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Visualizza Versione Completa : Horace Silver-Blowin the Blues Away



28th December 2009, 22:49
Non è una novitÃ*, tutt'altro, ma è un disco strepitoso. Meraviglioso da ascoltare (a chi piace il genere) e pieno di spunti (e molto oltre il semplice spunto) sia per i sassofonisti che per tutti i jazzisti in generale.

BLOWIN THE BLUES AWAY

Blue Mitchell (trumpet) Junior Cook (tenor saxophone) Horace Silver (piano) Gene Taylor (bass) Louis Hayes (drums)

Tutti musicisti fantastici, i primi tre a mio avviso davvero mostruosi anche se spesso sottovalutati.

le tracce:

1 blowin' the blues away
2 st.vitus dance
3 break city
4 peace
5 sister sadie
6 the baghdad blues
7 melancholy mood
8 how did it happen (non fa parte dell'album originale ma di una versione successiva)

Il primo brano è un'esplosione di energia allo stato puro, allegria, blues e un ritmo pazzesco. Il titolo è più che azzeccato. St. Vitus Dance è una delle due tracce registrate in trio. EspressvitÃ* coloritÃ* da quelle sonoritÃ* che sono caratteristiche di Horace Silver. Il ritmo riprende più che incanlante con break city: un tema davvero sensazionale e bruciante e a seguire dei solisti ispiratissimi (ascoltatevi e trascrivetevi junior cook...come cita vagamente il tema, come lo lascia da parte, come lo riprende, gioca con le note....).
Dopo un pezzo a tutta velocitÃ* arriva una fantastica ballad, probabilmente una delle migliori composte da Silver. Espressiva e spirituale senza mai abbandonare alcune caratteristiche tipiche (intendo soprattutto il pianista in questo caso). Uno dei pezzi più belli e forse più conosciuti, Sister Sadie, segue ed è davvero un'impresa ardua non battere il piede. Fuoco e ritrmo allo stato puro, spacialmente nei punti in cui la magia sprigionata dai solisti è sottolineata dagli obbligati (credo si chiamino così) degli altri musicisti. Un pezzo incredibile, dei soli magnifici. Segue un pezzo davvero fuori dal comune e veramente grandioso: the baghdad blues; un blues con una tipica sonoritÃ* medio-orientale. I solisti attingono largamente dalla sonoritÃ* del tema di questo blues, così particolare per forma (i cambi non sono quelli del blues) e atmosfera, e tirano fuori altri capolavori dal cappello magico.
Infine altri due brani, meno spettacolari, ma molto apprezzabili comunuque: Melancholy Mood (trio) in cui tornano forti le sonoritÃ* particolari che ricerca silver e che avevamo sentito presenti in st. vitus dance. L'ultimo brano è how did it happen, un medium niente male.
Che dire, a me ha fatto impazzire, e fa impazzire tutt'ora. Voi...beh, sentitelo...

Alessio Beatrice
29th December 2009, 01:17
Se non è una novitÃ* allora va postato nell'apposita sezione.

29th December 2009, 10:27
Chiedo venia! :half: Sono nuovo del forum e non mi ero accorto esistesse una sezione del genere! Ogni giorno scopro cose nuove, è pieno di roba sto forum! Stupendo!!

pizzic77
1st January 2010, 13:27
Bellissimo disco, confermo...anzi, me lo vado ad ascoltare ora :smile: