi a tempo lento o lentissimo e ripetili senza accelerare fino a quando non ti escono fuori decentemente. Poi aumenta gradualmente la velocitÃ* di esecuzione. Se non ci sono pause nell'esercizio è evidente che devi "fregare" il tempo per la respirazione a qualche nota. Non tentare di riempire completamente i polmoni, se non c'è tempo per farlo. In questo caso, cerca di respirare più frequentemente. Se ci riesci, prendi aria dalla bocca, non dal naso, senza fretta, e staccando il labbro inferiore dall'ancia. Per il principiante questa procedura è più difficile perchè deve mollare l'imboccatura e poi riprenderla repentinamente al riattacco. Non "aggrapparti" allo strumento. Esso deve risultare leggero. Il bocchino ti deve "galleggiare" in bocca. Perciò non spingere troppo con i denti. Non sostenere lo strumento con le braccia, ma col collo. Se avverti fastidio a qualche muscolo vuol dire che stai sbagliando qualche cosa.

Pazienza, Piero, pazienza... non credo che sia possibile migliorare "isolatamente" solo la respirazione. Quando c'è un bel mucchietto di problemi da affrontare assieme, puoi fare un passetto di quÃ*, un altro di lÃ*, fino a quando i vari progressi si "concatenano". Questo succede con l'allenamento testardo e continuativo. Senza rimetterci la salute, ovviamente... :D

David Brutti
31st December 2009, 12:16
Alcune fondamentali info riguardanti la respirazione le puoi trovare in questo video interessantissimo di Sigurd Rascher:

http://www.youtube.com/watch?v=RXYflaUy ... re=related (http://www.youtube.com/watch?v=RXYflaUyeRU&feature=related)

Inoltre, visto che sei alle prime armi, per quel che riguarda la respirazione, ti consiglio di prendere aria dalla bocca inspirando dai lati di quest'ultima in modo tale da non perdere l'imboccatura, come peraltro segnalato nell'ottimo video.

31st December 2009, 14:05
Tieni pure presente, Piero, che la respirazione è collegata piuttosto strettamente con l'imboccatura. Infatti la quantitÃ* d'aria necessaria per eseguire un qualsiasi suono in modo corretto e convincente è direttamente correlata al modo in cui utilizzi le "fauci" e la gola: se l'imboccatura è buona (e lo strumento è in ordine), ti serve poca aria anche per eseguire un bel La grave semibreve sul baritono.

Se invece ci sono problemi di imboccatura, occorrerÃ* parecchia aria pure per tirar fuori un Do medio da un ottavo sul contralto o sul soprano. Da questo punto di vista mi pare importante il fatto di riuscire a individuare il "morso" più efficiente in relazione a bocchino e ancia impiegati. Torniamo perciò all'origine del discorso: calma e pazienza... perchè si deve imparare pure a ottimizzare il "rendimento", per ottenere una buona respirazione.

In altri termini si deve tentare di velocizzare l'inspirazione (rimanendo calmi) e di rallentare l'espirazione. In altri termini ancora si deve cercare di imitare sullo strumento quello che facciamo quando parliamo: ci mettiamo un attimo a rifornirci d'aria, ma durante la fonazione siamo molto più lenti. Altrimenti non si spiegherebbe perchè le donne parlano tanto. Loro hanno la respirazione diaframmatica inconscia, a quanto si sente in giro.

Calma... donne... stavo scherzando... non mi picchiate... (meno male che in questo Forum ce ne sono poche, altrimenti mi consegnerebbero ai talebani)...

Mica facile parlare "per bene" della respirazione... :D Ma tu non ti incasinare, Piero, insisti...

docmax
31st December 2009, 14:37
Altrimenti non si spiegherebbe perchè le donne parlano tanto. Loro hanno la respirazione diaframmatica inconscia, a quanto si sente in giro.

Calma... donne... stavo scherzando... non mi picchiate...

Emilio non hai detto una "pistolata" e le nostre saxwomans non si devono offendere. La donna HA una maggiore predisposizione per la respirazione diaframmatica (alla donna riesce spontanea).
Volevo comunque suggerire al nostro pierojazz di leggere e ispirarsi ai post sulla respirazione: di materiale ne trovi molto (molto). Per le cose che non riesci ad assimilare l'ausilio di un insegnante è fondamentale per accorciare i tempi.

31st December 2009, 15:55
Alcune fondamentali info riguardanti la respirazione le puoi trovare in questo video interessantissimo di Sigurd Rascher:

http://www.youtube.com/watch?v=RXYflaUy ... re=related (http://www.youtube.com/watch?v=RXYflaUyeRU&feature=related)

Inoltre, visto che sei alle prime armi, per quel che riguarda la respirazione, ti consiglio di prendere aria dalla bocca inspirando dai lati di quest'ultima in modo tale da non perdere l'imboccatura, come peraltro segnalato nell'ottimo video.

Molto interessante...vediamo se ho capito. Finora quando provavo a fare la respirazione diaframmatica inspiravo gonfiando la pancia ed espiravo contraendo gli addominali. Da quello che ho capito invece devo respirare "allargando" la base dei polmoni, come se dovessi spezzare un filo circolare che il tiene legato (o come se dovessi contrastare la forza delle mani che nel video tengono la base dei polmoni).

per quando riguarda l'imboccatura ho un paio di domande: il fatto che abbia gli incisivi superiori un po' più lunghi degli altri denti e che abbaino uno spazietto tra loro incide sull'imboccatura?
E se la punta dell'ancia invece di essere tutta regolare è un paio di piccoli taglietti non più profondi di un millimetro (uno di 1mmx1mm e l'altro di 0,5mm x 0,5mm) indica che l'ancia non è più suonabile? Oggi si è presentato il secondo taglietto e devo dire che fischiava parecchio.
Ultima cosa. A che punto dell'imboccatura devo mettere i denti? cioè quanto avanti? parlate anche in centimetri così siamo più precisi.

Grazie a tutti delle risposte, state facendo un lavoro egregio (giÃ* solo a sopportarmi ahah).

emilio tranquillo, sono tutto tranne che mollaccione...non getto la spugna facilmente, anzi!

David Brutti
31st December 2009, 16:33
1- Da quello che ho capito invece devo respirare "allargando" la base dei polmoni, come se dovessi spezzare un filo circolare che il tiene legato (o come se dovessi contrastare la forza delle mani che nel video tengono la base dei polmoni).

2- per quando riguarda l'imboccatura ho un paio di domande: il fatto che abbia gli incisivi superiori un po' più lunghi degli altri denti e che abbaino uno spazietto tra loro incide sull'imboccatura?

3- E se la punta dell'ancia invece di essere tutta regolare è un paio di piccoli taglietti non più profondi di un millimetro (uno di 1mmx1mm e l'altro di 0,5mm x 0,5mm) indica che l'ancia non è più suonabile? Oggi si è presentato il secondo taglietto e devo dire che fischiava parecchio.
Ultima cosa.

4- A che punto dell'imboccatura devo mettere i denti? cioè quanto avanti? parlate anche in centimetri così siamo più precisi.


1- Proprio così: l'azione deve conivolgere tutti i muscoli dell'area addominale e della schiena. E' un tipo di respirazione ottima, utilizzata notoriamente dai tubisti che hanno bisogno di spingere grandi quantitÃ* di aria a velocitÃ* piuttosto elevate.

2- Non dovrebbe causare alcun problema. Normalmente si hanno problemi quando si soffre di denti sensibili. In questo caso occorre applicare un salvabocchino in plastica.

3- dipende dall'entitÃ*, profonditÃ* e larghezza del "taglietto". Cmq ti accorgi che l'ancia è da cambiare quando non suono più bene (fischia, troppo leggera=troppa poca resistenza, suono chiaro etc...). Nel furum ci sono molte info relative alle ance a a come renderle più performanti e durature.

4- Anche qui non c'è una regola fissa in quanto ciò dipende dalla conformazione di ognuno. Generalmente per una buona imboccatura che abbia un compromesso accettabile tra ricchezza di suono e controllo, si usa imboccare a 1/3 del piano di appoggio del becco. Se vuoi un suono più aggressivo, a discapito di controllo e intonazione, puoi imboccare di più (fino a 2/3 della superficie d'appoggio); se vuoi un suono meno ricco ma più delicato imboccherai di meno. Tuttavia tali tecniche di imboccature sono da proaticare più avanti quando avrai un controllo superiore. Per ora limitati a praticare con l'imboccatura "canonica".

Divertiti!!!

1st January 2010, 10:43
Beh... Piero, direi che ora di informazioni aggiuntive ne hai collezionato parecchie... ti consiglierei perciò di insistere con la pratica, più che con la grammatica... :D

Un'ultima cosuccia: a mio modesto avviso è bene, specie per un principiante, evitare di suonare con ance "spaccate" in punta. Cerca perciò di fare attenzione a come le maneggi e le soffi, in modo da non consumarne una quantitÃ* industriale... a meno che in queste festivitÃ* non te ne abbiano regalato un paio di chili. Acquistando pratica, comunque, quelle schegge di legno in genere durano parecchio, e senza fessurarsi.

1st January 2010, 14:19
beh, ragazzi, che dire, grazie mille siete stati preziosissimi! Non mi resta che mettermi a soffiare a più non posso mettendo in pratica i consigli che mi avete dato (ieri purtroppo non sono riuscito a suonare, oggi metterò in pratica tutto!) :alè!!)

@david
sul punto 2: ottimo quindi un salvabocchino può essere utile mi pare di capire. Ce ne sono tipi particolari che sono più o meno indicati o uno qualunque va bene?

sul punto 3 (riferito anche alla risposta di emiliosansone): infatti penso proprio che la cambierò perchè così non capisco se sono io che imbocco-soffio male o se è lei che ci mette del suo. Certo non la butterò, magari più avanti suonerÃ* bene anche quella quando avrò fatto un po' di pratica.

grazie veramente molto a tutti, soprattutto david ed emilio!! Vi farò sapere come va ;)

David Brutti
1st January 2010, 14:34
@david
sul punto 2: ottimo quindi un salvabocchino può essere utile mi pare di capire. Ce ne sono tipi particolari che sono più o meno indicati o uno qualunque va bene?


si di molti tipi e spessori diversi: io preferisco quelli trasparenti e non troppo grandi come superficie e molto sottili, ma qui si tratta di preferenze del tutto soggettive. A livello di marche, vengono prodotti da Vandore, BG, Charles Bay e sicuramente da molte altre ditte.
Ne puoi acquistare un paio per tipo e vedere con quale ti trovi meglio.

bluevix
1st January 2010, 15:45
Attenzione io ho acuistato i BG, quelli più spessi e ho dovuto buttarli perché si tagliavano e e mi rimanevano tutti pezzettini in bocca, una vera sola? Con quelli più sottili non ho avuto nessun problema, infatti ho sempre usato questi!!!

A voi è successo????

collarduni
1st January 2010, 16:05
Attenzione io ho acuistato i BG, quelli più spessi e ho dovuto buttarli perché si tagliavano e e mi rimanevano tutti pezzettini in bocca, una vera sola? Con quelli più sottili non ho avuto nessun problema, infatti ho sempre usato questi!!!

A voi è successo????

:shock:
Io uso i bg spessi.. Mai accaduto che mi si rompessero in bocca..
al massimo dopo qualche mese di utilizzo si fa il segno dei denti e li sostituisco..
e dire che pensavo di essere uno che stringe troppo :???:

1st January 2010, 16:05
No, Bluevix, a me non è successo. Anche se pure io utilizzo preferibilmente quelli sottili. Più che altro per proteggere i bocchini in plastica o ebanite dalle "impronte dentarie".

bluevix
1st January 2010, 16:21
e dire che pensavo di essere uno che stringe troppo :???:

Non credo sia perché stringo troppo i denti!!!

1)Mi succede dopo solo mezz'ora che suono...
2)Con quelli più sottili non mi succede e mi durano una vita!!!

Boh.... :BHO:

David Brutti
1st January 2010, 16:24
Attenzione io ho acuistato i BG, quelli più spessi e ho dovuto buttarli perché si tagliavano e e mi rimanevano tutti pezzettini in bocca, una vera sola? Con quelli più sottili non ho avuto nessun problema, infatti ho sempre usato questi!!!

A voi è successo????

No perchè non li ho mai provati. Molti colleghi però hanno riscontrato lo stesso problema il quale è riferito principalmente ai BG più spessi e di colore nero. Con gli altri più sottili posso confermare anch'io che non ci sono problemi e che possono durare per settimane.

docmax
2nd January 2010, 00:49
@ bluevix - Se si tagliano velocemente i proteggibocchino quelli più spessi è dovuto dal fatto che hai incisivi molto taglienti e non allineati bene. Io questi spessorini li distruggevo in pochissimo tempo; ora, dopo aver molato selettivamente gli incisivi più sporgenti, sono tornato ad un consumo umano... lo stringere è importante per il consumo di queste plastiche ma secondario rispetto ai denti.
@ Pierojazz - di ance ne dovrai distruggere un canneto... all'inizio gli spacchi in punta non ti dicono più di tanto, ci suoni lo stesso; dopo che ti sarai impadronito della tecnica per suonare decentemente, non appena che ti si sfibra l'ancia, vedrai non ti piacerÃ* più e la vorrai cambiare velocemente.

2nd January 2010, 15:19
La respirazione va decisiamente meglio! Il fiato mi dura un casino!
Poi ho aperto un'altra ancia e anche solo a vederla un'altra cosa proprio! Quella di prima appena aperta era giallo limone-fosforescente, questa giallo oro e avevo letto in un topic che ciò corrisponde ad una minore stagionatura, nel primo caso, e ad una maggiore e migliore nel secondo. Effettivamente la sento meglio (a tratti l'altra mi sembrava troppo molle).

continuerò imperterrito ad esercitarmi per migliorare ancora

Grazie mille!

David Brutti
2nd January 2010, 15:56
Un altro paio di dritte:
-se quando inspiri imposti la gola su una vocale aperta (tipo la a oppure la o) prenderai una quantitÃ* enorme di aria in modo assolutamente silenzioso in quanto ci saranno meno ostacoli;
-vedo che come setup stai utilizzando il becco in dotazione con il sax. Se devo essere sincero mi preoccuperei presto di cambiare bocchino e di prenderne uno perlomeno "standard"; è una parte fondamentale che influisce profondamente nella qualitÃ* del suono (in questo senso è molto più importante il bocchino che non il sassofono stesso). I becchi in dotazione possono "viziarti" a suonare e a spingere l'aria in modo sbagliato (normalmente danno una resistenza quasi nulla e ti possono abituare a soffiare in modo poco "concentrato"). Se posso darti un consiglio, un buon Selmer S-80 c* può essere un buon setup per iniziare così come uno Yamaha 4c o 5c o un Vandoren (optimum o A17) anche se il suono di quest'ultimi 2 becchi non mi garba moltissimo poichè risultano piuttosto "opachi". Sono comunque un ottimo standard per iniziare. Se sei attratto da sonoritÃ* più "jazzistiche" allora un Meyer apertura 5 è uno standard diffusissimo tra i principianti e non solo.

docmax
2nd January 2010, 16:01
Il maestro viene fuori eh! :bravo:
Mi piacerebbe prendere qualche bella lezione ma... chissÃ*!

drake95
2nd January 2010, 16:04
Ma perche' non mettete questo topic in "importante"?

docmax
2nd January 2010, 16:06
Drake sulla respirazione ce ne sono di topic importanti: cerca, cerca..

drake95
2nd January 2010, 16:10
:cry: :cry: :cry: :cry: Scusa :cry: :cry:

2nd January 2010, 16:11
grande david!
Allora sono assolutamente orientato verso sonoritÃ* jazz, e anche con una predilezione particolare. Diciamo che il suono mi piace bello corposo tipo sonny rollins o trane. Ad esempio non mi piace ben webster, benchè grandissimo ha un suono troppo...boh...troppo morbido. E poi detesto le sonoritÃ* un po' ovattate tipiche del sassofono impiegato nella musica classica.
Il meyer 5 va bene per questo?
praticamente david è diventato il mio maestro online! :half:
ancora grazie mille!

@drake95 ha ragione docmax. Questo alla fine è un topic dove un novellino chiede 2 consigli. Ci sono sicuramente topic che trattano la respirazione in maniera diversa e che forse interessa di più a tutti.

David Brutti
2nd January 2010, 16:33
E' un piacere aiutarti. Credo che allora il Meyer 5 sia ottimo per te. FarÃ* orientare il tuo suono sulle sonoritÃ* che ami, anche se ovviamente per raggiungere il suono che hai in testa ci vorrÃ* ancora molto studio e una ricerca continua sul setup.
Per ora il consiglio è di pigliarti un buon becco "standard" e di studiare, studiare, studiare a più non posso!!
Altro consiglio:
cerca sempre di utilizzare le ance "adatte" al becco che utilizzi. Ogni apertura ha un "range" di durezze da rispettare se vuoi ottenere il massimo e se soprattutto non vuoi prendere dei difetti d'emissione. Ad esempio: un becco come il Meyer 5 (medio chiuso) dovrebbe suonare bene con ance di durezza media (2,5 3 3,5 a seconda dei gusti del musicista); se suoni con ance troppo morbide (tipo 1,5 o 2) il suono potrÃ* risultare sguaiato e potrai avere dei difetti d'intonazione, viceversa con ance troppo dure (4 e oltre) il suono risulterÃ* soffioso e stitico. Il tipo di ance sulle quali dovresti orientarti sono Vandoren JAVA (pacco verde), V16, Rico (pacco rosso), Rico Royal, Rico Jazz, Marca Jazz. Sconsigliate le Vandoren Blu, Rico Gran Concert e tutte quelle ance che hanno mlto materiale in punta le quali sono studiate per becchi di concezione "classica".

E comunque un buon setup come avrai intuito non sostituirÃ* mai tante ore di studio.

A presto!

2nd January 2010, 20:45
E si, ne sono convinto che il setup è solo l'inizio. Come col piano...puoi conoscere un concetto (ad esempio una scala per improvvisare), ma se non ci studi per ore serve a poco.

Mamma mia quanti nomi di ance!! Io ho inizialmente preso vandoren blu numero 2 perchè mi era stato consigliato perchè vanno bene un po' per tutto. Tra quelle che hai citato quali sono le ance che, su dieci, sono di meno quelle difettose (cioè su 10 ance se mediamente la marca x ne ha y difettose allora è meglio di quella che ne ha y+2); tenendo conto che non so lavorare le ance e non vorrei arrischiarmi in questa procedura per ora. Tenendo conto magari del rapporto qualitÃ* prezzo ecc...
in conclusione mi potresti consigliare una marca di ance (al max una seconda di riserva)? poi se sono equivalenti scelgo quella col nome più bello perchè, si sÃ*, se un'ancia ha un nome figo, suona meglio! :BHO:

grazie mille!

David Brutti
2nd January 2010, 20:50
Ciao,

non dico che le Vandore Blu vanno male in assoluto, dico solo che se acquisti un Meyer apertura 5 non sono le ance più adatte.
Per quel che riguarda le ance che ho nominato, sono tutte di buon livello, di conseguenza non ho segnalazioni particolari tranne che per le Rico normali (pacco rosso) che tendono a sfibrarsi un pò presto. Di preferenza io utilizzo le Marca (quelle con il nome meno figo) che costano poco e sono stagionate naturalmente.

2nd January 2010, 20:56
Bene...allora proverò le marca jazz. A breve dovrò fare un salto al negozio per acquistare:

bocchino meyer 5
salvabocchino sottile
ance marca jazz
un libro con cui iniziare a studiare con maggiore metodo

David Brutti
2nd January 2010, 21:30
Se posso darti un ulteriore comnsiglio, farei provare il Meyer che acquisterai a qualche professionista della tua zona in quanto la produzione di tali becchi è purtroppo assai difforme e rischi di prendere uno di quelli sfigati.

Per quel che riguarda il metodo per iniziare, non è male quello di Peter Wastall "Suonare il sassofono". E' piuttosto divertente e prevede l'utilizzo di un CD con su registrate le basi dei brani che dovrai studiare e molti esempi sonori.

Altro consiglio, trovati un buon insegnante: vai più veloce ed eviti difetti e vizi.

4th January 2010, 15:14
Allora, mentre aspetto per gli acquisti ho fatto un salto sul sito di docsax dove da qualche consiglio per vedere in grandi linee se il bocchino è ben fatto o no. Ho fatto tutte le prove e mi sembra che il piano sia ben liscio, i baffi alti uguali e simmetrici. Ovviamente questo processo non basta e non basterÃ* nemmeno per il bocchino meyer che comprerò e sicuramente cercherò di portarmi un professionista come consigli (anche se sarÃ* alquanto difficile).

Per il metodo che mi hai consigliato è impostato per il jazz? (vorrei evitare di suonare pezzi classici che giÃ* mi danno un po' di insofferenza sul piano, figuriamoci su uno strumento che a mala pena mi suona)
Sono un po' confuso perchè nella sezione libri e metodi avevo postato un post e ognuno ha detto una cosa diversa. Chi consiglia o'niel chi altri, chi dice che sono noiosi...comunque domani faccio una chiacchierata col maestro e sicuramente mi consiglierÃ* qualcosa.

p.s. la respirazione sta migliorando. Devo cercare di controllare la laringe e l'imboccatura (tendo a imboccare non ad un terzo ma anche un po' oltre la metÃ* e il labbro ancora non ho ben deciso come metterlo, in certi casi suona meglio in un modo, in altri casi con un altra postura suona meglio boh...)

David Brutti
5th January 2010, 05:21
Mah sinceramente prima di pensare al jazz, genere che richiede un controllo strumentale, ritmico, melodico e armonico piuttosto avanzato mi concentrerei sullo strumento tentando di arrivare a un discreto livello tecnico. Ti consiglio di coltivare la tua passione per il jazz con l'ascolto e l'educazione dell'orecchio: più avanti ti torneranno molto più utili dello "scimmiottamento" dei tuoi miti. Scusa la franchezza

5th January 2010, 12:03
Non devo scusarti la franhezza, casomai ringraziarti...ok, mi concentrerò sulla tecnica e al jazz mi darò col piano. Una volta che controllo respirazione, note, tecnica unirò queste conoscenze a quelle ritmiche, melodiche e teoriche che ho giÃ* acquisito col piano e potrò provare a suonare un po' di jazz anche col mitico sax.
E' questo più o meno il quadro giusto?

grazie mille

David Brutti
5th January 2010, 12:40
Un'ottimo piano d'azione!

docmax
5th January 2010, 12:47
Io sono del parere che con la tecnica si fa tutto, ma non spegnetemi anzi concedetemi un'alternativa che invece l'etÃ* e il tempo a mia disposizione, maledetti, non mi offrono: l'alternativa è imparare suonando anche jazz dagli standard, agli assoli, all'armonia... per chi invece ha tempo, non aspetti tempo, non trascuri la tecnica (con un buon maestro).

lucaB
5th January 2010, 16:29
Io propongo di affrontare il problema respirazione da un altro punto di vista. Magari può essere utile a qualcuno.
Ho imparato la respirazione diaframmatica facendo powerlifting. Nel powerlifting la respirazione è fondamentale per muovere carichi di una certa entitÃ*. Una respirazione corretta aumenta la stabilitÃ* e la forza della struttura (il nostro corpo) e consente maggiore efficienza nello spostare del carico.

Quindi volevo proporvi un esercizio molto semplice, mutuato da un altro ambito, è vero, ma che può aiutarvi a prendere consapevolezza di questo tipo di respirazione (all'inizio bisogna "pensare" di applicarla, poi verrÃ* spontaneo).

Prendete una cintura da sollevamento, ma nel vostro caso un qualche tipo di fascia o cintura che potete stringere molto forte intorno all'addome (basso ventre, massimo altezza ombelico)

Stringete la cintura/fascia/o-quel-che-l'é intorno all'addome in maniera tale che respirare normalmente sia (leggermente) faticoso (non dovete stare in apnea).

Contraete l'addome e inarcate la regione lombare. Petto in fuori, scapole addotte, diciamo che dovete immaginare di toccare con lo sterno un oggetto invisibile a una decina di centimetri dal vostro petto. (magari la mano di un amico che si presta ad aiutarvi con l'esercizio). Tutto il corpo è in massima tensione.

Da questa posizione (che non va mai persa), prendete aria spingendo l'addome contro la cintura/fascia.
Se state respirando correttamente, nonostante la costrizione causata dalla cintura, dovreste accorgervi di incamerare parecchia aria, senza fatica. (è invece faticoso se la respirazione non parte dal ventre). Il resto del corpo non perde la posizione e rimane immobile, di marmo.

Trattenete il fiato qualche secondo (un paio massimo).

Buttate fuori più aria che potete. L'addome "rientra", la contrazione addominale diventa più intensa. Durante questa operazione tutto il corpo è rimasto in tensione.

Ripetete l'operazione di spingere contro la cintura e buttare fuori aria contraendo l'addome con intensitÃ*. Aumentando la velocitÃ* delle prese di fiato (non la frequenza). Pian piano dovreste riuscire a incamerare una buona quantitÃ* di aria respirando per pochissimo tempo, e a buttare fuori tanta aria nel minor tempo possibile.

Provate ad applicare questo tipo di postura/respirazione a qualcosa di pratico. Ad esempio dei classici addominali.
Applicare la respirazione in una situazione di stress fisico (sforzo muscolare) è il modo più rapido per prendere consapevolezza della respirazione corretta. è facile capire se state respirando correttamente:
- non c'è affanno
- le contrazioni addominali sono più intense

5th January 2010, 22:23
interessante!! Mai sentita una roba del genere.
Ti ringrazio di aver messo la tua esperienza in questo campo a nostra disposizione. Proverò.

p.s. dopodomani lezione!!! :saxxxx)))